COSA FARE, COME AIUTARLO?

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Transcript della presentazione:

COSA FARE, COME AIUTARLO? Progetto Dislessia GENITORI E SCUOLA … INSIEME PER COMPRENDERE IL BAMBINO CON DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO: COSA FARE, COME AIUTARLO? Anno Scolastico 2005/06 I docenti referenti “Progetto Dislessia”

Un “viaggio” personalizzato Il mondo della scuola può a volte assomigliare ad un treno in corsa sul quale tutti i vagoni viaggiano alla stessa velocità e che si ferma solo nelle principali stazioni. Tutti i bambini-vagone devono andare alla stessa velocità: non è previsto il caso di un bambino-vagone che per sue caratteristiche possa viaggiare in modo più lento, magari percorrere qualche binario diverso dai soliti oppure fermarsi anche nelle stazioni secondarie …

Cos’è la dislessia cos'è la dislessia: La dislessia è un disturbo specifico di apprendimento che può verificarsi in bambini per il resto normali, cioè senza handicap neurologici o sensoriali o condizioni di svantaggio sociale. La difficoltà di lettura può essere più o meno grave e spesso si accompagna a problemi nella scrittura ( disortografia- disgrafia ) e/o nel calcolo ( discalculia).

come si manifesta: Il bambino dislessico ha difficoltà scolastiche, che di solito compaiono già nei primi anni di scuola e persistono negli anni seguenti. Inversione di lettere e numeri (p/b, a/e, u/n, sc/cs, 31/13 ) ; Sostituzione di suoni simili ( p/b, d/t, m/n, f/v, r/l, s/z, 9/6 ) ; Difficoltà nei suoni difficili da pronunciare ( chi/ che, ghi/ ghe, gn/ gl ) ; Inadeguata padronanza fonologica generale; Doppie; Punteggiatura ignorata o inadeguata; Difficoltà ad imparare informazioni sequenziali ( lettere dell’alfabeto, i giorni della settimana, i mesi dell’anno ); Difficoltà a memorizzare le tabelline; Difficoltà a memorizzare le procedure delle operazioni aritmetiche

Come si riconosce? COME SI RICONOSCE ? Ogni bambino dislessico è diverso dall’altro perché la dislessia si presenta come un complesso di caratteristiche ( comportamenti, abilità, differenze percettive o di sviluppo ) condivise in misura più o meno estesa: L’acquisizione delle abilità nelle prime fasi dello sviluppo più lenta rispetto la media; Può apparire pigro e sbadato; Q.I. nella media o al di sopra, non accompagnato da un rendimento scolastico adeguato; Ha difficoltà a mantenere un’attenzione costante; anche la concentrazione risulta inadeguata; Apprende rapidamente attraverso l’osservazione, la dimostrazione, la sperimentazione e gli aiuti visuali.

Rispetto a lettura, scrittura e abilità linguistiche E’ molto lento nella lettura ; Spesso non comprende il contenuto di quanto letto; Legge male ad alta voce; Nella lettura e nella scrittura mostra ripetizioni, trasposizioni, aggiunte, omissioni, sostituzioni o inversioni di lettere, parole e numeri; Si confonde con alcuni tipi di lettere, numeri o parole e tende ad invertirli; Tende a non ricordare le elencazioni, specie se in sequenza; Esprime le sue idee con difficoltà; Nella lettura e/o scrittura tende a ripetere sillabe, parole e addirittura intere frasi, talvolta legge o scrive parole al contrario;

Lateralizzazione e tempo Rispetto alla lateralizzazione : Può avere difficoltà che implicano abilità motorie; Ha difficoltà a copiare o a riassumere correttamente; La scrittura è talvolta illeggibile e può non essere in grado di rileggerla; Può apparire non coordinato e goffo nei movimenti quando gioca o è impegnato in attività sportive (disprassia); Spesso confonde la destra con la sinistra e il sopra con il sotto; Sperimenta difficoltà nella consapevolezza del tempo e nella sua gestione ( lettura dell’orologio, sequenza dei giorni della settimana,dei mesi, delle stagioni ) . Rispetto al tempo :

Rispetto alla matematica Si basa sulle dita per contare; Ha difficoltà nella numerazione progressiva e regressiva; Ha difficoltà nel calcolo; Non memorizza le tabelline; Ha difficoltà nella decodifica dei numeri ( da un formato lessico ad uno numerico ) Es. 1.492 lo scrive 1000400902 Conoscenza numerica non adeguata ( valore posizionale );

Comportamento Comportamento : Pare sempre svogliato e si direbbe non gli importi niente della scuola; Può essere disordinato e richiedere attenzione; In classe disturba oppure è troppo calmo; Può essere emotivo o ansioso in merito ai suoi problemi scolastici.

Come la si affronta : Come la si affronta SE PENSI CHE……………….. Quando qualcuno ( genitore o insegnante ) sospetta di trovarsi di fronte ad un bambino dislessico è importante che venga fatta al più presto una valutazione diagnostica. La diagnosi deve essere fatta da specialisti esperti, mediante test specifici. SE PENSI CHE……………….. La comunicazione scuola-famiglia è uno degli aspetti più delicati ed importanti. Qualsiasi sia l’età del bambino, dai 4 anni in poi, è bene rivolgersi al Servizio di Neuropsichiatria per una valutazione della funzione linguistica. I rapporti con i tecnici sono importanti: la dislessia è un problema che richiede l’intervento e l’aiuto di competenze diverse ed è fondamentale lavorare in sinergia.

Lingua inglese : cosa fare: Lingua inglese : Un bambino dislessico può imparare a parlare una lingua straniera con la stessa facilità di altri bambini, ma la necessità di imparare la lingua straniera scritta comporta una difficoltà maggiore. Con lo studio di un’altra lingua i suoni e le concordanze aumentano rendendo più faticoso l’apprendimento; in particolare nella lingua inglese la non concordanza suoni/lettere è maggiore (a 26 lettere dell’alfabeto, 45 suoni diversi nella pronuncia e circa 150 modi di scrivere questi suoni..); Se un bambino dislessico deve imparare una seconda lingua, meglio una con una base latina, perché la scrittura è più trasparente. Se deve imparare l’inglese, è opportuno insistere sulla lingua parlata. Utilizzare le immagini e i sussidi didattici informatici. Verifiche orali. Lingua inglese : cosa fare:

POSSIBILI STRATEGIE: (scuola-famiglia) La valutazione: La valutazione: Tutto il percorso precedente deve essere rafforzato da una valutazione costruttiva e “non punitiva”. Nel corso della valutazione è importante valorizzare l’impegno, le potenzialità e le effettive capacità dei bambini. POSSIBILI STRATEGIE: (scuola-famiglia) ESPOSIZIONE ORALE: PRODUZIONE SCRITTA: interrogazioni programmate; una valutazione separata di uso di schemi e mappe; contenuto e forma. La valutazione dovrebbe aiutare gli alunni a diventare consapevoli in positivo delle proprie capacità e dei propri miglioramenti.

Strumenti compensativi: Utilizzo del computer; Uso di schemi e mappe concettuali; Uso della calcolatrice; Software informatici; Utilizzo del registratore.

individualizzazione dell’insegnamento-apprendimento Il principio dell’individualizzazione dell’insegnamento-apprendimento permette agli insegnanti di offrire ad ogni alunno l’opportunità di imparare attraverso metodi, strategie e strumenti più adatti alle proprie necessità (D.P.R.275/99), perché.. ..per essere giusti non si può dare a tutti la stessa cosa e nello stesso modo, ma a ciascuno ciò di cui egli ha più bisogno.