Prof. Andrea Porcarelli Corso regionale di aggiornamento formatori Idr - Sicilia 24 febbraio 2011.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Attività di simulazione del Parlamento Europeo
Advertisements

LE RAGIONI DEL SEMINARIO
Insegnamento della Religione Cattolica Istituto secondario di primo grado “ G.Galilei” - Cecina “Il reciproco amore fra chi apprende e chi insegna è.
1 PROGRAMMAZIONE 2 PROGETTO FORMATIVO 3 TIROCINIO 4 RELAZIONE FINALE
Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale per la Campania DIREZIONE GENERALE POLO QUALITÀ DI NAPOLI a.s. 2007/2008 Istituto 1° CIRCOLO.
Valutare per migliorare Anna Maria Ajello Università “Sapienza” di Roma ‘
Incontro formativo del 13 ottobre 2011
Introduzione alla pedagogia dello sport Emanuele Isidori corso di laurea in Scienze Motorie Università di Roma “Foro Italico”
Le nuove indicazioni per lIrc nella scuola secondaria di II grado Frosinone, 7 ottobre 2010.
Gruppo 1 Valutazione della relazione insegnamento apprendimento
PROGETTO SeT Fiuggi novembre 2001 Documentazione e Standard Tecnologici Commissione 2 Coordinatore : Massimo Faggioli.
Tirocinio Formativo Attivo Anno Accademico 2012/ gli elementi connotativi - gli esiti formativi - la qualità degli apprendimenti - le azioni del.
Master Universitario di 1° livello
Dall’incontro al processo educativo
Coordinate culturali ed operative INDICAZIONI PER IL CURRICOLO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO Scuola dellinfanzia Scuola dellinfanzia Primo Ciclo distruzione.
Laboratorio di progettazione degli interventi di E. a. S
L’insegnamento della Religione Cattolica.
LE STRATEGIE DIDATTICO-EDUCATIVE PER UN PROGETTO DI MATURAZIONE IDENTITARIA NEL 1° E NEL 2° CICLO PROF. ANDREA PORCARELLI UNIVERSITÀ DI PADOVA Introduzione.
PROVE DI COMUNITÀ SCUOLA / FAMIGLIE: P rogetti in corso: risultati, sviluppi, nodi critici PROVE DI COMUNITÀ SCUOLA / FAMIGLIE: P rogetti in corso: risultati,
Per una pedagogia delle competenze
Scopriamo la forza che è in noi
LE COMPETENZE E GLI ESITI FORMATIVI PER LIRC NELLA SS 1° E 2°
CdL in Scienze della Formazione nelle organizzazioni
LA DOCUMENTAZIONE EDUCATIVA
MEMO Multicentro Educativo Modena Sergio Neri. Cosa è MEMO Come centro nasce nel 2004 dalla fusione di precedenti servizi comunali tutti rivolti prioritariamente.
Elementi qualificanti una definizione delle buone pratiche nell’educazione interculturale Elena Besozzi Università Cattolica di Milano Convegno nazionale.
Prof. Andrea Porcarelli
Corso di aggiornamento per Idr Diocesi di Mazara del Vallo
Orientamento tirocinio III anno Studentessa: VALENTE VALERIA A.A. 2007/2008.
La valutazione del comportamento ARIFL Milano, 2 maggio 2012.
Perugia 14/02/08 Dal POF di territorio al POf in dimensione europea.
PERSONALIZZAZIONE apprendimento e insegnamento valorizzazione dell’alunno Innovare la didattica per personalizzare L'educazione personalizzata non si riduce.
Seminario Regionale progetto GOLD Pensare Fare Documentare Palermo 30 novembre 2011 IPSSAR P. PIAZZA - Corso dei Mille, 181.
Formazione Docenti Neoassunti a.s. 2007/2008
Corso regionale di aggiornamento formatori Idr - Sicilia
SCUOLA SECONDARIA I° GRADO “RICCI-MURATORI” Ravenna
“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre ma nell’avere nuovi occhi” ( M. Proust )
Irc e competenze rinnovamento nella continuità
MIUR Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia Cooperazione Internazionale Sud Sud Gli Ambasciatori dei Diritti Umani - profilo e ruolo -
Il Tirocinio per l’IRC: “finalità pedagogiche ”
La motivazione scolastica nel curricolo di scuola.
Restituzione lavori di gruppo
LA PROGETTAZIONE EDUCATIVA
Maria Piscitelli Firenze, 3 dicembre 2010
Verso una scuola ben fatta Linee di ricerca e azione per una progettazione formativa sostenibile Le proposte del Nucleo Provinciale per le Indicazioni:
Incontro annuale IdR 20 maggio 2010
Scuola Interuniversitaria Campana di Specializzazione all’Insegnamento INDIRIZZO: Scienze Motorie – 4° Modulo ANALISI DEL CONTESTO Analisi della scuola:
SCUOLA DELL’INFANZIA DI ASSO A.S. 2010/2011
Sintesi dei Lavori di gruppo
Ufficio per l’Insegnamento della Religione Cattolica
Le RACCOMANDAZIONI per l’IRC nella SECONDARIA DI PRIMO GRADO Aggiornamento IdR Settembre 2005 a cura di Flavia Montagnini.
Piano Regionale di formazione Anno scolastico 2014/2015 Torino, 27 gennaio 2015 A cura di Donatella Gertosio Incontro con i tutor /facilitatori.
CENTRO TERRITORIALE PER L’INCLUSIONE
Franco Bochicchio e Francesca Grassi © CO.IN.FO - Franco Bochicchio e Francesca Grassi Registrazione-narrazione dell’esperienza sul campo.
FORMAZIONE IN INGRESSO PER DOCENTI NEOASSUNTI IN ANNO DI PROVA
Percorso formativo organizzato da
Dirigente Scolastico Lombardia
Piano Regionale di formazione Sezioni Primavera
“COMPETENZE, FORMAZIONE E SCAMBI PROFESSIONALI PER GLI IdR FORMATORI”
Nuove modalità di accesso al sapere e l’apprendimento partecipato
LABORATORI Scuola Secondaria di II grado A cura di Flavia Montagnini Referente diocesana della Formazione RIFLETTERE, PROGETTARE, REALIZZARE: perché le.
La creatività didattica del docente e le Indicazioni Irc
ISTITUTO COMPRENSVO DI ALI’ TERME POF
DIOCESI DI ANAGNI – ALATRI Ufficio Scuola Pastorale Scolastica
48° C. D. “Madre Claudia Russo”di Napoli “A piccoli passi verso… la qualità “ DS Prof.ssa Rosa SecciaRQ Teresa Pedone.
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte Direzione Generale IL PIANO DI MIGLIORAMENTO Maria.
Ufficio Scolastico Regionale
Corso di pedagogia interculturale Rosita Deluigi Ricevimento: mercoledì
L’ANALISI DEI BISOGNI DI FORMAZIONE Laboratorio per la formazione Spi Atto Primo Gruppo Arancio Lido di Camaiore 1- 3 febbraio 2011.
Formazione professionale e intercultura Sfide pedagogiche tra pratica e riflessività.
Transcript della presentazione:

Prof. Andrea Porcarelli Corso regionale di aggiornamento formatori Idr - Sicilia 24 febbraio 2011

Un laboratorio due volte riflessivo 2Prof. Andrea Porcarelli LIdr formatore è un idr che riflette sulla propria esperienza e si forma in modo costante Interrogandosi sulle modalità con cui agire come facilitatore della formazione altrui Una cabina di regia per la propria cultura professionale che sappia rigenerare la cultura professionale dei colleghi

Un approccio policentrico alla riflessività professionale Prof. Andrea Porcarelli3 Consapevolezze pedagogiche sulleducazione interculturale Il ruolo specifico dellIrc nelleducazione interculturale Individuare Buone Prassi nellambito delleducazione interculturale / ruolo Irc Nel contesto di uneducazione alla convivenza civile Tenendo conto delle leve educative che si possono muovere e dei rischi da evitare Cogliendo punti di forza e di debolezza di quelle realizzate e individuandone una come paradigmatica

Prof. Andrea Porcarelli4 UN CATALIZZATORE TEMATICO SUGGESTIVO Tra le grandi sfide educative dei giorni nostri vi è senzaltro quella di uneducazione alla convivenza civile, allinterno della quale - sfida nella sfida - si colloca leducazione interculturale. In determinati luoghi e in determinate situazioni tale sfida assume caratteri decisamente emergenziali. Non di rado i luoghi comuni di una cultura laicista tendono a contrapporre lespressione serena della propria identità cristiana con le esigenze di accoglienza di chi proviene da culture differenti. Lo stesso insegnamento della Religione cattolica viene talvolta additato come un ostacolo in tal senso. I fatti sono, in genere, i migliori argomenti per smontare i luoghi comuni, per questo i lavori di gruppo verteranno sulle buone prassi nellambito delleducazione interculturale: quale ruolo per lIrc.

Prof. Andrea Porcarelli5 COMPITO OPERATIVO PER I GRUPPI Ai gruppi è affidato un compito che si articola in due fasi: 1.Fase di confronto. In cui ciascuno riferisce ai colleghi le situazioni più significative in cui si è misurato con sfide educative nellambito delleducazione interculturale, mettendo in luce: 1.i principali nodi problematici emersi, 2.quali azioni educative e formative sono state messe in campo, con quali esiti e con quali punti di criticità, 3.tra le diverse buone prassi riferite, il gruppo ne individua una che ritiene particolarmente significativa o paradigmatica, specialmente per il ruolo specifico giocato dallIdr e dallIrc. 2.Analisi di una buona prassi. Il gruppo si confronta con il docente che ha realizzato la buona prassi di cui sopra, analizzandone i diversi aspetti: bisogni educativi a cui si è cercato di dare risposta, consapevolezze pedagogiche messe in campo, leve educative e didattiche, il ruolo specifico dellIrc.

Scheda per la restituzione in plenaria Prof. Andrea Porcarelli6 Gruppo n. ___ Scuola __________________ Componenti: Alcuni nodi problematici nellambito delleducazione interculturale Titolo dellesperienza educativo-didattica identificata come buona prassi Bisogni formativi a cui si è cercato di rispondere Breve descrizione dellesperienza Consapevolezze pedagogico-didattiche implicate Il ruolo specifico dellIrc