IL CONTRIBUTO UNIFICATO NEL PROCESSO TRIBUTARIO

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IL CONTRIBUTO UNIFICATO NEL PROCESSO TRIBUTARIO UNIONE NAZIONALE COMMERCIALISTI ed ESPERTI CONTABILI di Viterbo UNAGRACO IL CONTRIBUTO UNIFICATO NEL PROCESSO TRIBUTARIO Marco Tortolini

COSA CAMBIA IMPOSTA DI BOLLO CONTRIBUTO UNIFICATO NO SI

Atti e Provvedimenti Soggetti al Contributo Unificato ricorso e appello principale avverso la sentenza di cui agli artt. 18 e 53 del D.Lgs. n. 546/1992; appello incidentale di cui all’art. 54, comma 2, del D.Lgs. n. 546/1992; riassunzione della causa a seguito di rinvio da parte della Corte di cassazione alla Commissione tributaria provinciale o regionale, di cui all’art. 63, comma 2, del D.Lgs. n. 546/92;

Atti e Provvedimenti Soggetti al Contributo Unificato istanza di revocazione ex art. 395, c.p.c., di cui all’art. 64 del D.Lgs. n. 546/1992; opposizione di terzo ex art. 404 c.p.c.; ricorso in ottemperanza di cui all’art. 70 del D.Lgs. n. 546/92; motivi aggiunti di cui all’art. 24, comma 4, del D.Lgs. n. 546/1992, nei casi in cui configurino la proposizione di un nuovo ricorso avverso atti non indicati in quello introduttivo e depositati in corso di giudizio. Si precisa che si configurano motivi aggiunti, in senso proprio, solo quelli proposti avverso provvedimenti depositati dalle parti in corso di causa. Non costituiscono motivi aggiunti, secondo l’accezione sopra descritta - ancorché denominati tali dalle parti - quelli proposti ad integrazione o chiarimento dei motivi contenuti nel ricorso originario, che non sono soggetti al CU.

Atti e Provvedimenti Soggetti al Contributo Unificato reclamo con o senza proposta di mediazione di cui al comma 1 dell’art. 17-bis, aggiunto al D.Lgs. n. 546/1992 dall’art. 39, comma 9, del decreto legge n. 98/2011, nelle controversie di valore non superiore a ventimila euro, al momento del deposito nella Segreteria della Commissione tributaria provinciale, decorso il termine di 90 giorni previsto dal citato comma 9 o il termine più breve nel caso di rigetto o di accoglimento parziale del reclamo stesso; riassunzione della causa innanzi alla Commissione tributaria provinciale a seguito di decisione da parte della Corte di Cassazione sulla giurisdizione; atti di intervento di cui all’articolo 14, comma 3, del D.Lgs. n. 546/92; istanza di iscrizione di ipoteca e sequestro conservativo di cui all’art. 22 del D.Lgs. n. 472/1997; reclamo di cui agli artt. 28 e 45 del D.Lgs. n. 546/1992, rispettivamente, contro i provvedimenti presidenziali e contro il decreto presidenziale.

Atti e Provvedimenti NON Soggetti al Contributo Unificato istanza di sospensione di cui all’art. 47 del D.Lgs. n. 546/92, anche nel caso in cui la stessa sia proposta con atto separato, sia antecedente che successivo alla proposizione del ricorso principale. istanza di sospensione della sentenza di primo grado limitatamente alle sanzioni e quella proposta in pendenza del giudizio per cassazione o di revocazione. In detti casi, la sospensione della sentenza di primo grado, pur essendo manifestazione di potestà discrezionale del giudice adito, è espressione di un potere “proprio” del giudice dell’impugnazione, nei confronti della sentenza di primo grado, direttamente connesso all’effetto devolutivo dell’appello o del giudice che ha emanato la sentenza nei cui confronti è proposto il ricorso per revocazione o per cassazione

Atti e Provvedimenti NON Soggetti al Contributo Unificato istanza di correzione materiale della sentenza, in quanto il relativo procedimento ha carattere non giurisdizionale ma meramente amministrativo. Tale procedimento non può, infatti, incidere sul contenuto della decisione; riassunzione del processo dichiarato sospeso o interrotto nei casi previsti dagli articoli 39 e 40 del D.Lgs. n. 546/92, in quanto si configura quale atto per il quale il pagamento del CU è stato già assolto al momento del ricorso introduttivo;

Atti e Provvedimenti NON Soggetti al Contributo Unificato riassunzione del ricorso presso la Commissione tributaria la cui competenza è indicata ai sensi dell’articolo 5 del D.Lgs. n. 546/92, in quanto il CU è stato già assolto presso l’Ufficio di segreteria dichiarata incompetente dal giudice; istanza di regolamento preventivo di giurisdizione, in quanto la stessa comporta un mero effetto sospensivo del processo tributario, con la conseguenza che il CU va corrisposto nell’ambito del giudizio instaurato presso la Corte di Cassazione; motivi aggiunti di cui all’articolo 24, comma 4, del D.Lgs. n. 546/92, nel caso in cui detta produzione si configuri, come già chiarito, quale proposizione di ricorsi avverso atti già impugnati per vizi diversi di quelli fatti valere nel ricorso originario

Atti e Provvedimenti NON Soggetti al Contributo Unificato reclamo con o senza proposta di mediazione di cui al comma 1 dell’art. 17-bis, D.Lgs. n. 546/1992 nelle controversie di valore non superiore a ventimila euro, al momento della sua presentazione alla Direzione provinciale o alla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate che ha emanato l’atto ai sensi del comma 5 dell’art. 17-bis del D.Lgs. n. 546/1992; relazione depositata dal consulente tecnico di parte di cui all’articolo 7, comma 2, del D.Lgs. n. 546/92, in quanto rientrante tra gli atti funzionali e necessari al procedimento giurisdizionale per il quale il CU è stato già assolto; chiamata in causa del terzo di cui all’art. 23, comma 3, del D.Lgs. n. 546/92, in quanto costituisce una mera integrazione del contraddittorio instaurato in un processo per il quale è stato già assolto il relativo CU

Chi deve pagare il Contributo Unificato? “la parte che per prima si costituisce in giudizio, che deposita il ricorso introduttivo (…) è tenuta al pagamento contestuale del contributo unificato.”

Chi deve pagare il Contributo Unificato? Nel giudizio d’appello di cui all’articolo 53, del D.Lgs. n. 546/1992, introdotto con ricorso alla Commissione tributaria regionale, al pagamento del contributo unificato è tenuta, normalmente, la parte soccombente in tutto o in parte nel giudizio di primo grado. Nell’ipotesi di soccombenza parziale in primo grado, in cui la sentenza sia stata appellata con distinti ricorsi dal contribuente e dall’amministrazione, ciascuna parte che ricorre è tenuta al pagamento del contributo in relazione al valore della controversia oggetto dei rispettivi ricorsi. Tuttavia, qualora il giudizio si sia instaurato innanzi alle Commissioni tributarie e il resistente si sia costituito in giudizio prima dell’attore, il soggetto obbligato al pagamento del CU risulta essere la parte resistente.

Quanto si Paga? euro 30,00 per controversie di valore fino a euro 2.582,28; euro 60,00 per controversie di valore superiore a euro 2.582,28 e fino a euro 5.000; euro 120,00 per controversie di valore superiore a euro 5.000 e fino a euro 25.000; euro 250,00 per controversie di valore superiore a euro 25.000 e fino a euro 75.000; euro 500,00 per controversie di valore superiore a euro 75.000 e fino a euro 200.000; euro 1.500,00 per controversie di valore superiore a euro 200.000. Per le controversie tributarie di valore indeterminabile è dovuto un CU pari a 120,00 euro

ATTENZIONE!!!! Ai sensi dell’art. 13, comma 3-bis, del TUSG, come modificato dalla lettera q) dell’art. 37, del comma 6, decreto legge. n. 98/2011 e dall’art. 2, comma 35-bis, lett. b), del decreto legge n. 138/2011, convertito dalla legge n. 148/2011, nel processo tributario, il contributo unificato è aumentato della metà ove il difensore non indichi il proprio indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) ai sensi del nuovo comma 1-bis dell’art. 16 del D.Lgs. n. 546/1992, ovvero qualora la parte ometta di indicare il proprio codice fiscale nel ricorso.

Come si determina il Valore della Lite? per valore della lite s’intende l’importo del tributo al netto degli interessi e delle eventuali sanzioni irrogate con l’atto impugnato, mentre laddove la controversia sia relativa unicamente all’irrogazione di sanzioni, il valore è costituito dalla somma di queste.

ATTENZIONE!!! nei processi tributari, il valore della lite, determinato ai sensi del comma 5 dell’art. 12 del decreto legislativo 31 dicembre 1992, n. 546, e successive modificazioni, deve risultare da apposita dichiarazione resa dalla parte nelle conclusioni del ricorso, anche nell’ipotesi di prenotazione a debito

Come si paga il Contributo Unificato? Codice Tributo 941T Codice Ufficio U70 Contenzioso 1 (punto 8) Numero (il numero dei convenuti)

Come si paga il Contributo Unificato? gli uffici postali, utilizzando l’apposito bollettino di conto corrente postale intestato alla sezione di tesoreria dello Stato, competente per provincia;

Come si paga il Contributo Unificato? le rivendite di generi di monopolio e di valori bollati (es. tabaccai).

Nota di Iscrizione a Ruolo

GRAZIE PER L’ATTENZIONE