Istituto Comprensivo “Graziella Murari” di Valeggio sul Mincio (VR) A che cosa serve un catalogo on line in una biblioteca scolastica? Relazione a.

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Transcript della presentazione:

Istituto Comprensivo “Graziella Murari” di Valeggio sul Mincio (VR) A che cosa serve un catalogo on line in una biblioteca scolastica? Relazione a cura di Luisa Fazzini – funzione strumentale per la biblioteca scolastica

Un docente interagisce quotidianamente con un’utenza: - multimediale dalla nascita - assuefatta a molteplici sollecitazioni sensoriali - significativa per numero

L’ambiente di apprendimento quindi deve: - integrare gli strumenti tradizionali con gli strumenti del “presente” - offrire informazioni che attivino diversi livelli sensoriali - risolvere il rapporto uno/molti

Se un ambiente di apprendimento è - un luogo fisico: aula normale/aule speciali - un luogo virtuale: uno spazio in cui apprendere posso creare una sinergia tra le caratteristiche dell’utenza e quelle dell’ambiente di apprendimento per l’insegnamento dell’italiano con BookMarkWeb

Luogo fisico: aula normale + biblioteca + Luogo virtuale: catalogo on line dei testi = sapere tradizionale offerto con linguaggi multimediali a un’utenza molteplice

Perché BookMarkWeb: - utilizzo intuitivo della funzione di ricerca - presentazione delle informazioni in semplici tabelle fruibili autonomamente dagli studenti - ausilio accattivante di immagini (copertina del libro), di simboli (genere) e di colori (valutazione) - possibilità di invio via e -mail delle informazioni selezionate

Esemplificazione di attività

“Uno per tutti”

Situazione tipo: - un docente entra in biblioteca con una media di 25 alunni - gli alunni chiedono individualmente l’attenzione del docente - gli alunni non coinvolti direttamente nell’attività del docente vagano tra gli scaffali restando in attesa (nella migliore delle ipotesi) e disturbando (nella peggiore)

Ipotesi di lavoro I lezione: - accompagnare gli studenti in biblioteca - far visionare a tutti i criteri con cui i testi sono stati catalogati e collocati sugli scaffali - uscire dalla biblioteca senza prendere nulla in prestito: creare attesa

II lezione: - comunicare che l’accesso al prestito è subordinato alla conoscenza dell’uso del catalogo on line che permette di “aprire lo scrigno” secondo i propri desideri: prima si decide che cosa prendere poi si accede al prestito - accompagnare gli studenti in aula d’informatica con un quadernone per prendere appunti

- usare il proiettore per guidare la classe nell’uso generale del catalogo - mostrare un esempio di ricerca e come si legge una scheda - lasciare che ognuno cerchi liberamente ed interpelli all’occorrenza il docente - invitare gli studenti a costruire a casa la propria bibliografia e chiederne notizia nei giorni successivi III lezione: - accompagnare la classe in biblioteca per il prestito individuale

Osservazioni: - gli studenti sono più motivati al prestito: le schede catalogo hanno offerto maggiori risposte rispetto all’uso di un docente diviso per 25 e alla quarta di copertina, utilizzando una comunicazione a più livelli veicolata attraverso uno strumento a loro congeniale come internet

- gli studenti sanno cosa cercare (II lezione) e dove trovarlo (I lezione) - il livello di autonomia aumenta - il docente ha più tempo da dedicare ai quesiti residui - la disciplina ne guadagna perché tutti percepiscono il momento come strutturato e non caotico - la biblioteca non è più un criptico posto polveroso da “topi”, ma da uno spazio aperto, interattivo e giovane

“Il futuro: la LIM”

Il docente dotato di LIM può: - accedere in classe al catalogo - usarlo per fornire alla classe consigli di lettura e di approfondimento contestualizzandoli direttamente all’interno della lezione in corso (è opportuno che la biblioteca sia dotata di più copie di uno stesso libro) - impostare le basi della metodologia della ricerca

L’introduzione di un catalogo on line: - aumenta l’autonomia di studenti e docenti - diffonde in modo elementare e piacevole i contenuti dei testi - rende centrale la biblioteca come ambiente di apprendimento - favorisce un’ attitudine all’educazione permanente

“Saper cercare per creare nuovo sapere”