La Rilevazione Istat degli Incidenti stradali con lesioni a persone: il Protocollo di intesa nazionale e i nuovi modelli organizzativi Silvia Bruzzone.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Nuove politiche di semplificazione: i fabbisogni delle regioni Francesca Ferrara ForumPA 2008.
Advertisements

Lofferta sussidiaria negli IP Seminario USP Venezia Jesolo, 11 marzo 2011 Appunti a cura di Arduino Salatin.
La formazione a supporto della qualità della
ORDINAMENTO DELLA REPUBBLICA
Informazione ambientale e territoriale Sommario : Rilevanza dellinformazione ambientale e territoriale (qualificazione in termini di funzione amministrativa.
INDAGINE Le azioni di coordinamento e supporto delle Regioni Italiane agli Enti Locali per lenergia sostenibile e la protezione del clima Comunità europee.
Settima Conferenza Nazionale sulla Farmaceutica PREZZI E RIMBORSO DEI FARMACI: COSA CAMBIARE, PERCHÉ CAMBIARE Catania 16 Novembre 2007 – Aula Magna Facoltà
LAquila, 18 aprile 2007 Modulo Georeferenziazione degli incidenti stradali Attori e risorse attivabili ATTORI E RISORSE ATTIVABILI - TRACCIA Verranno analizzati.
SORVEGLIANZA E PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI DOMESTICI E STRADALI : un percorso per gli operatori GEOREFERENZIAZIONE E STUDIO ULISSE dot.ssa GIOVANNA.
Interventi di prevenzione
LA PRESENZA DEGLI UFFICI DI STATISTICA PROVINCIALE NEI CIRCOLI DI QUALITA LA PRESENZA DEGLI UFFICI DI STATISTICA PROVINCIALE NEI CIRCOLI DI QUALITA Prima.
Il modello ad alta partecipazione: dalla SPA 2007 al Censimento dellagricoltura in Friuli Venezia Giulia Servizio statistica – 15 luglio 2009.
ISFOL - Struttura di supporto alla cooperazione transnazionale FSE Roma, 18 maggio 2010 Prima mappatura delle esperienze progettuali per linclusione.
1. 2 Workshop 19 luglio 2007 Sistemi di monitoraggio regionali: QUESTIONARIO Quesito Risposte Solo AI/Monit Sistema proprietario Solo dati di tipo economico/finanziario.
PROGRAMMAZIONE ISTITUTI TECNICI SUPERIORI (I.T.S.) nel biennio 2011/13: 62 Fondazioni I. T. S. operanti a livello nazionale in 17 Regioni hanno attivato,
Piano graduale di roll-out e Focus su Competence Center Amministrativi
MP – RU – Organizzazione Operativa Pianificazione Razionalizzazione Geografica Filiali MERCATO PRIVATI 17 giugno 2009.
IL PROGRAMMA FORMATIVO Lanalisi dellImpatto della Regolamentazione IL PROGETTO A.I.R. FASE I : La formazione FASE II: Attività di sperimentazione con tutoraggio.
La formazione a supporto della qualità della Rilevazione degli incidenti stradali.
TESI DI LAUREA DI: Guido Lappa RELATORE: Prof. Aldo Franco Dragoni
Ritardi dei pagamenti nel welfare Roma, 17 ottobre 2012.
Art. 3 – PROTOCOLLO DINTESA IN MATERIA DI SICUREZZA LOCALE E DI POLITICHE INTEGRATE PER LA SICUREZZA TRA IL MINISTERO DELLINTERNO E LA REGIONE MARCHE PROTOCOLLO.
Progetto Sede territoriale Istat per la Campania
SPENDING REVIEW Come cambia lo Stato sul territorio Province-Unione dei Comuni-Città Metropolitane.
11 Tutela della Salute Mentale: Il superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari alla luce della nuova legge n. 57/ LUGLIO 2013 Filippo Basso.
RIFERIMENTI NORMATIVI : Il 15° Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni è disciplinato da fonti normative comunitarie e nazionali: - Normative.
Piano nazionale per la prevenzione in agricoltura e selvicoltura: ruolo del Coordinamento Tecnico Interregionale Prevenzione nei Luoghi di Lavoro Roma,
LECM E LUNIONE EUROPEA La Direttiva sul riconoscimento dei crediti allestero 5 Novembre 2013 Palazzo dei Congressi Roma Sergio Manzieri Coordinatore Quinta.
COORDINAMENTO DELLA FUNZIONE STATISTICA COMUNALE Incontro del 12 dicembre 2013 Gli enti locali di fronte alla riorganizzazione.
Comune di Lecco Prefettura di Lecco Provincia di Lecco Regione
2011: XV Censimento della popolazione e delle abitazioni
Struttura, funzioni e compiti degli operatori della rete censuaria
GLI OSPEDALI APERTI A SOSTEGNO DELLA PREVENZIONE Conferenza Stampa Giornata Mondiale per il Cuore 2007 Milano, 19 settembre 2007 Giuseppe Di Pasquale Presidente.
Il digitale tra accesso e conservazione Trento, 11 e 12 marzo 2014 Università di Trento, Facoltà di Lettere e Filosofia Sezione Trentino Alto Adige/Südtirol.
Innovazione e federalismo Verso una visione condivisa dell’e- government nell’Italia federale Sessione : “Strumenti per l’attuazione del cambiamento”
CREAZIONE DI UNO STRUMENTO DI ANALISI A SUPPORTO DELLA DEFINIZIONE DI UNA RETE NAZIONALE DI QUALITÀ DELL’ARIA STATO DI AVANZAMENTO LAVORI 24 novembre 2006.
Direzione Integrata della Prevenzione SSD Promozione della salute Peer education su prevenzione degli incidenti stradali Temi da approfondire I rischi.
CREAZIONE DI UNO STRUMENTO DI ANALISI PER LA PROPOSTA DI UNA RETE NAZIONALE DI QUALITÀ DELL’ARIA STATO DI AVANZAMENTO LAVORI 16 ottobre 2006 PROGETTO SP02.
SICUREZZA URBANA E TERRITORIALE NELLA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA * FRIULI VENEZIA GIULIA * SECONDO PROTOCOLLO D’ INTESA Trieste, 5 luglio 2010.
L’attuazione del Modello Nazionale di Accreditamento nei dispositivi regionali: Accreditamento nei dispositivi regionali: standard e procedure per il controllo.
PROGETTO GOVERNANCE DEI SISTEMI SANITARI REGIONALI RAFFORZAMENTO DEI SISTEMI DI GOVERNANCE DEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE ATTRAVERSO LA DIFFUSIONE DI.
Assetto professionale della funzione Sicurezza sul Lavoro in ambito ATTA 9 ottobre 2007.
BERSAGLI 2013 DELLE REGIONI DEL NETWORK 21 luglio 2014
II Fase di Attuazione La linea 2: il riuso delle soluzioni di e-government Roberto Pizzicannella Area Innovazione Regioni ed Enti Locali - CNIPA Forum.
FORUM PA – 11 maggio Lo stato di attuazione degli APQ in materia di e-governament e società dell’informazione, S. Kluzer - 1 Un’analisi degli interventi.
II Fase di Attuazione La linea 2: il riuso delle soluzioni di e-government Roberto Pizzicannella Area Innovazione Regioni ed Enti Locali - CNIPA ROMA -
Aosta, 06/05/05CNIPA Carlo d'Orta Le politiche del MIT per l’e-government con le regioni Cons. Carlo D’Orta Direttore Generale CNIPA Centro Nazionale per.
Politiche Locali (nazionali e internazionali) per la sicurezza urbana Lezione 06 Corso di Formazione in Sicurezza Urbana Milano, 2/5 aprile 2008.
Linee guida per il contingente AGESCI. Incontro IAB- Roma 7/8 Novembre 2009  dal 27 luglio al 7 agosto 2011  in Svezia, a Rinkaby, nella provincia di.
La Fondazione Consulenti per il Lavoro. è l’Agenzia per il lavoro del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro. Aut. Min. n , del.
1 Copertura nei distretti industriali – Marzo 2012 Copertura distretti industriali (gennaio 2012) Dati Osservatorio Banda Larga Between Marzo 2012.
Accreditamento delle sedi formative di: Costanza Bettoni, con la collaborazione di Laura Evangelista per le schede 18, 19, 20 e 21. Roma, Luglio 2001.
Relazione del Presidente dell’Upi Achille Variati.
Voluntary disclosure Conferenza stampa Mercoledì 9 dicembre 2015 dati aggiornati al 30 novembre 2015.
Istanze per regione 1 REGIONEISTANZE PRESENTATEINCIDENZA PERCENTUALE ABRUZZO6410,49% BASILICATA880,07% BOLZANO (Provincia)1.1140,86% CALABRIA3540,27% CAMPANIA1.5911,23%
Una lettura del territorio per il territorio Incidentalità stradale in Liguria Anna Militello Ufficio territoriale Istat per la Liguria Genova, 29 ottobre.
A.A ottobre 2008 Facoltà di Scienze della Comunicazione Master in Comunicazione nella PA Le politiche attive del lavoro prof. Nedo Fanelli.
Gli incontri interregionali di farmacovigilanza e prospettive Gli incontri interregionali di farmacovigilanza e prospettive di assetto organizzativo Ugo.
IL VENETO IN EUROPA Giunta Regionale “L’ECM PER IL GOVERNO CLINICO” IL VENETO IN EUROPA Requisiti proposti e adottati per un sistema regionale di formazione.
Prefettura di Teramo Ufficio territoriale del Governo PROVINCIA DI TERAMO VI SETTORE Comitato Operativo per la Sicurezza Stradale C.O.S.S. Report n. 1.
La storia Giugno 2014 Settembre 2014 Ottobre 2014 Novembre Dicembre 2014 Gennaio Lettera Presidente Renzi; 1650 Comuni segnalano oltre 3300 richieste.
Lo stato di attuazione dei POR FESR Tabella 1 Numero di progetti, costi e pagamenti rendicontabili UE (euro) per tipologia di soggetto attuatore,
Luca Rigoni PM ICAR plus ICAR plus: la struttura attivata, i primi risultati, le prospettive, le criticità.
Roma, 6 dicembre Valeria Stancati “L’indagine sul Trasporto marittimo - Caratteristiche dell’indagine e innovazioni in corso” Innovazione nelle indagini.
Dati statistici sui risultati della selezione La gestione delle azioni di Partenariati Multilaterali Leonardo da Vinci Seminario Progetti Approvati Annualità.
Progetto CRMAIS per il miglioramento della sicurezza stradale Centro Regionale Monitoraggio Analisi Incidenti Stradali Progetto CRMAIS per il miglioramento.
Stato dell’arte sulle attività regionali in materia di ECM Filippo Melita Treviso 11/2/2005.
PROGETTO GIOVANI CONSUMATORI NEL WEB Difendere l’identità e comprare sicuro
Accordo Regioni – Ministero Interno su INA-SAIA e le soluzioni ICAR – Ap2 XXIX Convegno Nazionale A.N.U.S.C.A. Lucia Pasetti – Cisis – Coordinatore CPSI.
La gestione della sanità fra pubblico e privato: funzione pubblica e organizzazione privata delle aziende sanitarie Prof. Alessandra Pioggia.
Transcript della presentazione:

La Rilevazione Istat degli Incidenti stradali con lesioni a persone: il Protocollo di intesa nazionale e i nuovi modelli organizzativi Silvia Bruzzone Istat Direzione Centrale per Statistiche socio-demografiche e ambientali Servizio Sanità e Assistenza Ravenna 16 ottobre 2012 Provincia di Ravenna e Regione Emilia Romagna Workshop sul tema dell’Incidentalità Stradale Sicurezza stradale, Sistemi di rilevazione, Strumenti di programmazione

La Rilevazione Istat degli Incidenti stradali con lesioni a persone L’informazione statistica sull’incidentalità è raccolta dall’Istat mediante una rilevazione totale a cadenza mensile di tutti gli incidenti stradali verificatisi sull’intero territorio nazionale che hanno causato lesioni alle persone (morti entro il 30° giorno e feriti). La Rilevazione è il frutto di un'azione congiunta e complessa tra una molteplicità di Enti: l'Istat, l'Aci, il Ministero dell‘Interno - Polizia stradale, i Carabinieri, la Polizia Provinciale, la Polizia Municipale, gli Uffici di statistica dei Comuni capoluogo di provincia e gli Uffici di statistica di alcune Province e Regioni o Centri di Monitoraggio, che hanno sottoscritto specifici accordi con l'Istat finalizzati al decentramento delle fasi di raccolta e monitoraggio dei dati sugli incidenti stradali e al successivo invio dei dati informatizzati, secondo un tracciato record concordato con l’Istat.

SONO ESCLUSI GLI INCIDENTI Il campo di osservazione Tutti gli incidenti stradali verbalizzati da un’autorità di polizia, accaduti in aree aperte alla pubblica circolazione e che hanno causato lesioni a persone, morti e/o feriti, con il coinvolgimento di almeno un veicolo SONO ESCLUSI GLI INCIDENTI Che hanno causato soltanto danni alle cose Che si sono verificati in aree di circolazione private In cui non risultano coinvolti veicoli Fonte: Gruppo di lavoro Istat strumenti per la formazione a distanza (FAD)

La Rilevazione Istat degli Incidenti stradali con lesioni a persone: www.istat.it http://www.istat.it/it/archivio/4609/ http://dati.istat.it 4

Modelli organizzativi adottati e i flussi dei dati

ottimizzare l’utilizzo delle risorse disponibili; Decentramento delle attività di raccolta e monitoraggio delle informazioni sull’incidentalità stradale: PERCHE’ conciliare le esigenze informative del livello nazionale, regionale e locale facendole confluire in unico flusso armonizzato; migliorare la tempestività e la qualità delle informazioni statistiche sull’incidentalità stradale, definendo soluzioni organizzative che consentano l’ottimizzazione delle modalità di raccolta dei dati e l’eventuale informatizzazione dei dati, sia da parte dell’Istat che della Provincia o della Regione; ottimizzare l’utilizzo delle risorse disponibili; valorizzare le competenze e le esperienze maturate a livello locale; stimolare l’adesione graduale di tutte le Regioni al Protocollo. 6

Il Protocollo di intesa nazionale e le Convenzioni stipulati con Regioni, Province Autonome e Province: Nel dicembre 2007 è stato firmato per la prima volta un Protocollo di intesa, a durata triennale, per il coordinamento delle attività inerenti la rilevazione statistica sull’incidentalità stradale. L’accordo è stato stipulato tra Istat, Ministero dell’Interno, Ministero della Difesa, Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Unione delle Province d’Italia (UPI) e Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia (ANCI). Il 23 marzo 2011 è stato emanato atto di approvazione dalla Conferenza Unificata – Presidenza del Consiglio dei Ministri per il testo del nuovo Protocollo di intesa nazionale per la messa a regime delle attività sperimentate con alcune Regioni e per incentivare nuove adesioni nel triennio 2011-2014. Il 6 luglio 2011 è stato firmato il testo finale del Protocollo da tutti i firmatari. http://www.statoregioni.it/dettaglioDoc.asp?idprov=9299&iddoc=31048&tipodoc=2&CONF=UNI

Protocollo d’Intesa per il coordinamento delle attività inerenti la rilevazione statistica sull’incidentalità stradale: il Comitato di gestione ART. 6 Comitato di gestione ... Il Comitato ha il compito di: (a) esprimere le proprie valutazioni relativamente all’adeguatezza delle proposte organizzative formulate dalle Regioni, ai sensi dell’art. 2, con particolare riferimento alle modalità tecniche di raccolta e trasmissione dei dati; (b) esprimere le proprie valutazioni in ordine ai criteri ed alle operazioni di controllo ai vari livelli del flusso informativo nonché ai criteri e operazioni per la diffusione dei dati provvisori relativamente ai propri ambiti locali, agli standard e ai formati ottimali per l’interscambio dei dati stabiliti dall’ISTAT; (c) esprimere le proprie valutazioni sul contenuto informativo minimo del modello di rilevazione predisposto dall’ISTAT; (d) approvare, dopo averne verificata la congruità, le integrazioni informative proposte dalle singole Regioni e dagli Enti che aderiscono al presente Protocollo; (e) decidere la costituzione di Gruppi di lavoro su specifiche problematiche o per particolari approfondimenti coinvolgendo anche Enti e strutture che non partecipano al presente Protocollo; (f) promuovere azioni innovative volte al miglioramento della tempestività e della qualità dei dati raccolti, anche con riferimento all’integrazione dell’informazione proveniente da fonti diverse.

Flussi di indagine e acquisizione dei dati: modelli organizzativi (I) Le Regioni che hanno aderito al Protocollo di Intesa tra il 2008 e il 2009 sono: Toscana, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Puglia, Friuli Venezia Giulia, Veneto a partire dal 1 gennaio 2013 (le Province Venete in convenzione con Istat saranno incluse nell’assetto regionale). Le Province Autonome e Province che attualmente stanno effettuando la gestione decentrata della rilevazione, attraverso la stipula di una Convenzione non essendo incluse in una Regione che ha aderito integralmente al protocollo sono: - PA Bolzano-Bozen , PA Trento - Vicenza, Treviso, Rovigo, Viterbo, Crotone, Pesaro e Urbino.

Flussi di indagine e acquisizione dei dati: modelli organizzativi (II) Il decentramento presso le Sedi regionali Istat Da qualche anno l’Istat sta sperimentando con successo il decentramento delle attività di raccolta e monitoraggio delle informazioni sugli incidenti stradali presso alcune Sedi territoriali dell’Istat. Le Sedi territoriali Istat che hanno aderito a tale decentramento sono l’Umbria, la Campania, la Basilicata, le Marche e il Molise. Attività svolta dalle Sedi territoriali: Raccolta del materiale cartaceo e dei file informatizzati da parte dei Comuni (Polizia Locale) e dei Comandi provinciali dei Carabinieri; Registrazione modelli cartacei attraverso maschera Access predisposta dall'UR Istat per la Campania; Normalizzazione delle denominazioni strade e istituti di cura attraverso un elenco strade ed istituti di cura aggiornato accessibile in fase di data entry; Controllo di copertura e sollecito per l'invio dei dati mancanti a Comandi di Polizia Locale e Carabinieri. Sensibilizzazione e formazione degli Organi accertatori; Sensibilizzazione all'uso di procedure informatiche per l'invio dei dati.

Modello organizzativo La rilevazione degli incidenti stradali: l’organizzazione Modello organizzativo Decentrato Presso le Sedi regionali Istat di: Campania, Basilicata, Marche, Molise e Umbria Presso: Regioni: Toscana, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Puglia e Friuli Venezia Giulia (Veneto dal 1/1/2013) Province Autonome: Bolzano – Bozen e Trento Province: Vicenza, Treviso, Rovigo, Viterbo, Crotone, Pesaro e Urbino Standard Regioni: Veneto*, Liguria, Lazio*, Abruzzo, Molise, Calabria*, Sicilia, Sardegna (* ad eccezione delle Province in convenzione) Fonte: Gruppo di lavoro Istat strumenti per la formazione a distanza (FAD) 11

La rilevazione degli incidenti stradali: l’organizzazione Province in convenzione: Rovigo Treviso Vicenza Bolzano Trento Viterbo Crotone Pesaro e Urbino Regioni in Protocollo: Piemonte Lombardia Friuli Venezia Giulia Emilia Romagna Toscana Puglia Regione Veneto 1/1/2013 Sedi territoriali Istat: Umbria Marche Campania Basilicata Molise (1/1/2012) Flusso standard 12

- Acquisizione dati elementari standard. I flussi dei dati: - Decentramento presso Regioni aderenti al Protocollo di intesa o Province in convenzione. - Acquisizione dati elementari standard. Comparto Regionale Comando Provinciale di Polizia Stradale CED - Centro Elaborazione Dati di Settebagni (Roma) Reparti di Polizia Stradale Questure Commissione di Pubblica Sicurezza ISTAT Centrale DCSA -SAN/G U.O. Incidentalità stradale Ufficio di Statistica di Regione o Provincia o Centro di Monitoraggio incaricato N. O. Radiomobile Stazione dei Carabinieri (utilizzo dell’applicativo GESTINC per la trasmissione centralizzata dei dati) Comando di Polizia Municipale o Locale Istat Sede regionale Comando Generale dei Carabinieri Flusso standard Flusso decentrato Ufficio di Statistica Comune Capoluogo di Provincia 13

Obiettivi futuri

Gruppo di lavoro per la ristrutturazione del modello di rilevazione Principali proposte: superare il formato attuale che si limita alla raccolta dei dati sui primi 3 veicoli e dettaglio su dati anagrafici ed esito, solo per conducenti e passeggeri (solo se infortunati) occupanti i primi 3 veicoli, con informazioni complete, invece, su tutti veicoli coinvolti; effettuare un collegamento dei nominativi degli infortunati ed eventuali istituti di ricovero al veicolo occupato e senza limitazione di numerosità, imposta al momento dalla versione cartacea; raccogliere informazioni sulle circostanze presunte di incidente non solo per i primi 2 veicoli, come allo stato attuale, ma per tutti i veicoli coinvolti; proporre un nuovo elenco di circostanze di incidente, svincolate dalla natura di incidente e legate solo, nel caso di colpevolezza, alla tipologia di infrazione commessa; integrare l’elenco di variabili già rilevate con nuove variabili ritenute necessarie ad arricchire le analisi sul fenomeno e in accordo con quanto stabilito dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per l’applicazione della Legge 120/2010 art. 56 (nuovo Codice della Strada) e D.L. n. 35/2011 (attuazione della direttiva 2008/96/CE sulla gestione della sicurezza delle infrastrutture).

Verso un sistema integrato di sorveglianza degli incidenti stradali Integrare i dati riferiti alle vittime di incidenti stradali e dati sui decessi per causa di morte che l’Istat rileva correntemente per effettuare un controllo di copertura. A tale proposito è stato già effettuato un primo tentativo di integrazione tra le due fonti sui dati 2008 e 2009 mediante l’utilizzo di tecniche di record linkage. Contribuire all’aggiornamento di sistemi di indicatori su salute pubblica e sicurezza.

Silvia BRUZZONE ISTAT - Roma Direzione centrale per le statistiche socio-demografiche e ambientali Servizio Sanità, salute e assistenza Responsabile U.O. Incidentalità stradale bruzzone@istat.it