Prima di iniziare il lavoro vero e proprio:

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A proposito di TIPOLOGIA ARCHITETTONICA DUE DEFINIZIONI Tipologia: “lo studio dei tipi” Tipo: SM, est. schema ideale a cui si può ricondurre una moltitudine.
Esercitazione sulla tipologia l grafici e i testi degli studenti riportati di seguito lo sono a solo titolo esemplificativo e contengono errori ed imperfezioni.
A proposito di TIPOLOGIA ARCHITETTONICA DUE DEFINIZIONI Tipologia: “lo studio dei tipi” Tipo: SM, est. schema ideale a cui si può ricondurre una moltitudine.
Transcript della presentazione:

Prima di iniziare il lavoro vero e proprio: Controllare il testo e le sue esatte richieste Attenersi strettamente ai dati urbanistici e volumetrici assegnati Definire una progettazione semplice e chiara, in relazione a scelte distributive, tipologighe e funzionali Organizzare la propria prova negli elaborati richiesti anche in funzione del tempo assegnato (8 ore) e delle competenze personali maturate Ricordarsi i riferimenti normativi in materia di antincendio e in merito al superamento delle barriere architettoniche (ove richiesto) Studiare preliminarmente una struttura di riferimento, seppur sommaria, e le opere di tamponamento perimetrale 1

Completano la prova uno o più elaborati a scelta con riferimento a: Elaborati fondamentali richiesti solitamente (a meno di specifiche caso per caso): Planimetria in scala 1:200 (raramente 1:500) Planimetrie di piani interessati in scala 1:100 1 o 2 sezioni 1 o 2 prospetti Relazione architettonica Completano la prova uno o più elaborati a scelta con riferimento a: Impianti elettrico, termico e idrico-sanitario Struttura portante Computo metrico estimativo (riferito a parti di edificio) Particolari costruttivi 2

Planimetria 1:200 Definisce la posizione dell’edificio all’interno del lotto assegnato e ne individua i collegamenti veicolari e pedonali con le strade di servizio, anche in relazione alle distanze assegnate o riferite alla normativa in uso. La tavola deve contenere perciò: Planimetria quotata del lotto Accesso/i alle vie assegnate con definizione delle rampe e dei vialetti Posizione del corpo di fabbrica, con riferimenti quotati alla strada e alle proprietà vicine Indicazione sommaria della copertura dello stesso Tabella con dati volumetrici e planimetrici e con dimostrazione dell’osservanza degli standards assegnati Eventuale piantumazione e progettazione dei percorsi interni 3

Planimetrie 1:100 Si riferiscono alla progettazione vera e propria dei vari piani (interrato, terra, primo ecc.), definendone gli spazi interni e gli utilizzi, le aperture, le opere strutturali di massima e le murature, i collegamenti verticali e alcuni elementi di finitura. Le tavole devono contenere perciò: Planimetria quotata di piano Pilastri e setti portanti Murature perimetrali e divisori interni Collegamenti verticali (scale, rampe, ascensori) Serramenti interni ed esterni (quotati in largh. e alt.) Individuazione dei locali in base all’utilizzo Definizione delle tabelle RAI Richiami antincendio e barriere architettoniche 4

Sezioni 1:100 Definiscono lo sviluppo in altezza dell’edificio e i collegamenti tra i vari piani, in relazione agli elementi strutturali e di finitura definiti nelle planimetrie 1:100 E’ bene che siano significative, riportando elementi caratteristici importanti (aperture, rampe, scale, ascensori) necessari per la esatta conoscenza dell’intervento proposto. Le tavole devono contenere perciò: Fondazioni, vespai (aerati e in ghiaione), massetti di cantinato, bocche di lupo Struttura portante (muri, pilastri e solette con pavimento) Murature esterne e interne, con serramenti (sezionati o no) Coperture, con lattonerie e comignoli Quote interne di interpiano ed esterne di sottogronda Riferimenti quotati di piano sul finito (-3.10; +0.05 ecc.) 5

Non si devono riportare quote di alcun tipo !!! Prospetti 1:100 Definiscono l’aspetto esteriore dell’edificio e il suo inserimento nel contesto ambientale E’ bene che siano dettagliati e articolati, anche con riferimento a eventuali sezioni di opere esterne all’edificio (rampe, muretti, corselli interrati ecc.) Le tavole devono contenere perciò: Profili laterali, balconi, logge, portici ecc. Coperture inclinate e/o piane con lattonerie e comignoli Serramenti esterni con persiane, tapparelle, serrande ecc. Muretti, scale e opere esterne Legenda dei materiali impiegati (con numerazione o linee di riferimento) Non si devono riportare quote di alcun tipo !!! 6

Relazione architettonica Descrive le scelte tipologiche, funzionali e tecnologiche operate, con particolare riferimento alle richieste del tema. Deve contenere perciò: Oggetto del progetto e richiami al testo Indicazioni planivolumetriche e distanze Scelte tipologiche e distributive operate Descrizione dei locali, piano per piano Indicazioni sull’area oggetto dell’intervento Descrizione delle opere previste, sia in campo strutturale, che di finitura, che in campo impiantistico (seppur in modo sommario) Richiami alle principali norme di riferimento 7

Indicazioni e parametri progettuali di massima (alla luce delle norme vigenti, dei regolamenti edilizi e di igiene e delle usuali pratiche edilizie provinciali) Autorimesse e cantinati Locali abitabili Richiami sull’abbattimento delle barriere architettoniche N.B.: vedi anche fascicolo geom. Grazioli 8

Autorimesse e cantinati: Altezza minima garagi cm. 200 (consigliata maggiore) Altezza minima taverne e simili: cm. 240 Vespaio aerato da cm. 50 sotto locali agibili Finestre con bocche di lupo o intercapedine su tutti i locali (taverna, lavanderia, cantina, bagno) Garage diviso da altri locali con muratura tagliafuoco (prisme o c.c.a. da cm. 15-20) e porta REI Dimensioni minime (consigliate) garage singolo: cm. 240 x 500 Dimensioni minime (consigliate) garage doppio: cm. 450 x 500 o 240 x 900 9

Larghezza minima (consigliata) rampa singola: cm. 300 Larghezza minima (consigliata) rampa doppia: cm. 450 Larghezza minima (consigliata) corsello: cm. 600 Pendenza massima rampa: 20% Prevedere infernotti di aerazione sul corsello e nei box secondo indicazioni VV.F Soletta sopra garagi in lastre predalles o getto monolitico di c.c.a.; altrove permesso anche solaio in laterocemento Non consigliabile accesso diretto da box in locale agibile Taverna: va definita come “locale di sgombero” 10

Locali abitabili Nei locali abitabili o agibili prevedere superfici aero-illuminanti con corretto rapporto RAI >1/8 (calcolo ridotto in corrispondenza di balconi e gronde) Ammessa luce artificiale per uffici, negozi, depositi e magazzini, disimpegni ecc, Per locali ciechi obbligo di condizionamento o aspirazione forzata Prevedere antibagno per accesso diretto al bagno da locali con permanenza di persona (ammesso in camera con bagno di servizio) Alloggio con 2 bagni: uno con aerazione naturale, uno ammesso con ventilazione forzata 11

Superficie minima camera matrimoniale: mq 14 Superficie minima camera singola: mq 9 Superficie minima bagno: mq 4 (con vaso, lavabo, bidet e doccia/vasca)+ antibagno Superficie minima cucina abitabile: mq 9 Larghezza disimpegni interni : minima cm 100, consigliata cm 120 Larghezza minima scale interne all’alloggio: cm 90 (rettilineee) o cm 60 (a chiocciola) Larghezza minima scale condominiali: cm 100 (per 2 piani o con ascensore) o cm 120 Alzate: consigliata cm 16.5-17; max cm 18.5-19 (interna) 12

Spessore divisori tra alloggi: min. cm 25 Altezza minima parapetti balconi: cm 100 fino a 2 piani f.t., cm 110 oltre Altezza minima locali interni ai piani f.t.: cm 270 (deroga fino a cm 210 per disimpegni e corridoi) Altezza minima sottotetto:cm 210 per locali abitabili, cm 180 per disimpegni e corridoi (h media cm 240) Spessore medio solette: cm 22-24 + 10-18 cm pavimento (variabile p.t. e p. sup., riscaldamento a radiatori o a pavimento) Spessore divisori interni alloggi: cm 12+3 per pareti attrezzate bagni e cucine, cm 8+2 altrove Spessore divisori tra alloggi: min. cm 25 Spessore tamponamenti: min. cm 30 13

Richiami sull’abbattimento delle barriere architettoniche Normativa fondamentale di riferimento: Legge 118/71 (legge base) D.P.R. 384/78 (regolamento attuativo legge 118 in materia di barriere architettoniche e trasporti pubblici) Legge 13/89 (superamento e abbattimento barriere architettoniche in edifici privati) Legge Regione Lombardia 6/89 (recepimento norma nazionale) D.M. 236/89 (prescrizioni attuative legge 13) D.P.R. 503/96 (regolamento per eliminazione barriere architettoniche in edifici, spazi e servizi pubblici) 14

Prescrizioni fondamentali: Dislivelli max: cm 2.5 Dislivelli superiori tra piani: superabili con rampe p. max = 8%, con ripiani da cm 150 almeno ogni 10 m, con parapetto h min = cm 90 e cordolo laterale da cm 5, con superficie antisdrucciolo Ove non possibile rampa: servoscala Scale: pedate da cm 30, alzate da cm 16, gradini continui con spigolo arrotondato,parapetto continuo, corrimano sui due lati per largh. >cm 180 Accessi e ingressi con luce netta min. = cm 150, con porte apribili a fotocellula o con maniglione a spinta Ascensori omologati obbligatori in mancanza di rampe o per edifici residenziali con più di 3 piani f.t. Porte interne da cm 90 e serramenti con aperture semplificate e senza impedimenti fisici 15

Disimpegni da cm 150, senza spigoli né strizioni Pavimenti senza salti di quota, con pendenze e utilizzi evidenziati da colorazioni diverse o segnalazioni Bagni con caratteristiche adeguate come indicato 16

Almeno 1 parcheggio per disabili riservato in aderenza alle aree pedonabili e comunque 1 ogni 50 posti auto: largh. cm 150+170 per un posto o cm 230+140+230 per 2 posti a pettine o spina di pesce Colorazione strisce differenziata color giallo con logo “handicap”, zebratura nell’area di manovra Percorsi pedonali largh. min. cm 150, con pendenze logitudinale max. 8% e trasversale max. 1% Scivoli di accesso marciapiede-strada largh. min. cm 150, p. max 15% /a sezione trapezia, semicircolare, rettangolare, con differenziazione materiali e colori 17

ACCESSIBILITA’ garantita per: 5% alloggi pubblici in locazione Spazi esterni e parti comuni di condominio Tutti gli edifici di tipo socio-sanitario Tutti gli altri edifici (spettacolo, ristorazione, ricettività, lavoro aperti e no al pubblico) con collocamento obbligatorio VISITABILITA’ garantita per: Tutte le abitazioni escluse quelle prive di parti comuni Tutti gli altri edifici (spettacolo, ristorazione, ricettività, lavoro aperti al pubblico) con collocamento non obbligatorio + edifici di culto ADATTABILITA’ dimostrabile per: Tutti gli alloggi Tutti gli edifici di lavoro non aperti al pubblico, con collocamento non obbligatorio 18