Scuola Secondaria I grado

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Transcript della presentazione:

Scuola Secondaria I grado "Dante Alighieri" Torino Classe 3 E a.s. 2009-2010

A Spasso per l’Europa Note per far funzionare l’ipertesto, lavoro in Italiano e in Inglese Avviso per l’uso

L’Europa e le sue Istituzioni Guida Turistica 1 Strasburgo Ringraziamenti Bibliografia Docenti e allievi Note e avvisi

Il Parlamento Europeo è l'assemblea parlamentare dell'Unione europea Il Parlamento Europeo è l'assemblea parlamentare dell'Unione europea. Essa svolge una funzione di controllo ed è l'unica istituzione europea ad essere eletta direttamente dai suoi cittadini. Insieme al Consiglio dell'Unione europea, costituisce una delle due Camere che esercitano il potere legislativo nell'Unione. Tuttavia, i loro poteri non sono identici, e devono convivere coi poteri che il trattato riserva agli Stati membri. Il Parlamento ha la propria sede ufficiale a Strasburgo, ove avvengono quasi tutte le sessioni plenarie, ma si riunisce anche a Bruxelles e in Lussemburgo.

Per numero di votanti, più di 388 milioni, esso è la seconda più grande assemblea parlamentare al mondo tra quelle scelte tramite elezioni democratiche, dopo la Camera del Popolo dell'India. Ogni cinque anni a partire dal 1979, si tengono le elezioni contemporaneamente in tutti gli Stati membri per eleggere gli eurodeputati. Attualmente sono736 e rappresentano circa 500 milioni di abitanti. I nuovi Stati membri, che entrano a far parte dell'Unione Europea nel corso della legislatura, eleggono i loro deputati, il cui mandato termina alla fine della stessa, o tramite nomina parlamentare oppure tramite apposite elezioni popolari. Le settime elezioni si sono tenute dal 4 al 7 giugno 2009.

Custode della libertà e della democrazia Unica istituzione dell’Unione europea eletta a suffragio universale, il Parlamento prende molto seriamente il suo ruolo di custode delle libertà e della democrazia, sia in Europa sia nel resto del mondo. Il compito dei deputati europei è rappresentare i cittadini a livello europeo e trasmettere i loro messaggi ai dirigenti europei e alle istituzioni dell’Unione. La Carta dei diritti fondamentale dell’Unione europea ha riunito in uno stesso testo tutti i diritti sia europei che internazionali. Redatta da una convenzione composta in particolare da deputati europei e nazionale è stata proclamata solennemente durante il vertice europeo di Nizza, nel dicembre 2000. A Lisbona, nel dicembre 2007, in occasione del vertice che ha deciso la riforma istituzionale, i capi di Stato e di governo dell’UE hanno convenuto di renderla giuridicamente vincolante, come richiesto dal Parlamento europeo. Alcuni Stati membri hanno tuttavia ottenuto di derogarvi. I deputati fanno riferimento alla Carta ogni volta che si denunciano palesi violazioni dei diritti umani nell’Unione europea. Il Parlamento e particolarmente sensibile al principio di tolleranza e lotta fermamente contro ogni forma di discriminazione. Si ribella quindi contro il razzismo e la xenofobia, ricorda costantemente la necessita di rispettare le norme europee in materia di pari opportunità tra uomini e donne ed esercita tutta la sua influenza per garantire i diritti delle persone colpite da handicap.

Contrastare ogni forma di sfruttamento delle donne In molti casi il Parlamento Europeo è al lavoro per combattere ogni forma di violenza nei confronti delle donne, per lottare contro la tratta di essere umani a fini di sfruttamento sessuale e per sottrarre le donne alla povertà. Il Parlamento inoltre si adopera per promuovere l’uguaglianza di genere e ha promesso la creazione dell’Istituto Europeo incaricato di seguire i progressi compiuti in questo campo. Grazie alle risoluzioni adottate in aula, il Parlamento mantiene viva la pressione sui governi e sulle istituzioni dell’UE così che migliorino la condizione della donna.

Proteggere le libertà in ogni circostanza Gli attentati negli USA dell’11 settembre 2001, quelli di Madrid nel marzo 2004 e di Londra nel luglio 2005 hanno spinto gli Stati membri a rafforzare la cooperazione nella lotta contro il terrorismo. Pur sostenendo gli sforzi di coordinamento di polizia e in ambito giudiziario, unica garanzia efficace contro queste minacce che non conoscono frontiere, il Parlamento non accetta che i diritti dei cittadini siano lesi da una politica incentrata essenzialmente sulla sicurezza. Secondo i deputati, per non correre il rischio di intaccare i valori fondanti della democrazia europea, la lotta contro il terrorismo deve essere seguita e condotta nel rispetto delle libertà individuali. È questo il messaggio che essi trasmettono, sia che essi trattino di accordi con gli Stati Uniti sul trasferimento di informazioni personali dei passeggeri aerei, sia di conversazioni e di dati telefonici da parte degli operatori oppure degli scambi di dati bancari. Così i deputati hanno sostenuto anche la revisione della direttiva sul riciclaggio dei capitali per estenderne l’ambito di applicazione al finanziamento del terrorismo. Il Parlamento ha anche svolto un ruolo di primo piano nella creazione della Nuova Agenzia Europea per i diritti fondamentali, la cui sede è a Vienna, che vigila sulla applicazione di questi diritti negli Stati membri. Il Parlamento è anche in stretto contatto con il Garante Europeo per la protezione dei dati, che controlla la protezione dei dati personali e la privacy in tutta l’Unione.

Rispondere alle petizioni dei cittadini Qualsiasi cittadino dell’Unione Europea o residente di uno Stato membro dell’UE ha il diritto di presentare una petizione al Parlamento europeo, individualmente o un associazione con altri. La petizione può contenere una richiesta precisa,un reclamo o un’osservazione sull’applicazione della normativa comunitaria o invitare il Parlamento a prendere posizione su una determinata questione. Numerose petizioni mettono in luce le difficoltà rilevate nell’applicazione delle direttive comunitarie esistenti,in particolare nel settore dell’ambiente,della sicurezza sociale, del riconoscimento delle competenze e di taluni aspetti del funzionamento del mercato unico dell’UE. Le petizioni, in generale,testimoniano le difficoltà incontrate dai cittadini nel collegare la Normativa Comunitaria e il Diritto Nazionale dovute all’interpretazione errata delle materie a cui si applica il Diritto Comunitario. Il Parlamento, contribuisce a risolvere questi problemi.

Protesi in silicone:una normativa più rigorosa grazie alle petizioni Due petizioni presentate al Parlamento europeo nel 1998 mettevano l’accento sugli effetti negativi delle protesi mammarie in silicone sulla salute umana e ne chiedevano il divieto immediato. Le discussioni e le risoluzioni parlamentari che si sono susseguite,hanno spinto la Commissione europea a rendere più chiare e severe le disposizioni sulle informazioni ai pazienti, sul monitoraggio e sulla sorveglianza. Nel 2003 una direttiva ha reso molto più rigorosi i controlli di qualità e di sicurezza necessari prima della vendita delle protesi mammarie sul mercato europeo.

E l’Euro? I deputati vigilano inoltre sulla gestione della moneta unica dell’Unione, l’Euro, invitando il presidente della Banca Centrale Europea (BCE) a illustrare le sue politiche dinanzi alla Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento. La nomina del presidente della BCE e degli altri membri del Comitato Esecutivo della Banca può avvenire unicamente dopo aver consultato il Parlamento.  

    Controllare la commissione europea Non è possibile diventare Presidente della Commissione senza l’approvazione della Corte del Parlamento Europeo; i deputati europei pongono domande ai candidati commissari in merito alle loro competenze. Il Parlamento approva la Commissione nel suo insieme con un voto di fiducia. Inoltre può obbligarla a dimettersi in blocco con un voto di censura, al quale per ora, non si è mai fatto ricorso. Il Parlamento segue da vicino le attività della Commissione passando al setaccio le disposizioni contenute nelle relazioni politiche. .   Supervisione dell’attività del consiglio La presidenza del Consiglio incontra regolarmente i leader politici del Parlamento e si presenta alle sessioni plenarie per esporre il programma. Spesso prende anche parte alle riunioni delle commissioni parlamentari. I deputati possono sottoporre interrogazioni alla presidenza del Consiglio dell’Unione Europea.

Quando nuovi paesi chiedono di entrare nell’Unione Europea, il Parlamento è chiamato a dare il suo accordo. I deputati verificano che rispettino i criteri stabiliti dai trattati, in particolare il rispetto dell’uomo! L’ UE non può accettare nuovi Stati membri senza il parere conforme del Parlamento Europeo, ma i deputati europei possono sorvegliare la procedura fino al giorno dell’adesione, per assicurarsi che tutte le condizioni poste al trattato siano rispettate! Ogni paese che chiede di aderire all’Unione Europea deve infatti rispettare i “criteri di Copenaghen”. I Governi hanno deciso le condizioni per procedere a nuove adesioni !

Così un paese candidato deve soddisfare tre criteri: Un criterio politico: deve avere istituzioni stabili che garantiscano la democrazia, lo stato di diritto, i diritti dell’uomo, il rispetto e la protezione delle minoranze. Un criterio economico: deve avere un’economia di mercato funzionante e deve poter far fronte alle forze del mercato e alla pressione concorrenziale all’interno dell’Unione! Un criterio legato al rispetto del cosiddetto acquis comunitario: deve mostrare di poter far fronte agli obblighi derivanti dall’adesione e rispettare gli obbiettivi dell’Unione Europea. Il Parlamento è d’altra parte chiamato a tener conto sia della preparazione dei Paesi candidati sia delle capacità di assorbimento dell’Unione, prima della modifica dei trattati . Nel corso dell’ultima legislatura i deputati hanno discusso in più occasioni sul livello di preparazione dei paesi candidati. Il Parlamento ha inoltre dato il nulla-osta all’avvio dei negoziati con la Turchia e la Croazia ha sostenuto la candidatura dell’ex Repubblica jugoslava di Macedonia, anche se i negoziati formali con questo paese non sono ancora cominciati !

Il Parlamento Europeo nel mondo Il Parlamento Europeo esercita una forte influenza sulla politica estera dell’UE, la maggior parte degli accordi sottoscritti dall’UE devono avere il suo accordo. Le assemblee parlamentari e paritetiche consentono di mantenere stretti legami con i registratori di tutto il mondo. L’aula del Parlamento è inoltre una tribuna importante per i governanti del mondo e altre personalità. Nessun accordo internazionale senza il Parlamento Europeo Il consenso dei deputati è necessario per la maggior parte degli accordi internazionali vincolanti l’Unione Europea. Infatti il Parlamento ha respinto vari protocolli finanziari con paesi terzi in nome della difesa dei diritti umani. Inoltre i deputati formulano raccomandazioni alla Commissione Europea riguardo i negoziati commerciali dell’organizzazione mondiale del commercio, influenzandone l’esito.

I deputati seguono da vicino la politica estera dell’UE Il Consiglio dei Ministri consulta il Parlamento sulle decisioni importanti in materia politica di estera. Le politiche del Consiglio possono essere messe in discussione dai deputati, i quali possono anche proporre raccomandazioni. L’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune dell’Unione è regolarmente invitato per rendere conto delle attività nel mondo dell’Unione. I deputati europei attribuiscono priorità alla lotta contro la povertà e alla promozione delle buone pratiche di governo, della democrazia e dei diritti dell’uomo. Il Parlamento si impegna a creare legami politici, economici e culturali con gli altri Parlamenti nel mondo. In questo modo i deputati partecipano all’assemblea parlamentare paritetica tra l’Unione e Paesi dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico, partecipano all’Assemblea Parlamentare Euro Mediterranea, in cui ci sono anche i Paesi rappresentanti l’Autorità israeliana e palestinese e all’Assemblea Parlamentare Euro-LatinoAmericana.

Uomini di stato in tutto il mondo e accolti dal Parlamento Il Parlamento Europeo invita regolarmente capi di Stato, primi ministri e altre personalità importanti nel mondo, a intervenire dinanzi ai deputati riuniti nell’aula. Tra le personalità che il Parlamento ha recentemente ricevuto si possono menzionare il Presidente ucraino Viktor Juscenko, il Presidente boliviano Evo Morales, la Presidente della Liberia Ellen Sirleaf Johnson, l’emiro del Qatar Hamad bin Khalifa Al Thani, il Primo Ministro libanese Fouad Siniora,… Viktor Juscenko Ellen Sirleaf Johnson Fouad Siniora Evo Morales Hamad bin Khalifa Al Thani

I diritti umani prima di tutto In Europa il Parlamento Europeo è a favore dei diritti umani. Invia osservatori per vigilare sul corretto svolgimento delle elezioni politiche e controlla che gli accordi commerciali politici ed economici firmati dall'UE con i paesi terzi vengano rispettati. Il Parlamento vigila affinché le questioni legate ai diritti umani siano al primo posto fra le preoccupazioni europee. Il Parlamento Europeo sostiene attivamente la creazione dei Tribunali Internazionali o i Tribunali creati per processare gli autori di crimini di guerra.

Denunciare le violazioni dei diritti umani Durante le sessioni plenarie di Strasburgo, i deputati europei passano in rassegna la situazione dei diritti umani nelle varie parti del mondo. Il Parlamento adotta regolarmente risoluzioni in cui invita le Istituzioni Europee a porre fine alle violazioni dei diritti fondamentali. Ogni anno il Parlamento Europeo pubblica una relazione sulla situazione dei diritti umani. Assicurare il rispetto dei diritti umani negli accordi internazionali Il Parlamento Europeo può rifiutare di concedere il parere conforme qualora rilevi violazioni dei diritti umani e dei principi democratici. Esso esige il rispetto rigoroso delle clausole sui diritti umani.

Il Parlamento si oppone fermamente alla pena di morte Il Parlamento Europeo condanna con fermezza la pena di morte in tutti i casi e in tutte le circostanze. Il Parlamento ritiene che questa misura contribuirà a rafforzare la tutela della dignità umana e la progressiva evoluzione dei diritti umani. Garantisce elezioni democratiche Gruppi di deputati europei vigilano sullo svolgimento dell'intera procedura elettorale e richiamano l'attenzione delle autorità e della comunità internazionale sulle eventuali violazioni dei diritti umani.

Il Premio Sacharov Il Premio Sacharov per la libertà di pensiero rende omaggio a persone che si distinguono nella difesa dei diritti umani, della democrazia e della libertà di espressione, e che lottano contro l'intolleranza e l'oppressione in tutto il mondo. Il Premio è assegnato ogni anno dal Parlamento Europeo nel corso di una seduta solenne a Strasburgo. Tra le personalità insignite del Premio si possono menzionare: Nelson Mandela, Aung San Suu Kyi, Ibrahim Rugova e Kofi Annan.

Gli ingranaggi del Parlamento Europeo La vita del Parlamento Europeo è scandita da un calendario suddiviso in settimane di diverso colore: rosa,rosso,blu, turchese … Ogni colore rappresenta una fase dell’attività parlamentare. Affinché i lavori si svolgano senza intoppi, occorrono un’organizzazione e un sostegno amministrativo. La macchina è ben rodata: ognuno ha un ruolo ben preciso e nulla viene lasciato al caso. Settimane “rosa” per le commissioni parlamentari Il Parlamento Europeo conta 20 Commissioni parlamentari permanenti, specializzate in temi come l’ambiente,i trasporti,l’industria o il bilancio. Esse rispecchiano gli orientamenti politici del Parlamento e sono composte di un numero variabile di deputati. Il loro compito è preparare il lavoro delle sessioni plenarie. Durante le riunioni delle commissioni, i deputati europei procedono a una prima serie di dibattiti e votazioni su relazioni. Elaborano anche “relazioni di iniziativa” con le quali raccomandano alla Commissione Europea o ai governi degli Stati membri di intervenire in un determinato campo.

Settimane “rosse” per le tornate La sessione plenaria è il fulcro della vita parlamentare. Le relazioni adottate in commissione sono di nuovo dibattute, emendate e quindi votate,diventando così la posizione ufficiale del Parlamento Europeo. Settimane “azzurre” per i gruppi politici I deputati europei non si riuniscono per nazionalità, bensì in funzione delle loro affinità politiche. Per costituire un gruppo politico bisogna disporre di un numero minimo di deputati provenienti da diversi stati membri. I parlamentari che non appartengono a nessun gruppo sono definiti “non iscritti”. Settimane “turchesi”: i deputati nei loro collegi o in missione Alcune settimane l’anno sono riservate affinché i deputati europei possano recarsi nel loro collegio elettorale. Durante tali periodi non sono programmate riunioni a Bruxelles o a Strasburgo.

Chi vuole trovare informazioni sugli ultimi lavori parlamentari, seguire in diretta i dibattiti e le votazioni in aula, conoscere meglio i deputati europei e il loro ruolo, presentare una petizione o, semplicemente, approfondire il funzionamento di un’istituzione che rappresenta quasi 500 milioni di cittadini, il sito dà le risposte che cercate. Per far conoscere e comprendere al pubblico la sua attività, il Parlamento permette l’accesso dei cittadini ai vari documenti parlamentari attraverso un registro online. Sono inoltre disponibili archivi storici. V i c i n o a V o i Bruxelles, Lussemburgo e Strasburgo sono i luoghi di lavoro del Parlamento Europeo, ma tutti possono seguire da casa i lavori parlamentari senza doversi spostare! Comodamente seduti davanti al vostro computer, potete assistere ad una sessione plenaria, consultare i documenti e i comunicati stampa o formulare domande online su argomenti di carattere europeo. Inoltre, in tutte le capitali dell’Unione sono al vostro servizio uffici d’informazione dell’Istituzione. Il sito internet: una finestra sul Parlamento. L’indirizzo è facile da ricordare www.europarl.europea.eu e ognuno può trovarvi, nella propria lingua, numerose informazioni interessanti che lo riguardano: il sito internet del Parlamento Europeo offre un menù molto ricco.

Progetto sul Parlamento Europeo Europarltv: la web TV del Parlamento Grazie al sito www.europarltv.eu . Si può seguire l’attualità del Parlamento, vedere in azione i deputati, sbirciare dietro le quinte dell’Assemblea,… Informati come i giornalisti I mezzi di comunicazione sono uno strumento importante per avvicinare i cittadini alle istituzioni che li rappresentano: il Parlamento dispone di un servizio stampa che informa i giornalisti dei dibattiti parlamentari del giorno e dei risultati delle votazioni. I giornalisti possono anche contare su un supporto logistico e tecnico e sulla disponibilità di materiale auto visivo.

Visitare il Parlamento Per visitare il Parlamento Europeo potete recarvi in visita, da soli o in gruppo , nelle sedi di lavoro di Strasburgo, Bruxelles o Lussemburgo per assistere alle sessioni plenarie e incontrare i vostri deputati. Basta mettersi in contatto con l'unità Visite e seminari, che durante l'anno organizza visite in tutte le lingue ufficiali dell'Unione europea. Gli uffici d'informazione al servizio dei cittadini In tute le capitali e in alcune grandi città dell'Unione Europea sono presenti Uffici d‘Informazione del Parlamento Europeo. Essi hanno il compito di agevolare i contatti diretti tra i cittadini e l‘Istituzione che li rappresenta. Gli Uffici d‘Informazione distribuiscono pubblicazioni e altri materiali e realizzano campagne d'informazione su diverse questioni europee. Organizzano visite nei luoghi di lavoro del Parlamento, in particolare per gli alunni delle scuole e per gli studenti universitari.

Dibattiti per avvicinare i cittadini all’Unione Europea Acquis Comunitario Questa espressione indica i diritti e gli obblighi che vincolano l’insieme dei Paesi dell’Unione Europea. Esso è costituito dalla legislazione e dai trattati europei, dalle dichiarazioni e dalle risoluzioni,dagli accordi internazionali nei settori di competenza comunitaria e dalla giurisprudenza della Corte di giustizia. I paesi candidati devono accettare l’Acquis comunitario prima di aderire all’Unione e successivamente recepire la legislazione comunitaria nel loro ordinamento nazionale. Contattare i deputati I deputati sono l’anima del Parlamento europeo, votano le leggi e assumono iniziative politiche che si riflettono sulla nostra vita quotidiana. Dibattiti per avvicinare i cittadini all’Unione Europea Il Parlamento ha raccomandato una serie d’iniziative per colmare la distanza che separa le Istituzioni dell’UE dall’opinione pubblica. I deputati hanno quindi proposto di organizzare conferenze e incontri a livello nazionale e locale, ponendo l’accento su temi d’interesse comune.

Banca Centrale Europea (BCE) La BCE,inaugurata il 30 Giugno 1988 a Francoforte, è incaricata di dare attuazione alla politica monetaria dei paesi membri. Tuttora i suoi principali compiti consistono nel mantenere la stabilità dei prezzi nella zona euro e nell’attuare la politica monetaria europea. Banca Europea per gli Investimenti (BEI) La Banca europea per gli investimenti,che ha sede a Lussemburgo,ha il compito di contribuire alla coesione economica ,sociale e territoriale attraverso lo sviluppo equilibrato del territorio comunitario. La Banca concede finanziamenti a lungo termine per la realizzazione di progetti concreti di cui sia garantita l’attuabilità sotto il profilo economico,tecnico,finanziario e della tutela ambientale.

Parole Chiave dell’ Unione Europea Comitato economico e sociale europeo (CESE) Il Comitato economico e sociale europeo è un’assemblea consultiva istituita dai trattati di Roma del 1957 con il compito di rappresentare gli interessi delle diverse categorie economiche e sociali. In determinati settori non può essere presa nessuna decisione senza aver prima consultato il CESE: politica dell’occupazione, politica sociale, istruzione, sanità pubblica, protezione dei consumatori, coesione economica e sociale ecc. Il CESE è composto di 344 membri designati dai Governi Nazionali e nominati dal Consiglio dell’Unione Europea per un mandato rinnovabile di 4 anni. Comitato delle Regioni (CDR) Il Comitato delle Regioni, istituito nel 1994, è l’assemblea politica che consente alle collettività territoriali di far sentire la loro voce. I trattati obbligano la Commissione e il Consiglio a consultare il Comitato delle regioni per le proposte formulate in settori di rilevanza per gli interessi locali o regionali: coesione economica e sociale, reti di infrastrutture transeuropee, salute, istruzione e cultura, occupazione, ambiente, trasporti ecc. Il Comitato è composto di 344 membri, spesso rappresentanti regionali o sindaci, nominati per quattro anni dal Consiglio su proposta degli Stati membri.

Commissione Europea La Commissione Europea rappresenta e difende l’interesse generale dell’Unione Europea. Ha un diritto d’iniziativa quasi esclusivo sugli atti legislativi. Nel quadro delle politiche comunitarie, predispone e attua gli atti legislativi adottati dal Consiglio e dal Parlamento Europeo. La Commissione ha inoltre poteri di esecuzione, di gestione e di controllo. Assicura, infatti, la programmazione e l’attuazione delle politiche comuni, esegue il bilancio e gestisce i programmi comunitari. In qualità di «custode dei trattati» vigila affinché sia applicata la legislazione europea. La Commissione è nominata dal Consiglio con un voto a maggioranza qualificata e in accordo con gli Stati membri per una durata di 5 anni ed è soggetta al voto di investitura del Parlamento Europeo, dinanzi al quale è responsabile.

Il Mediatore Europeo Il Parlamento elegge il Mediatore, che ha il compito di prendere in esame i casi di “cattiva amministrazione” da parte delle istituzioni comunitarie enunciati dai cittadini e dalle imprese al fine di giungere a una soluzione delle controversie. I deputati europei definiscono lo statuto e le condizioni generali per l’esercizio delle funzioni di mediatore. Egli svolge la sua attività negli edifici del Parlamento Europeo. Cooperare strettamente con i parlamentari nazionali Infine, il Parlamento Europeo contribuisce ad allacciare e a mantenere rapporti stretti con i Parlamenti Nazionali dell’Europa. Essa mira inoltre a garantire una maggiore trasparenza e apertura del processo decisionale e rafforza la legittimità democratica.

Ripartizione delle competenze La ripartizione delle competenze tra l’ Unione Europea e gli Stati membri permette di distinguere tre categorie diverse di competenze: -le competenze concorrenti o condivise; -le competenze comunitarie esclusive; -le competenze o compiti di sostegno. Ufficio Europeo per la Lotta Antifrode (OLAF) L’ Ufficio Europeo per la Lotta Anti-frode ha dal 1° giugno 1999 il compito di reprimere le frodi a danno del bilancio dell’ UE. L’ ufficio può svolgere indagini sulla gestione e sul funzionamento di tutte le Istituzioni e organi del‘UE.

Bibliografia e sitografia “L’Europa in 12 lezioni” Pascal Fontaine - 2007 “Guida del Cittadino alle istituzioni dell’UE” 2007 “Esploriamo l’Europa”- 2008 “The European Parliament” - July 2009 “Il Parlamento Europeo” - luglio 2009 “Il Parlamento Europeo Campione di Valori Europei” 2008 editi dal Servizio Comunicazioni del Parlamento Europeo www.europarl.europea.eu www.europarltv.eu http://europa.eu/index_it.htm http://ec.europa.eu/education/index_en.htm http://www.coe.int/defaultEN.asp http://it.wikipedia.org http://www.europe-direct.net/

Ringraziamenti Un ringraziamento va: al “Centro Europe Direct Torino” e Provincia di Torino, con cui sono stati realizzati due incontri di “avvicinamento” all’Europa alle animatrici che hanno condotto le attività gioco e di sensibilizzazione alla cittadinanza. Il materiale che ci è stato consegnato ci ha permesso uno studio serio ed approfondito. al Dott. Marco Marinai, DG Comunicazione, Unità Visite e seminari del Parlamento europeo, che ci ha accolto a Strasburgo. alla Preside Prof Silvana Paterlino che ha voluto condividere con noi questa esperienza.

Gli studenti attori del Progetto a.s. 2009-2010 ACCARDO MARTINA MARTINO ANDREA BEN CHAHED NABILA MIGNOGNA FRANCESCA BERGAMO FABRIZIO PISTORALE VALENTINA BOLLATTINO MATTEO POZZI ALESSANDRO BOMBACI FRANCESCO PROCACCIO CHRISTIAN CIANCIARUSO MONICA ROMEO SIMONE DA RE GAIA ROTAR VASILE DI GENNARO LARA SACCA’ PASQUALE DI BENEDETTO DANIELE TOPINO LAURA EULA CAMILLA TORAZZA GABRIELE FLORISTEANU ELENA DANIEL VOGHERA SARA FROLA ALESSANDRO LUETTO ELENA MAREGA GIOVANNI

Le Docenti Referente del Progetto: Prof. Giuliana Andreoni Materie Letterarie e Approfondimento Cittadinanza e Costituzione Prof. Patrizia Schirosi Lingua Inglese ICT

Note Note per far funzionare l’ipertesto: A questo ipertesto hanno partecipato gli allievi della 3 E Ogni pagina presenta l’ icona che permette di tornare alla pagina indice Basta fare click su qualsiasi parte della diapositiva per andare avanti. La pagina indice permette di spostarsi direttamente sulla pagina che si desidera vedere usando le “parole calde” (alcune prevedono la connessione ad Internet). Possono essere utili alla navigazione anche alcune immagini, riconoscibili come icone per spostarsi da una pagina all’altra. L’icona segnala che ci sono più pagine sull’argomento. INIZIO IPERTESTO BUONA NAVIGAZIONE!

Qualsiasi uso diverso da questo non è autorizzato. Questo ipertesto, i filmati e i materiali collegati sono per esclusivo uso didattico. Il lavoro è stato realizzato al fine di registrare un percorso di crescita nell’ambito di “Educazione alla Cittadinanza”. Sarà sicuramente, per tutti coloro che vi hanno partecipato, stimolo e memoria di un’esperienza ricca e significativa. Qualsiasi uso diverso da questo non è autorizzato. INIZIO IPERTESTO