Catalogo Collettivo Cumulativo delle Biblioteche Scolastiche ISBD(M) Note utili alla lettura di quello che si vede nelle descrizioni bibliografiche Mostra informativa on line sulle biblioteche e il loro uso 18 novembre 2001 Antonio De Cosmo
L’ ISBD(M) Normalmente una scheda catalografica si presenta così: A prima vista si direbbe un testo scritto da una macchina vecchia e “bizzosa” che lascia spazi a caso e semina segni di interpunzione occasionali. XV B 31 E invece si tratta di una descrizione standardizzata e minuziosamente regolamentata. SINGLETON, Charles Southward La poesia della Divina Commedia / Charles S. Singleton. - Bologna : Il mulino, 1978. - 572 p. ; 21 cm. - (Collezione di testi e di studi. Linguistica e critica letteraria)
Che significa la sigla ISBD(M) Si tratta, come si vede, di uno standard internazionale per le descrizioni bibliografiche, in particolare per quelle relative alle monografie. I S B D (M) International Standard Bibliographic Description Monography
Cos’è una descrizione bibliografica Una descrizione bibliografica è l’insieme delle informazioni adatte a individuare in modo univoco un oggetto come un libro, un’opera in più volumi, un periodico,… Comunemente una descrizione bibliografica non viene presentata da sola, ma insieme ad altri elementi che ne permettono l’ordinamento e il recupero all’interno di altre descrizioni simili come avviene nei cataloghi o nelle bibliografie.
In un catalogo... Una scheda catalografica si presenta comunemente così: A = Segnatura (collocazione) B= Intestazione (entry) C= Descrizione A B C Attenzione: L’ISBD(M) si occupa solo della descrizione.
In una bibliografia, invece, la descrizione, si presenta così In questo caso, manca della collocazione, perché la descrizione non si riferisce a nessuna biblioteca in particolare, ma ha funzione puramente informativa. Contiene invece e in aggiunta elementi, come il prezzo o l’ISBN, adatti al recupero dell’opera, per esempio, attraverso il mercato. B= Intestazione (entry) C= Descrizione B C Attenzione: L’ISBD(M) si occupa solo della descrizione.
A = Collocazione La collocazione, dunque, indica dove si trova il documento descritto. A XV B 31 B C
B = Intestazione L’intestazione è un elemento della scheda che stabilisce la posizione della descrizione all’interno del catalogo o della bibliografia. A A XV B 31 XV B 31 SINGLETON, Charles Southward B B C C D
C = Descrizione La descrizione, secondo l’ISBD(M), è la raccolta ordinata di tutti gli elementi distintivi di un documento. A XV B 31 SINGLETON, Charles Southward B La poesia della Divina Commedia / Charles S. Singleton. - Bologna : Il mulino, 1978. - 572 p. ; 21 cm. - (Collezione di testi e di studi. Linguistica e critica letteraria) C
L’ ISBD(M) L’ ISBD(M) stabilisce l’indipendenza della descrizione bibliografica rispetto al suo utilizzo (catalogo, bibliografia, elenco, citazione…) e regolamenta quali sono le informazioni che descrivono un documento, quali sono le fonti prescritte da cui ricavarle, l’ordine con cui devono essere citate e le modalità con cui devono essere collegate fra loro.
8 tipi di informazioni L’ ISBD(M) individua 8 tipi di informazioni per la descrizione di un documento, dette aree: Area 1 del titolo e dell’indicazione di responsabilità Area 2 dell’edizione Area 3 della peculiarità del materiale Area 4 della pubblicazione, distribuzione,… Area 5 della descrizione fisica Area 6 della serie Area 7 delle note Area 8 del numero standard (ISBN) e delle condizioni di disponibilità Normalmente quest’area non viene usata nel caso di descrizioni di materiale omogeneo come un fondo monografico
La gerarchia delle fonti L’ ISBD(M) individua una gerarchia di fonti da cui attingere le informazioni per la descrizione di un documento: il frontespizio un sostituto del frontespizio una fonte autorevole esterna E per l’area della descrizione fisica (misure in cm., numero di pagine, illustrazioni, ecc.), ovviamente, la pubblicazione stessa
L’ ordine di citazione Salvo casi particolari l’ordine di citazione nella descrizione bibliografica è quello indicato nell’elenco già visto: Area del titolo e dell’indicazione di responsabilità Area dell’edizione Area della numerazione Area della pubblicazione, distribuzione,… Area della descrizione fisica Area della serie Area delle note Area del numero standard (ISBN) e delle condizioni di disponibilità
La sintassi Mentre la sintassi con cui le aree devono essere collegate fra loro prevede che ogni area, eccetto la prima, sia introdotta da punto, spazio, trattino, spazio: A XV B 31 SINGLETON, Charles Southward B La poesia della Divina Commedia / Charles S. Singleton. - Bologna : Il mulino, 1978. - 572 p. ; 21 cm. - (Collezione di testi e di studi. Linguistica e critica letteraria) La poesia della Divina Commedia / Charles S. Singleton. - Bologna : Il mulino, 1978. - 572 p. ; 21 cm. - (Collezione di testi e di studi. Linguistica e critica letteraria) C
L’ area del titolo Per l’area del titolo e dell’indicazione di responsabilità è previsto che il titolo sia separato dalla responsabilità (culturale) attraverso una sequenza di: spazio, barra, spazio. A XV B 31 SINGLETON, Charles Southward B La poesia della Divina Commedia / Charles S. Singleton. - Bologna : Il mulino, 1978. - 572 p. ; 21 cm. - (Collezione di testi e di studi. Linguistica e critica letteraria) C
L’ area della pubblicazione Per l’area della pubblicazione, distribuzione,… sono prescritti come separatori i segni di punteggiatura indicati: Notare che il due punti è preceduto e seguito da spazio, mentre la virgola no. A XV B 31 SINGLETON, Charles Southward B La poesia della Divina Commedia / Charles S. Singleton. - Bologna : Il mulino, 1978. - 572 p. ; 21 cm. - (Collezione di testi e di studi. Linguistica e critica letteraria) C L’area della pubblicazione è dunque: . - Bologna : Il mulino, 1978
L’ area della descrizione L’area della descrizione fisica,… prevede come separatori l’uso dei segni di punteggiatura indicati. Inoltre viene usato il : per le illustrazioni e il segno + per gli allegati. A XV B 31 SINGLETON, Charles Southward B La poesia della Divina Commedia / Charles S. Singleton. - Bologna : Il mulino, 1978. - 572 p. ; 21 cm. - (Collezione di testi e di studi. Linguistica e critica letteraria) C Es: . - xxvii, 852 p. : ill ; 24 cm
L’ area della serie Analogamente per l’area di formulazione della serie, comunemente detta “collana”. A XV B 31 SINGLETON, Charles Southward B La poesia della Divina Commedia / Charles S. Singleton. - Bologna : Il mulino, 1978. - 572 p. ; 21 cm. - (Collezione di testi e di studi. Linguistica e critica letteraria) C
Conclusione In conclusione: la formalizzazione delle aree e della punteggiatura prevista dallo standard fa in modo che se anche la scheda fosse scritta in... cinese potremmo con relativa facilità differenziare il titolo, dall’autore, dalla collana…. A XV B 31 Area del titolo e dell’indicazione di responsabilità SINGLETON, Charles Southward B Xx xxxxxx xxxxx Xxxxxx Xxxxxxxx / Xxxxxxx X. Xxxxxxxx. - Xxxxxxx: Xx xxxxxx , XXXX. - 572 p. ; 21 cm. - (Xxxxxxxxxx xx xxxxx x xx xxxxx. Xxxxxxxxxx x xxxxxxx xxxxxxxxxx) Area della pubblicazione C Area della descrizione fisica Area della serie o collana
Per maggiori approfondimenti Quindi le schede e le descrizioni bibliografiche non sono scritte, come poteva sembrare a prima vista, con una macchina da scrivere difettosa, ma secondo regole precise che permettono di creare una corrispondenza fra l’opera, il suo frontespizio e la descrizione bibliografica. SUGGERIMENTO Si ricordi che la frequentazione degli strumenti bibliografici è essenziale ai fini di una adeguata familiarizzazione con le tecniche con cui sono formulati CROCETTI, Luigi B ISBD(M) : Introduzione ed esercizi / Luigi Crocetti ; Rossella Dini. - 3.a ed . - Milano : Editrice Bibliografica, 1997. - 572 p. ; 21 cm. - (Bibliografia e biblioteconomia ; 38) C