(1632 – 1675 )
Della vita di Vermeer si conosce molto poco: le uniche fonti sono alcuni registri, pochi documenti ufficiali e commenti di altri artisti. La data di nascita non si conosce con precisione, si sa solamente che venne battezzato il 31 ottobre 1632, nella chiesa protestante di Delft. Il padre Reynier era un tessitore di seta della classe media, che si occupava anche di commercio di opere d'arte. La madre Digna era di Anversa: sposò Reynier Vermeer nel Nel 1641 la famiglia acquistò una locanda, la Mechelen, dal nome di una famosa torre del Belgio, che si trovava nei pressi della piazza del mercato. Reynier affiancò al mestiere di mercante d'arte quello di locandiere. Dopo la morte del padre, nel 1652, Joannes ereditò sia la locanda che gli affari commerciali del padre. Nonostante fosse di famiglia protestante, sposò una giovane cattolica, Catherina Bolnes, nell'aprile del Fu un matrimonio sfortunato: oltre alle differenze religiose, la famiglia della donna era più ricca di quella di Vermeer. Sembra che egli stesso si fosse convertito prima del matrimonio, poiché i figli ebbero nomi di santi cattolici piuttosto che dei suoi genitori: inoltre, uno dei suoi dipinti, l'Allegoria della fede, rispecchia la fede nell'Eucaristia, ma non si sa se si riferisca a quella dell'artista o del committente. Qualche tempo dopo le nozze, la coppia si trasferì dalla madre di Catherina, Maria Thins, una vedova benestante, che viveva nel quartiere cattolico della città: qui Vermeer avrebbe vissuto con la famiglia per tutta la vita. Maria ebbe un ruolo fondamentale nella vita del pittore: non solo la prima nipote venne chiamata con il suo stesso nome, ma anche usò la propria rendita per sostenere il genero che cercava di imporsi nel mondo dell'arte. Johannes e la moglie ebbero in tutto quattordici figli, tre dei quali morirono prima del padrebattezzato31 ottobre1632protestanteDelftseta Anversa Belgio1652cattolicaCatherina Bolnes1653santiAllegoria della fedeEucaristia
Una mostra di Vermeer, come anticipato dal «Corriere» lo scorso marzo, ci sarà, a Roma, dal prossimo ottobre e fino a gennaio 2013, nello spazio delle Scuderie del Quirinale, organizzata dall'Azienda speciale Palaexpo e coprodotta con Mondomostre. Titolo della rassegna: «Vermeer e il secolo d'oro dell'arte olandese», a cura di Arthur K. Wheelock, responsabile del settore Northern Baroque Paintings della National Gallery of Art di Washington; di Walter Liedtke, curatore del comparto European Paintings del Metropolitan di New York; e di Sandrina Bandera, Soprintendente per il patrimonio storico artistico di Milano.
Johannes VERMEER vécut si modestement que son œuvre géniale resta dans lombre jusquà il y a peu et cette même modestie transparait sous son immense maestria.
Vue de Delft
Dune manière subtile le pinceau dégrade la lumière jusquà envelopper les personnages dans une atmosphère presque palpable, capturant linstant comme sil sagissait dune photo.
La lenteur du travail de Vermeer en explique la finesse !
La « mise en scène » est toujours la même: mur du fond lumineux, une fenêtre à gauche, etc.
Sa célèbreLaitière !
La peinture de Vermeer est une instantanée photographique.
Avec cette intimité, cette lumière qui lui est si particulière
Vermeer
tel un "paparazzi"
Vermeer tel un "paparazzi" semble surprendre
Vermeer tel un "paparazzi" semble surprendre les personnages
Vermeer tel un "paparazzi" semble surprendre les personnages dans leur intimité
Images du Net
Des perspectives parfaites (avec la camera obscura ?)
Images du Net Un peu de religieux !
Toujours cette omniprésente lumière.
Jeune fille à la perle
Merveilleux souci du détail
Sa célèbre dentelière.
Un « cadrage » de cinéma !