Storia del Diritto Medioevale e Moderno - corso base Consilia
Origini altomedievali del consilium sapientis????? Roma dicembre 999 - Ottone III imperatore ai giudici: date mihi consilium de hoc quid faciendum sit
Consilium sapientis Un istituto di natura processuale e di origine consuetudinaria che costituisce un cardine del diritto medievale per l’adeguamento dell’organizzazione e del diritto vivente (comunale, signorile, monarchico …. ) ai principi e agli istituti del ius commune Viceversa: la scientia iuris affronta, attraverso i consilia, i problemi del diritto vivente. Soprattutto dal XIV secolo, i consilia diventano fonti di diritto
utilizzati sia nel processo civile che in quello canonico
Consilium sapientis Due forme di consilia Iudiciale (richiesto dal giudice) Pro veritate (richiesto dalla parte o dalle parti)
Consilium sapientis iudiciale fin dal XII secolo, il giudice chiede ad un esperto (straniero o professore o giudice di collegio) un parere sulla questione (non sempre motivato) che deve giudicare e assume tale parere nella sua sentenza che non deve essere motivata Il giurista che redige il consilium ha gli stessi obblighi di imparzialità e terzietà del giudice Nella prassi di regola i consulenti del giudice finiscono per essere designati tra i giudici del collegio cittadino
Consilium sapientis pro veritate Origine: la parte non solo è assistita dall’avvocato, ma può anche chiedere al giudice che il caso sia esaminato da un giurista perché non si sente sufficientemente garantita nel processo Modalità: il giurista valuta imparzialmente (come se fosse il giudice) e motiva in diritto il giudice è generalmente obbligato a trasferire gli atti della causa ad un giurista e a sospendere la decisione fino a che quest’ultimo non si sia pronunciato nel merito
Giudici e giuristi collegiati: gli statuti di Milano del 1330 Se qualcuno ha iniziato un’azione davanti al podestà o ai giudici o a titolari di poteri giurisdizionali in Milano e ritenga di non essere sufficientemente tutelato (et denuntiaverit alicui predictorum quod eum agravat seu tortum fatiat) e chieda che la causa sia devoluta ad un giurista collegiato ( et inde petat consilium haberi sapientis), il giudice è obbligato a designare il giurista o i giuristi secundum qualitatem cause de collegio iudicum Mediolani. Le spese per il consilium saranno sostenute dal soccombente. Il testo dello statuto è riportato nel decreto del 31 maggio 1345 Quod statutum de sapientibus dandis non habeat locum in questionibus dominorum nec comunis Mediolani, in Mi Ambr. A 102 inf. nr. 37, ff.61rv.
Il ricorso al consilium in un regime assolutistico: gli statuti di Bergamo del 1331 predicta (cioè le procedure per il ricorso al consilium di giudici collegiati) tamen non ligent dominum vicarium predictum seu eius iudices, nisi sicut eis placuerit, licet sit maximus honor, si per eos predictum capitulum observetur, cum sit precipuum et valde carum comuni et populo Pergami Statuti di Bergamo del 1331, coll.III, cap. 2, pp. 91-92.
Interpretazioni e Argomentazioni nei consilia Ex lege Ex rationibus Ex autoritate
Principali consulenti Bartolo Baldo Oldrado da Ponte Paolo di Castro Ludovico Pontano Rolando dalla Valle Jacopo Menochio Giason del Maino
Strumenti di certezza del diritto Communis opinio Leggi delle citazioni Teoria aristotelica del PROBABILE Castiglia (1427 e 1499) Portogallo (1521 e 1603)
Prestigio giuristi Prestigio Università Fortuna Consilia 100 50 1500 1100 1200 1300 1400