dott.sa Serena Corbetta

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Transcript della presentazione:

dott.sa Serena Corbetta serena.corbetta@hotmail.it AUTISMO SENZA FRONTIERE INCONTRO – DIBATTITO Sabato 13 luglio 2013 Albergo Milano, piazza Berini 6 Marzio (Va) dott.sa Serena Corbetta serena.corbetta@hotmail.it

Autismo e Ambiente/Inquinamento In un recentissimo studio pubblicato il 18 giugno 2013 sulla rivista Environmental Health Perspectives, i ricercatori della “Harvard School of Public Health” (HSPH) sostengono che l'esposizione precoce (già a partire dalla vita intrauterina) a sostanze inquinanti, tra cui il particolato diesel, il mercurio e il piombo, potrebbero incrementare il rischio di disturbi autistici.

In particolare, Marc Weisskopf, autore dello studio e professore associato di epidemiologia ambientale e occupazionale, “ritiene fondamentale avviare la misurazione dei livelli di metalli e altre sostanze inquinanti nel sangue delle donne incinte e nei bambini appena nati, per fornire la prova più decisiva che inquinanti specifici aumentano il rischio di autismo” in quanto “una migliore comprensione di questi fenomeni potrebbe aiutare a sviluppare adeguati interventi per ridurre l'esposizione a questi inquinanti nelle donne in gravidanza”, pianificando strategie serie di prevenzione. Fonte: www.rinnovabili.it

Come innestare l’intervento del legislatore in contesti in cui ancora manca una conoscenza “perfetta” di un fenomeno? La risposta si trova nel principio di precauzione contenuto nell’art. 191 del trattato di Lisbona (ex art. 174 TCE): questo principio legittima l’applicazione di misure di cautela anche in situazioni di incertezza scientifica sino a quando non e’ dimostrabile l’evoluzione di una situazione di rischio in una situazione di danno.

Elemento fondamentale e allo stesso tempo problema non indifferente e’ la dimostrazione del c.d. nesso di causalita’ che lega un certo fattore “scatenante” con la verificazione dello specifico danno considerato. In situazioni estremamente complesse come il caso del rapporto ambiente/salute, la dimostrazione di questo legame e’ particolarmente difficile.

Perche’? Si tratta di situazioni definibili al contempo Multicausali e Multieffetto Non sempre i dati raccolti nel corso delle varie sperimentazioni sono fra loro coerenti (proprio in ragione della complessita’ delle situazioni analizzate) Spesso la eliminazione di un solo fattore scatenante in casi di co-causazione del danno non produce la riduzione sperate del fenomeno di danno

E’ difficile stabilire il grado di certezza che le prove a sostegno della propria tesi devono raggiungere per poter giustificare un intervento Al di la’ di ogni ragionevole dubbio Ragionevole certezza Bilancio fra prove/probabilita’ Forte possibilita’ Sospetto di rischio In concreto, la scelta viene mossa da considerazioni di tipo etico in quanto prevede un bilanciamento dei diversi (e molteplici) interessi coinvolti.

Quali sono i possibili “rischi” della non corretta applicazione del principio di precauzione? Falsi positivi: ossia situazioni ove e’ percepito un rischio che in seguito si dimostra inesistente, o e’ percepito un rischio reale, ma con una gravita’ eccessiva. Falsi negativi: ossia situazioni in cui non viene percepito come tale (o non viene preso nella considerazione dovuta) un rischio che si traduce effettivamente in danno.

Come procedere per ridurre al minimo tali rischi? Continuare ad investire nella ricerca e nell’innovazione. Occorre, pero’, ripensare al legame ambiente/salute e adottare un approccio olistico nell’analisi delle loro complesse interrelazioni Migliorare la qualita’ e il valore degli studi sui vari impatti. Adottare analisi di rischio piuttosto ampie, che si avvicinino il piu’ possibile alla reale complessita’ dei fatti, evitando semplificazioni eccessive Aumentare la cooperazione fra impresa, governi, cittadini e il loro coinvolgimento consapevole nei processi decisionali: puntare su formazione, informazione e trasparenza Fonte AEA

Un recente importante intervento normativo: la Convenzione di Minamata Achim Steiner, sottosegretario generale e direttore esecutivo del Programma ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) che ha convocato i negoziati tra gli oltre 140 stati membri a Ginevra: "Dopo complesse e lunghe sessioni notturne qui a Ginevra, le nazioni hanno oggi posto le basi per una risposta globale ad un inquinante la cui notorietà è riconosciuta da oltre un secolo. Tutti nel mondo potranno beneficiare delle decisioni prese questa settimana a Ginevra, in particolare, i lavoratori e le famiglie di piccoli cercatori d'oro, i popoli dell'Artico e di questa generazione di madri e bambini e le generazioni a venire. Non vedo l'ora di assistere alla rapida ratifica della Convenzione di Minamata in modo che entri in vigore il più presto possibile"

Risultati raggiunti Divieto di apertura di nuove miniere di mercurio e l'esercizio di quelle esistenti è autorizzato per un periodo massimo di 15 anni dall'entrata in vigore della Convenzione Banditi i prodotti contenenti mercurio per i quali esistono già oggi alternative equiparabili saranno vietati a partire dal 2020. Tale regola vale ad esempio per batterie, interruttori, relais, determinati tipi di lampade nonché strumenti di misurazione quali barometri, manometri, termometri e sfigmomanometri. Obbligo di riduzione dell’impiego di amalgama dentale contenente mercurio mediante applicazione di misure concrete. Disciplina dei processi che prevedono l'utilizzo di mercurio. dal 2025 saranno proibiti impianti per elettrolisi cloroalcalina secondo il procedimento per amalgama dal 2018 la produzione di acetaldeide con (componenti di) mercurio quale catalizzatore per alcuni processi, invece di fissare un termine vengono disposte misure vincolanti volte a ridurre l'utilizzo del mercurio, corredate da obiettivi quantificabili. Rientrano tra questi processi la produzione di cloruro di vinile monomero (cloroetene) e di poliuretano mediante catalizzatori contenenti mercurio, nonché la produzione di metilato di sodio, metilato di potassio, etilato di sodio o etilato di potassio.

Limitazione del commercio internazionale di mercurio ai soli scopi ammessi dalla Convenzione o a fini di smaltimento. Vi è inoltre l'obbligo di richiedere un'autorizzazione scritta (prior informed consent - PIC). Introdotti limiti di emissione in atmosfera e obbligo di applicazione delle BAT Obiettivo di riduzione e progressiva eliminazione del mercurio anche nei Paesi in cui si pratica l'estrazione di oro artigianale e su piccola scala («artisanal and small scale gold mining», «ASGM») Individuazione di disposizioni per la corretta gestione dei rifiuti di mercurio   Definizione di un meccanismo più efficiente e più efficace per la verifica del rispetto degli obblighi delle Parti contraenti e per l'adozione di misure appropriate. Introduzione di un finanziamento multilaterale coerente ed efficiente tramite il Fondo mondiale per l'ambiente (GEF), in combinazione con ulteriori fonti di finanziamento. Fonte www.admin,ch

Le esenzioni Vaccines containing thiomersal as preservatives. Annex A Mercury-added products The following products are excluded from this Annex: Products essential for civil protection and military uses; Products for research, calibration of instrumentation, for use as reference standard; Where no feasible mercury-free alternative for replacement is available, switches and relays, cold cathode fluorescent lamps and external electrode fluorescent lamps (CCFL and EEFL) for electronic displays, and measuring devices; Products used in traditional or religious practices; and Vaccines containing thiomersal as preservatives.

Grazie per l’attenzione