Gottfried Wilhelm Leibniz
Vita e Opere Leibniz nacque a Lipsia nel 1646. Laureatosi in giurisprudenza si accostò quasi subito alla ricerca naturalistica e tra il 1668 e il 1671 compose alcuni trattati politici e giuridici e contemporaneamente si occupò di fisica e logica Nel 1676 Leibniz scoprì il “calcolo infinitesimale,che però era già stato scoperto circa 10 anni prima da Newton e nello stesso tempo divenne bibliotecario al servizio del Duca di Hannover. Grazie ai privilegi e agli incarichi che il Duca di Hannover gli offriva iniziò una fitta corrispondenza con tutti gli uomini dotti del tempo a proposito di scottanti problemi scientifici. La più grande aspirazione di Leibniz era la riunificazione della Chiesa protestante con la cattolica,ma il suo progetto si rivelò irrealizzabile. Morì ad Hannover nel 1716
Opere Filosofiche Leibniz si occupò occasionalmente degli scritti filosofici. Tra i più importanti vi sono: Il discorso di metafisica (1686) Il Nuovo sistema della natura e della comunicazione delle sostanze e dell’unione esistente tra l’anima e il corpo (1695) I principi della filosofia (1714) Nuovi saggi sull’intelletto (critica al “Saggio” di Locke, 1703-1704) Tutti questi scritti non furono mai pubblicati ed apparvero solo dopo la sua morte
L’Ordine contingente del mondo Secondo Leibniz “esiste un ordine,non geometricamente determinato e quindi necessario,ma spontaneamente organizzato e quindi libero”. Quindi Leibniz contesta nettamente la teoria di Spinoza. Spinozal’ordine è unico,univoco e necessario=DIO Leibnizordine non unico,ma contingente-è il frutto di una sceltaDio sceglie l’ordine in modo razionale l’ordine scelto da Dio è il migliore possibile
Le tre obiezioni di Leibniz Allora se il mondo è razionale ed è il migliore possibile perché esiste il male? Leibniz risponde con 3 obiezioni. 1. Dio non ha creato il male ma lo ha permesso 2. Dio ha permesso il male perché in caso contrario avrebbe creato un mondo identico a lui(quindi un altro Dio) 3. Il male che Dio permette è sempre il minore dei male possibili
Verità di Ragione Necessarie Infallibili Non riguardano la realtà Riguardano il mondo della logica Identiche Si basano sui principi di Identità Non contraddizione Ad esempio, se affermo che un triangolo ha 3 angoli, affermo una verità di ragione, in quanto non riguardante la realtà, ma l’idea del triangolo, ed in quanto fondata sul principio di (non-)contraddizione! Infatti non potrò mai affermare che un triangolo non ha 3 angoli perché darebbe come affermare che un triangolo è un non triangolo.
Verità di fatto Non sono identiche Riguardano la realtà effettiva Sono contingenti Identità Non si basano sui principi di Non contraddizione Si basano sul principio di ragion sufficiente
Ragion Sufficiente Ciò per cui consideriamo che “nulla può verificarsi,essere vero o esistente senza che vi sia una ragion sufficiente perché sia così e non altrimenti” Questo principio non è una causa necessitante,in quanto le cose che accadono legandosi non formano una catena necessaria La ragion sufficiente ultima dell’universo è Dio, il quale crea il migliore dei mondi possibili Affermare che Napoleone morì di morte naturale è una verità di fatto perchè fondata sulla ragion sufficiente, ma anche affermare che morì avvelenato lo è in quanto anche quanta affermazione è dimostrabile tramite la ragion sufficiente.
Il mondo Liebniz si chiede come mai tra tutti i mondi possibili, solo questo sia quello reale. Trova una risposta attraverso la ragion sufficiente, e spiega che questo, evidentemente, era il migliore dei mondi possibili. E allora: perché esiste il male? Liebniz risponde affermando che Dio non ha creato il male, lo ha solo permesso, o avrebbe creato un mondo uguale a se stesso, cioè un altro Dio.
La sostanza individuale Una verità di ragione è quella nella quale il soggetto ed il predicato sono identici onde non si può negare il predicato al soggetto senza contraddirsi. Nella verità di fatto, invece, il predicato non è identico al soggetto, tanto che può essere anche negato da esso. Un soggetto di questo genere che, trattandosi di una verità di fatto, è sempre un soggetto reale o esistente è ciò che Liebniz chiama sostanza individuale.
Le monadi Al contrario di Democrito che ipotizza come principio base dell’universo l’atomo e l’impossibilità di dividere la materia all’infinito, Liebniz afferma la possibilità di dividere le cose infinite volte, ed ipotizza come principi base le monadi. La monade è un atomo spirituale, una sostanza semplice, senza parti, e quindi priva di estensione o di figura e indivisibile. Le monadi sono tutte diverse, e non possono influenzarsi a vicenda perché prive di “finestre” attraverso cui qualcosa possa uscire o entrare. Le altre monadi sono presenti alla singola monade soltanto in maniera ideale, in quanto esse percepiscono totalità dell’universo. Ma solo alcune di esse hanno, oltre la percezione, “l’appercezione” delle cose, ovvero la consapevolezza della percezione. Le monadi sono distinte da una gerarchia a seconda della loro capacità di Appercepire, e in testa a questa gerarchia troviamo Dio, anch’Egli una monade, che possiede l’appercezione di tutto l’universo da tutti i punti di vista possibili.
MONADE MONADE IMMATERIALE DIVERSA DALLE ALTRE ATOMO SPIRITUALE ETERNA INDIVISIBILE SOSTANZA SEMPLICE SENZA PARTE, PRIVA DI ESTENSIONE
Materia prima e materia seconda Liebniz rappresenta la materia come un insieme di sostanze spirituali. La materia seconda è la materia intesa proprio come un aggregato di atomi (come l’uomo). Mentre la materia prima è la potenza passiva (forza di inerzia o resistenza) che è nella monade e che costituisce la monade insieme alla potenza attiva o entelechia. Nelle monadi superiori, che sono gli spiriti o le anime umane, la potenza passiva è l’insieme delle percezioni confuse, le quali costituiscono ciò che vi è propriamente finito, cioè di imperfetto, nelle monadi spirituali create.
Prove dell’esistenza di Dio Prova cosmologica:partendo dalla contingenza del mondo,si basa sul principio di ragion sufficiente. La ragion sufficiente del fatto che il mondo sia così e non i un altro modo non può essere nel mondo stesso,ma in qualcosa fuori di lui e che sia necessario (Dio) Prova ontologica:basandosi sulla possibilità di Dio afferma che se Dio fosse impossibile sarebbero impossibili anche tutti gli esseri contingenti e nulla esisterebbe Prova del luogo: Dio è il “luogo” di quelle essenze espresse dalle verità di ragione ed in tal modo diviene la “monade suprema”