ACCOMPAGNARE LE INDICAZIONI Seminario Nazionale Roma 2-3 luglio 2013 GRUPPO N. 4 La comunicazione e la condivisione: sito, documentazione, confronti e scambi
LE DOMANDE A che punto è la documentazione educativa e didattica in Italia, nella vostra Regione, nel vostro territorio, nella vostra scuola? Perché gli insegnanti documentano poco il loro lavoro? Quali modalità organizzative possono favorire leffettiva adozione di un ciclo di progettazione, documentazione e ricerca? Come dovrebbe essere un «sito ideale» dove cercare e offrire materiale didattico? Quali sono le esperienze e i modelli di riferimento? Progettazione curricolare Documentazione Valutazione
A che punto è la documentazione educativa… Generalmente la cultura della documentazione appare molto carente. Ci sono esperienze, variamente diffuse, di documentazione delle cose agite (esperienze, attività…), molto meno sulla documentazione della progettazione: curricoli, strumenti per la gestione del curricolo e della didattica (piano di lavoro, unità di apprendimento, prove di verifica…). Esistono lodevoli esperienze di siti istituzionali o anche individuali (repository, blog, siti di dialogo, piattaforme e- learning) che però non arrivano a fare sistema. Servirebbe un percorso formativo sulla documentazione non solo come memoria, ma come condivisione e costruzione di percorsi ripetibili; ciò si inserisce in una partita più generale sulla necessità di ridefinire il profilo professionale e la formazione iniziale e in servizio dei docenti.
Perché gli insegnanti documentano poco il loro lavoro? Per scarsa consapevolezza del valore e del senso del documentare Per mancanza di riflessione metacognitiva sul proprio lavoro Per poca pratica della rendicontazione e diffidenza verso la valutazione Per resistenza alla esplicitazione del proprio agire "solo nelle carte" Per poca familiarità e abilità nei riguardi dei protocolli della progettazione e della valutazione
Quali modalità organizzative possono favorire ….? I docenti documentano spontaneamente il proprio lavoro se ne comprendono il senso, lintrinseca utilità, limportanza della condivisione. Ciò si realizza meglio attraverso attività formative, ad esempio tramite percorsi di ricerca-azione in cui i docenti sono guidati nel condividere un quadro di riferimento comune, strumenti e attività, anche in modalità miste (presenza e on line)
LA COLLEGIALITA Le possibilità di condivisione e di costruzione di percorsi comuni documentati, aumenta nelle istituzioni a collegialità più strutturata, dove si condivide una cultura organizzativa, una consuetudine al confronto e una cultura della corresponsabilità, della trasparenza e del monitoraggio dei processi La struttura organizzativa per commissioni e dipartimenti finalizzati aiuta questa leadership diffusa. Ciò è vero anche nelle reti di scuole ad alta strutturazione
LA VALUTAZIONE DI SISTEMA E LAUTOVALUTAZIONE Un sistema di autovalutazione «costringe» alla riflessione, alla progettazione/pianificazione esplicitata e alla rendicontazione (modello PDCA) Le istituzioni che applicano sistemi di autovalutazione interni, hanno maggiore propensione ad utilizzare e/o costruire strumenti di documentazione Sono impliciti nei sistemi autovalutativi: La leadership diffusa e partecipata Il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse La definizione degli obiettivi e lesplicitazione dei processi La raccolta, lettura e interpretazione di dati di risultato Da parte del MIUR/USR, è necessario vincolare laccesso alle misure di accompagnamento finanziate, alla realizzazione e diffusione dei prodotti
PARTIRE DAL CURRICOLO E' fondamentale partire dalla costruzione del curricolo come «progetto» di scuola, che contiene, organizza, finalizza, tutte le possibili attività e proposte che attualmente vengono definite «progetti didattici»; anche le c.d. «educazioni» dovrebbero rientrare dentro lordinarietà olistica di un curricolo finalizzato allo sviluppo di competenze. Le competenze sono il fine, lo scopo, il significato del curricolo e dellintera azione didattica. La progettazione del curricolo e della didattica per competenze richiedono alta strutturazione, documentazione e comunicazione.
Come dovrebbe essere un «sito ideale» …? Si concorda sulla ricchezza e proficuità di siti interattivi e piattaforme strutturate per favorire comunità di apprendimento e di pratiche Tali strumenti comunicativi hanno la necessità di essere moderati da figure professionali che validino i materiali, controllino gli accessi, medino i forum, ecc. Si conviene che, per il momento, il sito possa essere utilizzato per la condivisione di documenti, materiali, prodotti, anche al servizio degli staff regionali e dei territoriwww.indicazioninazionali.it Si insiste sul fatto che i prodotti pubblicati siano: prioritariamente prodotti di scuole o reti di scuole; validati preventivamente dai gruppi di coordinamento USR o dal Comitato tecnico nazionale
SINTESI MISSION DEI GRUPPI MIUR/USR VERSO LE SCUOLE: Coinvolgere direttamente i dirigenti scolastici: per il presidio dei processi di progettazione e realizzazione didattica: curricolo, gestione della didattica, valutazione; per diffondere la cultura dellautovalutazione; per aumentare gli spazi di collegialità e di costruzione della cultura organizzativa nella scuola. Favorire la costituzione di reti di scuole per la costruzione di strumenti per la progettazione e la gestione del curricolo; coordinare e supportare il loro lavoro; raccogliere e validare i materiali prodotti per la diffusione Fornire alle reti piste di lavoro, linee guida, supporti operativi e procedurali per la costruzione di prodotti coerenti con lo spirito delle Indicazioni che siano nel contempo concreti e spendibili strumenti di lavoro nella quotidianità didattica Favorire lesercizio di una libertà di insegnamento collocata in un quadro di responsabilità e progettualità condivisa, in relazione con il diritto degli studenti ad apprendere
PROPOSTA DI GOVERNANCE DEGLI STAFF E DEL CSN Limplementazione delle Indicazioni, con tutte le implicazioni legate al curricolo per competenze, allinnovazione didattica, alla collegialità, richiederebbe un ripensamento della governance e della struttura organizzativa del sistema scolastico. ll gruppo segnala alcune piste di riflessione: Riorganizzazione del sistema di governance delle scuole con lintroduzione istituzionale di figure di sistema e con lestensione della figura dellassistente tecnico anche nel primo ciclo di istruzione; Accelerazione dellimplementazione della valutazione di sistema (delle scuole, dei dirigenti, dei docenti, degli apprendimenti), come strumento di governo e di miglioramento del servizio Obbligatorietà della formazione da parte dei docenti su tematiche definite come prioritarie dallorganizzazione.
COMPONENTI DEL GRUPPO Conduzione: Paolo Mazzoli, Gisella Langé Amisano Giuliana Piemonte Lovino Isabella Lombardia Bagni Giuseppe Toscana Da Re Franca Veneto Mupo Marina Campania Nava Celestina Lazio Scagnetti Fabiola Marche Citiolo Angela Puglia Grossi Andrea Emilia R. Turrisi Maria Rosa Sicilia Tina Adelcinzia osservatore Comune di Napoli