LE COMPETENZE MOTORIE e il profilo d’uscita verso una loro definizione

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LE COMPETENZE MOTORIE e il profilo d’uscita verso una loro definizione M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007 Di che cosa parlerò: Prima parte: Il concetto di competenza Seconda parte: valutazione portfolio e standards Terza parte: una proposta di profilo in uscita M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

1 PARTE il concetto di competenza M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

Verso la condivisione del concetto competenza C.M. 84/2005: “La competenza è l’agire personale di ciascuno basata sulle conoscenze e abilità acquisite, adeguate, in un determinato contesto in modo soddisfacente e socialmente riconosciuto, a rispondere ad un bisogno a risolvere un problema, ad eseguire un compito, a realizzare un progetto. Non è mai un agire semplice, automatizzato, astratto, ma è sempre un agire complesso che coinvolge tutta la persona e che connette in maniera unitaria e inseparabile i saperi (conoscenze) e i saper fare (abilità), i comportamenti individuali e relazionali, gli atteggiamenti emotivi, le scelte valoriali, le motivazioni e i fini. Per questo, nasce da una continua interazione tra persona, ambiente e società, e tra significati personali e sociali, impliciti ed espliciti.” M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007 Le “Competenze”indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia ( Raccomandazioni P.E. e del Consiglio del 7 settembre 2006) M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

due metafore di Perrenaud per descrivere il concetto di competenza Trasferimento di conoscenze? oppure Mobilitazione di risorse? Tratto da M.Pellerey, Le competenze individuali e il portfolio, LA Nuova Italia pag.66 M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007 il regolamento adottato in base alla legge 26 /06 n. 296 e le I.N.C. allegate al presente regolamento prospettano le Competenze come traguardi di apprendimento relativi alle discipline, non come mobilitazione integrata di capacità personali che si mostrano effettivamente in grado di risolvere problemi, eseguire compiti e elaborare progetti M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007 Dall’analisi dei contesti analizzati emerge che il concetto di competenza rimanda a qualcosa di esterno alla persona, a qualcosa che afferisce al mondo dei saperi che la persona deve arrivare a conquistare: - utilizzare il linguaggio del corpo….. - comprendere il valore delle regole… - ….. M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007 Mentre nella scuola dell’infanzia la competenza è personale, nei traguardi, le competenze sono strutturate in sezioni disciplinari, cioè sono qualcosa di oggettivo da raggiungere tramite gli obiettivi di apprendimento M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007 2.A volte non c’è sostanziale differenza fra i traguardi di competenza e gli obiettivi di apprendimento …utilizza il inguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico – musicali ( competenza 3, primaria) ….utilizzare in modo personale il corpo e il movimento per esprimersi, comunicare stati d’animo, emozioni e sentimenti, anche nlle forme della drammatrizzazione e della danza ( oda 6, primaria) M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007 3.A volte non è chiaro quale è l’oggetto della competenza …viene indicato come traguardo per lo sviluppo delle competenze..….lo sperimentare una pluralità di esperienze che permettono di conoscere ed apprezzare molteplici discipline sportive diverse…(…primaria competenza 3) M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

le I.N.C. Ci sembrano prospettare un: Ritorno alla programmazione curriculare ( L. 517/77), con i : - traguardi come obiettivi generali standard di apprendimento per gli studenti ( 3 persona indicativo singolare) - gli obiettivi di apprendimento come obiettivi intermedi…( ” strategici al fine di raggiungere i traguardi…” ) Sparisce il termine “specifici” Quindi gli OA vanno ulteriormente declinati a livello di scuola? Dove si colloca allora lo standard? - oppure sono da intendersi come standard per l’apprendimento? Ma in questo caso, non sono affatto formulati come standard M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

2 PARTE valutazione portfolio e standard M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007 La valutazione delle competenze esige la considerazione di una pluralità di informazioni e di metodi di osservazione 1.Osservazione sistematica 2.Autodescrizione 3.analisi dei risultati Tratto da M.Pellerey, Le competenze individuali e il portfolio, LA Nuova Italia pag. 116 M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007 1.Osservazione sistematica:  cosa osservo? Indicatori della competenza 1. gli elementi di personalizzazione 2. la presenza di conoscenze e abilità 3. la relazione col compito unitario 4. il riferimento alla situazione concreta (il contesto) 5….. M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007 Per esempio la competenza “ l’alunno è in grado di condurre un progetto motorio, ovvero un torneo di pallavolo, come occasione per riflettere sulla valenza educativa dello sport “ può essere osservata mettendo in evidenza: 1.La presenza di elementi di personalizzazione..l’alunno è disponibile ( non lo è) confrontarsi coi compagni e mettersi alla prova in situazione competitiva…. Offre ( stenta ad offirire) al gruppo squadra il proprio contributo tencico –tattico 2.La capacità di leggere e interpretare il compito assegnato… nel tempo ( non osservo solo una prestazione) ….l’alunno affronta ( non affronta) il momento competitivo come un momento di confronto attivo 3. Il riferimento alla situazione …Viverne l’esito con equilibrio, senza esaltazioni per la vittoria né abbattimenti per la sconfitta 4.La capacità di coordinare conoscenze e abilità in maniera efficace…Realizzare un gioco efficace volto alla ricerca di soluzioni personali e creative…. Tratto da M.Vicini in G.Bertagna Scuola in movimento Franco Angeli 2004 pag236 M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007 2. Autodescrizione è la percezione che il soggetto ha nei confronti di se stesso e della prestazione che compie Consente di rilevare alcuni aspetti fondamentali dell’agire umano, quali il senso o il significato dato al proprio comportamento, le intenzioni che hanno guidato lo svolgersi dell’attività, le emozioni o gli stati affettivi che l’hanno caratterizzata,ecc. Narrazione – Biografia – Diario- autopercezione strutturata questionari….. Tratto da M.Pellerey, Le competenze individuali e il portfolio, LA Nuova Italia pag. 124 M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

3. Analisi dei risultati conseguiti …..è quanto nella pratica educativa scolastica è già presente in maniera assai variata…. E’ a questo livello che bisogna definire i livelli….e gli standards di apprendimento ( di contenuto e di prestazione) M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007 1.esempio…l’alunno come atleta, applica un semplice schema di ricezione … Lo standard è rappresentato da una % di semplice applicazione del solo schema a W ( 3 azioni efficaci su 5) per l’atleta principiante; o di più schemi di ricezione ( sempre 3 azioni efficaci su 3 ) per atleti evoluti… 2. esempio..l’alunno come arbitro sa arbitrare una partita scolastica… Lo standard è rappresentato dal riconoscere prontamente in situazione di gioco i principali falli di palla, campo cambi, posizioni corrette dei giocatori, commettendo non più di 3 -5 errori per partita….. M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007 prima Standard fissati dai docenti, per impedire che la valutazione fosse a norma ( astratti= media statistica) e non a criterio ( tengono conto della storia personale di ciascuno) L’INVALSI avrebbe dovuto stabilire il livello medio in base al rilevamento degli standard formulati nelle scuole campione, e da qui partire per definire poi le prove di verifica per tutti Ora se questi oda sono da ritenersi standard di apprendimento per gli allievi, a parte che non sono formulati come tali ( sono talmente generici da lasciare spazio ad ogni prestazione), diventano strutturalmente selettivi; inoltre, se sono standard è grave che siano stati formulati a priori ( dal centro) invece che ricavati a posteriori da una analisi campionaria degli standard raggiunti nelle scuole migliori e peggiori Tratto da G.Bertagna Valutare tutti valutare ciascuno La Scuola Brescia 2004 pag.112 segg. M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007 per valutare l’ essere della persona, avrò bisogno di gesti o prodotti espressivi di competenza (scrivere un articolo, gestire un’assemblea di classe,realizzare un ipertesto, giocare un partita in un torneo, danzare in uno spettacolo, progettare un percorso ginnico,ecc…) Una volta messo in situazione l’alunno, non resta che osservare M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007 il portfolio: - riguarda ciò che l’alunno sa fare, sa essere o stare con gli altri.… - consente una valutazione longitudinale comparativa realizzata sia da parte dello studente sia dell’insegnante - è uno strumento progressivo - consente una valutazione autentica ( Varisco 2004) perché per arrivare ad una rappresentazione più adeguata delle competenze raggiunte da uno studente non è possibile utilizzare un solo metodo e tanto meno un solo strumento valutativo M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

La competenza come caratteristica dell’agire umano oggettiva ( prestazione) Soggettiva intersoggettiva ( percezione) ( certificazione) Tratto da M.Pellerey, Le competenze individuali e il portfolio, LA Nuova Italia pag. 49 M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

3 PARTE proposta di profilo in uscita M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007 Per il nuovo obbligo scolastico (Dm ago. 2007, attuativo della LEGGE finanziaria n. 296/06) vengono proposte : 1. Competenze disciplinari  competenze chiave strutturate secondo 4 assi culturali con cui leggere saperi e competenze: 1. asse dei linguaggi 2. asse matematico 3. asse scientifico – tecnologico 4. asse storico- sociale 2. e 8 competenze trasversali  proposte a livello europeo M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

Obiettivi consiglio europeo Lisbona 2000 Migliorare l’istruzione e la formazione degli insegnanti Sviluppare l e competenze per la società della conoscenza Garantire l’accesso alle TIC per tutti Attrarre più studenti agli studi più scientifici e tecnici Sfruttare meglio le risorse Un ambiente aperto per l’apprendimento Rendere l’apprendimento più attraente Sostenere la cittadinanza attiva, le pari opportunità e la coesione sociale Rafforzare i legami con il mondo del lavoro e della ricerca e della società in generale Sviluppare lo spirito imprenditoriale Migliorare l’apprendimento delle lingue straniere Aumentare la mobilità e gli scambi Rafforzare la cooperazione europea Competenze chiave UE COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA  COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE  COMPETENZA MATEMATICA, SCIENTIFICA E TECNOLGIA COMPETENZA DIGITALE  IMPARARE AD IMPARARE  COMPETENZE RELAZIONALI /SOCIALI /CIVICHE  IMPRENITORIALITÀ  ESPRESSIONE CULTURALE ( espressione creativa di idee – musica, arte, spettacolo……)       M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007 In tal modo si elimina definitivamente il problema del profilo, ovvero di un punto sintetico che descrive l’alunno in uscita L’attenzione si sposta dalle competenze della persona alla competenze disciplinari….dalla cui interazione e integrazione – per magia- scaturiranno le competenze chiave trasversali ….” esse sono il risultato che si può conseguire attraverso la reciproca integrazione e interdipendenza tra i saperi e le competenze contenuti negli assi culturali” M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007 La mia proposta 5° Asse del movimento che definisce le competenze di base e gli OA comuni: abilità e conoscenze ( cfr Bolzano per 1 ciclo - obbligo scolastico e regione Lombardia per 2 ciclo) OA specifici relativi alle competenze tecnico – professionali ( regione Lombardia per i corsi sperimentali triennali  legati alle figure professionali) e OA specifici per istituti liceali – tecnici eprofessionali 3. Indagine per individuare fra i docenti quali potrebbero essere gli standard dell’apprendimento di contenuto ( le conoscenze) e di prestazione ( le abilità) che orientano l’agire didattico dei docenti… da proporre al MPI per ipotesi – sperimentazione - prove INVALSI M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

1 punto: 5° Asse del movimento M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007 Ambiti di competenza comuni ai diversi curricoli europei e agli stati uniti Specifici 1.Positiva percezione di sé 2.Competenza motoria Trasversali 3. Salute e fitness 4. Sviluppo sociale M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007 ITALIA Identità:  1. positiva percezione di sé Relazione con sé Relazione con gli altri Costruzione di un personale progetto di vita Strumenti culturali:  3. Competenza motoria Gestione del movimento negli ambiti del: Movimento Del gioco e dello sport Dell’espressione e comunicazione corporea Convivenza civile:  2. salute e fitness  4. Sviluppo sociale Cura e rispetto della propria persona Esercizio dei diritti e dei doveri Promozione del benessere per sé e gli altri Comportamenti corretti nei vari ambienti Rispetto dell’ambiente Assunzione di stili di vita sicuri M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

competenze base del 1° - 2°ciclo definiscono la persona “ motoriamente educata “ a centratura prevalentemente disciplinare A centratura prevalentemente pluridisciplinare Competenza personale, ovvero l’ambito della percezione di sé  relativo alla promozione e allo sviluppo dell’identità 3. Competenza sociale, ovvero l’ambito della socialità  relativo alla costruzione di personalità in grado di relazionarsi con gli altri ( c.civile) 2. Competenza motoria, ovvero l’ambito della motricità e dell’espressività relativo alle abilità motorie quali strumenti culturali 4. Competenza personale, ovvero l’ambito della gestione autonoma della vita fisica relativo all’acquisizione di corrette abitudini di vita M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

ProfiloCompetenze in uscita 1.Ambito della percezione di sé, relativo alla promozione e allo sviluppo dell’identità: 1.Rendersi conto del valore del proprio corpo, potenzialità e limiti, per costruire un’immagine positiva di sé ( autostima) 2.Valutare criticamente il ruolo della corporeità, dell’espressione corporea e dello sport nella storia e nella cultura contemporanea 3. Vivere situazioni motorie piacevoli, che aiutino a percepire una positiva immagine di sé. M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007 2.Ambito delle abilità motorie, sportive ed espressive quali strumenti culturali: 4.Utilizzare consapevolmente gesti, movimenti e abilità nei diversi contesti 5.Interpretare la prestazione motoria alla luce delle diverse scienze che si occupano del movimento: biologiche/anatomiche, psico/sociologiche e fisico/matematiche… 6.Gestire in modo consapevole l’espressività corporea collegandola ad altri linguaggi( iconico, musicale…) 7.Ideare e realizzare sequenze motorie di natura artistico espressiva 8.Condurre progetti motori   M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007 3.Ambito della salute ovvero degli stili di vita attivi , acquisiti mediante lo sviluppo e il mantenimento di un adeguato livello di forma fisica: 9.Utilizzare l’attività motoria per ricercare, migliorare e mantenere il proprio stato di salute 10.Gestire autonomamente la propria vita fisica, conducendo progetti di apprendimento/ allenamento 11.Realizzare performances in base a parametri dati, adattandola ai diversi tipi di ambiente 12.Promuovere per sé e gli altri il benessere fisico, consapevoli della sua connessione con quello psicologico, morale e sociale….   M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007 Ambito della socialità ovvero delle abilità sociali, maturate grazie ad esperienze di relazione nel gruppo: 13.Relazionarsi con gli altri all’interno di un gruppo, dimostrandosi disponibili ad ascoltare e collaborare in funzione di uno scopo comune 14.-Padroneggiare gli orientamenti dominanti relativi alle tecniche e alle tattiche degli sport individuali e di squadra,proposti dall’istituzione scolastica e/o più in generale dalla società 15. Vivere situazioni di sano confronto agonistico M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007 Lo studente competente e “bene educato” dal punto di vista motorio” è colui che sa: Riflettere sull’esperienza per rendersi conto del valore , delle potenzialità e dei limiti del proprio corpo, per costruire un’immagine positiva di sé ( identità - autostima) 2. Utilizzare consapevolmente e autonomamente un’ampia varietà di gesti, movimenti e abilità nei diversi contesti ( strumenti culturali) 3….. Vivere situazioni di sano confronto agonistico, relazionandosi con gli altri all’interno di un gruppo, dimostrandosi disponibili ad ascoltare e collaborare in funzione di uno scopo comune ( c.civile soclalità – cittadinanza…) 4…..Servirsi dell’attività motoria per ricercare, migliorare e mantenere il proprio stato di salute( c.Civile salute …) M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007 1.Ambito della percezione di sé, relativo alla promozione e allo sviluppo dell’identità: Riflettere sull’esperienza per rendersi conto del valore , delle potenzialità e dei limiti del proprio corpo, per costruire un’immagine positiva di sé ( autostima) Abilità controllare la postura e l’azione in relazione alle proprie percezioni -utilizzare autonomamente le principali tecniche di distensione muscolare -controllare la propria emotività in situazioni di confronto e di competizione -controllare l’entità dello sforzo in relazione al compito, al contesto e alle attitudini personali …. Conoscenze Le capacità motorie: caratteristiche e significato nelle varie teorie del movimento -interrelazione fra sviluppo motorio e quello delle altre aree della personalità …. M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007 2. Ambito delle abilità motorie, sportive ed espressive quali strumenti culturali “Utilizzare consapevolmente e autonomamente un’ampia varietà di gesti, movimenti e abilità nei diversi contesti” Abilità Conoscenze principi scientifici relativi al movimento ( fisici, biologici,fisiologici, ecc) e loro applicazione in funzione di un apprendimento autonomo e consapevole -principi di metodologia dell'allenamento applicata alla preparazione fisica e sportiva -il processo valutativo nelle attività motorie e sportive - L’espressione corporea e la comunicazione efficace - tecniche mimico – gestuali e di espressione corporea …… riconoscere e applicare nell’azione i principi fondamentali ( scientifici, anatomo – fisiologici, di teoria dell’allenamento),che sottendono la prestazione motoria e sportiva -utilizzare in modo personale e creativo le abilità motorie specifiche degli sport e delle attività praticate - trasferire e ricostruire autonomamente e in collaborazione col gruppo, semplici tecniche, strategie, regole, adattandole alle capacità, esigenze, spazi e tempi di cui si dispone - utilizzare principi e tecniche simbolico – espressive: danza, mimo, espressione corporea….. M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

- Sperimentare compiti diversi di tipo collaborativi e organizzativo 3.ambito della socialità,ovvero delle abilità sociali,maturate grazie ad esperienze di relazione nel gruppo“Vivere situazioni di sano confronto agonistico, relazionandosi con gli altri all’interno di un gruppo, dimostrandosi disponibili ad ascoltare e collaborare in funzione di uno scopo comune “ Abilità Praticare giochi e sport individuali e di squadra di rilievo nazionale e locale - Sperimentare compiti diversi di tipo collaborativi e organizzativo -Comportarsi con fair – play, rispettando avversari e attrezzature - Cooperare in equipe, utilizzando e valorizzando le propensioni individuali e l’attitudine a ruoli definiti -Arbitrare una partita e/o assumere ruoli di giudice in gare scolastiche - Vivere il conflitto come possibilità positiva di cambiamento, imparando ad esprimerlo in modo non distruttivo -Gestire situazioni tecnico – tattiche specifiche, relative a sport individuali e di squadra…… Conoscenze terminologia, regolamento, tecnica e tattica dei giochi sportivi e delle discipline sportive, individuali e di squadra, affrontati in ambito scolastico il valore dello sport e della competizione sportiva cenni di storia dell’esercizio fisico e dello sport…… M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007 4 ambito della salute, ovvero degli stili di vita attivi, acquisiti mediante lo sviluppo e il mantenimento di un adeguato livello di forma fisica: …..Servirsi dell’attività motoria per ricercare, migliorare e mantenere il proprio stato di salute abilità Sviluppare una corretta abitudine al movimento, coerente con uno stile di vita attivo anche dal punto di vista alimentare, evitando di far ricorso a “ sostanze aggiuntive”quali: integratori, doping, alcool… -Assumere autonomamente comportamenti funzionali alla sicurezza in palestra, a scuola e nei vari ambienti, compreso quello stradale…… Conoscenze Ruolo dell'attività fisica e sportiva nello sviluppo della persona in termini di benessere fisico, mentale ed emotivo, relazioni interpersonali, opportunità sociali -Metodiche di sviluppo della salute dinamica contro i rischi della sedentarietà -Regole e significato della prevenzione degli infortuni e della sicurezza per sé e gli altri -Sport e alimentazione….. - M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007 il nome della disciplina ” corpo, movimento e sport” … tre oggetti diversi e distinti …perché questi e non altri? le SMS esprimevano a livello generale, l’insieme delle scienze che si occupano del movimento M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007

M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007 Aree  vincolanti Art. 4 DPR 275/99 riconosce alle scuole la possibilità di “adottare tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune e tra l’altro” l’aggregazione delle discipline in aree e ambiti disciplinari” - mancano, inoltre, nelle I.N.C il riferimento al monte ore annuale delle discipline M.Vicini_SALSOMAGGIORE_24.11.2007