Gli antichi Osservatori Astronomici I CALENDARI ANTICHI
La preistoria dell’astronomia
Gli antichi Osservatori Astronomici Le origini dell'astronomia sono legate alla definizione del tempo dell' anno. Troviamo degli esempi con le piramidi d' Egitto e il complesso megalitico di Stonehenge. Per quanto riguarda l'orientamento delle piramidi, attraverso alcuni studi sappiamo che la piramide di Cheope era orientata esattamente verso la stella polare dell'epoca. Invece il complesso megalitico di Stonehenge, in Gran Bretagna, costruito all'incirca nello stesso periodo in cui vennero costruite le piramidi in Egitto, contiene molti riferimenti al moto del sole e della luna. Ciò è dimostrato dal numero di pietre e di buche nei vari anelli, che sembra essere legato a qualche ciclo astronomico, come quello delle fasi lunari.
stonehenge
Gli antichi Osservatori Astronomici Le piramidi di Giza Le tre piramidi, da recenti studi risultavano in linea con le tre stelle trasversali della medesima costellazione. Alcuni scrittori come Hanchok, Bauval e Wilson hanno avanzato delle teorie sul vero significato delle piramidi, collegandole a culti stellari. Rober Bauval ha trovato per esempio, coincidenze con alcune costellazioni. Invece Hanchok e Wilson hanno constato che le tre piramidi di Giza, sono perfettamente allineate al nord magnetico e nello stesso tempo riproducono sulla terra la disposizione delle tre stelle pricipali della cintura di Orione.
Il segreto astronomico delle Piramidi Le origini dell'astronomia egizia si perdono della preistoria. Chiaramente uno dei primi risultati fu la riunione di gruppi di stelle fisse in costellazioni. Tali costellazioni differivano talvolta dalle nostre. LE PIRAMIDI L'orientamento delle piramidi è un risultato tangibile della astronomia del tempo. Studi seri e attenti hanno calcolato che l'asse di ingresso della Grande Piramide dedicata a Cheope, faraone vissuto tra il 2620 e il 2597 a.c., sia orientato esattamente verso la stella polare dell'epoca. L'unità di misura adottato dai costruttori della piramide è il cubito sacro, detto appunto" piamidale", noto solo ai sacerdoti e diverso da quello demotico, di uso corrente. Il cubito sacro equivaleva a circa 63 cm ovvero 0.635660 metri, valore che è la decimilionesima parte del raggio terrestre che è di 6.356.700metri. Si può aggiungere che la Grande Piramide è situata quasi esattamente sul 30° parallelo di latitudine, che divide in parti uguali la superficie dell'emisfero nord e che ci sono numerose altre coincidenze tra le quali la possibilità di determinare con grande precisione l'equinozio attraverso il suo orientamento quasi perfetto.
I calendari antichi
I calendari antichi: Il calendario egizio Il calendario egizio Gli egizi facevano iniziare l'anno dalla data della "levata Iliaca" della stella Sirio. Questa data era molto importante in quanto coincideva con l'inizio dell'inondazione del Nilo. La Levata Iliaca,consiste nel riapparire della stella all'alba , mentre ancora si distingue dai raggi solari. Sirio era inoltre la principale stella della costellazione chiamata dagli Egizi Gran Cane. Per questo l'anno egizio si chiamava anno cinico.
Il calendario romano Il calendario romano: secondo il calendario stabilito da Numa Pompilio , l'anno era diviso in 12 mesi , e iniziava il primo marzo in onore di Marte. Gennaio fu aggiunto in seguito da Numa Pompilio perchè l'anno stava per finire. I romani chiamavano, fasti i giorni a favore degli dei e nefasti quelli a sfavore degli dei. Gli altri giorni erano quelli detti comiziali. Giulio Cesare invece, nel 46 d.C. fece venire dall'Egitto un astronomo greco, che abolì l' anno lunare e introdusse l’anno solare, formato da 365 giorni diviso in 12 mesi. L'inizio dell'anno fu spostato al 1 gennaio. Marco Antonio, dopo la morte di Cesare, cambiò Quintilis in Iulius. Per contare i giorni dei mesi, i Romani continuavano a tenere presente il ciclo lunare, infatti il primo giorno del mese corrispondeva al novilunio ed era chiamato calende. A metà mese cadevano le idi, tra quest'ultime e le calende cadevano le none.
I simboli matematici egizi Grandi cultori dell’astronomia e della matematica, gli egizi con un unico trattino verticale rappresentavano una unità; un archetto capovolto veniva usato per indicare 10; un laccio che assomigliava alla lettera maiuscola C, rappresentava 100; un fiore di loto stava per 1000; un dito piegato stava per 10000; un barbio, di aspetto simile a quello di un girino, stava per 100000; e una figura inginocchiata rappresentava 1000000
Come contavano gli egizi e come calcolare l’età delle piramidi: Appare chiaro che gli egiziani avevano raggiunto un elevato grado di esattezza nel contare e nel misurare. Infatti le piramidi mostrano una grande precisione nella costruzione e nel modo in cui sono orientate, infatti queste all’interno hanno un orientamento molto preciso che fa determinare la loro età sulla base del loro orientamento sulla posizione della stella polare.
Le fonti Testi e foto: Carl B.Boyer, Storia della matematica, Oscar Mondadori. Enciclopedia Wikipedia Autori: Sara Bevilacqua e Michela Micheli 2B