Il Teorema di Pitagora Museo Mateureka AUTORI: Mirco Bertoni, Sara Emiliani e Maria Giulia Bresciani
Origine Il Teorema di Pitagora costituisce uno dei risultati più significativi di tutta la matematica. Tale Teorema prende il nome dal matematico greco Pitagora, anche se la sua dimostrazione risale a più di mille anni prima al tempo dei Babilonesi e del loro Re Hammurabi. M
I popoli che lo utilizzavano Gli antichi Egizi lo conoscevano già, utilizzandolo per costruire angoli retti attraverso nodi di corde di 3,4 e 5 unità. Gli Indù lo conoscevano come “la Seggiola della piccola sposa” data la sua forma e per i Persiani era invece la figura della donna maritata. I Greci erano soliti chiamarlo “Teorema della Maritata”. G Egiziani Babilonesi
Il Teorema con x e y Se x ed y sono le misure dei cateti e z la misura dell’ipotenusa , il Teorema di Pitagora afferma che x2 +y2 =z2. Le Terne di numeri che soddisfano tale relazione si dicono “Terne Pitagoriche”. Se poniamo la misura del cateto x uguale a 3u e la misura del cateto y uguale a 4u, l’ipotenusa ne risulterà 3 2 + 4 2 u, ossia 5u. I numeri 3, 4 e 5 costituiscono un terna pitagorica dalla quale ne possiamo ottenere infinite altre moltiplicando tutti i lati per la costante k. S
Il marchingegno del Museo Mateureka Il marchingegno verifica la legge: lo spazio occupato dai pallini di polistirolo inseriti dentro i quadrati costruiti sui cateti di un triangolo rettangolo vengono travasati, facendo ruotare il marchingegno, all’interno del quadrato costruito sull’ipotenusa dello stesso triangolo. M
I lampadari della stanza Sul soffitto vi sono lampadari ideati da un designer. A partire da un primo quadrato rosso, che rappresenta il quadrato costruito sull’ipotenusa di un triangolo rettangolo isoscele, si costruiscono i due quadrati arancioni costruiti sui cateti; uno di questi a sua volta risulta il quadrato costruito sull’ipotenusa di un nuovo triangolo rettangolo isoscele e così via, si ottiene una sequenza di lampadari a forma di quadrati, via via decrescenti nelle dimensioni. G
Grazie per l’ attenzione Fine… Grazie per l’ attenzione