Programma LEONARDO DA VINCI Progetto n° I/04/B/F/PP 154008 Competenze professionali e crediti formativi Nelle imprese artigiane e nelle pmi I PARTNERS:

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Il programma settoriale
Advertisements

Ufficio Scolastico Regionale
Progetto Sist ER Vademecum
Agenzia Nazionale Leonardo da Vinci - Italia Jesi, 6 Aprile 2006 Seminario Formazione finanziata, processi formativi: quale futuro – Provincia di Ancona.
Lo sviluppo del Progetto Capitale umano nei mercati territoriali Fondo di perequazione /09/2010Unioncamere Emilia-Romagna.
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
LA Qualità d’Aula e il SIMUCENTER CAMPANIA
METODOLOGIE PER LA VALIDAZIONE DELLE COMPETENZE Unità formativa 9.1 Politiche nazionali ed europee per la validazione delle competenze acquisite nella.
COME COSTRUIRE LA PARTNERSHIP Unità formativa 3.2 Reti locali, nazionali e transnazionali.
Seminario di disseminazione dei risultati e dei prodotti realizzati Roma, giugno 2009 Workshop 2: Incrementare la qualità nell'istruzione e nella.
PROGRAMMA INTEGRATO ___________________
SINTESI del PROGETTO.
MODELLO DINAMICO DI.SCOL.A
1 I percorsi integrati nella provincia di Torino Nodi critici e azioni di sostegno.
LEUROPA DELLISTRUZIONE: Strumenti e Potenzialità di Sviluppo Marina Rozera - Agenzia Nazionale Programma Leonardo da Vinci.
DOCUMENTAZIONE: RISORSA E OPPORTUNITA’ PER LA SCUOLA
ISFOL ROMA novembre 2012 INVECCCHIAMENTO ATTIVO NELLA
VI edizione Presentazione Progetto Bari 14 gennaio 2009 Ministero Istruzione, Università e Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia.
Una rete mediterranea di gemellaggi elettronici Tra le scuole di Algeria, Egitto, Giordania Marocco e Italia.
Memorandum sullapprendimento su tutto larco della vita attiva.
Direttore Nucleo Formazione e Scuola
Lorientamento, gli orientatori CORSO DI FORMAZIONE PER I REFERENTI DELLORIENTAMENTO dicembre febbraio 2007.
Terzo gruppo IL SISTEMA TUTORIALE
Ufficio Regionale Scolastico per la Puglia - Regione Puglia - Unione Regionale delle Camere di Commercio, Industria e Artigianato di Puglia, Federazione.
Progetto INTRAPRENDERE : 4 finestre sul mondo del lavoro per i giovani Venerdì 14 dicembre 2012.
Il Reference Point nazionale sulla Qualità dellIstruzione e Formazione Professionale Roma 12 febbraio 2008.
La valutazione della qualità dellofferta formativa territoriale Valutazione della Qualità dellofferta formativa dei sistemi territoriali Isfol- Area Valutazione,
La Raccomandazione europea per la garanzia di qualità dellIstruzione e Formazione Professionale Roma, 29 ottobre 2009 Giorgio Allulli - Isfol Coordinatore.
Direzione Lavoro Roma, 4 dicembre Pier Angelo Turri La transnazionalità nel P.O. FSE della Regione del Veneto.
1 Seminario Strumenti per la Cooperazione transnazionale del FSE Roma, 4 dicembre 2008 Ministero del Lavoro, della salute e delle politiche sociali Coordinamento.
Esperienze di Qualità nella regione Veneto.
LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL CONTESTO ITALIANO- EVOLUZIONE E SCENARI FUTURI Costanza Bettoni 18 GIUGNO 2012.
Il programma settoriale LEONARDO DA VINCI Principi generali e Azioni previste.
LA DOCUMENTAZIONE EDUCATIVA Comunicazione, Formazione e Ricerca nel sistema formativo dellEmilia Romagna 5 novembre 2009 Claudia Vescini.
R.Bertacchini Titolo Parliamo di metodologie didattiche Autore Roberto Bertacchini Azioni di formazione formatori realizzate in Regione Emilia-Romagna.
Federazione Regionale dellEmilia Romagna Mappatura delle Professionalità e delle Nuove Competenze per lo Sviluppo dei processi di Internazionalizzazione.
DallIstituto Tecnico Commerciale allIstituto Tecnico Economico B1 Amministrazione, Finanza e Marketing.
Percorso Formativo Comunicare la salute Istituto Superiore di Sanità Centro Nazionale di Epidemiologia Sorveglianza e Promozione della salute (CNESPS)
8 marzo 2007 L'Atto di indirizzo regionale
IL CONTESTO EUROPEO LE CONNESSIONI. RIFERIMENTI EUROPEI IL CONSIGLIO EUROPEO DI LISBONA NEL 2000: MAGGIORE TRASPARENZA DEI TITOLI APPRENDIMENTO PERMANENTE.
Piacenza, 11 gennaio 2008 Forum Nazionale su Scuola secondaria superiore: istruzione tecnica, istruzione professionale. Cosa cambia? Perché cambia? Esperienza.
…gemellaggio elettronico delle scuole in Europa e promozione della formazione dei docenti : le azioni in questo campo sosterranno e svilupperanno ulteriormente.
P.E.CU.P. le conoscenze disciplinari e interdisciplinari (il sapere)
International Co-operation European Integration Internationalisation Un caso di successo Un approccio partecipativo allinnovazione 1Francesco Natale, Bologna.
Dichiarazione dei Ministri europei dellistruzione e formazione professionale e della Commissione europea, riuniti a Copenaghen il 29 e 30 novembre 2002,
Seminario nazionale “Scuola e salute ” Torino 16 febbraio 2010 L’alleanza scuola – sanità per la promozione della salute: l’esperienza lombarda.
Il progetto Scate 7 febbraio 2004 Seminario nazionale Genova, Job Centre.
relatore: Donatella Nucci - INDIRE
AZIONE CHIAVE 2 Cooperazione per l’innovazione e le buone pratiche Partenariati strategici nell’aria dell’educazione, formazione e giovani.
Linee guida nazionali per l’orientamento permanente
Mobilità dello staff Progetto New Challenges Liceo Scientifico Statale Leon Battista Alberti Napoli Prof. Loredana Esposito.
1 Piero Cattaneo - Università Cattolica S. Cuore Milano e Piacenza - Istituto Sociale Torino Le figure di sistema nella promozione dell’insegnamento di.
…gemellaggio elettronico delle scuole in Europa e promozione della formazione dei docenti : le azioni in questo campo sosterranno e svilupperanno ulteriormente.
Sfide 2004 Buone prassi e trasferibilità nelle politiche di sviluppo del territorio Maurizio Sorcioni Responsabile comunicazione di Italia Lavoro s.p.a.
DUE FIGURE FONDAMENTALI
L’assicurazione di qualità nel Quadro del Processo di Bologna Carla Salvaterra Trieste 15 dicembre 2007.
1. Componenti essenziali IL SISTEMA REGIONALE DELLE QUALIFICHE 1. Componenti essenziali Azioni di assistenza tecnica a cura di Aprile-Maggio 2005 DIFFUSIONE.
Progetto PESCO Servizi Analoghi 17/09/ IL PROGETTO PESCO 17/09/ PESCO è stato pensato dalla Provincia di Caserta con l’intento di trovare.
Proposta di progetto congiunto sul tema della “SCUOLA – SALUTE – LAVORO”
Per una dimensione internazionale della formazione I.P.S.A.R. “LE STREGHE” Istituto Professionale per Servizi Alberghieri e Ristorativi.
Linee guida nazionali per l’orientamento permanente
Il presente documento ha lo scopo di informare in modo sintetico su significato e natura di un partenariato strategico del programma europeo ERASMUS PLUS.
1 DONNE E TERRITORIO la gestione dello sviluppo sostenibile.
La Comunità delle Scuole in Europa L’azione eTwinning e la nuova grammatica delle relazioni Prof.ssa Lato Milena, eTwinning Ambassador Puglia.
FOOD SKILLS CERES1 FOOD SKILLS Riconoscimento delle competenze e delle qualifiche nel settore agro- alimentare ES/08/LLP-LdV/TOI/ Gabriella Pappadà.
ENLACE ENLACE European Network for Local Activation of Cultural Excellence.
TITOLO PROGETTO ADEWEP “ADAPTATION OF DISABLED EMPLOYEES TO WORK ENVIRONMENT PROJECT”. Grundtvig ID.2009 –1-TR1-GRU
Rilancio delle politiche per l’apprendimento permanente attraverso reti territoriali Servizi al cittadino per la ricostruzione e valorizzazione degli apprendimenti.
9 maggio D.S.Angela CITIOLO 1 La dimensione europea a scuola.
I L PROCESSO ITALIANO DI REFERENZIAZIONE ALL ’EQF S EMINARIO DI FORMAZIONE – INFORMAZIONE SUL QUADRO EUROPEO, NAZIONALE E REGIONALE DELLE COMPETENZE B.
Transcript della presentazione:

Programma LEONARDO DA VINCI Progetto n° I/04/B/F/PP Competenze professionali e crediti formativi Nelle imprese artigiane e nelle pmi I PARTNERS: ECIPA/CNA ( Coordinatore - IT) ECIPAR ( Emilia Romagna -IT) U.P.C ( ES ) AGEFOS-PME (FR) E.B.G.( DE ) CGIL (IT ) SMILE (IT) CNIPMMR (RO) ISTRUZIONE E CULTURA

Il contesto di riferimento Consiglio Europeo di Barcellona: * adeguare in modo più efficace al mercato del lavoro i Sistemi di Educazione e Formazione, per promuovere lapprendimento lungo tutto larco della della vita Consiglio Europeo di Lisbona: * economia dinamica basata sulla conoscenza * maggiore coesione sociale …..promovendo processi di acquisizione di nuove conoscenze e competenze attraverso tutta la propria vita lavorativa………..

Il contesto progettuale Contribuire a sviluppare la trasparenza nei sistemi di Istruzione e Formazione Professionale ( IFP ), attraverso lelaborazione di nuovi approcci per il riconoscimento reciproco delle competenze e dei crediti formativi. I nuovi approcci devono centrarsi su nuovi metodi di apprendimento che contemporaneamente guardano ai bisogni ed alle necessità formative dellindividuo, ed ai contesti formali e non formali ove può avvenire lapprendimento

Gli elementi che caratterizzano il nuovo approccio Limportanza strategica della formazione dei formatori, ovvero coloro che devono progettare e proporre i nuovi percorsi formativi, in coerenza con lo scenario descritto. La necessità di uno scambio permanente di esperienze e buone prassi tra Centri di formazione, Università, imprese ed Organizzazioni delle parti sociali, al fine di condividere il quadro di riferimento, i contenuti e gli strumenti per valutare e riconoscere le competenze ed i crediti formativi Lopportunità di costruire un corpus europeo di standard e metodologie per lidentificazione, lacquisizione ed il riconoscimento dellapprendimento, dellesperienza di lavoro e della formazione professionale. Il focus di tutto il ragionamento è riferito al sistema di imprese artigiane e pmi, dove il mix tra acquisizione delle competenze in maniera formale, informale e sul lavoro risulta molto presente, ma poco studiato e valutato

I macro-obiettivi Analizzare – in maniera comparata allinterno del partnariato del progetto - i risultati di Ricerche e Sperimentazioni su nuove forme di apprendimento e di insegnamento, nel contesto dellapprendimento formale, non formale e informale. Sviluppare – allinterno del partnariato - un quadro comune di riferimento per le competenze dei formatori, intesi quali facilitatori dellapprendimento Elaborare e proporre metodi e strumenti per la valutazione e la validazione delle competenze acquisite Scambiare e diffondere le esperienze ed i materiali prodotti oltre la rete del partnariato, coinvolgendo interessati, beneficiari e stakeholder non solo dei Paesi partner del progetto.

Gli obiettivi specifici Sviluppare un approccio ed una strumentazione metodologica ( flessibile e trasferibile ) per lanalisi dei processi, delle aree di attività e delle competenze nelle imprese artigiane e nelle pmi.Il tutto finalizzato da una parte alla progettazione e realizzazione di percorsi formativi ( centrati sulle Unità Formative Capitalizzabili – UFC – e pertanto percorsi flessibili e modulari ), e dallaltra alla individuazione, valutazione e riconoscimento reciproco dei crediti formativi. Contribuire a rafforzare i sistemi della formazione continua, agendo sui formatori, sulle Agenzie formative e sui supporti didattici a sostegno dei processi dellapprendimento Progettare un modello di dispositivo di formazione dei formatori, rivolto ai tutor di impresa, quale figura strategica nei processi di integrazione dei giovani e dei singoli nei contesti di lavoro ( imprese artigiane e pmi )

Gli obiettivi specifici soggetti operanti nei diversi sistemi educativi e formativi Definire un modello di rete permanente che integri i diversi soggetti operanti nei diversi sistemi educativi e formativi, allinterno della quale ipotizzare una banca dati sui crediti formativi, sui percorsi e sulle mappe di competenza, sulle esperienze realizzate e sui sussidi formativi prodotti Programmare e realizzare una ricaduta dei risultati del progetto su un insieme di soggetti più ampio ed esteso. Oltre ai lavoratori, alle imprese ed ai formatori ( beneficiari diretti dei risultati ), il progetto tenterà di coinvolgere: le Organizzazioni delle parti sociali, gli Istituti di istruzione secondaria e superiore, le Autorità istituzionali competenti in materia a livello locale, nazionale ed europeo ( beneficiari indiretti dei risultati del progetto ). 4 5

LE FASI, LE AZIONI ED I RISULTATI FASE 0: START UP Lancio del Progetto Approvazione del Programma di Lavoro dettagliato Composizione Organigramma del Progetto ( C. di P. e C. T. S. ) Elaborazione sito web del Progetto Condivisione delle procedure per la gestione del Progetto 1° Seminario transnazionale Piano Esecutivo del progetto Organigramma Struttura e funzionamento del sito web dedicato al progetto

LE FASI, LE AZIONI ED I RISULTATI FASE 1 : Analisi comparata Analisi sui S SS Sistemi di valutazione e riconoscimento delle competenze e dei crediti formativi, nonché delle relative B BB Buone Pratiche, adottati nei Paesi partner Lettura comparata delle ricerche/analisi condotte nei Paesi partner Repertorio europeo sulle Buone pratiche in materia di valutazione e riconoscimento delle competenze e dei crediti formativi Rapporto di sintesi sulla lettura comparata ( realizzata allinterno del 2° seminario transnazionale del Progetto ).

LE FASI, LE AZIONI ED I RISULTATI Fase 2 :Le metodologie ed i processi operativi Individuare -nei Paesi partner- gli elementi comuni riferiti alla metodologie ed ai processi operativi attualmente utilizzati, per identificare, acquisire e valutare le competenze ( formali, informali e non formali ) nelle imprese artigiane e nelle pmi Definire – allinterno del partnariato – possibili standard comuni e protocolli condivisi in materia di identificazione, acquisizione e valutazione delle competenze e dei crediti formativi, nelle imprese artigiane e nelle pmi Elaborare un COMPENDIO METODOLOGICO, che comprende e definisce gli standard comuni individuati Valutare e validare il COMPENDIO COMPENDIO METODOLOGICO

LE FASI, LE AZIONI ED I RISULTATI facilitatore dellapprendimento organizzativo Fase 3: La figura del facilitatore dellapprendimento organizzativo nei processi di formazione continua. Elaborazione di un modello congiunto di formazione per il facilitatore dellapprendimento e del tutor aziendale nelle imprese artigiane e nelle pmi MANUALE sulle nuove competenze ed il nuovo percorso formativo del formatore, quale figura-chiave dei processi di identificazione, acquisizione e valutazione delle competenze e dei crediti formativi, nelle imprese artigiane e nelle pmi.

LE FASI, LE AZIONI ED I RISULTATI Fase 4 : Sperimentazione dei risultati e dei prodotti work shop nei diversi Paesi partner, Attraverso la realizzazione di work shop nei diversi Paesi partner, si presentano i risultati ed i prodotti del progetto, ad attori pubblici e privati dei rispettivi Sistemi formativi ed educativi, per misurarne limpatto e la trasferibilità nei diversi Sistemi. Lettura comparata dei risultati dei work shop realizzati. Work shop in ciascu Paese partner, ciascuno dei quali produce un apposito report. Report di sintesi sullanalisi comparata dei risultati delle sperimentazioni

LE FASI, LE AZIONI ED I RISULTATI Fase 5 : Valutazione e Monitoraggio ( fase trasversale ) Attuazione del piano di monitoraggio, attraverso lutilizzo mirato del sito web del progetto ( report valutativi sulle attività svolte e sui prodotti realizzati ) Redazione del Cahier de Bord Incontri bilaterali tra il Coordinatore scientifico del progetto ed i diversi partner, anche attraverso il sito web ( forum su attività e prodotti del progetto ). Report valutativi ( con approvazione in sede di C d P ) Aggiornamento continuo e progressivo del sito web Rapporto Valutativo Generale del Progetto.

LE FASI, LE AZIONI ED I RISULTATI Fase 6: Promozione e Diffusione ( azione trasversale ). Le azioni di diffusione e promozione si realizzano in maniera progressiva in ciascuna delle fasi progettuali, secondo un piano che prevede i seguenti prodotti/risultati: Sito web del progetto link con i siti degli Organismi partner informazioni sul progetto a mezzo stampa sulle pubblicazioni degli Organismi partner partecipazione ad eventi esterni al progetto, dove si possono diffondere obiettivi, risultati e prodotti del progetto Convegno Conclusivo del Progetto. NB: il sistema di comunicazione del progetto – attraverso il sito web – viene implementato di fase in fase, e consente lo scambio continuo e aggiornato di informazioni, risultati e prodotti.