Ennio Flaiano 1910-1972
NOTA BIOGRAFICA Ennio Flaiano, scrittore, sceneggiatore cinematografico e giornalista, e' nato a Pescara nel 1910 ed è morto a Roma nel 1972. Narratore esemplare, dal 1949 fino al 1953 è redattore del settimanale economico- politico "Il Mondo". Sceneggiatore di alcuni dei piu' importanti film italiani del dopoguerra, autore per la televisione e per la radio, oltre che per il varieta' teatrale.
“TEMPO DI UCCIDERE” Scrive un solo romanzo, Tempo di uccidere (1947), vincitore del premio Strega, il cui tema si rifà alla sua esperienza di sottotenente nell'esercito italiano durante la campagna d'Etiopia. Si tratta dell'avventura di un soldato italiano in Etiopia che pensa di essere stato contagiato dalla lebbra raccontata attraverso lunghe sequenze tragiche, oniriche, erotiche ed esotiche. E' la messa in scena dei traumi della coscienza, i suoi dubbi, le sue ferite davanti all'oppressione, la violenza del potere della razza sui popoli di altre culture.
TEMPO DI UCCIDERE Sullo sfondo della guerra di conquista dell'Etiopia il dramma intimo di un tenente, colpevole dell'uccisione di una ragazza indigena. Un eroe solitario, un uomo senza qualita' che si lascia vivere tra amori, omicidi, stregonerie e lo spettro della lebbra. Tempo di uccidere e' un romanzo particolarissimo nel panorama della narrativa italiana d'oggi: coglie un clima morale morale e mentale, offrendo una rappresentazione profana, laica, ironica e amara dell'Africa e della vita militare. Tutto secondo la penna acre e tragica di un moralista che ha saputo cogliere gli aspetti piu' paradossali della storia e della realta' contemporanea.
ALTRE OPERE I racconti, la prosa, le moralità, tutto riunito in "Diario Notturno" del 1956 e in "Una e una notte" del 1959, sono testimoni della progressiva distruzione dell'intenzione narrativa in favore di un'ironia pura, ogni volta più disperata e secca, con delle punte di acuta, acerba e violenta eleganza. In vita pubblica anche, in due volumi - intitolati Una e una notte (1959) e Gioco al massacro (1970), - alcuni racconti.
ATTIVITA’ CINEMATOGRAFICA Ben più significativa l'esperienza in campo cinematografico, legata soprattutto alla sua collaborazione con il grande regista Federico Fellini, iniziata nel '50 con Luci del varietà e proseguita con le sceneggiature di capolavori quali Lo Sceicco bianco (1952), I Vitelloni (1953), La Strada (1954), Le Notti di Cabiria (1957), La dolce vita (1960), Otto e mezzo (1963).
TEATRO Flaiano scrisse anche per il teatro: La guerra spiegata ai poveri (prima del Teatro Tascabile presso il "Teatro Arlecchino" di Roma il 10 maggio 1946) La donna nell'armadio (prima al Teatro Gobetti di Torino, per la regia di Luciano Lucignani il 24 maggio 1957) Il caso Papaleo (prima al festival dei Due Mondi di Spoleto per la regia di Sandro Sequi il 9 giugno 1960) Un marziano a Roma (prima al Teatro Lirico di Milano della compagnia Teatro popolare italiano fondata da Vittorio Gassman il 23 novembre 1960) La conversazione continuamente interrotta (prima al Festival dei Due Mondi per la regia di Vittorio Caprioli il 2 giugno 1972) Dal 1969 il Teatro Arlecchino, sito in via S. Stefano del Cacco a Roma, diventa in suo onore Teatro Flaiano.
I contemporanei su di lui… L'uomo più intelligente che abbia mai incontrato. Il più spiritoso. Reagiva alla cupezza del suo carattere con lucidità ironica e cinica. (Enrico Vaime) * Il sognatore e’ un uomo con i piedi fortemente appoggiati sulle nuvole…