CONCORDATO STRAGIUDIZIALE

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Transcript della presentazione:

CONCORDATO STRAGIUDIZIALE LA PROCEDURA DI CONCORDATO STRAGIUDIZIALE Gianluca Arcidiacono Dottore Commercialista

LA PROCEDURA DI CONCORDATO STRAGIUDIZIALE FINALITA’ Evitare il ricorso ad una procedura concorsuale Cercare, attraverso un processo di rinegoziazione del debito, di ridare impulso all’attività di Impresa

CRISI D'IMPRESA La crisi può ritenersi come una combinazione di più eventi negativi che emergono in un arco temporale limitato e per cui, il più delle volte, risulta difficile individuare l'effettiva incidenza con cui ciascun accadimento vi abbia effettivamente concorso

CAUSE DELLA CRISI SOGGETTIVE OGGETTIVE Responsabilità dell’Imprenditore e del Management della Società Non influenzate dalla gestione dell’Impresa Scelte strategiche/operative sbagliate o inopportune Inadeguatezza ed approssimazione nella gestione di impresa Scarsa imprenditorialità Cattivo uso delle risorse disponibili Imprevedibili Incontrollabili Non imputabili a incapacità operativa-gestionale dell’imprenditore e del suo staff

POSSIBILI RISOLUZIONI CONTINUAZIONE DELL’ATTIVITA’ DI IMPRESA Attuazione di processi di turnaround finalizzati alla rimozione delle cause che hanno portato l’Azienda allo stato di crisi 2) LIQUIDAZIONE DELLA SOCIETA’ Attuazione di procedure di liquidazione tali da consentire un maggior soddisfacimento del ceto creditorio rispetto a quanto ottenibile con il ricorso ad una procedura concorsuale

CONDIZIONI INIZIALI NELLE RISOLUZIONI STRAGIUDIZIALI DELLA CRISI Rischio di insolvenza latente Patrimonio netto negativo Grave tensione di liquidità Elevato indebitamento richiesta di rientro congelamento dell’operatività Banche Ricerca di nuove fonti di finanziamento rilascio di nuove garanzie forniture dietro pagamento cash Fornitori ErarioINPS imposte e contributi dovuti ma non pagati

Demotivazione del Management Possibili rami di azienda e assets di interesse sul mercato Interesse ad evitare il ricorso ad una procedura concorsuale Non limitato al solo Imprenditore ma a buona parte del ceto creditorio

IL PROCESSO DI RISANAMENTO DELL’AZIENDA IN DIFFICOLTA’ SCELTA DEL CONSULENTE PER VALUTARE: l’effettiva entità della crisi di impresa l’esistenza di presupposti tali da consentire la formulazione di una proposta di concordato ai creditori

COMPITI DEL CONSULENTE VALUTARE L’ESISTENZA DEI PRESUPPOSTI DI RISANAMENTO B) INDIVIDUARE GLI INTERVENTI FINALIZZATI ALLA RIMOZIONE DELLO STATO DI INSOLVENZA

PRESUPPOSTI DI RISANAMENTO ATTUARE UNA POLITICA DEL CONTENIMENTO DEL PASSIVO RISTRUTTURAZIONE DELL’ATTIVO

ATTUARE UNA POLITICA DI CONTENIMENTO DEL PASSIVO Convincere i creditori ad una parziale rinuncia del credito in essere Contenimento dei costi

RISTRUTTURAZIONE DELL’ATTIVO Dimagrimento aziendale Convertire magazzino e crediti in liquidità Cessione di singoli assets Affitto e successiva cessione di rami di azienda

INTERVENTI FINALIZZATI ALLA RIMOZIONE DELLO STATO DI INSOLVENZA CREDITORI Non azionare il recupero del credito Accettare tempi e percentuali proposti dalla procedura Non sospendere le forniture

SISTEMA BANCARIO Congelamento degli oneri finanziari Non escussione di eventuali garanzie a suo tempo concesse dall’Imprenditore o da persone a lui collegate Concessione di nuove linee di credito finalizzate al risanamento Conversione del debito in capitale

OPERATIVITA' DEL CONCORDATO 1) RICERCA DEL CONSULENTE Necessità di affidare l’analisi e la gestione del concordato a Consulenti già noti per specifiche esperienze e professionalità maturate in analoghe situazioni di crisi aziendali e tali da poter affiancare i Consulenti abituali della Società nella gestione della procedura stragiudiziale

2) INCONTRO PRELIMINARE CON Consulente contattato LA SOCIETA’ Imprenditore e suo staff Consulente contattato Fornire notizie circa l’attuale stato della società Esprimere pareri motivati circa le cause di dissesto Disporre di situazioni contabili aggiornate Raccogliere informazioni Visionare i dati contabili messi a disposizione dalla Società Verificare l’esistenza dei presupposti per una risoluzione stragiudiziale della crisi

Raccogliere informazioni Cause di dissesto Attuale situazione societaria Raccogliere informazioni Rapporti in essere con Banche, Fornitori e altri Creditori Intendimenti della Società

Visionare i dati contabili messi a disposizione dalla Società Prima disamina della situazione contabile

Verificare l’esistenza dei presupposti per NO a) Predisposizione della domanda di concordato preventivo b) Fallimento Verificare l’esistenza dei presupposti per una risoluzione stragiudiziale della crisi SI Scelta del team operativo - Commercialista - Legale - Consulente del lavoro b) Accettazione del mandato Tentativo di ristrutturazione della attuale struttura aziendale con ritorno in bonis Liquidazione della Società con cessazione delle attività Affitto d’azienda Cessione dei singoli assets Conversione dei crediti in liquidità

ELEMENTI DI VALUTAZIONE 1) IL TEMPO GIOCA ASSOLUTAMENTE CONTRO LA RISOLUZIONE STRAGIUDIZIALE DELLA CRISI Rischi di peggioramento della situazione b) Maggior nervosismo tra i creditori Lettere legali Decreti ingiuntivi Istanze di fallimento

Maggiore è il numero dei creditori, maggiore sarà IL FRAZIONAMENTO DEL CETO CREDITORIO Maggiore è il numero dei creditori, maggiore sarà l’impegno richiesto al Consulente e a tutto il Team Operativo per far accogliere la proposta di concordato

3) L’ENTITA’ DELL’ATTIVO DISPONIBILE Valutato a valori di realizzo e destinato al soddisfacimento del ceto creditorio

SUDDIVISIONE DELLE MANSIONI NELLA FASE DI AVVIO DELLA PROCEDURA DI CONCORDATO

MANSIONI DELLA SOCIETA’ Predisporre una situazione contabile aggiornata Mettere a disposizione del team dei consulenti tutta la documentazione e le informazioni richieste ed indispensabili per l’espletamento del mandato Indicare un referente interno che gestisca i rapporti tra il team e la Società

MANSIONI DEL PROFESSIONISTA Q Coordinare i rapporti, gli interventi e le attività all’interno del team Predisporre una situazione patrimoniale rettificata sulla base dei dati contabili messi a disposizione dalla Società VALORIZZAZIONE DELL’ATTIVO in base ad un criterio di prudenzialità e di presumibile realizzo VALORI DEL PASSIVO – Sono le risultanze espresse dalla contabilità e verranno confrontate con quelle comunicate dai singoli Creditori Esperti Immobiliari ASSISTENZA Responsabile Commerciale: Vendita / Magazzino Personale addetto al Recupero Crediti

FASE A - PREDISPOSIZIONE DELLA LETTERA AI CREDITORI per comunicare: AVVIO DEL CONCORDATO FASE A - PREDISPOSIZIONE DELLA LETTERA AI CREDITORI per comunicare: 1) L’assunzione del mandato da parte del Consulente (il ruolo del professionista è quello di referente dell’Imprenditore a cui spetta sempre e comunque il potere decisionale sulle modalità e sui tempi di svolgimento della procedura) 2) Lo stato di crisi dell’impresa 3) Il tentativo di risoluzione stragiudiziale della crisi 4) La richiesta dei saldi contabili debitori

FASE B - CONTATTI CON I CREDITORI Contatti telefonici o personali con il singolo Creditore FORNITORI Il Creditore deve essere rassicurato e convinto: della validità della proposta di concordato che gli viene sottoposta dell’attendibilità dell’interlocutore che gliela sottopone sull’effettiva possibilità di recupero del suo credito in tempi più contenuti ed in % più congrue rispetto ad una procedura concorsuale

BANCHE Incontri collegiali I singoli Istituti si confrontano a) Atteggiamento da assumere verso la Società e verso l’Imprenditore b) Indicazione di privilegi acquisiti nel tempo dai singoli Istituti (garanzie, ipoteche, fidejussioni) c) Volontà di sostenere ancora l’Impresa in crisi d) Come trattare i creditori finanziari marginali (eventuale stralcio delle posizioni) e) Disponibilità al congelamento degli oneri finanziari alla data richiesta dalla convenzione

FASE C - LA CONVENZIONE REGOLA I RAPPORTI IN ESSERE TRA L’IMPRESA ED I CREDITORI NEL CORSO DELLA PROCEDURA

FINALITA’ Massimizzare il rientro e quindi il soddisfacimento del ceto creditorio tramite una corretta valorizzazione ed una eventuale successiva liquidazione delle attività con un contemporaneo contenimento dei costi della liquidazione Ottenere il congelamento degli oneri finanziari Evitare l’incremento del dissesto con effetti a catena come l’escussione di garanzie, il consolidamento di ipoteche o altri aspetti che potrebbero rendere irreversibile la crisi d’azienda e quindi inevitabile il ricorso alle procedure concorsuali Evitare il rischio del fallimento mediante la parziale e concordata eliminazione dello stato di insolvenza Negoziare un termine entro cui congelare gli attacchi mossi al patrimonio della Società a discapito della massa creditoria ed in cui generare liquidità da ripartire tra i creditori sociali (24/36 mesi)

CONTENUTI Prevedere la costituzione di un comitato di controllo sull’attività concordataria composto da pochi ma rappresentativi membri (Banche e Fornitori), che svolgano una funzione di tutela del credito sui tempi e modi di esecuzione della procedura Indicare le maggioranze in termini numerici e sul passivo accertato entro cui la convenzione debba ritenersi accolta Indicare i nominativi dei Consulenti che costituiscono il team di riferimento con le rispettive mansioni e recapiti Contenere una situazione contabile predisposta dalla Società e prudenzialmente rettificata dal Consulente: Valori di realizzo dell’attivo / Composizione del passivo Indicare le percentuali concordatarie che verranno offerte al ceto creditorio Contenere allegata la scheda di adesione

MOTIVAZIONI ALL’ADESIONE CETO CREDITORIO MOTIVAZIONI ALL’ADESIONE AZIONI REVOCATORIE Alto rischio per le banche nelle procedure concorsuali Restituzione di somme di denaro TENTATIVO DI LIMITARE LE PERDITE Migliore valorizzazione delle attività sociali I valori di realizzo degli asset sociali sono più elevati che nella procedura concorsuale Le procedure stragiudiziali prevedono percentuali di soddisfacimento dei creditori di norma più elevate rispetto alle attuali procedure concorsuali Limitazione dei costi della procedura Le procedure stragiudiziali prevedono costi procedurali più contenuti rispetto alle procedure concorsuali TEMPI PIU’ BREVI Generalmente le convenzioni sottoscritte presentano tempi non superiori ai 24 / 36 mesi con riparti parziali nel corso del loro svolgimento

BENEFICI FISCALI Possibilità di portare a perdita la parte di credito non incassato RISCHI VERSO ALTRE AZIENDE COLLEGATE Il fallimento di un’azienda può creare delle dirette conseguenze sull’indotto del settore SOLO PER LE BANCHE POSSIBILITA’ DI CONSERVARE UN CLIENTE Un’Azienda fallita è un Cliente perso Un’Azienda in crisi e risanata può generare un nuovo impulso nel rapporto con la Banca POSSIBILI SVILUPPI DELL’ATTIVITA’ Possibilità di proporsi all’Azienda in crisi e risanata con l’offerta di nuove opportunità di servizi e di forniture

MOTIVAZIONI ALLA NON ADESIONE DUBBI SUL COMPORTAMENTO TENUTO DALL’IMPRENDITORE – PRIMA E FORSE ANCHE DURANTE LA FASE STRAGIUDIZIALE PAGAMENTI PREFERENZIALI MAGGIORE TUTELA DEL CREDITORE OTTENIBILE CON LA PROCEDURA CONCORSUALE POSSIBILITÀ DI PORTARE IL CREDITO A PERDITA IN TEMPI PIÙ RAPIDI ASPETTO EMOTIVO TOGLIERSI UNA SODDISFAZIONE POSSIBILITÀ DI RECUPERO INTEGRALE DELL’IVA A CHIUSURA DELLA PROCEDURA CONCORSUALE

CONCESSIONI ALLA PROCEDURA POSTICIPAZIONI DI EVENTUALI SCADENZE CONCORDATE Gli accordi assunti con le Banche vengono uniformati alla convenzione INTERESSI Blocco degli interessi alla data proposta dalla convenzione SOLO PER LE BANCHE CONVERSIONE DEL DEBITO IN CAPITALE Reperimento di nuovi finanziatori Clienti della Banca RICHIESTA DI ULTERIORI INTERVENTI FINANZIARI Erogazione di nuova finanza