Contrattazione di secondo livello Attuazione della contrattazione di genere, quali modalità e quali effetti I CONFERENZA DONNE FIBA PIEMONTE I CONFERENZA.

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Contrattazione di secondo livello Attuazione della contrattazione di genere, quali modalità e quali effetti I CONFERENZA DONNE FIBA PIEMONTE I CONFERENZA DONNE FIBA PIEMONTE Estratto da: Nella contrattazione di secondo livello il Welfare State in una prospettiva di genere a cura del Gruppo di direzione del Coordinamento Donne Nazionale CISL Presentazione a cura di Nadia Vittone – Referente Donne FIBA CISL Piemonte

La contrattazione decentrata è un processo sociale pone alla nostra organizzazione la necessità di conoscere le specificità aziendali, settoriali e territoriali nonché di dotarsi di strumenti di analisi e valutazione che vanno ben oltre i puri e semplici riferimenti normativi e legislativi per vincere la sfida di una società eterogenea, dove vecchi e nuovi bisogni dei lavoratori, delle lavoratrici, delle imprese e dei territori possono trovare risposte condivise La contrattazione decentrata, una sfida politica e culturale di primo piano

Lavvio di tavoli con le istituzioni regionali, provinciali, territoriali e con le imprese apre la strada per concretizzare lidea della Cisl a favore del secondo livello di contrattazione per fare proposte per dare risposte compatibili con le risorse, la cultura, le esigenze e la specificità del territorio.

Regole condivise tra le parti e relazioni sindacali partecipative Il nuovo modello contrattuale decentrato, come ci insegna il recente accordo di Pomigliano e gli accordi sullinnovazione del modello contrattuale, ci invitano ad una riflessione sulla necessità di costruire relazioni industriali partecipative e sullesigibilità degli accordi stessi Esigibilità che inevitabilmente necessita di regole e procedure condivise tra le parti per un miglior governo del conflitto e per la valorizzazione del capitale umano.

Regole condivise tra le parti e relazioni sindacali partecipative La contrattazione decentrata può fare un salto di qualità nella definizione delle regole e delle procedure che diano certezze alle parti esse non limitano né la libertà, né i diritti ma anzi, favoriscono le relazioni sindacali partecipative e il coinvolgimento dei lavoratori

Valorizzazione e gestione delle risorse umane nelle imprese è necessario recuperare i ritardi non più sostenibili della valorizzazione del capitale umano Per accrescere la competitività e la produttività delle imprese occorre rilanciare la funzione del RESPONSABILE DELLE RISORSE UMANE, per molto tempo sottovalutato Occorre quindi ridisegnare gli equilibri tra i diversi poteri allinterno delle aziende.

I diritti fondamentali dei lavoratori e delle lavoratrici Il diritto alla tutela della maternità, Il diritto allequa retribuzione, Il diritto alla sicurezza sul lavoro Il diritto allaccesso alla formazione. La contrattazione decentrata, oltre a coniugare tutele, doveri e responsabilità, previsti dal CCNL e dalla legislazione vigente, dovrà fare un salto di qualità su alcuni diritti fondamentali per i lavoratori e le lavoratrici:

Principi di parità e conciliazione tempi di vita e tempi di lavoro Il rispetto del principio di parità nei luoghi di lavoro, oggi più di ieri, ha un significato ben al di la della mera rivendicazione di soli diritti costituisce un traguardo determinante per la qualità del lavoro, della vita personale e famigliare dei lavoratori e delle lavoratrici e dello stesso benessere organizzativo dellimpresa.

Principi di parità e conciliazione tempi di vita e tempi di lavoro La contrattazione decentrata assume un valore strategico allinterno dei singoli contesti organizzativi aziendali e territoriali dove emergono le difficoltà di conciliazione tra vita privata e lavoro e dove si possono individuare strategie adeguate e soluzioni condivise dalle stesse tra le parti.

Principi di parità e conciliazione tempi di vita e tempi di lavoro È necessario che la contrattazione di secondo livello acquisisca informazioni e strumenti conoscitivi che consentano di incidere positivamente sulle singole realtà lavorative quali ad esempio: Lanalisi approfondita dellorganizzazione del lavoro nellazienda; La promozione di parità nei sistemi di certificazione della qualità aziendale; Limplementazione del Bilancio di Genere come strumento di allocazione delle risorse aziendali; La flessibilità degli orari e delle prestazioni.

Principi di parità e conciliazione tempi di vita e tempi di lavoro ATTRAVERSO MISURE CHE Liberino il tempo Articolino diversamente il lavoro Coinvolgano il territorio Supportino il rientro dalla maternità/paternità Accrescano la flessibilità

Principi di parità e conciliazione tempi di vita e tempi di lavoro Con questi interventi di conciliazione anche le aziende conseguono risultati positivi: Minori costi Minori tassi di assenteismo Crescita e sviluppo della cultura della meritocrazia Reperimento delle professionalità e attrazione dei talenti Migliori capacità gestionali Innovazione, creatività, efficienza, partecipazione dei dipendenti e senso di appartenenza Miglior clima aziendale

La contrattazione decentrata è la sede idonea per lo sviluppo della Bilateralità aziendale e territoriale nella quale è possibile realizzare prestazioni e servizi da destinare alle imprese ed ai lavoratori, coniugando risorse pubbliche e risorse contrattuali. La Bilateralità aziendale e territoriale rafforza le relazioni industriali concertative finalizzate anche al miglioramento dellorganizzazione del lavoro, al sostegno del reddito, alle tutele delle varie tipologie contrattuali, in particolare di quelle di lavoro ad orario flessibile. Un ulteriore spazio della Bilateralità è teso al potenziamento della previdenza complementare. Bilateralità

Occupazione femminile, conciliazioni e ristrutturazione aziendale La contrattazione decentrata è la sede per coniugare lesigenza di sistemi di protezione delloccupazione femminile, la formazione professionale, Il tema degli ammortizzatori sociali gli strumenti di integrazione del reddito Le ristrutturazioni delineano passaggi riorganizzativi che impattano sulle esigenze di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro che con maggior frequenza ricadono sulle donne richiedono loro forme di adattamento e di flessibilità difficilmente gestibili, in assenza di sostegni e di interventi strutturali.

La contrattazione di secondo livello è la sede abilitata a leggere i cambiamenti del mercato del lavoro nei territori. Essa dovrà quindi sviluppare ed agevolare un sistema premiante per laccesso delle lavoratrici alla formazione sulla base di una piena consapevolezza dei fattori critici che ne hanno finora limitato la fruizione. Formazione

È necessario intervenire sugli ostacoli che fino ad oggi hanno limitato la partecipazione delle lavoratrici alla formazione continua: Agevolando la possibilità di accesso alla formazione e di usufruire di luoghi, tempi, supporti adeguati per agevolare la partecipazione ai corsi di formazione Necessità di una formazione soggetta a pianificazione mirata per le lavoratrici Individuazione di una metodologia didattica con strumenti innovativi Formazione

Al fine di: Promuovere attraverso moduli formativi e di aggiornamento il reinserimento del personale assente dal lavoro per lunghi periodo (maternità, congedi parentali, aspettative per lavoro di cura, ecc.) che assicurino il mantenimento delle competenze delle lavoratrici e che non penalizzi il percorso di carriera. Incrementare la partecipazione delle donne alle iniziative di formazione professionale interna ed esterna, individuando nella programmazione della formazione soluzioni logistico temporali che favoriscano la piena fruizione dei medesimi. Formazione

Il tema della sicurezza è fondamentale nei processi di contrattazione di secondo livello. Le donne evidenziano una debolezza sul piano della sicurezza sul lavoro che le vede soffrire il doppio rispetto agli uomini per le malattie professionali generalmente legate allo stress ed al rischio di discriminazione di genere. Emerge il problema del doppio carico di lavoro, soprattutto della fatica mentale derivante dalla necessità di mantenere tutti gli impegni con la stessa intensità e diligenza da una parte e dalla difficoltà di adattamento ad un mondo del lavoro costruito ed organizzato al maschile. La sicurezza sui luoghi di lavoro come strumento di conciliazione

Migliorare il clima delle organizzazioni, promuovere forme di benessere e di autorealizzazione, concorre al ridimensionamento dei carichi da stress che vanno a sommarsi a quelli che riguardano la vita quotidiana e le difficoltà di conciliazione. La donna racchiude in sé cicli biologici che giocano un ruolo di per sé dirompente rispetto ai tempi scanditi da un certo modello di organizzazione del lavoro che spesso non ne tiene conto. La sicurezza sui luoghi di lavoro come strumento di conciliazione

Lavorare per la sicurezza significa anche impegnarsi per inserire nei contratti aziendali e territoriali una serie di provvedimenti connessi: Ai carichi di lavoro Allambiente di lavoro Allautonomia intesa come possibilità di influenzare sui tempi e sulle modalità di lavoro Alla ricerca dellidentità professionale Ai riconoscimenti ed ai benefici Alla creazione di una vita di relazioni sociali e di supporto sociale sia allinterno del luogo di lavoro che alesterno.

Nella cultura della Cisl la concertazione è lo strumento per costruire piani e patti per lo sviluppo condiviso tra tutti i soggetti, Istituzioni, Imprese, Parti Sociali. Tuttavia la concertazione produce risultati concreti solamente se ogni soggetto presente al tavolo ci mette il suo. Nel rapporto con le istituzioni è necessario uno sforzo di concertazione per costruire un sistema armonizzato degli orari dei servizi pubblici, dei trasporti e di tutti i servizi di sostegno degli anziani, dei non autosufficienti e della famiglia. La concertazione

Conclusioni Riflettere sulle straordinarie opportunità offerte dalla contrattazione decentrata e dagli incentivi per essa previsti, è loccasione per favorire la promozione reale e concreta per il rilancio dello sviluppo delloccupazione, della formazione, per garantire la parità di genere e realizzare la conciliazione di tempi di vita e tempi di lavoro. In questo senso la condivisione di buone prassi diventa lo strumento strategico di proposta e di rivendicazione sindacale.