Didattica, competenze, tecnologia Pier Cesare Rivoltella, CREMIT, UCSC Genova, 20 marzo 2013
Schema dell’intervento Una premessa Le nuove competenze legate all’uso della tecnologia La tecnologia e la didattica delle competenze
Premessa Il technological push La “stratificazione concettuale” dei documenti ministeriali Il compito della scuola: Interpretare le culture Educare per la cittadinanza Gap tra formale e informale
Il concetto di competenza Competenza come prestazione, comportamento osservabile (Tyler, 1949) Competenza come disposizione interna astratta (Jolis, 2000) Competenza come orchestrazione di schemi di azione (Perrenaud, 1997) sapere saper fare saper agire
Le dimensioni della competenza Oggettiva = aspetti osservabili, comportamenti e prestazioni Soggettiva = risorse interne (componenti motivazionali, cognitive, decisionali e di autoregolazione); sapere, saper fare, saper essere Intersoggettiva = capacità di lavorare in team, abilità relazionali, intelligenza sociale, riconoscibilità delle capacità del singolo dentro l’organizzazione
I neoapprendimenti La “mente sociale” La “mente estesa” La “mente distribuita” Mente sociale: Levy, de Kerkhove – Intelligenza collettiva e connettiva – Il costrutto di “comunità di apprendimento” (Jonassen), e di “comunità di pratica” “(Wenger) Mente estesa: dal costruzionismo di Papert alle tecnolgoie didattiche Mente distribuita: Siemens, connessionismo
Una nuova Literacy abilità di ricercare, remixare e diffondere informazioni su varie piattaforme abilità di gestire, analizzare, sintetizzare molteplici e simultanei flussi di informazione abilità di creare indipendentemente, all’interno di una visione integrata abilità di rappresentare idee usando una combinazione di linguaggi abilità di confrontarsi con una conoscenza «fluida» e «frammentata», dove i significati si modificano esplorando, approfondendo Jenkins, H. (2009). Confronting the Challenges of Participatory Culture: Media Education for the 21st Century. MacArtur Foundation (http://digitallearning.macfound.org/atf/cf/%7B7E45C7E0-A3E0-4B89-AC9C-E807E1B0AE4E%7D/JENKINS_WHITE_PAPER.PDF)
Gli EAS e le competenze Dimensioni Criteri Indicatori Aspetti strutturali della competenza Traguardi formativi che consentono di apprezzare l'acquisizione delle dimensioni Evidenze che denotano la presenza o meno dei criteri Capacità tecnica di lettura Velocità di lettura a prima vista Correttezza Sa leggere in modo scorrevole Sa leggere in modo corretto
Struttura di un EAS
Il lavoro a casa Nella nostra tradizione didattica: Nel metodo EAS: Dopo la lezione Favorire la ripetizione, fissare le routines Scarsamente motivante Nel metodo EAS: Anticipazione Lettura, analisi, ricerca, esperienza
La fase iniziale della lezione Framework concettuale Situazione-stimolo Consegna Problem solving e Adaptive Decision Making
Il momento preparatorio: schema
L’attività Il fattore tempo Lavoro individuale o di piccolo gruppo Produzione di un artefatto Condivisione interna ed esterna
Il momento operatorio: schema
Debriefing Brain storming libero Tecniche di indirizzamento (Short Writing, Answer & Question) Mappe concettuali …
Il momento ristrutturativo: schema
In conclusione Pensiero breve «La brevità, come l’ha definita la tradizione retorica, consiste nel dire molte cose in poche parole e, se fosse possibile, a far pensare più di quanto si dica» (Roukhomovsky, 2001; 4) Curricolo breve Significatività vs Quantità
Grazie! Pier Cesare Rivoltella, UCSC piercesare.rivoltella@unicatt.it http://piercesare.blogspot.com Skype: pier.cesare.rivoltella