Il ruolo dei Servizi di vigilanza e prevenzione delle ASL per la prevenzione del cancro professionale Giorgio Di Leone Segretario SNOP Regione Puglia Servizio.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
TECNOLOGIA ALIMENTARE ARTE O SCIENZA? Franco Antoniazzi < Apertamente Roma, 3 novembre 2004.
Advertisements

Pensare da economista Capitolo 2.
Roma, 16 novembre 2010 SPT – Il sistema di accettazione Gestione centralizzata Dott. Paolo Spadetta.
CORSO PER OPERATORI DI COMUNITA BIENNIO 2004/2005 Vicenza, 19 marzo 2004 Direzione Regionale per i Servizi Sociali Servizio Prevenzione delle Devianze.
La scuola come impresa sociale: responsabilità e rendicontazione
Il CTS come strumento di supporto allinclusione Roberto Santoni Dirigente scolastico.
IMPRESA E DIRITTO: Licenze e Autorizzazioni per aprire IMPRESA E DIRITTO: Licenze e Autorizzazioni per aprire Licenze e Autorizzazioni per aprire:ACCOMPAGNATORE.
Il mondo di lavoro E una attività economica attraverso la quale le persone soddisfano i loro bisogni. xhenete kopani.
Sistema informativo IrisWIN
I processi auto valutativi e il miglioramento delle azioni della scuola Iseo, 20 novembre 2012 Bruna Baggio.
Progetto Meeting Fitness 2011/2012 Progetto di promozione dellattività sportiva dilettantistica attraverso il Fitness.
LarioFiere - Erba 29 febbraio Premessa – perché EXPANDERE Anno 2005: alcuni imprenditori associati a CDO, chiedono maggiore spazio alla relazione.
PAAS N. 118 e N. 243 Monsummano Terme Gestiti da: Cooperativa Giodò Cooperativa Sociale Gli Altri.
Scuola primaria Cagliero/Rodari
GE.CO. Gestione per competenze. Introduzione a GE.CO. Orienta nella scelta di nuovi modelli organizzativi. Elabora modelli concettuali ed operativi. Introduce.
I Videoterminali.
Piano gestione solventi
Le varie fasi del progetto sono state veramente ricche di emozioni e di interrogativi : pensare ad una idonea metodologia per adoperarsi nella comunità
Industrie eco-sostenibili Maggiore rispetto della natura utilizzando nuove fonti rinnovabili Rispetto per la natura Prevenzione inquinamento.
SEZIONE I - CAMPO DI APPLICAZIONE > 2 m SEZIONE II – DISPOSIZIONI DI CARATTERE GENERALE ALLEGATO XVIII VIABILITÀ NEI CANTIERI, PONTEGGI E TRASPORTO.
ABILMENTE International Classification of Functioning, Health and Desease Poggio Mirteto, 31 gennaio 2012.
Telemarketing & Market Research Advanced on Line Business Oriented Research Solutions ALBORS.
MINISTERO DELLA DIFESA Direzione Generale per il Personale Civile TAVOLO TECNICO DEL 2/08/2012 CON LE OO.SS. NAZIONALI DEL MINISTERO DIFESA IN MATERIA.
1 circolare n° 8 circolare n° 8 6 marzo La direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto a.
Imprese con non più di 50 dipendenti e non hanno sviluppato un volume d'affari superiore a 10 milioni di euro, avviate all'interno della zfu dal 01/01/2008.
Università degli studi di Pavia Facoltà di Economia a.a Sezione addendum Analisi della trasparenza Giovanni Andrea Toselli.
COMUNE DI MEDOLAGO Regolamento edilizio 2013 Consiglio Comunale del 4 marzo 2013.
Sperimenta la flessibilità Migliora la tua impresa Progetto sperimentale per la diffusione nelle PMI di strumenti organizzativi a supporto della Conciliazione.
ReteComuni La rete dei comuni per condividere strategie e strumenti sui temi: entrate locali, gestione territoriale, tecnologie e sicurezza Marzo 2012.
Liceo Statale Martin Luther King Viale Pietro Nenni,136 – Favara (AG) Tel sito web: -
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CLASSI III A E III B ISTITUTO COMPRENSIVO T. GULLUNI Colonna (Roma)
Istituto Maria Montessori - Divisione FAD –
AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
Il ritaglio delle materie e gli interessi Corte cost., sent. 138/1972 Non si può affermare, dunque, che per la definizione delle materie elencate nell'art.
Simboli di Rischio Chimico
17 aprile 2007 AUTOMOTIVE NETWORK TEAM Una Rete per le Reti.
Convegno regionale RLS FILCAMS-FISASCAT-UILTUCS Milano, 27 novembre 2012 Lavoratrici e lavoratori di commercio terziario turismo e servizi riusciranno.
Aderente a Catania, 25 – 26 novembre 2005 Limpresa sociale: Cosa cambia per noi Logo cooperativa consorzio Gira por la diversidad Cooperativa Glück/ CO.I.S.S.
CORSO DI FORMAZIONE PER I LAVORATORI SULLE SALUTE E SICUREZZA
RAGAZZE, RAGAZZI, AL LAVORO!
Istituto degli InnocentiRegione Molise C orso di formazione La comunicazione pubblica La redazione web Campobasso 12/13 Aprile 2004.
Riva del Garda Fierecongressi Richiesta di parere per impianto destinzione automatico a pioggia. Si tratta dellampliamento di un impianto esistente, inferiore.
Realizzato da: Marcello Santopietro Funzionario di Vigilanza INAIL.
Perché insegnare statistica a scuola Utilità della Statistica 1.è a fondamento della crescita democratica di un nazione moderna 2.è essenziale per monitorare.
Ruolo di ARPA FVG nella gestione dei dati ambientali Dott. Giorgio Mattassi Direttore Tecnico Scientifico ARPA FVG Udine, 15 dicembre 2010 Auditorium regionale.
GLI STUDI DI SETTORE: UN PROCESSO GRADUALE DI EMERSIONE IN UN CONTESTO DI COMPLIANCE 1.
GENESOFT Il web multimediale per la terza età Relatore : Marco Casario Genesoft Srl
Computer & Scuola Realizzare la fase dimplementazione delle nuove tecnologie in Europa.
VADEMECUM PER DATORI DI LAVORO
METODOLOGIA DEL LAVORO SOCIALE E SANITARIO
NORMATIVA BASE SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
Introduzione 1 Il Decreto Legislativo 626/94 prescrive le misure finalizzate alla tutela della salute e alla sicurezza dei lavoratori negli ambienti di.
La Sicurezza sul Lavoro in relazione al Rapporto Lavorativo Le Sanzioni La Sicurezza sul Lavoro in relazione al Rapporto Lavorativo Le Sanzioni.
NOVITÀ IN MATERIA DI LAVORO ultimi interventi normativi MASSA CARRARA, 2 dicembre 2013 Direzione Relazioni Industriali.
1 Staff Partnership e Relazioni Internazionali Lamezia Terme 30 novembre 2006.
Strumenti di contrasto e prevenzione della corruzione per le PMI alla luce delle nuove normative Camera di Commercio di Bergamo 16 ottobre 2013 Strumenti.
1 PROGETTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI COLLEGATI ALLO STRESS LAVORO- CORRELATO (D. Lgs. 81/08, art. 28 e s.m.i.) febbraio Servizio Prevenzione e Protezione.
ICF e Politiche del Lavoro
Convegno internazionale Laccordo europeo relativo allo stress lavoro-correlato tra le parti sociali: lo sviluppo e limplementazione in Italia Dott.ssa.
LA SICUREZZA NELLE AZIENDE OSPEDALIERE, ELEMENTI PER ELABORARE UN BILANCIO A ree di eccellenza e bilancio di attività nella prevenzione sul lavoro in azienda.
Ruolo dell’ ispettore del Lavoro Bruno Saddi
LA MOVIMENTAZIONE MANUALE DI CARICHI
Comunicazioni Obbligatorie
L 'armonizzazione con il modello organizzativo 231 I modelli organizzativi nel nuovo sistema delineato dal d.lgs. 81/08 Avv. Pietro Domenichini, Fermignano.
Giancarlo Colferai - CEPAS
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
1 Roma, 18 febbraio 2004 Progetto disabili Telelavoro: La tecnologia come strumento per linserimento dei disabili nel mondo del lavoro.
È una ricerca IL REDDITO DEGLI IMMIGRATI. È una ricerca QUANTI SONO? STIMA DELLA POPOLAZIONE STRANIERA ALLINIZIO DEL Soggiornanti stranieri.
La Commissione europea, i servizi delloccupazione degli Stati membri e ogni altro eventuale partner nazionale creano una rete europea di servizi denominata.
Linee e obiettivi delle Politiche sociali regionali LA PARTECIPAZIONE Valorizzare le intelligenze e le risorse presenti; affermare diritti e responsabilità
Transcript della presentazione:

Il ruolo dei Servizi di vigilanza e prevenzione delle ASL per la prevenzione del cancro professionale Giorgio Di Leone Segretario SNOP Regione Puglia Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro AUSL BA/3

Nei paesi industrializzati: % della popolazione generale si ammala di cancro nel 20 % dei casi è la principale causa di decesso il 6% delle morti per neoplasia maligna si verifica prima dei 45 anni il 60% dopo i 65 anni di età

Lesposizione professionale ad agenti cancerogeni contribuisce: allincremento globale del tasso di tumori normalmente diffusi (polmone, app. digerente) alla comparsa precoce di tumori, in seguito alla riduzione del tempo di latenza allincremento dellincidenza di tumori rari (angiosarcoma epatico, mesoteliomi, adenocarcinoma delle fosse nasali) allincremento di tumori multipli in singoli soggetti

Il riconoscimento delleziologia professionale è reso difficoltoso da: lunga latenza assenza di caratteri specifici utili per la diagnosi differenziale concomitante esposizione negli ambienti di vita a miscele di cancerogeni

Doll e Peto nel 1978 hanno quantificato nel 4% le neoplasie indotte da esposizioni professionali L'Istituto dei Tumori di Milano nel 2001 quantifica in un range variabile tra il 4 e il 15% il contributo dellesposizione professionale per linduzione delle neoplasie

Nel 1988 il Prof. Gaffuri (Istituto del Lavoro di Verona) ha riferito che secondo il Consiglio Sanitario Nazionale nel periodo i tumori di origine professionale dovrebbero essere il 2 % del totale Nello stesso periodo i decessi per tumore sono stati complessivamente Sarebbero attesi circa tumori professionali. I decessi totali per malattie professionali nello steso periodo sono stati solo 19 Più in generale: ogni anno muoiono di tumore in Italia circa persone. Applicando la frazione del 4% indicata da Doll e Peto, si attenderebbero nuovi casi di tumore professionale ogni anno. LINAIL riconosce ogni anno tumori professionali, prevalentemente legati allamianto. Che fine fanno tutti i casi non denunciati?? Perché non viene posta diagnosi di malattia professionale?? Che fine fanno tutti i casi non denunciati?? Perché non viene posta diagnosi di malattia professionale??

Nel periodo , in Italia: 4,2 milioni di esposti 24% degli occupati 5,5 milioni di esposizioni Sistema informativo sulle esposizioni a cancerogeni noti e sospetti (CAREX)

ESEMPI DI CANCEROGENI PRESENTI IN ALCUNE DIFFUSE LAVORAZIONI

27/02/2001 Commissione delle Comunità Europee : Libro bianco relativo alla Strategy for a future Chemical Policy 29/10/2003 Parlamento e Consiglio Europeo: Proposte di Regolamento e di Direttiva concernenti la Registrazione, la Valutazione e lAutorizzazione delle sostanze chimiche 27/02/2001 Commissione delle Comunità Europee : Libro bianco relativo alla Strategy for a future Chemical Policy 29/10/2003 Parlamento e Consiglio Europeo: Proposte di Regolamento e di Direttiva concernenti la Registrazione, la Valutazione e lAutorizzazione delle sostanze chimiche SISTEMA REACH SISTEMA REACH : le imprese che producono, importano e utilizzano sostanze chimiche saranno chiamate a valutarne la pericolosità, sostituendole nel caso risultassero pericolose per la salute e per lambiente

In questo contesto, quali possono essere le funzioni svolte dai Servizi dei Dipartimenti di Prevenzione delle AUSL?

VIGILANZA SUL RISPETTO DELLE NORMATIVE INFORMAZIONE, FORMAZIONE, ASSISTENZA VIGILANZA EPIDEMIOLOGICA PRINCIPALI FUNZIONI DEI SERVIZI DIPARTIMENTALI

Il Datore di lavoro ha lobbligo di valutare i rischi presenti negli ambienti di lavoro (con particolare riferimento agli agenti cancerogeni e mutageni) e di ripetere tale valutazione in occasione di modificazioni dellattività e di specifiche segnalazioni effettuate dal Medico Competente. Lobiettivo è comunque quello di raggiungere la massima sicurezza tecnologicamente ottenibile attraverso leliminazione e la sostituzione delle materie prime maggiormente a rischio con altre più sicure. D.Lgs. 626/94: art. 63 commi 1,4 e 5; art. 69 comma 5, lett a)

VALUTAZIONE PRELIMINARE D.Lgs. 626/94: art. 72 quater QUANDO DEVE ESSERE EFFETTUATA? In occasione della richiesta di concessione edilizia per N.I.P.? Congiuntamente alla presentazione di All. 9 ex art. 48 DPR 303/56? Al momento del nulla osta per inizio attività?

RISCHIO MODERATO VALUTAZIONE DEI RISCHI CAMPIONAMENTO ALGORITMI MONITORAGGIO BIOLOGICO RISCHIO IRRILEVANTE PER LA SALUTE

PICCOLE E MEDIEIMPRESE PROCEDURE SEMPLIFICATE DEPENALIZZAZIONE TESTO UNICO DELEGA 626

Particolare attenzione merita la valutazione dei rischi nel caso in cui siano presenti lavoratori atipici (ad es. nel caso di lavori interinali) È opportuno applicare sempre il PRINCIPIO DI PRECAUZIONE, che suggerisce un approccio cautelativo nella gestione dei rischi sanitari ed ambientali quando questi siano caratterizzati da conoscenze incomplete o insufficienti

Il Datore di lavoro ha precisi obblighi di informazione e formazione nei confronti degli esposti a rischi lavorativi Troppe volte questo adempimento viene ottemperato esclusivamente in maniera formale (per volontà sia dei Datori di lavoro che degli stessi lavoratori) Sarebbe il caso di individuare formatori istituzionalmente preposti, che assicurino una corretta e completa formazione

La vigente normativa impone ai Datori di lavoro unelevata quantità di comunicazioni e registrazioni che devono essere comunicate ai differenti Organi istituzionali preposti Queste comunicazioni rappresentano unimportantissima fonte sia per quanto concerne le verifiche ispettive che, soprattutto, dal punto di vista del monitoraggio sanitario ed epidemiologico.

Le sanzioni per i Datori di lavoro

Lattività di consulenza non può essere prestata dai soggetti che svolgono attività di controllo e vigilanza Gli operatori AUSL possono svolgere... attività di informazione... ed assistenza in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, in particolare nei confronti delle imprese artigiane e delle piccole imprese e delle rispettive associazioni dei Datori di lavoro D.Lgs. 626/94: art. 24, comma 2

FORMAZIONE Gli operatori dei Dipartimenti di Prevenzione delle AUSL, forti delle competenze tecniche acquisite nel corso dei numerosi anni di attività, e della conoscenza delle realtà territoriali derivanti dallattività ispettiva, possono farsi carico della formazione dei diversi attori della sicurezza negli ambienti di lavoro: datori di lavoro RSPP RLS lavoratori

FLUSSI INFORMATIVI I Dipartimenti di Prevenzione delle AUSL dispongono di una significativa mole di dati che, a parte quelli derivanti dalla letteratura scientifica e tecnica normalmente disponibile in rete, deriva da attività specifiche dei Servizi: campionamenti in corso di attività ispettiva verifiche ispettive sulle realtà produttive territoriali dati desumibili dal corredo di notifiche che vengono inviate dal Datore di lavoro allorgano di vigilanza (registri degli esposti, cartelle sanitarie, ecc.)

VALUTAZIONI EPIDEMIOLOGICHE Dallanalisi di tutti i dati desumibili dallattività effettuata dai Servizi AUSL e dal confronto con i dati di letteratura, devono derivare opportune valutazioni epidemiologiche che consentano una più corretta conoscenza del rischio cancerogeno e mutageno presente sui territori di competenza.Queste valutazioni devono divenire: opportuno strumento di conoscenza messo a disposizione, oltre che del mondo tecnico - scientifico, anche di quello politico ed imprenditoriale fonte indispensabile per la programmazione di piani mirati, da attivarsi sul territorio. indispensabili strumenti per lelaborazione di linee guida

EX ESPOSTI Obbligo per il datore di lavoro di richiedere allISPESL le cartelle sanitarie e di rischio e le annotazioni individuali del personale in fase di assunzione, precedentemente esposto ad analogo agente cancerogeno Consegna al dipendente e allISPESL, in occasione del licenziamento, della cartella sanitaria e di rischio E dopo?? Chi effettua la successiva sorveglianza sanitaria? Chi si fa carico degli oneri economici?

Luomo e la sua sicurezza devono costituire la prima preoccupazione di ogni avventura tecnologica. Non lo dimenticate mai quando siete immersi nei vostri calcoli e nelle vostre equazioni!! A. Einstein