La grammatica Possiamo distinguere tre tipi di grammatica: grammatica mentale (competenza): raccoglie le regole e ne governa l’uso grammatica descrittiva: si occupa di illustrare, catalogare, descrivere le regole di una lingua grammatica pedagogica: studia il modo di organizzare le regole per poterle graduare e facilitarne così l’acquisizione
Tecniche di acquisizione delle regole Tecniche di inclusione in due insiemi: si danno una serie di parole e vanno divise in due insiemi in base ad una logica si basano sui concetti di categorizzazione e di analogia si possono «complicare» con regole come quella dei plurali irregolari Tecniche di esclusione da un insieme: è semplicemente il percorso opposto al precedente, molto usato in ambito britannico col nome di odd man out (escludere da un gruppo ciò che non ne soddisfa le regole)
Tecniche di acquisizione delle regole Seriazione: consiste nel riordinare una serie caotica in base ad un parametro dato; la possibile arbitrarietà del risultato può essere utile spunto di riflessione tra gli studenti Tecniche di manipolazione (es. volgi al plurale, volgi al femminile…): puntano più sull’applicazione della regola che sulla riflessione Tecniche di esplicitazione: riguardano sia la sintassi che il lessico; si può lavorare su sinonimi, iperonimi (il tutto per la parte), iponimi (la parte per il tutto)… Esercizi strutturali: possono essere pattern drills o anche più comunicativi
Tecniche di acquisizione delle regole Correzione fonetica: si danno coppie minime che si differenziano tra loro solo per un fonema può essere ansiogena, ma anche gestita come gioco alla scoperta dell’apparato fonatorio Intonazione: la tecnica più utile per fissare l’intonazione è la ripetizione regressiva (spezzettare la frase e partire dall’ultimo troncone, aggiungendo via via gli altri) si possono usare modelli ritmici Aspetto grafemico: la copiatura è il sistema migliore per fissare l’ortografia, soprattutto se è una copiatura mnemonica
Tecniche di acquisizione delle regole il gioco di solito è poco usato in classe in quanto ritenuto tempo perso: assolutamente vero il contrario, perché permette l’acquisizione spontanea ritenuto infantile: nemmeno serve dimostrare il contrario… ritenuto distraente: è vero, ma questo è il suo punto di forza, in quanto permette l’acquisizione spontanea (distrae l’intelligenza analitica, ma attiva quella emotiva, ideale per un apprendimento a lungo termine)
L’acquisizione del lessico L’apprendimento del lessico è stato trascurato sia dall’approccio strutturalista degli anni ‘50, sia da quello comunicativo dagli anni ’70 in poi negli anni ‘90 Willis torna a proporne la questione con il suo Lexical Approach, pur non privo di incongruenze acquisire lessico significa percepire una parola o un item lessicale e fissarli nella memoria semantica oltre a quello mnemonico c’è il problema della grammatica della formazione lessicale (come si forma un suffisso, come si forma un aggettivo…); a volte nascono mostri, ma meglio di niente…
Attività per l’acquisizione lessicale Accoppiare memoria verbale e visiva: si tratta di combinare la parola e l’immagine ad essa relativa, o alla vita reale Accoppiare memoria verbale e cinestetica: in questo caso il lessico si lega a dei movimenti Accoppiare memoria verbale e musicale / ritmica: si memorizza una canzone, e quindi il patrimonio lessicale in essa contenuto Creare reti semantiche: in questo caso si deve lavorare sui campi lessicali, visto che non si lavora sulla singola parola ma sulla relazione tra complessi di parole
Attività per l’acquisizione lessicale diagrammi a ragno di connotazione: si parte da una parola per trovarne le possibili connotazioni diagrammi a ragno di polisemia: si parte da una parola per capirne le sfumature semantiche mappe semantico-grammaticali: parole che cambiano di nome se al maschile o al femminile poster situazionali: visione d’insieme di una situazione tipica (ristorante, stazione, scuola…) forme di inclusione o esclusione da un insieme creazione di una poesia con elementi fissi (ad es. due aggettivi e tre avverbi partendo dalla parola data)
L’aiuto delle glottotecnologie da questo punto di vista il supporto migliore è il computer (come strumento di lavoro, ma anche di immagazzinamento del materiale via via appreso) tra gli strumenti lessicali troviamo siti di approfondimento relativi ad un materiale didattico: vista la rapida obsolescenza di molte informazioni (soprattutto di cultura e civiltà), molti editori si sono cautelati affiancando ai CD (statici) informazioni reperibili su siti (dinamici) materiali di supporto e recupero individualizzato: esercizi allegati ai manuali didattici, o reperibili in numerosi siti specifici
L’aiuto delle glottotecnologie creazione di una grammatica di riferimento: può essere molto utile per lo studente crearsi una sorta di «grammatica fai da te» in cui inserire man mano le cose apprese (che siano a livello lessicale, semantico, grammaticale…). L’utilità sta nel fatto che questa «grammatica» è creata dall’utente è scritta in modo che risulti chiara a lui contiene quel che egli stesso ha scoperto