LA QUESTIONE MORALE
NELLA NOSTRA SOCIETA ESISTE UNA GRANDE DIVERSITA DI ATTEGGIAMENTI NEI CONFRONTI DEI VALORI.VALORI QUESTO SI DEFINISCE PLURALISMO ETICO.PLURALISMO ETICO
VALORE Dal latino valeo, valgo; indica ciò che ha valore di per sé; in generale, il valore designa ciò per cui qualcosa è buono, bello, utile, desiderabile. In morale, indica qualcosa per cui vale la pena vivere e morire. Si tratta allora di valori assoluti: Dio, la libertà, la verità, lamore.
SITUAZIONE ATTUALE Sono sempre meno apprezzati i valori tipici delle società tradizionali (lassiduità al lavoro, il sacrificio, la gratuità, la perseveranza, il senso della patria, il rispetto della tradizione, la fedeltà agli impegni presi,ecc.) Sono maggiormente cercati altri valori inerenti soprattutto alla sfera individuale (la libertà, la felicità, la tenerezza, la prestanza fisica, laspetto estetico, lefficienza, il successo.) Primeggia la cultura della soggettività: la rivendicazione dei diritti personali precede e a volte sopprime la fedeltà ai doveri pubblici.
La ricerca del benessere attraverso i beni materiali (consumismo) fa dimenticare la ricerca dei beni immateriali (affettivi, culturali, spirituali). Si diffonde un atteggiamento relativista: il bene e il male non dipendono da principi assoluti validi per tutti e per sempre ma vengono definiti di volta in volta in base alle circostanze. Lanonimato nei rapporti sociali ricaccia nel privato le scelte morali dei singoli individui: lambiente pubblico rimane indifferente ai motivi profondi che hanno portato ad una scelta
ETICA Il problema centrale delletica è individuare qual è il fine della vita umana e indicare i mezzi per raggiungerlo
NORMA Dal latino norma, strumento per misurare. Indica una regola di condotta che definisce il comportamento dei membri di un dato gruppo, in armonia coi valori di una data società. Come tale è aiuto per il singolo a integrarsi nel gruppo, ed è strumento per il gruppo di controllo sociale. Lassunzione di una norma avviene attraverso meccanismi sociali fatti di convenzioni, abitudini, costume, moda.
SISTEMA MORALE E un insieme coordinato e gerarchizzato di rappresentazioni mentali, valori, regole, tradizioni, che ogni società pone alla base della vita collettiva per darle un senso, un orientamento e un progetto da attuare. Alla base di ogni sistema morale cè necessariamente una certa idea del bene e del male.
CONCETTO DI BENE E DI MALE Esiste unintuizione originaria e incancellabile che fa dire infallibilmente che delle azioni sono buone e cioè fanno il bene del soggetto ed altre cattive, cioè che fanno il suo male, che certi atteggiamenti sono eroici ed altri volgari. Luomo porta in sé una legge che approva il bene e condanna il male: è la cosiddetta LEGGE NATURALE.
LEGGE NATURALE E quella conoscenza innata di ciò che è bene e ciò che è male che ognuno porta con sé dalla nascita (es. è male uccidere una persona, maltrattare un bambino, tradire un amico, ecc.) Non ci dovrebbe essere bisogno delle norme imposte dallesterno ma purtroppo i limiti della natura umana rendono necessari diversi codici di comportamento come ad es. Codice civile, penale, della strada, ecc.
LA COSCIENZA E la capacità che consente alluomo di emettere un giudizio pratico circa la moralità dei suoi atti individuali, il cosiddetto: GIUDIZIO MORALE
Ela capacità di discernere se un atto o un atteggiamento è conforme o meno alla norma morale, non solo considerata in sé stessa, ma tenendo conto dei moventi, delle circostanze e degli effetti dellazione.
Alcuni autori la definiscono come quella voce interiore che esorta e incoraggia, inquieta e interroga, rimprovera e accusa, approva e loda. La coscienza fa sentire la soddisfazione per il bene compiuto, e il rimorso per il male fatto.
La coscienza è sempre qualcosa di profondamente personale. Molto dipende dalleducazione ricevuta e dal rapporto che genitori ed educatori hanno loro stessi con le leggi morali.