La violenza contro le donne: definizioni e questioni aperte Associazione Il progetto Alice
La violenza contro le donne la definizione dell’ONU “…ogni atto di violenza fondato sul genere che comporti o possa comportare per la donna danno o sofferenza fisica,psicologica o sessuale, includendo la minaccia di questi atti, coercizione o privazioni arbitrarie della libertà, che avvengano nel corso della vita pubblica o privata…” (art.1) Fonte: Declaration on the elimination of violence against women, United Nation General Assembly, 20 dicembre 1993, New York, US.
La violenza contro le donne definizione della World Bank “…qualsiasi atto che comporti l’uso di forza fisica o verbale, di coercizione diretta ad una donna o ragazza che produca sofferenza fisica o psicologica, umiliazione o deprivazione arbitraria della libertà e che perpetua la condizione di subordinazione delle donne” Fonte: World Bank Report, 1994
La violenza contro le donne: una definizione psicologica La violenza è considerata una forma di aggressività che si manifesta in forma di reazione a ingiustizie realmente o immaginariamente subite come tentativo di affermazione della propria personalità come incapacità di tollerare la frustrazione prodotta dallo scarto tra i propri desideri e la loro realizzazione. Fonte: La casa sul filo. Suggerimenti per un percorso di educazione non violenta.
Quali forme assume la violenza? Violenza fisica Violenza sessuale Violenza psicologica Violenza economica Violenza spirituale Fonte: Casa delle donne per non subire violenza, Bologna.
Violenza fisica Spintonare, tirare i capelli Dare schiaffi, pugni,calci Colpire con oggetti Strangolare Ustionare Ferire con un coltello Infliggere mutilazioni genitali Torturare Uccidere Fonte: Casa delle donne per non subire violenza, Bologna
Violenza sessuale (1) Battute e prese in giro a sfondo sessuale Fissare insistentemente e in modo allusivo Esibizionismo Telefonate oscene Proposte di rapporti sessuali non voluti Palpeggiamenti e toccamenti a sfondo sessuale non voluti Fonte: Casa delle donne per non subire violenza, Bologna
Violenza sessuale (2) Rapporti sessuali imposti Stupro Costringere a comportamenti sessuali umilianti o dolorosi Gravidanze o aborti imposti Tratta delle donne e sfruttamento sessuale Fonte: Casa delle donne per non subire violenza, Bologna
Violenza psicologica Battute e prese in giro dirette ad umiliare Minacce, e in particolare minacce di violenza Isolamento e controllo Insulti, anche di fronte ad altre persone In generale: comportamenti che danneggiano l’identità e l’autostima della donna, la sua possibilità di benessere, soprattutto se persistenti. Fonte: Casa delle donne per non subire violenza, Bologna
Violenza economica Controllo dello stipendio della donna o delle entrate familiari, impedendole qualsiasi decisione in merito Divieto o costrizione a lavorare, obbligo a lasciare il lavoro Costrizione a firmare documenti, a intraprendere iniziative economiche, a volte truffe Fonte: Casa delle donne per non subire violenza, Bologna
Violenza spirituale Distruzione dei valori e della fede religiosa di una donna attraverso la ridicolizzazione sistematica Costringere una donna con la violenza o il ricatto a fare cose contrarie ai suoi valori, o a non fare cose obbligatorie nella sua religione Fonte: Casa delle donne per non subire violenza, Bologna
I luoghi della violenza Violenza nei luoghi pubblici (strade, parchi,bar, locali, etc.) Violenza all’interno delle mura domestiche (la propria casa, la casa di parenti o amici, etc.) Violenza (o molestie) sul luogo di lavoro (luogo di lavoro, inviti ricevuti sul luogo di lavoro, etc.)
Perché la violenza di genere? Rapporti di potere diseguali tra uomini e donne (economici, politici, culturali) autonomia finanziaria e diversa presenza nel mercato del lavoro di donne e uomini; struttura delle relazioni di genere nella storia (es: patria potestà del marito sulla moglie e sui figli) Diversi modelli sociali sulla sessualità e il desiderio maschile e femminile (es.la disponibilità del corpo femminile e l’istinto sessuale maschile); Fonte: Romito (2000)
Stereotipi sulla violenza di genere (1) Sulle donne… “Va in giro vestita in un modo tale che se l’è cercata!” “Se lui la picchia ci sarà un motivo, no?” “Vedrai che se lei proprio non voleva, non sarebbe successo” “Si è ricordata di andare dalla polizia troppo tardi, di sicuro non è vero”
Stereotipi sulla violenza di genere (2) Sugli uomini… “Un uomo di fronte ad una donna provocante non può resistere all’istinto” “Gli stupratori sono uomini stranieri oppure tossicodipendenti” “Gli ha fatto violenza perché è malato, un uomo normale non farebbe una cosa così” “Gli uomini sono fatti così, la violenza e la forza sono una loro caratteristica, anche se ogni tanto si lasciano andare”
Stereotipi sulla violenza di genere (3) Sui luoghi… “Le violenze avvengono in strada o in luoghi bui e isolati” “Casa mia è il luogo più sicuro del mondo, non mi può succedere niente” “Sono cose che ti possono succedere con gli estranei, non con le persone che conosci”
Stereotipi sulla violenza di genere (4) Nella tradizione popolare… Picchia tua moglie ogni sera: tu non sai perché lo fai, ma lei lo sa. Buono o cattivo che sia, al cavallo si dà di sprone. Buona o cattiva che sia alla moglie si dà con il bastone. La donna è come la chitarra. Prima la si suona e poi la si appende al chiodo.