Il decalogo delle caratteristiche di un buon libro

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Il decalogo delle caratteristiche di un buon libro

presentarsi con una veste grafica gradevole a presentarsi con una veste grafica gradevole a . Contenitore: colorato – con una illustrazione attraente e coerente alla storia – titolo che colpisca l’attenzione – formato e materiale variabile – rilegatura resistente – tipo di carta adatta alla struttura del contenuto e al formato – quarta di copertina inerente – b. contenuto: testo (caratteri leggibili e nitidi, di corpo inversamente proporzionale all’età) – illustrazioni (impaginazione appropriata, qualità estetica, coerenza con il testo, movimento e duttilità, colori nitidi e non sfumati per i più piccoli) indipendentemente dalla veste grafica la trama deve essere strutturata in maniera avvincente, lunghezza proporzionale all’età e con parole conosciute, anche perché determinante per il testo e le illustrazioni

2. Avere una copertina esteticamente attraente e in linea con il contenuto Autore e Illustratore Titolo Illustrazione di copertina Casa editrice

3. Avere una quarta di copertina che non dia false informazioni Presentazione del contenuto (abstract) Notizie sull’autore ed eventuale foto Notizie sull’illustratore ed eventuale foto Brevi recensioni da quotidiani Notizie sulla collana ed eventuali piccole immagini Codice a barre Prezzo

4. Non fornire indicazioni sulla fascia d’età, porrebbe dei limiti imbarazzanti Domanda: Chi deve decidere qual è l’età giusta del lettore da inserire in quarta di copertina? Risposta: il lettore Domanda: chi decide veramente? Risposta: editore, raramente l’autore

5. Non rinunciare mai alla presenza di illustrazioni, sono gradite a qualsiasi età e indispensabili nei libri per ragazzi perché l’illustrazione, soprattutto di copertina, attira sia il bambino che l’adulto per i bambini non lettori l’illustrazione è fondamentale stimola la memoria visiva stimola la curiosità favorisce la comprensione del testo può essere un punto di partenza per la verbalizzazione educa all’educazione estetica

6. Avere illustrazioni belle dal punto di vista estetico ed artistico Alcune tecniche sono più adatte di altre ad illustrare libri per bambini Evitare immagini stereotipate, piatte e impersonali L’illustratore deve essere un artista vero Usare carta che valorizzi l’immagine L’illustrazione ricca di particolari non è adatta a bambini piccoli

7. Avere illustrazioni che creino un legame inscindibile con il testo (quando c’è) L’ideale è che autore e illustratore siano la stessa persona Domanda: chi sceglie il disegnatore per illustrare un testo? Risposta: editore – in alcune case editrici si lavora sul rapporto tra autore e illustratore

8. Offrire un testo impeccabile dal punto di vista linguistico: chiaro lineare e corretto in particolare sui primi albi illustrati è opportuno che il lessico utilizzato sia già noto al bambino il livello linguistico deve essere coerente con il genere che il lessico sia (rigorosamente) grammaticalmente corretto e che la costruzione dei periodi sia sintatticamente corretta evitare l’uso di parole inadeguate (es. parolacce) nei libri per bambini non lettori evitare periodi troppo lunghi e frasi subordinate linguaggio e trama non debbono essere banali se il racconto è lungo è opportuno che sia suddiviso in capitoli, che i titoli dei capitoli siano esaustivi, che il passaggio da un capitolo all’altro crei aspettativa il racconto non deve essere infarcito di argomenti che prevedano troppi elementi impliciti (ad esempio in un racconto di avventura, come L’isola del tesoro, l’autore descrive gli ambienti del vascello, al cui interno si svolge l’azione, per permettere al lettore di inserirsi nell’ambiente stesso)

9. Offrire al lettore una trama coinvolgente, accattivante, lineare le trame proposte debbono corrispondere agli interessi dei lettori nei libri per i più piccoli la storia è opportuno che sia breve e facilmente comprensibile che la storia proponga colpi di scena che abbia un incipit intrigante che il personaggio principale sia emergente e immediatamente riconoscibile (es. Pimpa) che il personaggio principale sia ben caratterizzato, in modo che il lettore possa identificarcisi in alcuni generi, ad esempio nelle saghe, è opportuno che nel succedersi dei volumi sia presente la continuità ed il richiamo ad avvenimenti già accaduti che il messaggio insito nella trama sia implicito ma facilmente percepibile

10. Avere la capacità di stimolare il desiderio di essere letto più volte Se il libro ha le precedenti caratteristiche può diventare il libro preferito di un lettore, ma può addirittura conquistare un posto nel mondo dei classici Naturalmente un libro può essere un “buon libro” anche se gli manca qualcuno degli elementi proposti nel decalogo, purché la sua qualità complessiva non ne risenta Genitori, insegnanti e adulti in genere dovrebbero imparare, tutti, a veicolare i libri di qualità, ma dovrebbero anche imparare a rispettare le scelte di bambini e ragazzi che, se non condivise, dovrebbero essere correttamente motivate