Un contributo multimediale alla didattica della scrittura

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Transcript della presentazione:

Un contributo multimediale alla didattica della scrittura Istituto Superiore “Leardi” Classi 1e Un contributo multimediale alla didattica della scrittura IL VERBALE IL RIASSUNTO

Il Verbale Anno scol. 2001~2002 IL VERBALE Buon lavoro! Questo programma è stato realizzato per aiutarti in un’operazione pratica: la registrazione scritta di un incontro, di una discussione assembleare. Se imparerai a verbalizzare, ti orienterai più facilmente in molte occasioni della vita quotidiana. Il Verbale Buon lavoro!

Che cos'è IL VERBALE Tipologia testuale: TESTO ESPOSITIVO SEGRETARIO (che scrive a nome dell’assemblea) TUTTI I MEMBRI DELL’ASSEMBLEA (che hanno il diritto di leggere il verbale) REGISTRARE in sintesi quello che è stato detto e deciso verbalmente in assemblea FORMALE, con uso di sottocodici (scolastico, giuridico, pubblica amministrazione …) Emittente: Destinatario: Scopo: Registro linguist.:

Che cos'è il Verbale (b) Definizione: Testo espositivo che registra in modo sintetico e formale gli interventi verbali, le discussioni, le votazioni e le delibere di un’assemblea (Organi collegiali della scuola: Consiglio di classe, d’Istituto…; associazioni sportive o benefiche; condomini o comitati…) VERBALE processo VERBALE: dal latino VERBA = parole

! Regole di composizione del A T T E N Z I O N E Verbale 1 - Il verbale è numerato 2 - Non si devono saltare righe (sbarrare gli eventuali spazi vuoti) 3 - Si usano abbreviazioni come: o.d.g. (ordine del giorno) c.d.c. (consiglio di classe) 4 - È necessaria uniformità nell’indicare i punti all’ordine del giorno (numeri progressivi, lettere dell’alfabeto, …) 5 - Si utilizzano formule fisse sintetiche: letto, approvato, sottoscritto (a conclusione); la seduta è tolta alle ore….

Regole di composizione del Verbale (b) 1. Giorno, ora di inizio e luogo della riunione 2. Ordine del giorno (elenco degli argomenti da discutere nella riunione) 3. Presenti, assenti, chi presiede e chi redige il Verbale (segretario) 4. Relazione della discussione di ogni punto all’ordine del giorno (eventuali risultati della votazione alle proposte in discussione) 5. Ora di conclusione della riunione 6. Firma del Presidente e del Segretario

IL VERBALE Anno scol. 2000~2001 e ora proviamo! Il Verbale

VERBALE N. 2 Oggi 2 febbraio 2001, alle ore 14.30, nell’aula III B dell’Istituto, si riunisce il c.d.c. della IID. con il seguente o.d.g.: Andamento didattico disciplinare Viaggio di istruzione a Berlino Varie ed eventuali Sono presenti gli insegnanti: Rossi (Italiano e Storia), Bonelli (Matematica), Mauri (Inglese), Ronco (Disegno), Monaci (Religione), i rappresentanti dei genitori Sig.ri Bianchi e Marchi, i rappresentanti degli studenti Baldi e Merlo. Assenti giustificati: Lazzari (Educ. Fisica), Bollo (Geografia). Presiede il Preside Prof. Mario Ricci, funge da segretario la prof.sa Laura Bonelli. Il preside invita gli insegnati ad esprimere un giudizio sulla classe. Tutti concordano nel definire la classe mediamente interessata e sufficientemente partecipe al dialogo educativo. Il Prof. Ronco segnala un’eccessiva vivacità nelle sue ore, il Prof. Rossi aggiunge che sarà necessario un intervento più severo per evitare che la classe sfugga al controllo. Il preside invita insegnanti, genitori e studenti ad agire secondo le loro competenze per rendere più sereno lo svolgimento delle attività didattiche soprattutto in certe ore. Ricorda inoltre che i casi singoli, quanto a profitto e comportamento, verranno discussi in altra sede con i genitori degli allievi interessati. La Prof.sa Mauri illustra la proposta di viaggio di istruzione a Berlino nei seguenti termini: 1º. Finalità didattica: conoscere una città europea teatro di eventi significativi

Mario Ricci Laura Bonelli per la storia del ‘900; 2º. Data: dal 18 al 23 Marzo c.a.; 3º. Mezzo: aereo; 4º. Costo: £.700.000; 5º. Insegnanti accompagnatori: Rossi e Mauri. Dopo approfondita discussione con interventi di tutte le componenti, viene approvata all’unanimità la proposta di gita di istruzione a Berlino, nella data e secondo le modalità illustrate dalla Prof.sa Mauri. Il rappresentante dei genitori Signor Marchi chiede la parola per sollecitare un intervento del Preside al fine di risolvere la questione della palestra, utilizzata in modo saltuario per interventi di ristrutturazione. Il Preside assicura un suo sollecito interessamento in merito alla questione stessa che si augura di poter risolvere in tempi brevi. Letto, approvato e sottoscritto il presente verbale, la seduta è tolta alle ore 15.30. Il Preside Il Segretario Mario Ricci Laura Bonelli

IL RIASSUNTO Anno scol. 2001~2002 IL RIASSUNTO Buon lavoro! Questo strumento è stato realizzato per agevolare le abilità del riassumere. Se imparerai a riassumere bene infatti renderai più efficace e produttivo il tuo lavoro scolastico. IL RIASSUNTO Buon lavoro!

Le operazioni del Riassunto Lettura del testo (orientativa, analitica) Suddivisione in unità informative (sequenze, paragrafi) Sottolineatura delle informazioni principali Titolazione delle sequenze Generalizzazione Riscrittura

LETTURA DEL TESTO Lettura orientativa del testo (consente di individuare le idee fondamentali: porsi delle domande, fare previsioni e ipotesi, richiamare alla mente conoscenze e esperienze già acquisite) Lettura analitica (al fine della suddivisione in sequenze)

SUDDIVISIONE IN SEQUENZE La sera, si recò presso il saggio Ibn Al Houdaìda. Era un vecchio infarcito di filosofia che un tempo era stato suo precettore e che non dimenticava mai di consultare nei casi difficili. Gli raccontò del disamore che si stava instaurando tra lui e la regina, del velo di infelicità che abitualmente le copriva il volto, ma anche della scoperta di una donna trasfigurata nel piccolo specchio, come per due volte ave­va constatato, e gli raccontò pure della sua delusione quando poi l'aveva guardata dritto in volto. Ibn Al Houdaìda meditò a lungo in seguito a questo racconto. Lui che viveva da tanto tempo senza moglie e senza specchio, cosa ne poteva capire? Interrogò il suo discepolo d'un tempo. - Cosa vedevi esattamente, nello specchio che osservavi da sopra la spalla della regina? - Ve l'ho già detto - rispose il Califfo - vedevo la regina radio­sa di bellezza. Il saggio seguitò a riflettere. - Ricordati bene. Davvero ve­devi soltanto il volto della regina? - Sì, insomma... credo. Forse ve­devo anche il muro della stanza, o una parte del soffitto. - Domani mattina, riprova di nuovo e guarda meglio - gli ordinò Ibn Al Houdaìda. - L'indomani sera, il Califfo si presentava di nuovo a casa sua. - Allora? - gli chiese il saggio. - Che hai visto nello specchio, oltre alla regina trasfigurata? - Ho scoperto la mia testa in secondo piano e un po' sfocata nella penombra - rispose il Califfo. - Ebbene, - disse il saggio - ecco la chiave del mistero! Quando affronti la regina di fronte, con durezza, senza amo­re, come un giudice, quando la squadri come se volessi contare le sue rughe o i suoi capelli grigi, allora la getti in una solitudine che l'addolora e l'imbruttisce. Invece, quando il tuo viso è accanto al suo essa irradia bellezza e gioia. Ti ama, ecco, e si illumina solo quando le vostre due teste sono unite nella stessa cornice con lo sguardo rivolto allo stesso paesaggio, allo stesso avvenire, proprio come su un ritratto di nozze.  da Racconti d'amore del 9OO, trad. di P. Dècina Lombardi, Mondatori, Milano Lo specchio magico Di Michel Tournier  Cera una volta un califfo di Ispahan che dopo vent'anni di fèlicità coniugale s'andava tristemente disamorando della regina. Col cuore in pezzi, la vedeva perdere di giorno in giorno il fascino che aveva conservato tanto a lungo. Il viso della regina stava diventando scialbo, appariva grigio, cupo e mesto. Gli angoli delle labbra mostravano una piega amara e delle rughe violacee le appesantivano lo sguardo spento. Pareva soprattutto che avesse rinunciato a sedurre e che deliberatamente venisse meno al dovere di essere bella cui ogni donna, e una regina più di ogni altra, è tenuta. Così, il califfo si stava allontanando da lei. Tutti i pretesti erano buoni per andar­sene in guerra, a caccia o in missione diplomatica. Anche il suo interesse verso le damigelle di corte appariva sempre più insistente. Un giorno però, uscendo dalle sue stanze per recarsi nella sala del Consiglio, gli accadde dì passare dietro alla regina che s'acconciava la capigliatura da­vanti a uno specchietto. Guardò di sfuggita nello specchio e si fermò sbalordito. Il viso che vi aveva appena scorto risplendeva dì radiosa bellezza. Quegli occhi brillavano di gioia. Gli angoli delle labbra si rialzavano in un sorriso pieno di gaia ironia. Colto da stupore, il califfo restò fermo, e, poggiando le mani sulle spalle della regina, la fece voltare verso di lui. Che mistero! Il viso che adesso stava fissando era, come al solito, grigio, cupo e mesto. Gli angoli delle labbra ricadevano in una piega amara. Delle rughe violacee le appesantivano lo sguardo spento. Il califfo alzò le spalle e si recò al Consiglio. Tuttavia la fugace illuminazione che aveva colto al mattino seguitava a occupare la sua mente. Cosicché l'indomani fece in modo che si ripetesse la scena del giorno prima. Mentre la regina stava di fronte al suo specchietto, le passò dietro osservandone l'immagine riflessa. Il miracolo si ripeté: vi si rifletteva una donna che risplendeva di gioia. Di nuovo il Califfo la fece voltare verso di lui. Di nuovo, il volto che scoprì era solo una maschera di lutto e malinconia. S'allontanò ancora più inquieto del giorno prima.

Informazioni principali SOTTOLINEATURA Informazioni principali Un giorno però, uscendo dalle sue stanze per recarsi nella Sala del Consiglio, gli accadde di passare dietro alla regina che s’acconciava la capigliatura davanti a uno specchietto. Guardò di sfuggita nello specchio e si fermò sbalordito. Il viso che vi aveva appena scorto risplendeva di radiosa bellezza. Quegli occhi brillavano di gioia. Gli angoli delle labbra si rialzavano in un sorriso pieno di gaia ironia. Colto da stupore, il califfo restò fermo, e, poggiando le mani sulle spalle della regina, la fece voltare verso di lui. Che mistero! Il viso che adesso stava fissando era, come al solito, grigio, cupo e mesto. Gli angoli delle labbra ricadevano in una piega amara. Delle rughe violacee le appesantivano lo sguardo spento. Il califfo alzò le spalle e si recò al Consiglio.

TITOLAZIONE SEQUENZE Un giorno però, uscendo dalle sue stanze per recarsi nella Sala del Consiglio, gli accadde di passare dietro alla regina che s’acconciava la capigliatura davanti a uno specchietto. Guardò di sfuggita nello specchio e si fermò sbalordito. Il viso che vi aveva appena scorto risplendeva di radiosa bellezza. Quegli occhi brillavano di gioia. Gli angoli delle labbra si rialzavano in un sorriso pieno di gaia ironia. Colto da stupore, il califfo restò fermo,e, poggiando le mani sulle spalle della regina, la fece voltare verso di lui. Che mistero! Il viso che adesso stava fissando era, come al solito, grigio, cupo e mesto. Gli angoli delle labbra ricadevano in una piega amara. Delle rughe violacee le appesantivano lo sguardo spento. Il califfo alzò le spalle e si recò al Consiglio. Visione del volto radioso della regina allo specchio

GENERALIZZAZIONE radiosa spento Un giorno però, uscendo dalle sue stanze per recarsi nella Sala del Consiglio, gli accadde di passare dietro alla regina che s’acconciava la capigliatura davanti a uno specchietto. Guardò di sfuggita nello specchio e si fermò sbalordito. Il viso che vi aveva appena scorto risplendeva di radiosa bellezza. Quegli occhi brillavano di gioia. Gli angoli delle labbra si rialzavano in un sorriso pieno di gaia ironia. Colto da stupore, il califfo restò fermo,e, poggiando le mani sulle spalle della regina, la fece voltare verso di lui. Che mistero! Il viso che adesso stava fissando era, come al solito, grigio, cupo e mesto. Gli angoli delle labbra ricadevano in una piega amara. Delle rughe violacee le appesantivano lo sguardo spento. Il califfo alzò le spalle e si recò al Consiglio. radiosa spento

RISCRITTURA RIASSUMERE significa riscrivere con le tue parole un testo più breve di quello di partenza che contenga gli elementi essenziali (informazioni principali) del testo base.

RISCRIVERE Collega le informazioni principali con gli opportuni connettivi. Usa un registro linguistico semplice e chiaro. Rispetta l’intenzione comunicativa dell’autore. Utilizza la 3ª persona singolare o plurale se nell’originale è stata usata la 1ª. Usa il discorso indiretto se nel testo base è stato usato quello diretto. Fa’ le opportune integrazioni per rendere chiaro il testo.

Connettivo causa-effetto Un giorno però, uscendo dalle sue stanze per recarsi nella Sala del Consiglio, gli accadde di passare dietro alla regina che s’acconciava la capigliatura davanti a uno specchietto. Guardò di sfuggita nello specchio e si fermò sbalordito. Il viso che vi aveva appena scorto risplendeva di radiosa bellezza. Quegli occhi brillavano di gioia. Gli angoli delle labbra si rialzavano in un sorriso pieno di gaia ironia. Colto da stupore, il califfo restò fermo,e, poggiando le mani sulle spalle della regina, la fece voltare verso di lui. Che mistero! Il viso che adesso stava fissando era, come al solito, grigio, cupo e mesto. Gli angoli delle labbra ricadevano in una piega amara. Delle rughe violacee le appesantivano lo sguardo spento. Il califfo alzò le spalle e si recò al Consiglio. Forma verbale sintetica Integrazione testo Connettivo avversativo Un giorno il califfo passò dietro alla regina che si stava specchiando. Guardò nello specchio, rimase esterrefatto: il viso della donna era radioso perciò il califfo, colto da stupore, la fece voltare verso di lui scoprendo che, invece, quel volto era spento come al solito. Sconcertato, se ne andò. Sinonimo pregnante Connettivo causa-effetto

IL RIASSUNTO Anno scol. 2000~2001 IL RIASSUNTO ... ed ora tocca a te ... IL RIASSUNTO Buon divertimento!