Piano di Azione Dipendenze (PAD)

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Piano di Azione Dipendenze (PAD) Ambito Territoriale Sociale di Galatina Galatina Aradeo Cutrofiano Neviano Sogliano C. Soleto Piano di Azione Dipendenze (PAD) MAPPA DELLE AZIONI MACRO DEL PIANO DI AZIONE DIPENDENZE

Realizzazione della Progettazione Macro Scuola Piano Azione Dipendenze Equipè PREVENZIONE PRIMARIA PREVENZIONE SECONDARIA E TERZIARIA Realizzazione della Progettazione Macro A1 Ricerca Esplorativa Scuola Media di Primo Grado Scuola Servizio Territoriale Sociale e Sanitario in “rete” A2 “Chiamiamo-le Emozioni” Scuola Primaria A3 “Career Counseling” Orientamento formativo/profes Scuola Media di Secondo Grado A4 “Spazio Orientamento” Orientamento formativo/professionale presso Informa-Giovani A5 E’ attivo il “Numero Verde Alcol-InDipendenza” 800 521 110 e futura attivazione del “Centro Ascolto Arcobaleno” Realizzazione dell’Accordo tra Ambito, Ser.T. e N.O.T.

"Io Vedo, Io Sento, Io Parlo" AZIONE 1 "Io Vedo, Io Sento, Io Parlo" Ricerca esplorativa su rappresentazioni, bisogni e desideri dei ragazzi frequentanti le seconde e terze classi della scuola secondaria di primo grado Focus Group focalizzati sulle rappresentazioni,e i bisogni dei ragazzi coinvolti nella ricerca. Ogni Focus sarà realizzato con 15 soggetti volontari sorteggiati tra coloro cui è stata somministrata l’intervista strutturata. Ogni gruppo parteciperà a tre Focus successivi Intervista strutturata somministrata agli alunni delle seconde e terze classi Restituzione e “aggancio” per attivazione di “laboratori creativi”

INTERVISTA STRUTTURATA Lo scopo di tale ricerca è quello di avere uno scorcio di alcuni aspetti della realtà giovanile, incluso il disagio e la percezione che gli stessi hanno nei confronti di alcuni comportamenti a rischio. Il campione è costituito da ragazzi frequentanti la seconda e terza classe della scuola secondaria di primo grado.

L’intervista è costituita da domande aperte e a risposta multipla L’intervista è costituita da domande aperte e a risposta multipla. Queste le dimensioni considerate, ognuna delle quali comprende 5 item: Benessere fisico, Condizioni di Vita materiale, Stato Psicologico ed Emozionale, Competenza Sociale, Rete Sociale. Scopo della ricerca è indagare le risorse,i passatempi e il grado di soddisfazione relativo allo stile di vita del nostro campione, senza trascurare il rapporto con le principali figure di riferimento e i loro bisogni. Tra i nostri obiettivi rientra anche l’indagine delle rappresentazioni che i ragazzi hanno di loro stessi e degli adulti, aspetto che, come la metodologia prevede, verrà approfondito mediante il Focus Group.

STRUTTURAZIONE FOCUS GROUP Titolo “Io vedo, Io sento, Io parlo” Obiettivo Analisi delle percezioni, convinzioni e rappresentazioni dei ragazzi legate al mondo adulto e rilevazione dei loro reali bisogni, sogni, desideri e aspettative

Partecipanti 15 soggetti (omogenei per età e cultura), per ogni serie di Focus, tra i 12 e i 14 anni frequentanti le classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado dell’Ambito Territoriale di Galatina. Essi verranno selezionati estraendo a sorte 4 o 5 elementi per classe, a seconda del numero di sezioni, tra dei volontari che hanno partecipato all’intervista strutturata, somministrata nella fase precedente al Focus.

Griglia Argomento Generale (1° Focus Group) “Come percepisci gli adulti (genitori, insegnanti, altro) attorno a te? Se dovessi descriverli come lo faresti?” Nucleo Centrale (2° Focus Group) “Cosa sanno gli adulti riguardo i vostri comportamenti, interessi, aspettative, desideri, sogni e bisogni? Se dovessero descrivervi cosa direbbero? E voi come vorreste vi pensassero e vi descrivessero?” Argomento Specifico (3° Focus Group) “Da chi ti senti più ascoltato? Chi ascolti con maggiore interesse? Di chi ti fidi di più e chi si fida maggiormente di te? Chi vorresti che ti ascoltasse con maggiore attenzione e cosa sentiresti il bisogno di dirgli e/o chiedergli?”

Restituzione e Laboratori La restituzione dei dati rilevati avverrà all’interno delle stesse classi partecipanti alla ricerca esplorativa. In tale occasione si chiederà la collaborazione volontaria di alcuni ragazzi per continuare a dialogare e confrontarsi all’interno di “laboratori creativi” in cui, attraverso il loro stesso “fare”, avranno un ruolo da protagonisti. I prodotti di tali laboratori (produzioni grafiche, rappresentazioni teatrali, “spot”, esperienze pratiche in “fattoria didattica”) saranno “attivatori” di comunicazione con coetanei e adulti, all’insegna della “partecipazione attiva”.

AZIONE 2 "Chiamiamo...le Emozioni" Attivazione di percorsi di “alfabetizzazione emozionale” finalizzati al miglioramento della competenza emotiva per docenti, alunni e genitori della scuola primaria Imparare a gestire e regolare le proprie emozioni, soprattutto quelle negative, aiuta a ridurre e migliorare i comportamenti disfunzionali e a prevenire potenziali disagi adolescenziali (fattore di protezione). Ciò favorisce un miglioramento del clima scolastico e un adeguato inserimento realtà sociale Educazione Emotiva

Un programma di E.R.E. si sviluppa attraverso tre fasi: L’ Educazione Razionale-Emotiva aiuta a riconoscere le proprie emozioni, soprattutto quelle negative, e a fronteggiarle senza farsi sopraffare da esse. Un programma di E.R.E. si sviluppa attraverso tre fasi: si cerca di aiutare il bambino a riconoscere e dare un nome alle proprie emozioni, a essere consapevole di come si sente quando prova un certo disagio emotivo aiutarlo a identificare il rapporto esistente fra modo di sentirsi e modo di pensare, è il nostro modo di pensare che determina il nostro stato d’animo aiutare il bambino a individuare e correggere i pensieri disfunzionali alla base di emozioni disfunzionali (ristrutturazione cognitiva), modificando il proprio dialogo interno, ossia il modo in cui egli parla a se stesso quando interpreta e valuta ciò che gli accade

AZIONE 3 Scuola Secondaria di Primo e Secondo Grado "Career Counseling" Nota e Soresi (1999) hanno evidenziato come l’ 11, 5% degli studenti di scuola media può essere considerato insicuro e indeciso circa il proprio futuro, tende essenzialmente a “esternalizzare” e ritiene che ciò che gli accadrà in futuro dipenderà in larga parte dal caso o da eventi che sfuggono al proprio controllo. Questa condizione di “indecisione” e insicurezza si associa sovente a difficoltà nel compiere scelte importanti per il proprio futuro, a procrastinazione o evitamento del compito di scelta o alla realizzazione di scelte poco vantaggiose che possono avere ripercussioni negative sul proseguio degli studi e sui livelli di soddisfazione sperimentati. Dati molto simili sono stati registrati anche con adolescenti di 17–18 anni che si accingevano a scegliere il da farsi al termine della scuola media superiore (Nota, 1999; Nota e Soresi, 2002b).

L’ attività di orientamento, tramite il career counseling, favorisce e fa aumentare, nell’individuo, la presa di coscienza del proprio sé, dei propri valori, delle proprie capacità ed interessi (auto-orientamento). Far luce su queste variabili significa focalizzare i propri bisogni ed essere in grado di trasformarli lentamente in obiettivi da raggiungere. Attraverso l’ auto-orientamento, si può raggiungere l’obiettivo di permettere all’individuo di essere in grado di assumere la consapevolezza di sé, di scegliere e di progettare un percorso di vita sia esso formativo–professionale che legato al proprio contesto ambientale, modificabile, in vista dei continui cambiamenti del contesto sociale e lavorativo in cui la vita di ciascuno si svolge.

AZIONE 4 presso gli Informa–Giovani Comunali "Spazio Orientamento" “Spazio Orientamento” sarà attivato presso gli Informagiovani Comunali già esistenti. Funzionerà per tre ore pomeridiane settimanali. Esso avrà gli stessi obiettivi e finalità del “Career Counseling” scolastico a cui per ovvi motivi non può avere accesso chi non frequenta più la scuola ma ha bisogno di essere aiutato ad attivare le proprie risorse riguardo le scelte formative/professionali. Lo “Spazio Orientamento”potrebbe anche andare incontro al bisogno di riabilitazione e di reinserimento dei ragazzi in trattamento presso il Ser.T., seguiti dai Servizi Territoriali (Sociali, Sanitari e Giudiziari) e/o da altre strutture terapeutico-riabilitative.

Azione 5 Nell’ambito della Prevenzione Secondaria e Terziaria è stato attivato il Numero Verde Alcool-Indipendenza 800 521 110, specifico per la dipendenza da Alcool, e verrà riaperto il “Centro Ascolto Arcobaleno” che si occuperà dei problemi legati all’uso e/o abuso di sostanze psicoattive fungendo da nodo di smistamento rispetto ai Servizi Socio-Sanitari già presenti sul Territorio. Entrambe queste azioni saranno realizzate in stretta collaborazione con il Servizio Pubblico per le Tossicodipendenze ASL di Galatina che in accordo con l’Ambito Territoriale Sociale di Galatina ed il Nucleo Operativo Tossicodipendenze della Prefettura di Lecce, contribuirà anche alla realizzazione di un’ ulteriore azione del Piano Dipendenze, attraverso la costituzione di un’equipè multidisciplinare composta da 2 psicologi, 1 assistente sociale e 1 consulente legale. Tale equipè sarà collocata in una sede fisica diversa da quella del Ser.T. ed avrà la funzione principale di accogliere il soggetto inviato (segnalato dalle Forze dell’Ordine), assicurando un’attenta analisi, valutazione e presa in carico congiunta (dagli Enti coinvolti nell’Accordo).

Numero Verde Alcool-Indipendenza 800 521 110 Chi Siamo Siamo uno Staff dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina. Ci occupiamo delle problematiche legate alla dipendenza da alcool avvalendoci del supporto e della collaborazione dei Servizi Socio-Sanitari Territoriali.   Cosa facciamo Rispondiamo al Numero Verde Alcool- Indipendenza. Puoi porre i tuoi interrogativi sulle problematiche legate alla dipendenza da alcool e chiedere aiuto per familiari o amici. Due Esperte saranno a tua disposizione per fornire, gratuitamente e nel più completo anonimato, ascolto e sostegno.  Quando Lun-Mar-Mer-Ven dalle 09.00 alle 12.00 Giovedì dalle 16.00 alle 19.00