1 Laboratorio Animazione Sociale Acireale - 5 febbraio 2010 Progettare iniziative di Agricoltura Sociale Alfonso Pascale Presidente Rete Fattorie Sociali.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Piano di Zona 2011 – 2013 dellAmbito del Ciriacese PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI.
Advertisements

Ministero dell'ambiente della tutela del territorio e del mare
La qualità come processo di creazione di senso. Verifica della qualità: approccio per standard Concetto utilizzato: qualità come conformità a norme predefinite.
1 Quali spazi per le isc in Trentino? Alcune risposte tratte da: –Unindagine su I limiti del welfare trentino; un confronto tra le rappresentazioni di.
Il progetto EmpowerNet
Campagna promozionale sull’agricoltura biologica.
Analisi dei sistemi agricoli
Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca 13 settembre 2004
per un’agricoltura sostenibile
Miniere e Borghi del Fluminese
Mantova 15 ottobre 2012 Provincia di Mantova Il coordinamento provinciale servizi per la prima infanzia Ipotesi di progetto Ettore Vittorio Uccellini1.
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
ValutaPASSI Gruppo Tecnico PASSI Nazionale Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (ISS) Incontro Coordinamento Nazionale,
Marketing MARKETING DEL TURISMO Facoltà di Scienze Politiche e
Il Piano del cibo della provincia di Pisa
1 Progettare e operare nella scuola dellautonomia Attività di formazione del personale del sistema scolastico Tratto da LA SCUOLA per lo Sviluppo Programma.
ETICA E IMPRESA ETICA E IMPRESA.
Dipartimento di Ricerca Sociale - Università del Piemonte Orientale 1 Castelli Aperti giugno 2005 Castello di Camino (AL) IL PUBBLICO DI CASTELLI.
ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI di Ivrea Pinerolo Torino CORSO DI FORMAZIONE IN MATERIA DI ENTI LOCALI UNIVERSITA DI TORINO.
rendicontazione delle Aziende Sanitarie
Progettazione di aziende agro-sociali
I ruoli dell’agricoltura in campo sociale: opportunità e vincoli nel quadro europeo Francesco Di Iacovo Francesco Di Iacovo, UNIPISA “I ruoli dell’agricoltura.
L’agricoltura sociale: risorse, pratiche e percorsi
Costituzione partenariato transnazionale Presentazione progetto nazionale Strasburgo, 22 marzo 2005 INIZIATIVA COMUNITARIA EQUAL Progetto IT – G2 – PUG.
Il bilancio di sostenibilità della Camera di Commercio di Milano
Un altro welfare: esperienze generative I risultati dellanalisi valutativa: Valori generati e meccanismi generativi Giuseppe Silvestris.
Azioni di riabilitazione ed inclusione sociale in Regione Campania attraverso la green economy Giovanni Bartoli, progetto Pro.P, ISFOL Obiettivi: La realizzazione.
Opportunità – I punti di forza La centralità del Dipartimento di salute mentale (DSM) e lorganizzazione territoriale della presa in carico La differenziazione.
1 Unità locali EQUAL RESTORE sintesi della ricerca.
Capitolo 2 L’impresa e la strategia di marketing finalizzata alla relazione di clientela.
L’agricoltura sociale
RESTITUZIONE delle esercitazioni a distanza sui dati Grottaferrata, 27 Febbraio 09.
Beni pubblici e risorse comuni
Introduzione al corso 1° lezione 24 settembre 2009 Anno Accademico 2009/2010.
L’esperienza della Rete Health Promoting Hospitals (HPH) dell’Azienda per i Servizi Sanitari N. 6 Ufficio Qualità e Accreditamento Carmela Zuccarelli.
Sistemi educativi locali per la sostenibilità Limpegno della Provincia di Roma con la Rete dei L.E.A Tivoli, 13 novembre 2012.
1Forum PA-sanità-sociale,. 2Forum PA-sanità-sociale, livelli essenziali di assistenza I livelli essenziali di assistenza sono stati definiti in correlazione.
IL TITOLO DI STUDIO IN USCITA DAL NOSTRO ISTITUTO E’ QUELLO DI DIPLOMATO PERITO TECNICO IN AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA.
A cura di Luigi Piccoli Presidente del Consorzio Leonardo di Pordenone 5 ottobre 2013.
Scheda Ente Ente Privato Ente Pubblico. 2ROL - Richieste On Line.
Il laboratorio RSI della provincia di Ravenna, sperimentazione 2013 Andrea Panzavolta Provincia di Ravenna Dirigente Settore Formazione, Lavoro, Istruzione.
La partecipazione pubblica e il Patto per l’acqua
1 Corso di formazione sul monitoraggio e la valutazione dei Piani di zona avviati in Provincia di Torino Secondo Modulo: La valutazione del livello di.
Il marchio AGRIQUALITA’
Un’indagine sulle Comunità-alloggio per handicappati adulti a Roma
1 secondo forum pubblico con la cittadinanza F a b r i a n o 30 _settembre_ 2006 L E I D E E P E R I L T E R R I T O R I.
Un marchio nazionale per la Produzione Integrata: i vincoli e le opportunità AGRICOLTURA INTEGRATA DALLA PRODUZIONE ALLA COMUNICAZIONE Piacenza, 13-novembre.
1 secondo forum pubblico con la cittadinanza F a b r i a n o 30 _settembre_ 2006 _Ambito socio-economico, formazione, competitività,
ECONOMIA DEI TRASPORTI E DEI SISTEMI LOGISTICI
Indicazioni per il coinvolgimento dei cittadini: le Raccomandazioni generali e operative Alessandro Bazzoni 14/16 Novembre 2011.
Fondazione per la Diffusione della Responsabilità Sociale delle Imprese (I-CSR) 1 Progetto IntendeRSI La Responsabilità Sociale delle Agenzie per il Lavoro.
Educare e insegnare nellintegrazione: quali opportunità ci offrono le flessibilità di sistema in una scuola ormai intesa come comunità di sostegno Rita.
Anno scolastico Autovalutazione di Istituto Scuola Primaria Classi quinte.
1. 2 Proseguire nel percorso di ascolto dei familiari/cari degli anziani residenti presso l ’ Ente; Proseguire nel percorso di ascolto dei familiari/cari.
Smart[er] Citizens Research Project Martedì, 29 ottobre - Parco Tecnologico Kilometro Rosso, Bergamo Kickoff Workshop Cittadinanza Sostenibile Mercato&Cittadinanza.
FIDAPA– BPW ITALY Federazione Italiana Donne Arti Professione Affari DISTRETTO NORD EST Sezione di Cesena FIDAPA– BPW ITALY Federazione Italiana Donne.
Il coordinamento e l’armonizzazione dei progetti di informazione ai pazienti Roma, Istituto Regina Elena – EUR Mostacciano La base dati di bioetica SIBIL.
L’agricoltura sociale
BILANCIO SOCIALE: LINEE GUIDA REGIONALI
Economia e marketing agroalimentare
L’esperienza acquisita da BIOTEC Il futuro (VII PQ e PNR) Come si raccorda l’attività di BIOTEC con i nuovi programmi Agricoltura ed Ambiente.
DIVERSI … alla PARI Peer education e cittadinanza attiva per gli alunni sinofoni di Bagnolo Piemonte (CN)
1 La responsabilità sociale di Coop Adriatica Intervento di Marco Gaiba Direttore Politiche sociali di Coop Adriatica Casalecchio, 10 giugno 2011.
L’agricoltura sociale  Coniuga l’aspetto multifunzionale delle attività agricole alla produzione di ben- essere per la comunità locale e ad azioni di.
9.3 Sicurezza e qualità alimentari
Francesca Giarè1 Responsabilità Sociale: il ruolo dei servizi di sviluppo Francesca Giarè Roma, 14 febbraio 2006.
1 Modulo 5: Attività di service di club Leo. 2 Pianificazione di attività di servizio Attività di service di club Leo.
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
Nuove prospettive di agricoltura sostenibile Ada Cavazzani Centro Studi Sviluppo Rurale Università della Calabria Convegno “Donne in Agricoltura. Ruolo.
Transcript della presentazione:

1 Laboratorio Animazione Sociale Acireale - 5 febbraio 2010 Progettare iniziative di Agricoltura Sociale Alfonso Pascale Presidente Rete Fattorie Sociali

2 Una definizione di Agricoltura Sociale (AS) E linsieme di pratiche che vedono protagoniste persone provate da diverse forme di disagio, le quali trovano nelle attività agricole una chance per dare un significato alla propria vita e un senso alle proprie capacità

3 Finalità principali dellAS promuovere inclusione lavorativa organizzare servizi terapeutici e riabilitativi

4 Altri servizi ricompresi nelle politiche sociali che una fattoria sociale può svolgere attività educative rivolte alla fascia di età agrinidi prescolare (agrinidi e agriasili) attività educative rivolte a minori in difficoltà attività sociali che vedono protagonisti gli anziani attività con gli istituti penitenziari

5 La specificità del processo produttivo in una fattoria sociale Rivitalizzare Rivitalizzare modalità di produzione che in una logicaindustrialista sono ritenute inefficienti ma in una logica che pone al centro la persona sono più inclusive e più rispettose dei cicli naturali e della biodiversità

6 Il carattere multifunzionale della fattoria sociale Il processo produttivo agricolo quando viene adattato allinserimento lavorativo di persone svantaggiate esplica sempre almeno tre funzioni: produrre alimenti di qualità (contenuto etico) assicurare un servizio sociale alla comunità locale tutelare lambiente e la biodiversità Quando viene adattato per organizzare lerogazione di servizi alla persona esplica unulteriore funzione diversificare le attività aziendali (attività sociali) diversificare le attività aziendali (attività sociali)

7 Beni di mercato e beni relazionali Beni di mercato (privati o pubblici) = la produzione è tecnicamente e logicamente distinta dal consumo Beni relazionali = vengono co-prodotti e co-consumati sumultaneamente dai soggetti coinvolti

8 Differenza tra beni pubblici e privati Beni privati = escludibili nei confronti di altri consumatori rivali nel consumo (se qualcuno consuma quello stesso bene con me, la mia utilità diminuisce) Beni pubblici = né escludibili né rivali

9 Altre peculiarità dei beni relazionali dipendono dalle modalità delle interazioni con altre persone non possono essere né prodotti né consumati da un solo individuo possono essere goduti solo se condivisi nella reciprocità dono sono diversi dalle merci (il loro valore consiste nel soddisfare un bisogno attraverso il dono)

10 La fattoria sociale è sempre un centro di accoglienza aperto al territorio organizzazione di eventi punto vendita dei prodotti collegato ai GAS raccolta dei prodotti da parte degli ospiti punto ristoro

11 LAS è un percorso implicito di Responsabilità Sociale dImpresa comportamenti socialmente responsabili promuovere inclusione sociale e lavorativa di persone con svantaggi o disagi organizzare servizi sociali per la comunità salvaguardare la qualità ambientale e gli equilibri ecologici promuovere la salute e il benessere animale qualificare i prodotti offrire fruizione e godimento dello spazio rurale

12 Alcuni strumenti che rendono esplicito lapproccio di RSI nel settore agricolo e agroalimentare Agricoltura biologica Sistemi di qualità e ambientali Certificazioni etico-sociali (SA 8000) Marchi collettivi Carta dei valori Bilancio di sostenibilità Fare rete (es. distretti rurali di economia solidale)

13 Fare rete: uno strumento di RSI che non può mancare allAS NellAS opera sempre una pluralità di attori pubblici, privati, privato-sociali (Agricoltura, Servizio Sociale, ecc.) LAS è un percorso specifico di Sviluppo Rurale e nel contempo di Welfare Locale che si realizza in una logica distrettuale

14 Fare rete: con chi? con soggetti che partecipano al processo produttivo (es. fornitori, destinatari, tecnici) o allorganizzazione dei servizi (es.utenti, operatori sociali, educatori) con altre fattorie sociali con altri soggetti del territorio (es. terzo settore, agriturismo, turismo rurale, artigianato rurale, enti locali, enti parco, ospedali, università, centri di ricerca)

15 Fare rete: un processo partecipativo come autoapprendimento collettivo costituire un partenariato che sottoscrive un protocollo di intesa definendo i bisogni e gli obiettivi improntare le relazioni ai principi di trasparenza e capacità di ascolto gestire progetti integrati territoriali indipendentemente dagli incentivi pubblici valutare e rendicontare i risultati delle attività in termini di benefici per la comunità

16 Riflettere per progettare progettare (proĭcere = gettare avanti): provare a costruire il futuro avere unidea da realizzare e fornirle spessore e concretezza prima però riflettere (reflèctere = piegarsi indietro): ripiegarsi su se stessi per considerare tutto attentamente ci vuole in sostanza un doppio movimento: volgersi indietro per inventariare tutte le risorse e proiettarle – rivitalizzandole - verso il domani

17 Progettare in AS non ci sono ricette ma solo ingredienti si progettano relazioni tra soggetti diversi di un territorio percorsi di sviluppo locale si può solo proporre un metodo facendo tesoro delle buone pratiche

18 AS: incontro tra mondi diversi mondi agricoli e rurali mondi del servizio sociale disponibili allinnovazione

19 Chi sono gli agricoltori innovatori? Quelli che introducono innovazioni di processo e organizzative integrando: relazioni informali saperi tradizionali, tecnici e scientifici patrimonio naturale

20 Chi sono gli operatori sociali innovatori? quelli che: promuovono lempowerment e la liberazione delle persone al fine di migliorarne il benessere intervengono nelle situazioni in cui le persone interagiscono con il loro ambiente per modificarlo

21 Dove si incontrano gli agricoltori e gli operatori sociali innovatori? Nel contesto dello sviluppo locale per promuovere con altri soggetti nuovi modelli di welfare capaci di migliorare: la qualità della vita lattrattività dei territori e di creare nuove opportunità di occupazione e di reddito

22 Analisi del contesto territoriale individuare i bisogni esistenti nellambito territoriale indicare le soluzioni già in atto e le carenze rilevare le opportunità e i problemi definire gli obiettivi identificando gli ambiti di intervento non solo uno studio descrittivo di tipo quantitativo (es.: numero dei disabili, tipologia, ecc.), ma deve poter fornire anche indicazioni qualitative (es.: distribuzione nel territorio, concentrazione, caratteristiche, ecc.)

23 Analisi come ricerca-azione attingere a fonti statistiche e utilizzare le interviste a persone in difficoltà, famiglie, associazioni, Comuni, Asl, istituti penitenziari, ecc. pianificare le azioni del progetto sulla base delle informazioni provenienti dalla ricerca, sulle relazioni che si svilupperanno e sulle potenzialità che da essa emergeranno

24 La valutazione va predisposta nella fase iniziale della ricerca si tratta di dare voce alla pluralità dei punti di vista dei soggetti implicati si potrà così monitorare la ricerca e consentire azioni correttive in corso dopera

25 La scelta delle attività deve scaturire da unattenta analisi delle attività agricole già svolte, delle possibili conversioni e degli aggiustamenti da apportare per renderle eco-compatibili e a ridotta meccanizzazione, recuperando la memoria di processi produttivi tradizionali

26 Il coinvolgimento delle persone con difficoltà informarle sulle diverse opzioni e formarle, alternando formazione teorica e quella in campo coinvolgere le famiglie e le loro associazioni sugli aspetti riguardanti le normative contrattuali e quelle per la sicurezza nei posti di lavoro

27 Progettare la flessibilità progettare le attività per moduli, riproducibili e ampliabili per apportare modifiche, testare le scelte e gli investimenti e programmare dove investire in futuro costruire la flessibilità in funzione delle esigenze dei portatori di bisogni speciali e delle tipologie aziendali la flessibilità delle aziende permette ladattamento continuo anche la progettazione delle loro attività deve essere duttile

28 La funzione centrale del pasto la tavola è il luogo privilegiato per imparare, ascoltare, umanizzarsi (Enzo Bianchi) mangiare è un atto agricolo ed ecologico (Wendell Berry) Una Fattoria Sociale deve sempre prevedere la pausa pranzo come momento della giornata in cui si assume tutti insieme il cibo preparato per lo più coi prodotti aziendali

29 La lezione di Danilo Dolci La difficoltà di fondo, prima di essere di denaro, è di uomini (…) occorre formare negli individui, nei gruppi, nelle esigenze delle popolazioni, lattitudine al lavoro generoso che veda, oltre linteresse dellora, la necessità della pianificazione, della collaborazione, della lotta coraggiosa per fini enucleati esattamente (…) occorrono dunque uomini con una preparazione precisa, capace di mettere in modo le iniziative locali

30 Roberto Finuola e Alfonso Pascale Reperibili gratuitamente a: