Qualità delle acque di balneazione

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Qualità delle acque di balneazione Maura Manganelli – Istituto Superiore di Sanità, Roma maura.manganelli@iss.it Scuola Grande di San Marco – Venezia 14 novembre 2015

Normativa acque di balneazione Decreto 30 marzo 2010 del Ministero della Salute (D. Lgs. 30 maggio 2008 n. 116, recepimento Direttiva 2006/7/CE) – controlli effettuati dalle ARPA Allegato A: valori limite di Enterococchi intestinali e Escherichia coli, indicatori di contaminazione fecale (acque marine ed acque interne) – rappresentativi di organismi patogeni – dati consolidati – soglie condivise a livello europeo Allegato B: Procedure per la gestione del rischio associato alle proliferazioni di cianobatteri nelle acque di balneazione (acque interne) – soglie non condivise (OMS) Allegato C: linee guida per la gestione del rischio associato alle fioriture di Ostreopsis ovata nelle coste italiane (acque marine) - soglie non condivise (OMS) Allegato D: procedure di campionamento Allegato E: criteri e modalità per la definizione dei profili delle acque di balneazione

http://www.iss.it/publ/index.php?lang=1&id=2839&tipo=5 http://www.iss.it/publ/index.php?lang=1&id=2843&tipo=5

Cianobatteri (Alghe blu-Verdi) Procarioti fotosintetici ubiquitari, molto diffusi nelle acque dolci, dove spesso sono dominanti, specialmente in condizioni di eutrofia, possono dar luogo a fioriture e formare schiume superficiali. Fondamentali per il funzionamento di molti ecosistemi

Fioriture cianobatteriche

Tossine e cianobatteri produttori Cianotossine Cianobatteri Classificazione Microcistine Microcystis spp e Planktothrix spp, Anabaena, Nostoc, Synechocystis, Cyanobium bacillare, Arthrospira fusiformis, Limnothrix redekei, Phormidium formosum, Hapalosiphon hibernicus Epatotossine, neurotossine Nodularine Nodularia spumigena (in acque salmastre) Epatotossine Cilindrospermopsine Cylindrospermopsis raciborskii, Umezakia natans, Aphanizomenon ovalisporum, Aphanizomenon flos-aquae, Rhaphidiopsis curvata, Anabaena lapponica, Anabaena bergii Citotossine Anatossina-a Anabaena spp., Aphanizomenon, Cylindrospermum, Microcystis, Planktothrix spp., Raphidiopsis mediterranea Neurotossine Homoanatossina-a Oscillatoria formosa, Raphidiopsis mediterranea Anatossina a-(s) Anabaena flos-aquae, A. lemmermannii Saxitossina (PSP) Aphanizomenon, Anabaena, Lyngbya e Cylindrospermopsis spp. LPS endotossine Tutti i cianobatteri Tossine irritanti e gastrintestinali Aplysiatossina, Lyngbyatossina Debromoaplysiatossina Lyngbya majuscula (acque marine), Oscillatoria nigro-vridis Microviridina J Microcystis Sconosciuta β-N-methylamino-L-alanine Microcystis, Anabaena, Nostoc, Planktothrix spp La maggior parte dei cianobatteri, sia liberi che simbionti, testati

Cianobatteri potenzialmente tossici in Italia

Vie di esposizione durante le attività di balneazione e ricreative Via orale ingestione accidentale di acqua contenente cellule tossiche (nuoto, cadute in acqua..) ingestione di cibo contaminato disturbi gastroenterici, vomito e/o diarrea, che potrebbero progredire in una sintomatologia simil-influenzale, caratterizzata da febbre, forte mal di testa, dolori articolari e mialgia – solo in presenza di fioriture molto abbondanti e quindi visibili ad occhio nudo Via cutanea/oculare contatto con la pelle o mucose con acqua contaminata effetti topici (locali) reversibili come irritazione della pelle e delle mucose. Via inalatoria aerosol contenente frammenti di cellule o tossine

Ostreopsis cf. ovata Dalla fine degli anni '90 fioriture in tutta Italia. Dinoflagellato bentonico, cresce su macroalghe o substrati duri Habitat tropicali – nel Mediterraneo dagli anni 1970; fioriture dagli anni 1990 D. Di Cioccio, Stazione Zoologica NA Fioriture estive, le densità più elevate si trovano a luglio nel Mar Tirreno, a settembre nel Mar Adriatico

Tossine Corallo Palythoa toxica e molti altri organismi tropicali Palitossina Ostreopsis cf. ovata, molte varianti, a-f, dipendono dal ceppo Ovatossina

Problemi sanitari Nell’area mediterranea (Italia, Francia, coste della Tunisia e del Libano) Numerosi casi di intossicazione associati all’inalazione di materiale proveniente dalle fioriture. 2005 Genoa >200 persone al pronto soccorso per sintomi influenzali e respiratori Nelle zone tropicali Casi letali dopo ingestione di pesci contaminati da palitossine

Vie di esposizione durante le attività di balneazione e ricreative Via inalatoria aerosol contenente frammenti di cellule o tossine Irritazione delle prime vie aeree, tosse, rinorrea, difficoltà respiratorie, dolori muscolari ed articolari, irritazione a carico delle mucose oculari e della cute e febbre. I sintomi si sono risolti per lo più spontaneamente in 24-72 ore e in meno di 12 ore a seguito di somministrazione di farmaci anti-infiammatori non steroidei. Via cutanea/oculare contatto con la pelle o mucose con acqua contaminata – irritazioni locali Via orale ingestione accidentale di acqua contenente cellule tossiche ingestione di prodotti ittici contaminati – in paesi tropicali effetti letali, nel Mediterraneo non si conoscono casi simili

Intossicazioni in concomitanza di fioriture di O. cf. ovata dal 2007 Baldini et al. 2014. Rapporti ISTISAN 14/19

Linee guida italiane: premesse e obiettivi Gli scenari espositivi descritti possono rappresentare un rischio acuto e subacuto/cronico per la salute Primo passo: selezione delle acque da monitorare Priorità: proteggere da esposizioni acute alle tossine Linee guida necessarie anche per la protezione da effetti irritativi/allergenici Promuovere un sistema di informazione al pubblico, anche per integrare il monitoraggio per la protezione della salute umana Promuovere un sistema di sorveglianza sanitaria nelle zone critiche

Valutazione del rischio Definizione degli scenari di esposizione ORALE CONTATTO INALAZIONE Dati sulla tossicità di PLTX e Ost-D (analoghi di OVTX) Analisi dei dati disponibili sulle densità delle fioriture e sui concomitanti casi di intossicazione umana Definizione delle soglie MONITORAGGIO AMBIENTALE PROTEZIONE DELLA SALUTE ROUTINE SISTEMA DI SORVEGLIANZA SINDROMICA ALLERTA EMERGENZA

Segnalazione di caso sospetto a Numero Verde/ASL Informatione e formazione degli operatori coinvolti (bagnini, scuole sub, farmacisti, medici di famiglia, ecc.) e informazione al pubblico Nelle aree a rischio elevato: informazione alle strutture sanitarie per la sorveglianza sanitaria Riconoscimento di sintomi potenzialmente correlati all’esposizione a tossine prodotte da O. cf. ovata (casi sospetti) Segnalazione di caso sospetto a Numero Verde/ASL Indirizzo del caso sospetto a strutture sanitarie (Guardia Medica, ASL, Pronto Soccorso) Allerta alle strutture sanitarie per la sorveglianza sanitaria Riconoscimento di caso da parte della struttura sanitaria (sorveglianza sanitaria) Allerta Emergenza Analisi dati a livello regionale Notifica al Ministero della Salute

Informazione al pubblico Limiti del monitoraggio: Elevata variabilità spaziale e temporale, improvvisi cambi di densità ed estensione dell’area interessata da fioriture Rappresentatività dei siti di campionamento tempi lunghi per i risultati analitici L’informazione al pubblico per proteggere la salute da esposizioni pericolose associate ad alghe o cianobatteri è uno strumento essenziale

Ostreopsis cf. ovata è un’alga microscopica unicellulare presente in Italia in molte acque costiere con fondali a prevalente natura rocciosa. Quando cresce condizioni meteo-marine stabili (alta pressione atmosferica); moto ondoso ridotto (presenza di scogliere naturali o artificiali); temperatura dell’acqua relativamente elevata. Come la riconosco pellicola brunastra dall’aspetto membranoso e gelatinoso sugli scogli e su tutto ciò che si trova sul fondo; presenza di aggregati brunastri (fiocchi e/o filamenti) di consistenza gelatinosa in sospensione; in superficie tali aggregati possono talvolta presentarsi sotto forma di schiume di color bruno-rossiccio; talvolta opalescenza dell’acqua. Cosa può provocare Disturbi respiratori e irritazioni oculari e cutanee sia per esposizione ad aerosol (in condizioni di forte vento dal mare o di moto ondoso forte) contenente l’alga o suoi frammenti, che per contatto diretto durante il bagno. Devo andare all’ospedale? Nei casi verificatesi, gli effetti riportati non sono stati mai gravi e sono scomparsi per lo più entro poche ore. Per informazioni rivolgersi a .....................................................................................negli orari …. e consultare anche le pagine…… Poiché la collaborazione di tutti è preziosa per il più completo e tempestivo intervento, si chiede a chi, frequentando aree di balneazione, manifesti i sintomi sopra descritti di segnalarli al .............................. Tel. (o SMS) n. ..................... e-mail ................................ Il Sindaco ............................................

Conclusioni Situazione sotto controllo sia per le alghe che per le cianotossine, ma… Necessario sviluppare un dialogo con i cittadini Data gap: dati tossicologici su nuove tossine (ovatossine prodotte da Ostreopsis cf. ovata) e su cianotossine diverse da microcistine fattori ambientali correlati alle fioriture e alla tossicità dati sul ruolo ecologico delle tossine