Giordano Bruno Luisè Programma mozione Casadei

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Giordano Bruno Luisè Programma mozione Casadei Innovazione e reti Giordano Bruno Luisè Programma mozione Casadei Emilia Romagna

INFORMATIZZAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE L’efficienza e l’efficacia della informatizzazione della P.A. sono elementi cruciali nella realizzazione della trasparenza e della qualità dei servizi forniti ai cittadini. Le criticità Scarsa cultura informatica: dal passivo pessimismo (“era meglio prima quando si faceva tutto a mano”) al fideistico ottimismo (“perché non lo fa il computer da solo?”) Debole volontà di migliorare effettivamente l’efficienza dell’organizzazione dell’amministrazione: il cambiamento è sempre faticoso e l’eccesso di burocrazia lascia un largo margine di discrezionalità che consente l’esercizio del potere a vari livelli Scarso coordinamento tra amministrazioni e all’interno delle singole amministrazioni: non c’è la mentalità della condivisione e dell’uniformità di gestione dei dati e delle informazioni Limitata diffusione della banda larga: il Digital Divide rimane un problema irrisolto al quale porre rimedio in maniera prioritaria, la mancanza di Banda Larga al di fuori dei grossi centri urbani esclude gran parte della popolazione Cosa si potrebbe fare? L’informatizzazione della P.A. non deve essere lo scopo, ma lo strumento attraverso cui si garantiscono al cittadino servizi efficienti e trasparenza di gestione.

INFORMATIZZAZIONE DELLA PA Come fare? Come si dovrebbe fare? Rigore e trasparenza nell’assegnazione dei finanziamenti e nella verifica dell’utilizzo delle risorse pubbliche Formazione e aggiornamento professionale dei dipendenti e degli amministratori pubblici Informatizzazione di base dei cittadini e delle imprese Razionalizzazione e recupero di risorse economiche Razionalizzazione e recupero di risorse umane Socializzazione tra generazioni e integrazione tra culture Due progetti specifici su cui puntare Rilanciare l’interoperabilità di protocollo tra amministrazioni : nel progetto ministeriale originario del 2000/2001 ci sono alcuni errori di progettazione di fondo segnalati più volte e mai risolti Rilanciare la Carta d’Identità Elettronica (CID): introduzione di una carta di identità digitale (CID), ovvero di una tessera che racchiuda i dati sensibili di ogni “Cittadino della regione Emilia-Romagna” e che consenta l’accesso protetto e sicuro a servizi come l’accesso ai dati anagrafici, la possibilità di pagare bollette, di navigare in Internet, pagare un posteggio o il ticket di un mezzo pubblico

La Banda Larga è un tema strategico Il Digital Divide è il divario tecnologico/culturale esistente tra chi può accedere alle nuove tecnologie (come Internet, i personal computer) e chi, per motivi, geografici, culturali o economici non può farlo. In Italia il Digital Divide si manifesta nell'esclusione di milioni di cittadini dal collegamento veloce ad Internet garantito dalla tecnologia DSL, chiamato anche Banda Larga. Le cause pricipali sono: Molte centrali Telecom Italia non sono raggiunte da cavo in fibra ottica Centrali non equipaggiate con DSLAM (Digital Subscriber Line ATM Multiplexer) A detta di molti operatori nel settore delle telecomunicazioni: la banda larga è un fattore d'importanza strategica per la ripresa di competitività delle imprese italiane, quanto la creazione di una rete di trasporti autostradale e ferroviaria più efficiente. La banda larga è una necessità: Per il mondo dell‘università e della ricerca scientifica Per lo sviluppo delle PMI e del sistema produttivo territoriale Per lo sviluppo e la crescita del mercato turistico e dell’accoglienza Per lo sviluppo e la crescita del mercato del terziario avanzato che punta sulla ricerca e sullo sviluppo Per il decentramento delle attività produttive con conseguente de-congestione dei grossi centri urbani Il Giappone è il Paese che vanta il primato della banda larga in termini di velocità raggiunte, utenze connesse, percentuale del territorio coperta. Il risultato è stato raggiunto con un mix di tecnologie, principalmente fibra ottica e wireless, e con un intervento diretto e massiccio da parte dello Stato. Anche in Italia con i link via wireless sarebbe possibile una copertura totale del territorio, con l'onere di installare un DISLAM in ognuna delle 10.800 centrali telefoniche italiane

Servizio Pubblico di Accesso Internet Wireless L’Accesso alla rete Internet e alla banda larga come diritto universale Annullare il Digital Divide utilizzando le tecnologie wireless: Tutte le città, i paesi, le zone produttive (ecc.) dove arriva la connettività a banda larga in fibra devono diventare il punto di partenza per coprire capillarmente tutti i territori non raggiunti dai tradizionali servizi a banda larga cablati. Tutti i piccoli comuni, le aree rurali, le comunità montane, le aree produttive, ovvero tutto il tessuto abitativo e produttivo regionale deve essere connesso alla rete e sfruttare le possibilità offerte dalla banda larga. Accesso Internet Wireless gratuito in tutti i luoghi pubblici: Il luogo pubblico a cui tutti possono accedere liberamente senza distinzioni sia esso edificio o area aperta (un municipio, una biblioteca, una pizza, un parco o area vasta) deve offrire un servizio di Accesso ad Internet Gratuito a tutti i cittadini sfruttando le tecnologie wireless Wi-Fi (standard mondiale riconosciuto). Il servizio di Accesso Wireless Gratuito ad Internet equiparato all’illuminazione pubblica: La presenza della copertura di segnale Wi-Fi nei luoghi pubblici, e quindi la possibilità di connettersi ad Internet, deve essere pervasiva, e deve essere equiparato ad un servizio di pubblica utilità esattamente come l’illuminazione pubblica.

Azioni possibili Utilizzo pubblico della rete LEPIDA L’infrastuttura di rete a banda larga in fibra ottica LEPIDA, che connette attualmente tutti i comuni della Regione Emilia Romagna (salvo alcuni casi), deve essere aperta e sfruttata come punto di partenza per colmare il Digital Divide. La rete LEPIDA deve essere gestita dalla PA ed aperta in regime di concessione ed in rispetto del libero mercato anche ai piccoli Operatori WISP locali (Wireless Internet Service Provider) che si affiancano ai Comuni nell’azione di copertura dei territorio soggetti al Digital Divide. Promuovere collaborazioni con i WISP a livello comunale, provinciale e regionale, affinché la banda larga possa essere resa disponibile casa per casa attraverso l’utilizzo delle tecnologie wireless standard attualmente diffuse sul mercato. Studiare piani di investimento misti pubblico / privato ricercando le competenze e le potenzialità nel tessuto produttivo ed imprenditoriale della regione, per favorire gli investimenti sul territorio. Introdurre Tasse di Scopo Anti Digital Divide Oltre agli investimenti pubblici previsti per le grandi opere di infrastruttura telematica, proporre delle Tasse di Scopo Comunali finalizzate all’annullamento del Digital Divide, con obiettivi definiti e chiaramente documentabili. La Tassa di Scopo può essere un valido strumento attuativo che coinvolge direttamente i cittadini che diventano co-finanziatori dei progetti in cambio della garanzia dell’erogazione e della funzionalità del servizio pubblico finanziato. Ampliare il Piano Telematico Regionale e seguire le Linee guida CNIPA: Fare il punto sullo stato di attuazione del Piano Telematico Regionale e proseguire tenendo presenti e mettendo in pratica le linee guida che il CNIPA espresse nel 2008 con il Quaderno n°36 “Linee guida per l’adozione delle tecnologie wireless nella PA”.

Proposta di Indagine conoscitiva Problema I dati relativi al Digital Divide sono frammentari e basati in gran parte su dati provenienti da studi di settore spesso finanziati dagli stessi Operatori di Telecomunicazioni che sono la prima causa del Digital Divide. Soluzione Attivare un’indagine conoscitiva allargata attivando tutti i Circoli del PD sul territorio per raccogliere preziose informazioni di prima mano sullo stato di salute tecnologico della regione. Esempio di domande da sottoporre ai cittadini per raccogliere informazioni: Per  connetterti ad Internet sei costretto ad utilizzare le “chiavette” (tipo Tim o Vodafone pubblicizzate ovunque) che  sfruttano la rete cellulare a costi elevati? Nel tuo comune c’è una zona produttiva, un’area industriale o simile dove non arriva l’ADSL e quindi le aziende sono costrette ad utilizzare le vecchie linee telefoniche o ISDN? Potresti aiutarci a quantificare un numero certo di utenti (distinguendo tra privati e aziende) che necessitano del collegamento Internet a banda larga nel tuo comune e che in questo momento subiscono il Divario Digitale? Hai mai sentito parlare delle tecnologie Wireless, del Wi-Fi, delle Reti senza Fili per portare la banda larga Internet? Se la risposta è no sappi che si tratta di una rete simili a quella per i cellulari ma che costa 1 centesimo e consuma 1 centesimo di energia ed inquina 1 centesimo rispetto alle normali reti cellulari di telefonia mobile.

Indagine conoscitiva con possibili linee guida attuative 1) Se la pubblica amministrazione investisse soldi pubblici per finanziare opere di infrastruttura di rete a livello geografico per portare la banda larga in tutte le zone soggette a Digital Divide, con lo scopo di favorire lo sviluppo delle aree produttive, delle piccole, medie e grandi imprese che altrimenti potrebbero decidere di spostarsi in aree del paese meno svantaggiate (compromettendo l’economia locale), pensi che questi soldi sarebbero ben spesi oppure pensi che la mancanza di banda larga non sia un problema per lo sviluppo e quindi possa essere trascurato dall’amministrazione pubblica in quanto esistono problemi più gravi?   2) Se il Comune, investendo soldi pubblici, utilizzando le nuove tecnologie Wireless, proponesse un servizio ADSL per privati ed imprese a prezzi di mercato, realizzando quindi una copertura ADSL del territorio e portando così Internet in tutte le località non raggiunte dagli operatori, saresti disposto a firmare un contratto di fornitura così come faresti con un qualsiasi altro operatore e quindi a pagare un canone mensile per il mantenimento di questa infrastruttura comunale? 3) Se il Comune proponesse un servizio di connessione ad Internet gratuito con il Wireless in tutti i luoghi pubblici o ad accesso pubblico della tua città (es. in Biblioteca, in tutti gli Uffici pubblici, nelle Piazze, nei Parchi o altri luoghi nei quali tutti possono accedere), che permettesse ad ogni cittadino di utilizzare Internet liberamente con un computer portatile oppure con un palmare, saresti disposto a contribuire al mantenimento di questo servizio pubblico versando un canone annuale fisso pattuito?

Indagine conoscitiva con possibili linee guida attuative   4) In riferimento alla domanda 3) indica quanti euro potresti spendere in un canone annuale per aiutare il tuo Comune a mantenere attivo il servizio pubblico di accesso Internet gratuito con il wireless in tutti i luoghi pubblici:  30 (0,082 € gg), 50 (0,136 € gg), 100 (0,273 € gg) euro all’anno (ovvero 365 giorni). 5) In riferimento alla domanda 3), al posto di un canone annuo,  saresti disposto ad investire una cifra “una tantum” (ovvero una volta sola) per aiutare il tuo Comune a mettere in funzione il servizio pubblico di accesso Internet gratuito con il wireless in tutti i luoghi pubblici? Quale cifra tra: 100, 150, e 200 euro? 6) Pensi che l’introduzione di una carta di identità digitale (CID), ovvero di una tessera che racchiuda i dati sensibili di ogni “Cittadino della regione Emilia-Romagna” e  che consenta l’accesso protetto e sicuro a servizi come l’accesso ai dati anagrafici, la possibilità di pagare bollette, di navigare in Internet nelle Biblioteche pubbliche possa essere utilizzata (ed apprezzata) da un numero grande di cittadini?

Innovazione e Reti Giordano Bruno Luisè, 1970 Consulente esperto in Wireless & Mobile Networking, titolare della MG Extreme (www.mgextreme.com). giordano.bruno.luise@gmail.com Carriera professionale in breve: Il nome di Giordano Bruno Luisè ricorre molto nel web ed è un volto noto nel settore del Wireless & Mobile Networking per la sua prolifica partecipazione come Relatore Evangelist Tecnologico a tutti gli eventi più significativi del mercato italiano come WLAN Forum e BBF, Mobile Business ed Internetworking per citarne solo alcuni.   Dal 2003 in RayTalk Industries segue un percorso di crescita: Sales Dept. Manager (2003), Divulgatore Tecnologico “Evangelist” (2004), Direttore Vendite Italia (2005), Docente alla Wireless Academy RayTalk e Sales Director Europe (2006). Esce da RayTalk Industries il 31 gennaio 2009 ricoprendo la carica di Sales Director Europe. GiordanoBruno Luisè, in seno a RayTalk, è stato promotore di soluzioni tecnologiche innovative che vengono ricordate in casi applicativi di successo ampiamente pubblicati tra cui citiamo: l’ Hot Spot Wireless per la spedizione italiana Everest-K2 nel 2004 (il nome di Luisè viene citato ufficialmente nella pagina di ringraziamenti pubblicata sulla Gazzetta dello Sport dal Comitato Everest-K2); il progetto Hot Spot per le Biblioteche della Provincia di Rimini premiato al BBF di Roma nel 2007 con il Municipal Wireless Award (progetto nato dall’esperienza maturata in ambito bibliotecario ed editoriale vissuta nell’azienda paterna Luisè Editore di Rimini).

Contributi a cura di Maria Teresa Vaccari, consulente informatica esperta in sistemi informativi della PA mtvaccari@mtvaccari.it Alberto Zanella, primo ricercatore Istituto IEIIT-CNR, esperto di tecnologie wireless alberto.zanella@ieiit.cnr.it