Corso di formazione per insegnanti di scuola dell’infanzia (educatrici nido) - 2005/2006 Dal Progetto Educativo, al P.O.F., alle Unità di Apprendimento:

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Corso di formazione per insegnanti di scuola dell’infanzia (educatrici nido) - 2005/2006 Dal Progetto Educativo, al P.O.F., alle Unità di Apprendimento: azioni di professionalità e di coerenza nelle scuole dell’infanzia di ispirazione cristiana TRACCIA PER LA PREPARAZIONE E LA CONDUZIONE Terza fase Sabato 1 ottobre 2005 – ore 8.30/12.30 - Centro Famiglia di Nazareth - Modena h. 8,30/9,15 Restituzione esiti dei lavori di gruppo dell’incontro precedente (presentazione di una traccia di sintesi per la stesura del P.O.F.) - a cura dei Coordinatori Pedagogici h. 9,15/10,30 Relazione “Unità di Apprendimento e Piani Personalizzati delle Attività Educative” - Dott.ssa Antonietta D’Episcopo – Referente nazionale Progetto Infanzia AIMC h. 10,45/12,30 Lavori di gruppo per collegi di zona (analisi di un’unità di apprendimento già predisposta, tenendo presente un comune PROTOCOLLO DI PROGETTAZIONE E DOCUMENTAZIONE presentato durante la relazione)- a cura dei Coordinatori Pedagogici. Entro il 6 ottobre 2005: riunione di coordinamento per un confronto sui lavori di gruppo dell’1 ottobre e per concordare le conclusioni da presentare l’8 ottobre. Sabato 8 ottobre 2005 – ore 8.30/12.30 - Centro Famiglia di Nazareth - Modena h. 8,30/9,30 Presentazione attività e progetti FISM - Prof.ssa Ornella Capucci Pavesi, Segretaria Fism Modena - Dott.ssa Elena Odorici, Consulente psicologa Fism Modena h. 9,30/11 Lavori di gruppo per collegi di zona “Elaborazione di Unità di Apprendimento” (elaborazione di un’unità di apprendimento, tenendo presente un comune protocollo di progettazione e documentazione) - a cura dei Coordinatori Pedagogici h. 11,15/12,30 Dibattito e Conclusioni - Dott.ssa Fiorella Magnani – Supervisore di tirocinio c/o Formazione Primaria e Consulente pedagogica Fism MO.

Dalle sintesi dei lavori di gruppo Guadagni e aspetti problematici La metodologia del Corso ha favorito lo scambio di esperienze tra diverse scuole. Confrontando i POF alcune ins. hanno riflettuto sulla possibilità di utilizzare risorse che non avevano preso in considerazione Le educatrici del nido hanno collaborato con le insegnanti della scuola dell’infanzia L’uso della matrice (elaborata dalla relatrice e negoziata con i coordinatori) ha facilitato il lavoro di analisi Problemi L’assenza di alcuni docenti determina una situazione di disparità informativa, di difficoltà nella comunicazione e nella condivisione collegiale delle fasi di progettazione La posizione dello schermo non consente a tutti di concentrarsi sulle slide presentate

Dalle sintesi dei lavori di gruppo Guadagni e aspetti problematici Guadagni in consapevolezza Consapevolezza: di essere scuola “pubblica” inserita in un contesto istituzionale più ampio di attribuire al PE (espressione di tutta la vita della comunità scolastica) un valore che vada al di là dell’adempimento burocratico di dover approfondire la conoscenza dei documenti del Magistero di considerare come risorsa famiglia, parrocchia, personale ausiliario… di promuovere ed esplicitare la collaborazione con il territorio (Comune, altre agenzie educative…) di valorizzare momenti di collegialità per stilare documenti da condividere di non trascurare l’importanza della negoziazione

Dalle sintesi dei lavori di gruppo Guadagni e aspetti problematici La prospettiva con cui si considera il contesto ambientale e scolastico inizia a cambiare: da un approccio vincolante a uno stimolante per il miglioramento dell’offerta formativa Ricadute operative Esplicitare il concetto di scuola come luogo di saperi e di esperienze Approfondire il discorso sull’uso degli spazi Esplicitare le scelte educative,i criteri di progettazione, verifica e documentazione Motivare e sostenere la continuità tra nido, scuola dell’infanzia e primaria La metodologia del Corso ha favorito lo scambio di esperienze tra diverse scuole. Confrontando i POF alcune ins. hanno riflettuto sulla possibilità di utilizzare risorse che non avevano utilizzato Le educatrici del nido hanno collaborato con le insegnanti della scuola dell’infanzia L’uso della matrice (elaborata dalla relatrice e negoziata con i coordinatori) ha facilitato il lavoro di analisi

Formazione Persona Attenzione ai processi Prospettiva dello sviluppo integrale Riflessività sui processi formativi Favorisce la maturazione personale Portatrice e costruttrice di cultura E’ diritto della persona Tiene conto dei diversi livelli di partenza Formazione Persona E’ dovere del professionista Soggetto attivo Prospettiva relazionale Attiva sana criticità E’ processo comunitario Costruisce cultura di scuola Punto di partenza per il progetto di scuola Attiva atteggiamento positivo verso l’innovazione Moltiplica le risorse ( è dovere da diffondere) Atteggiamento proattivo Valorizzazione delle competenze

Capacità Competenze Non sono insegnabili Competenti si diventa. Potenzialità dell’essere umano; il poter essere Capaci si nasce.. Hanno una loro dinamicità, sono in continua evoluzione e anche quando si manifestano come capacità specifiche (si è più capaci in un ambito piuttosto che in un altro), mettono in gioco la persona nella sua interezza: ciò che è e ciò che potrebbe essere. Non sono insegnabili Competenze Capacità portate a compimento, realizzate nel concreto di determinati contesti e situazioni. Rappresentano, infatti, l’espressione concreta delle capacità potenziali di ciascuno portate al massimo grado di espressività. Competenti si diventa. Acquisire una competenza significa porre in relazione il sapere (conoscenze), il saper fare (abilità) appresi a scuola (sistema formale), in altre istituzioni formative (non formale) e nella vita sociale (sistema informale) per saper essere (abito mentale). Le competenze sono riconducibili a: °un investimento concreto delle capacità; °alla persona che le costruisce, le potenzia e le arricchisce all’interno di un contesto. Non sono insegnabili .

Anch’esse sono insegnabili Conoscenze Le conoscenze sono il momentaneo punto di arrivo del processo culturale dell’uomo, il sapere che una società ritiene fondamentale trasmettere alle nuove generazioni. Sono insegnabili Abilità Sono il frutto della razionalità tecnica dell’uomo, riconducibili alla sfera del saper fare; saper fare bene qualcosa. Si è abili quando si è consapevoli delle ragioni e delle procedure del fare, quando si conosce il perché dei processi, si è in grado di prevedere le conseguenze delle scelte relativamente agli scopi. Anch’esse sono insegnabili

Progetto educativo Laboratorio di riflessione operativa Indicatore a) Ruolo istituzionale Le Scuole dell’infanzia d’ispirazione cristiana fanno parte di un sistema pubblico integrato.

Unità di Apprendimento Piani Personalizzati delle Attività Educative Modena, ottobre 2005 Unità di Apprendimento e Piani Personalizzati delle Attività Educative a cura di Antonietta D’Episcopo

Ciò che è attuato L. 53/2003 Dlgs n° 59, 19 febbraio 2004 Allegato A Indicazioni nazionali per i piani personalizzati delle attività educative nelle scuole dell’infanzia Allegato B Indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati nella scuola primaria Allegato C Indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati nella scuola secondaria di primo grado Allegato D Profilo educativo culturale e professionale dello studente alla fine del primo ciclo di istruzione

Cosa contengono le Indicazioni nazionali Dlgs n° 59, 19 febbraio 2004 nell’allegato A (infanzia) B (primaria) C (secondaria I grado) Gli obiettivi generali del processo formativo (OG) Gli obiettivi specifici di apprendimento (OSA) Indicazioni per la formulazione di obiettivi formativi (OF), delle unità di apprendimento (UA) e dei piani personalizzati nell’allegato D Profilo educativo, culturale e professionale dello studente alla fine del Primo Ciclo di istruzione (6-14 anni)

Che cosa sono gli Obiettivi generali? “… costituiscono l’impianto culturale e pedagogico della riforma e orientano le scelte educative e didattiche”

Scuola dell’infanzia Obiettivi generali La scuola dell’infanzia rafforza l’identità personale - l’autonomia - le competenze In relazione alla maturazione dell’identità personale, si premura che i bambini acquisiscano atteggiamenti di sicurezza, di stima di sé, di fiducia nelle proprie capacità, di motivazione al passaggio dalla curiosità alla ricerca; in relazione alla conquista dell’autonomia, fa sì che i bambini, mentre riconoscono le dipendenze esistenti ed operanti nella concretezza del loro ambiente naturale e sociale di vita, siano capaci, in tale contesto, di orientarsi in maniera personale e di compiere scelte anche innovative …

Cosa contengono le Indicazioni nazionali Dlgs n° 59, 19 febbraio 2004 nell’allegato A (infanzia) B (primaria) C (secondaria I grado) Gli obiettivi generali del processo formativo (OG) Gli obiettivi specifici di apprendimento (OSA) Indicazioni per la formulazione di obiettivi formativi (OF), delle unità di apprendimento (UA) e dei piani personalizzati nell’allegato D Profilo educativo, culturale e professionale dello studente alla fine del Primo Ciclo di istruzione (6-14 anni)

Che cosa sono gli obiettivi specifici di apprendimento (Osa)? “… costituiscono i livelli essenziali di prestazione del servizio scolastico ovvero ciò che i docenti delle scuole pubbliche devono garantire a tutti i cittadini, al fine di mantenere l’unità del sistema educativo nazionale di istruzione e formazione ed evitarne la frammentazione”

Obiettivi specifici di apprendimento Indicano i livelli essenziali di prestazione per le singole scuole e non per gli allievi Rispondono all’esigenza di garantire l’unitarietà del sistema educativo nazionale di istruzione e di formazione, offrendo una mappa di riferimento di tipo culturale, semantico e sintattico che i docenti devono padroneggiare anche nei dettagli epistemologici. Sono costituiti dai saperi - conoscenze - e dalle abilità - saper fare - che le scuole del sistema pubblico integrato sono tenute ad assicurare. Il loro ordine di presentazione non va confuso con l’ordine di svolgimento, determinato dai docenti, in funzione delle esigenze degli allievi Gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli allievi devono essere trasformati dai docenti in obiettivi formativi

Strumenti culturali Il sé e l’altro Il corpo, il movimento e la salute Acquisizione di competenze nei seguenti ambiti di esperienza: Il sé e l’altro Il corpo, il movimento e la salute La fruizione e la produzione di messaggi L’esplorare, il conoscere e il progettare 8

OSA (esempi tratti dalle Indicazioni) Scuola dell’infanzia Il sé e l’altro - Corpo, movimento, salute - Fruizione e produzione di messaggi - Esplorare, conoscere e progettare Il sé e l’altro 1. Rafforzare l’autonomia, la stima di sé, l’identità. 2. Rispettare e aiutare gli altri, cercando di capire loro pensieri, azioni e sentimenti. ... Corpo, movimento, salute 1. Rappresentare lo schema corporeo in modo completo e strutturato; maturare competenze di motricità fine e globale. 26

Cosa contengono le Indicazioni nazionali Dlgs n° 59, 19 febbraio 2004 nell’allegato A (infanzia) B (primaria) C (secondaria I grado) Gli obiettivi generali del processo formativo (OG) Gli obiettivi specifici di apprendimento (OSA) Indicazioni per la formulazione di obiettivi formativi (OF), delle unità di apprendimento (UA) e dei piani personalizzati nell’allegato D Profilo educativo, culturale e professionale dello studente alla fine del Primo Ciclo di istruzione (6-14 anni)

Che cosa sono gli Obiettivi formativi? “Costituiscono la traduzione degli obiettivi generali e degli obiettivi specifici in compiti di apprendimento ritenuti realmente accessibili, in un tempo e a un livello stabilito, a uno o più allievi concreti”

Gli obiettivi formativi Sono la contestualizzazione degli obiettivi specifici di apprendimento in “quella” scuola Sono gli strumenti che i docenti usano per promuovere le competenze Sono compito di apprendimento accessibile, importante e significativo per un allievo concreto Sono una prerogativa esclusiva della comunità scolastica Obbediscono alla logica dell’ologramma Devono essere valutati attraverso la verifica di conoscenze e abilità

OLOGRAMMA È una visione del sapere che intende cogliere un’unità significativa delle aree culturali riconducendole alla dimensione esistenziale della persona nella sua totalità Rispecchia la complessità circolare esistente tra unità della persona, unità della cultura, unità dell’educazione La logica dell’ologramma fa riferimento al rapporto tra la parte ed il tutto. Nessun ambito del sapere può essere autoreferenziale, chiuso in se stesso: in ogni area culturale si ritrovano elementi di sviluppo che rimandano all’idea di sapere come un tutto L’esperienza di apprendimento acquista significato per l’alunno quando prende in considerazione la sua esperienza di vita, la sua dimensione esistenziale in cui i problemi e le attività si presentano in modo complesso e articolato: il punto di vista delle singole discipline o singole educazioni non gli consentirebbe, da solo, la comprensione dell’esperienza che richiede una visione unitaria e di sintesi. L’alunno ha bisogno di riorganizzare e di integrare informazioni e conoscenze ponendole in relazione tra loro e con il suo contesto di vita. Ne consegue che gli obiettivi specifici di apprendimento sono da considerarsi all’interno di un processo interattivo che risponde al principio della sintesi e dell’ologramma.

Struttura formale degli O.F. Dovrebbero rendere visibile la sintesi dell’intenzione formativa (capacità/competenze) l’analisi dell’intenzione istruttiva (conoscenze/abilità) La loro articolazione comporta l’indicazione dell’Apprendimento Unitario da promuovere l’individuazione di conoscenze e abilità necessarie a trasformare capacità in competenze l’indicazione di standard di prestazione

Cosa contengono le Indicazioni nazionali Dlgs n° 59, 19 febbraio 2004 nell’allegato A (infanzia) B (primaria) C (secondaria I grado) Gli obiettivi generali del processo formativo (OG) Gli obiettivi specifici di apprendimento (OSA) Indicazioni per la formulazione di obiettivi formativi (OF), delle unità di apprendimento (UA) e dei piani personalizzati nell’allegato D Profilo educativo, culturale e professionale dello studente alla fine del Primo Ciclo di istruzione (6-14 anni)

Che cos’è un’Unità di Apprendimento? “E’ l’insieme dei contenuti, delle attività, dei metodi, delle soluzioni organizzative, dei tempi e delle modalità di verifica e di valutazione, necessari per trasformare uno o più Obiettivi formativi in competenze degli allievi.”

Apprendimento unitario L’Apprendimento unitario nasce dalla necessità di evitare l’ “atomizzazione” degli obiettivi formativi e di garantire la visione ologrammatica del sapere e conseguentemente mantiene l’apprendimento circoscritto in un intero.

... ne consegue che ... Lavorare su apprendimenti unitari porta a programmare l’attività su una rete di strutture essenziali, traducendole in una serie di compiti di apprendimento adeguati. Riconduce la riflessione su quali processi, quali concetti essenziali stanno alla base di un apprendimento significativo.

Cosa contengono le Indicazioni nazionali Dlgs n° 59, 19 febbraio 2004 nell’allegato A (infanzia) B (primaria) C (secondaria I grado) Gli obiettivi generali del processo formativo (OG) Gli obiettivi specifici di apprendimento (OSA) Indicazioni per la formulazione di obiettivi formativi (OF), delle unità di apprendimento (UA) e dei piani personalizzati nell’allegato D Profilo educativo, culturale e professionale dello studente alla fine del Primo Ciclo di istruzione (6-14 anni)

Piano Personalizzato Attività Educativa UA realizzate OF Apprendimenti verificati AU Competenza promossa e valutata Riferimenti per un eventuale portfolio 45

Il profilo nella programmazione didattica AU Competenza contestualizzata UA Esperienza di apprendimento OSA Il sé el’altro Corpo, movimento, salute Fruizione e produzione di messaggi Esplorare, conoscere e progettare OF Conoscenze e abilità Contestualizzate Compiti di apprendimento Competenze da osservare e descrivere Compito unitario 13

Le articolazioni del PECUP Autonomia e identità: operare scelte personali e assumersi responsabilità Orientamento: fare piani per il futuro, verificare ed adeguare il proprio progetto di vita Convivenza civile: coesistere, condividere, essere corresponsabili Strumenti culturali per leggere e governare l’esperienza 4

Dal Profilo all’immagine del bambino Dalle capacità alle competenze 2

Cosa contengono le Indicazioni nazionali Dlgs n° 59, 19 febbraio 2004 nell’allegato A (infanzia) B (primaria) C (secondaria I grado) Gli obiettivi generali del processo formativo (OG) Gli obiettivi specifici di apprendimento (OSA) Indicazioni per la formulazione di obiettivi formativi (OF), delle unità di apprendimento (UA) e dei piani personalizzati nell’allegato D Profilo educativo, culturale e professionale dello studente alla fine del Primo Ciclo di istruzione (6-14 anni)

Traguardi conclusivi Quando un ragazzo è “competente”? Un ragazzo è riconosciuto “competente” quando... 9

Quando un ragazzo è “competente”? …quando facendo ricorso a tutte le sue capacità, utilizza le conoscenze e le abilità per… Comprendere la complessità culturale Riflettere su se stesso e gestire la propria crescita Risolvere i problemi che incontra Interagire positivamente con l’ambiente Esprimere un personale modo di essere Maturare il senso del bello Conferire senso alla vita

Quale immagine del bambino? Autoconsapevolezza e orientamento Riflessione critica, problematizzazione, consapevolezza morale Identità e autonomia Competenze e strumenti culturali Abilità sociali e di cooperazione 10

Dalle Indicazioni Nazionali: caratteri dell’ apprendimento Ogni nuova conoscenza fa i conti con questa matrice cognitiva: Il bambino che viene a scuola possiede già una visione ingenua del mondo Ogni nuova conoscenza prende il via dal fare, dall’operare, dall’esperire L’apprendimento non può che essere unitario perché unitarie sono la persona e la cultura da costruire 17

Dalle Indicazioni Nazionali: caratteri dell’insegnamento Riferimento all’esperienza del bambino Non assunzione precoce di prospettive disciplinari Funzionalità dei saperi nell’acquisizione di strutture di pensiero unitarie Integralità educativa della proposta 21

Costruiamo una UA Uno strumento per…

Progettare un’esperienza di apprendimento - insegnamento 1) DATI IDENTIFICATIVI Fase ideativa 2) ARTICOLAZIONE DELL’APPRENDIMENTO Fase operativo-gestionale 3) MEDIAZIONE DIDATTICA Fase di documentazione e 4) CONTROLLO DEGLI APPRENDIMENTI

Dalle capacità alle competenze personali Riflessione operativa sulla costruzione di Unità di Apprendimento Fase ideativa Titolo Dati identificativi Posizionamento Dove si svolge l’UA ? Analisi di contesto Motivazione specifica Perché la si progetta? Apprendimento unitario Sviluppo di capacità Quale aspetto s’intende promuovere? Abbastanza circoscritto e dotato di senso autonomo e compiuto, funge da nucleo centrale dell’Unità stessa. Es. Saper comunicare e descrivere se stessi cogliendo nella propria esperienza semplici relazioni (spaziali e temporali) PECUP Competenze in uscita Verso quali competenze di riferimento? OSA Conoscenze e abilità? Quali ambiti ed elementi del sapere? OF Osa contestualizzati Per quali apprendimenti significativi? Compiti reali e dotati di senso

Apprendimento unitario da promuovere ………………………………………… 1) DATI IDENTIFICATIVI U.A. N. …… Titolo……………………………………………….. Anno scolastico …………………………… Scuola ……………………………......……. Destinatari ………………………………... Docenticoinvolti ………………………….. 2) ARTICOLAZIONE DELL’APPRENDIMENTO Riferimenti ai documenti a) nazionali PECUP…………………………………… OSA………………………………………… b) di istituto PE………………………POF…………… Apprendimento unitario da promuovere ………………………………………… …………………………………………………………………………….................................................................................................................................................... Declinazione dell’apprendimento unitario in Obiettivi formativi OF……………………………………………………………………………………………………………… 3) MEDIAZIONE DIDATTICA Metodi …………………………………………… Tempi …………………………………………… Soluzioni organizzative……………….............. 4) CONTROLLO DEGLI APPRENDIMENTI

Fase operativo-gestionale Mediazione culturale Strutturazione dell’esperienza di apprendimento - insegnamento Come organizzare spazi tempi relazioni Quali strategie adottare? Facendo che cosa ? Processualità: azioni attivate attività

Apprendimento unitario da promuovere ………………………………………… 1) DATI IDENTIFICATIVI U.A. N. …… Titolo…………………………………………………….. Anno scolastico …………………………… Scuola ……………………………......……. Destinatari ………………………………... Docenticoinvolti ………………………….. 2) ARTICOLAZIONE DELL’APPRENDIMENTO Riferimenti ai documenti a) nazionali PECUP…………………………………… OSA………………………………………… b) di istituto PE………………………POF…………… Apprendimento unitario da promuovere ………………………………………… …………………………………………………………………………….................................................................................................................................................... Declinazione dell’apprendimento unitario in Obiettivi formativi OF……………………………………………………………………………………………………………… 3) MEDIAZIONE DIDATTICA Metodi …………………………………………… Tempi …………………………………………… Soluzioni organizzative……………….............. 4) CONTROLLO DEGLI APPRENDIMENTI Verifica degli obiettivi formativi (DESCRITTORI OF) …………………………………………………………………………………………………………Valutazione ( (compito unitario) Documentazione………………………………

Fase di controllo/documentazione Verifica Esiti formativi Cosa verifico ? Soggetti Chi verifica? Strumenti Come verifico? Tempi Quando verifico? Criteri e strumenti di documentazione Valutazione Messa alla prova degli apprendimenti Compito unitario Cosa far fare per mettere in gioco, osservare, accertare e descrivere le competenze maturate?

Lavoro di gruppo Completare una Unità di Apprendimento… Word

Io e gli altri Io e il mondo Mi conosco UA AU Io e il mondo AU UA Mi conosco AU UA 22

Matrice progettuale La mia biografia Mi conosco AU Individuo i miei bisogni materiali e non materiali partendo dall’analisi del mio vissuto OF : - riconosco uguaglianze e differenze tra i miei bisogni e quelli degli altri utilizzando un sistema simbolico condiviso - registro e descrivo le mie abitudini di vita nel corso della giornata - ricostruisco la mappa dei miei bisogni e di quelli dei miei compagni scopro diversi modi di soddisfarli: cosa facciamo, cosa si potrebbe fare OSA Compito unitario Costruiamo il libro delle “buone” abitudini

Matrice progettuale La mia biografia Io e gli altri AU Comunico utilizzando le diverse funzioni del linguaggio verbale e non verbale OF - ascolto e comprendo il contenuto di brevi messaggi espressi da: compagni,docenti, genitori, mass media - elaboro messaggi funzionali allo scopo OSA Compito unitario Prepariamo messaggi per un personaggio fantastico …

Matrice progettuale La mia biografia Io e il mondo AU Esploro l’ambiente che mi circonda utilizzando uno schema investigativo OF - osservo gli elementi di ciclicità nell’ambiente naturale sociale, culturale: cosa si ripete, cosa cambia - confronto e rielaboro dati forniti da: esplorazione diretta, narrazioni, filmati… OSA Compito unitario Costruiamo il gioco del dove e del quando con grandi dadi su cui disegniamo personaggi e ambienti. Dalle diverse combinazioni nasceranno racconti, storie, drammatizzazioni…

Nucleo di apprendimento……………………………………………………………………………. AU Schema UA Nucleo di apprendimento……………………………………………………………………………. AU CU OF (compito di apprendimento) Descrittori OSA Conoscenze e abilità prescelte (forma estesa o numero di riferimento) Il sé e l’altro Corpo movimento salute Fruizione e produzione di messaggi Esplorare conoscere e progettare Attività

Dall'alfabetizzazione culturale alla...alfabetizzazione esistenziale Grazie per aver vissuto insieme questa reale esperienza di ALLEANZA EDUCATIVA di conoscenza reciproca attribuzione di significato condivisione dei fini disponibilità al confronto ricerca di azioni di miglioramento partecipazione attiva Il Dio della speranza ci riempia di gioia e pace nella fede (Rm 15, 13) Buon anno scolastico Antonietta D’Episcopo