La lavorazione del corallo Valeria Li Vigni
Il corallo grezzo veniva lavorato nelle botteghe trapanesi… in via dei Corallari. Al lavoro prendevano parte sia uomini che donne, i primi si occupavano del lavoro di lima, le seconde della bucatura, arrotondatura, arrotatura, brunitura e lustratura. L’operazione preliminare consisteva nel liberare i rami dal rivestimento esterno, il cenosarco, con l’ausilio di raschietti di ferro……
…. il ramo veniva poi lucidato con mola, smeriglio o sabbia di Tripoli. mola a mano ad acqua
…. Per mezzo di una lima si separavano i rami dal tronco segnandolo con piccole tacche, per mezzo della spada (una lunga lima) Bulini e attrezzi
foratura con il trapano ad archetto …ogni pezzetto di corallo… veniva forato da parte a parte con il fusellino, un sottile ago montato a guisa di trapano, funzionante grazie ad un archetto temperato a olio. Questa operazione veniva eseguita bagnando il pezzo in modo continuo per evitarne la rottura. I pezzi forati venivano poi sottoposti all’azione di una pietra cote per l’arrotondatura e la sfaccettatura e quindi sfregati su un disco orizzontale coperto di smeriglio fin quando non fossero ben lisci.
barilotto in legno per la lucidatura del corallo tappo in ottone a vite … si passava quindi alla lucidatura …. con stagno calcinato, con il buratto contenente sostanze abrasive, o più semplicemente, agitando i pezzi dentro un sacco di tela grossa con sabbia o acqua e pomice in polvere… … un tempo avveniva in appositi barilotti….oggi, si procede con sofisticati trapani ad acqua, così come la lucidatura, nelle botti, viene fatta con la rotazione elettrica e non più a manovella Sistema di fissaggio dell’asse del barilotto >>
… le tecniche di lavorazione, patrimonio dei pochissimi artigiani rimasti che hanno appreso il mestiere da bambini sono rimaste pressochè immutate rispetto al passato…. nell’ausilio delle tecniche moderne può venire in soccorso solo il rinnovato accordo tra “il sapere della mente” e “il sapere della mano”… Ecco al lavoro Platimiro Fiorenza, tra gli ultimi rappresentanti di questa illustre tradizione, un “ammutinato della storia”……
Platimiro Fiorenza impegnato nel forgiare il corallo nella sua bottega a Trapani
Platimiro Fiorenza, corallaro di Trapani