ISTITUTO SUPERIORE DI EDUCAZIONE FISICA DIPARTIMENTO DI PSICOLOGIA DELLO SPORT PIAZZA BERNINI 12 TEL FAX TORINO.
Primo Corso base in Psicologia dello Sport
Attività del Dipartimento. L'I.S.E.F. di Torino ha istituito un Dipartimento con la finalità di organizzare e coordinare l'attività della Psicologia dello Sport in Piemonte. In questo quadro, oltre ai servizi di consulenza, ricerca, diagnostica e psicoterapia sia individuale sia di gruppo, il Dipartimento ha istituito corsi di formazione di diversi livelli. Lintento del Dipartimento é quello di definire una specifica Psicologia dello Sport.
Consulenza Il Dipartimento fornisce consulenza per l'orientamento allo sport in età adolescenziale, ottimizzazione della performance agonistica, progetti di intervento su singoli atleti, squadre, federazioni, enti e società sportive.
Formazione Il Dipartimento intende sviluppare un lavoro formativo su aree differenti di professionalità organizzando: 1. Formazione in psicologia dello sport rivolta a tutti gli operatori del settore. 2. Master in aree specifiche di interesse. 3. Riunioni, seminari, aggiornamento e qualifica in diverse competenze professionali di psicologia dello sport.
Ricerca Il Dipartimento attiva e opera inoltre con tutte le Istituzioni private e pubbliche che intendono avviare un lavoro di ricerca e di sperimentazione nell'ambito della psicologia dello sport.
Cultura Il Dipartimento promuove iniziative culturali e informative avvalendosi di strumenti di comunicazione quali convegni, tavole rotonde, giornate di studio, seminari, dibattiti, dialoga con i mass-media mediante articoli e pubblicazioni.
La mentalità del vincente E una persona sicura di sé e non ha bisogno dell'approvazione altrui. Considera la gara un momento impegnativo, ma divertente, eccitante. E' orientata sempre al presente durante la gara, non pensa né alle sconfitte del passato, né al futuro che lo attende in caso di vittoria come di sconfitta. Considera le avversità come parte della realtà e le affronta senza drammatizzare. Insegue il successo (non tenta solo di evitare la sconfitta), ma è obiettivo, si dà sempre traguardi realistici. Affronta la gara in modo elastico, è pronto a cambiare strategia e sa attendere. Da ogni gara sa trarre esperienza sia dal successo che dallinsuccesso.
Sport individuali Corsa, salto in alto, nuoto, alpinismo, attività subacquee, sci da fondo. Le discipline che si praticano da soli sono ideali per chi vuole avventurarsi nella propria introversione, per imparare a conoscersi a fondo, per mettersi in discussione tutte le volte che si scende in campo, senza la possibilità di nascondersi nella squadra, nel gruppo.
Sport di équipe. Calcio, pallacanestro, palla a volo, rugby. Sono le attività ideali per socializzare, per riuscire a eliminare eventuali difficoltà di relazione con gli altri, per cancellare la timidezza e l'isolamento. Dal gruppo si ricava forza interiore e combattività, si impara la cooperazione, si stempera l'egoismo.
Sport di rischio. Paracadutismo, parapendio, corse in auto e in moto, alpinismo estremo, lanci nel vuoto attaccati a un elastico. In queste discipline si mette spesso in gioco la propria vita: dietro alla passione sfrenata si nasconde infatti un bisogno fisico di sensazioni forti, di scariche adrenaliniche capaci di cancellare la noia della vita.
Sport di duello Tennis e boxe, karate e judo, scherma e ping- pong. Sono quelli che prevedono lo scontro diretto e continuo con l'avversario. Di fatto, sono duelli sublimati, dove in palio non ci sono più la vita o la morte, ma la vittoria oppure la sconfitta. Si sfogano così l'aggressività e la competitività, e si rischia lo stress.
IN OCCASIONE DELLA PRESENTAZIONE DEL PRIMO CORSO DI PSICOLOGIA DELLO SPORT IL DIPARTIMENTO DI PSICOLOGIA DELLO SPORT NELLE PERSONE DI UMBRO MARCACIOLI VERCELLI GIUSEPPE CHISOTTI MARCO DEVOTI DOMENICO