La deportazione degli ebrei

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Transcript della presentazione:

La deportazione degli ebrei

L’inizio della deportazione Nel 1941, i leader nazisti decisero poi di realizzare la “Soluzione Finale” cioè l’uccisione sistematica e in massa dell’intera popolazione ebraica europea.

Il trasporto I funzionari tedeschi delle ferrovie usarono sia treni merci che treni passeggeri per le deportazioni, durante le quali generalmente ai prigionieri non venivano distribuiti né cibo né acqua, nemmeno quando i vagoni dovevano sostare per giorni in prossimità dei raccordi ferroviari, in attesa che altri convogli transitassero. Ammassati all’interno di quei vagoni merci - che erano stati chiusi ermeticamente - i prigionieri soffrivano per il sovraffollamento, per il caldo torrido d’estate e il freddo gelido durante l’inverno.

Durante il viaggio, ad esclusione di un secchio, non c’erano altri sanitari e l’odore di escrementi e urina si aggiungeva così alle sofferenze e alle umiliazioni già patite dai deportati, molti dei quali morirono ancora prima di raggiungere le loro destinazioni per la mancanza di cibo e acqua. Guardie e poliziotti armati scortavano i trasporti con l’ordine di sparare a chiunque cercasse di scappare.

Campi di concentramento

Alcuni campi di concentramento tristemente famosi furono Auschwitz e Birchenau.

I Nazisti obbligarono ai lavori forzati milioni di Ebrei, ma anche vittime appartenenti ad altri gruppi etnici e sociali; le condizioni nelle quali tali lavori venivano effettuati erano disumane. Fin dalla realizzazione dei primi campi di concentramento nazisti, i lavori forzati (spesso insensati e umilianti, effettuati senza le attrezzature, gli indumenti e il nutrimento che sarebbero stati necessari) rappresentarono una parte fondamentale del sistema dei campi di concentramento I lavori forzati

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