L’adolescenza nel Piano Strategico Salute Mentale Regione Sicilia: R

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE (D.S.M.) di Jesi
Advertisements

Piano di Zona 2011 – 2013 dellAmbito del Ciriacese PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI.
I SERVIZI SOCIALI: OLTRE I CONTRIBUTI ECONOMICI.
U.O.A. di NPI Un progetto per i disturbi di apprendimento
Per l'ADOLESCENZA ivenerdìreggiani 4 febbraio 2011.
Parma, 15 aprile 2009 Relatore : Giuseppina Rossi
Unità Funzionale Salute Mentale Infanzia Adolescenza
9 Circoscrizioni 9 Distretti Sociali 1 U.O. Cittadini senza Territorio
Organizzazione dei servizi psichiatrici
I Bilanci di salute nell’adolescente
LINEE GUIDA SUI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
CONVEGNO NAZIONALE Roma 4 e 5 Giugno 2007
Cosa fare con i test. Un test è uno strumento e un prodotto scientifico e commerciale Un test si può costruire Un test si può adattare Un test si può
Approccio al bambino disabile
L’esperienza di Reggio Emilia: rete cure territoriale percorsi di cura
Criticità emergenti nella gestione dellurgenza dei Disturbi di Personalità Esperienza dellSPDC di Viterbo.
CONFERENZA dei SERVIZI del DISTRETTO VT 5
REGOLE DI SISTEMA 2011 DG Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale.
Il ruolo dei DSM per la salute mentale negli istituti Penitenziari in Toscana Galileo Guidi Coordinatore della Commissione regionale per il governo clinico.
Linfermiere della Salute Mentale della Toscana Non cè salute senza salute mentale Galileo Guidi Arezzo 23/05/2007.
LA CULTURA DELLA PSICHIATRIA NELLE RELAZIONI CON GLI ALTRI GRUPPI E
Salute Mentale e Cure Primarie
PIANO INTEGRATO DI SALUTE SALUTE MENTALE E INTERVENTO DOMICILIARE
Gli strumenti di gestione per la disabilità: i Piani Integrati di Salute Dr.ssa Laura Brizzi Resp. U.F. Alta Integrazione Az. USL 8 Zona Valdarno Pisa.
Nel processo di orientamento sono implicate numerose variabili che si possono raggruppare in: –Individuali –Psico-sociali –Sociali Le stesse variabili.
DEI SERVIZI DELLE DIPENDENZE
“Anoressia Nervosa in adolescenza:
Il programma delle attività territoriali PAT i nodi salienti da cui muove la programmazione
Opportunità – I punti di forza La centralità del Dipartimento di salute mentale (DSM) e lorganizzazione territoriale della presa in carico La differenziazione.
Prove di Volo Presentazione Dr. Mirco Moroni Reti integrate di ascolto e servizi per il benessere giovanile.
1 Progetto FARE SCUOLA FINALITA E CONTENUTI © ISPEF 2001.
1 Parma, 15 aprile 2009 Relatore : Gabriele Annoni Lintegrazione socio-sanitaria: strumenti, percorso e prospettive.
“TWENTY TWENTY EUROPEAN POLICIES FOR MENTAL HEALTH
ASSISTENZA DOMICILIARE AL MINORE CON PATOLOGIA CRONICA
PSICOLOGIA DELLA SALUTE L’intervento multidisciplinare in ospedale
Psicologia delle emozioni e della comunicazione
Le persone con disabilità al tempo della crisi
PROTOCOLLO DI RETE PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)
Linee guida del gruppo di lavoro Cura del trauma per lapproccio multidisciplinare delle problematiche correlate allabuso dellinfanzia e al maltrattamento.
Modello Assistenziale Pediatrico nel bambino con patologia cronica
Il numero complessivo di Persone che hanno fruito di Servizi Residenziali e/o dei Servizi di psichiatria territoriale (CSM, DHT, CD, Ambulatori dei disturbi.
Locatelli-AUT.1-641/2000 SIOS I rapporti tra Azienda Ospedaliera eIRCCS: Esempi di rete integrata AZIENDA OSPEDALIERA OSPEDALE DI LECCO Bosisio Parini.
COMUNITA’ CASA A COLORI Assemini - CAGLIARI
CI SONO ANGELI IN CITTA Tutte le Aree dellAutismo IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI San Salvo PALMA MONICA.
Promozione della salute
LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DEL PIANO DI ZONA Ambito n. 1- Bergamo.
La Rete: come e perché dovremmo essere coordinati nel percorso assistenziale specifico Umberto Nizzoli SISDA Perugia 22 febbraio 2013.
Programmazione sanitaria, Promozione della salute e Qualità
Il Centro di Orientamento – S.I.L. Costruire insieme un progetto per il futuro Regione del Veneto Percorsi di orientamento professionale.
Appropriatezza dei percorsi nella rete riabilitativa
Fare salute in montagna: verso la costruzione dei Distretti e dei Piani di Salute Le risposte dei Servizi Sociali della Comunità Montana Val Pellice 29/09.
Il Piano di zona Stato dellarte delle azioni programmate e nuove prospettive di sviluppo Area disabilità 4 ottobre 2013 Annalisa Menegolo.
Corso Animatore Turistico
La tutela del minore e la rete integrata
Il servizio di Neuropsichiatria Infantile e il disagio minorile
Dr. Mario Marin Responsabile S.D.D. Residenzialità Extraospedaliera PROGETTO COT.
L ’Unità di terapia semi-intensiva in Lombardia: proposta di rete G. Bosio, W. Casali, A. Pietra.
DUE FIGURE FONDAMENTALI
L’associazione infermieristica: una risposta libero professionale alle richieste di assistenza dei cittadini Andrea Guandalini Presidente Collegio IPASVI.
Piano di Zona 2006 – 2008 dell‘Ambito del Ciriacese PRIORITA’ E OBIETTIVI STRATEGICI PRIORITA’ E OBIETTIVI STRATEGICI.
Maurizio Nespoli Responsabile progetto NETCRIP U.O.C. Riabilitazione
La riforma sanitaria silvana cremaschi.
Progetto Biblioteca Spazio Nuovo. "Ogni bambino ha diritto ad essere protetto non solo dalla malattia e dalla violenza ma anche dalla mancanza di adeguate.
NPI e Patologie prevalenti peculiari
Dati di attività della S.C. PSICHIATRIA Periodo di riferimento: – DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE S.C. PSICHIATRIA.
PROGETTO DI COLLABORAZIONE ‘ABITARE SUPPORTATO: APPARTAMENTI
ACCOGLIENZA DI BAMBINI VITTIME DI MALTRATTAMENTO
Corso di Laurea in Educazione Professionale Scuola di Medicina e Chirurgia.
I problemi degli operatori e dei Servizi la differenziazione dei trattamenti in tempo di crisi Dr Edoardo Cozzolino Direttore Ser.T. 1 ASL di Milano.
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Scuola di Specializzazione in Medicina di Comunità Direttore Prof. Maria Angela Becchi La Specializzazione in Medicina.
Transcript della presentazione:

L’adolescenza nel Piano Strategico Salute Mentale Regione Sicilia: R    L’adolescenza nel Piano Strategico Salute Mentale Regione Sicilia: R. Barone  Adolescenti, Comunità e dintorni …. 11/11/2013 Palazzo della Cultura – Cortile Platamone CATANIA

Lo scenario di riferimento Sempre maggiore significato vanno assumendo in tal senso i disturbi psichiatrici dell‘età evolutiva-adolescenziale, caratterizzati dalla prevalenza dei disturbi di personalità, da disturbi del comportamento alimentare, dalla presenza di comorbilità tra disturbi psichiatrici ed abuso di sostanze o disabilità neuro-cognitive.

. La necessità di interventi clinici precoci L‘utenza potenzialmente in condizioni di sofferenza mentale in età evolutiva oscilla nella Regione tra 130 e 220 mila, con altissimi indici di comorbidità tra i disturbi delle tre aree di competenza infantile (psicopatologia, neurologia e neuropsicologia), anche in diverse e successive fasce di età, sia sullo stesso asse problematico che su assi problematici diversi. Gli interventi precoci acquistano quindi una valenza preventiva intrinseca rispetto alla patologia psichiatrica dell‘età adulta. Tutti i più recenti studi epidemiologici dimostrano infatti che la gran parte dei pazienti adulti con disturbi psichiatrici presentava già sintomi, spesso non trattati, in età evolutiva

. Il rischio di suicidio La tendenza al suicidio aumenta in proporzione all’aumentare della classe di età. Il fenomeno esiste però anche fra gli “under 14” ed in Sicilia, il trend per questa fascia d’età risulta, rispetto al resto d’Italia, eccezionalmente in ascesa. Purtroppo i contesti sanitari dedicati al disagio mentale, in cui si trovano i professionisti esperti per fornire sostegno ed aiuto, sono spesso culturalmente stigmatizzati ed organizzativamente impreparati all’accoglienza ed alla gestione delle crisi, soprattutto in età adolescenziale

Servizi per l’Adolescenza nelle fasi del ciclo di vita L’Area Integrata per l’Adolescenza   Promuovere attività indicate per le fasi di vita più vulnerabili, nel rispetto delle dinamiche specifiche del ciclo di vita degli individui e delle famiglie. In particolare costruire servizi specialistici dedicati all’adolescenza, in grado di integrare le pratiche terapeutiche sviluppate per l’età evolutiva con quelle tipiche dell’età adulta ed ancora, quando necessario, con quelle specifiche per le dipendenze patologiche. Le azioni in favore della salute mentale degli adolescenti dovrebbero essere considerate come un investimento strategico, tale da produrre benefici a lungo termine per gli individui, la società e il sistema sanitario.

L’Area Integrata per l’Adolescenza Obiettivi Strategici In relazione al coordinamento dell’Area ad Alta Integrazione per le patologie dell’Adolescenza, per ottimizzare le modalità di presa in carico, è necessario implementare azioni nel settore delle dipendenze patologiche (doppia diagnosi). . Diventa fondamentale ed essenziale un lavoro di rete orientato sia alla presa in carico sia alla diagnosi precoce, alla prevenzione ed alla promozione della salute, che permetta, pur nel pieno rispetto delle competenze e delle autonomie delle singole agenzie, una reale e piena collaborazione dei diversi servizi impegnati, utilizzando quanto più possibile in maniera integrata le rispettive capacità e professionalità

Indicatori per la valutazione attivare procedure di individuazione delle patologie sottosoglia, spesso non diagnosticate e curate, con frequente tendenza alla cronicizzazione e all‘evoluzione sfavorevole, anche nelle età successive. prevedere pratiche di presa in carico dei minori vittime di trascuratezza, maltrattamento e abuso e delle loro famiglie

Indicatori per la valutazione attivare procedure per la diagnosi precoce e la presa in carico dei minori con disturbi del comportamento alimentare. attivare procedure di individuazione precoce, con il coinvolgimento dei pediatri di libera scelta, dei gravi disturbi neurologici e psicopatologici ad alto impatto sociale, per i quali la diagnosi tempestiva costituisce un sicuro criterio di prognosi più favorevole ed una premessa alla possibilità di ridurne le conseguenze invalidanti

Indicatori per la valutazione contrastare la tendenza alla emarginazione e alla istituzionalizzazione dei soggetti con psicopatologia maggiore, attraverso programmi di integrazione scolastica, lavorativa e sociale La Prevenzione Secondaria Implementare l’intervento di prevenzione secondaria con l’attivazione di servizi per l’adolescenza che intervengano sui soggetti a “rischio”,

Equipe Distrettuale Integrata per Adolescenza collaborare con le équipes di tutto il DSM Integrato per la creazione di un modello diagnostico e di presa in carico dell’adolescente, condiviso attraverso procedure definite e protocolli diagnostici omogenei nel metodo e nella codifica; adottando le linee guida già approntate dalle società scientifiche o creando percorsi originali, modellati secondo i criteri EBM

Residenzialità e Semiresidenzialità In accordo con quanto previsto dal PSR, sviluppare servizi di residenzialità e semiresidenzialità psichiatrica in età evolutiva: provvedere, analogamente a quanto avviene per gli adulti, a inserire in strutture comunitarie terapeutiche i minori che necessitano di tale intervento. inaugurare percorsi innovativi e sperimentali semiresidenziali e residenziali, nell’ottica dell’integrazione: inserimento di adolescenti con patologia psichiatrica in contesti aggregativi e/o residenziali che accolgono adolescenti che non presentano evidenza di psicopatologia

Disturbi del Comportamento Alimentare in Adolescenza Consolidare in ogni DSM Integrato l’implementazione di percorsi diagnostici e terapeutici, già positivamente sperimentati in alcuni contesti assistenziali, sia nell’ambito della NPI che dei SerT, estendendoli ad una gestione integrata del problema, alla quale partecipino psichiatri, neuropsichiatri infantili, tossicologi, dietologi, endocrinologi, psicologi, internisti, nutrizionisti, assistenti sociali, educatori, infermieri.