LA GRAFITE.

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Transcript della presentazione:

LA GRAFITE

GRAFITE… non solo matite!

COSA E’ In natura il carbonio esiste in diverse forme, dette allotropiche, di cui la più stabile è la GRAFITE

DOVE SI TROVA Si trova comunemente in natura; è ampiamente distribuita nel mondo; importanti giacimenti si trovano in Sri Lanka, in Madagascar, in India, in Russia, negli Stati Uniti, in Messico ed in Corea del Sud

PRODUZIONE ARTIFICIALE Viene anche prodotta artificialmente riscaldando a lungo polvere di carbone e derivati del petrolio (pece e catrame) prima a 800°C e poi a 2500°C.

SI USA SOPRATTUTTO … … per la produzione di mine per matite

… per la fabbricazione di elettrodi per pile a secco

… per la costruzione di oggetti che devono resistere alle alte temperature, ad esempio i crogiuoli impiegati nella fusione dei metalli

… come lubrificante solido di parti meccaniche, anche in aggiunta a grassi lubrificanti

LE PROPRIETÀ DELLA GRAFITE L’utilizzo di un materiale è legato alle sue proprietà macroscopiche e al suo comportamento in relazione alle condizioni ambientali o di lavorazione.

LE PROPRIETÀ DELLA GRAFITE A sua volta le caratteristiche di un materiale sono l’espressione della struttura microscopica, cioè del modo in cui gli atomi che lo costituiscono sono legati fra loro

STUDIO DELLA STRUTTURA CRISTALLINA La cristallografia studia la disposizione nello spazio degli atomi in un materiale.

STUDIO DELLA STRUTTURA CRISTALLINA In particolare, utilizzando i raggi X per “bombardare” un cristallo si ottengono informazioni sulle distanze e sugli angoli del legame carbonio - carbonio

LA STRUTTURA DELLA GRAFITE Dagli studi di cristallografia a raggi X si è visto che nella grafite gli atomi di carbonio sono situati ai vertici di esagoni regolari posti su “infiniti” piani paralleli.

LA STRUTTURA DELLA GRAFITE Si è visto anche che: l’angolo formato da 3 atomi di carbonio è 120°; la distanza fra due atomi di carbonio adiacenti è di 1,41 Å; la distanza fra un piano e l’altro è di 3.40 Å (1 Å = 1x10-10m)

1,41 Å 3,40 Å Le linee verticali non sono legami, ma indicano le posizioni relative degli atomi nei diversi strati

La grafite è un solido a reticolo covalente 1,41 Å La grafite è un solido a reticolo covalente Ogni piano è una molecola di grafite “infinitamente estesa” 3,40 Å

L’ATOMO DI CARBONIO Diamo uno sguardo alla struttura elettronica del carbonio… per scoprire il modo con cui si formano i legami C-C

CARBONIO C 6 CARBONIO 12 N° protoni / elettroni + + + + + + - 6 C CARBONIO 12 - + + + - + - + + - N° protoni + neutroni -

I LIVELLI ELETTRONICI Il carbonio ha 6 elettroni: 2 nel primo livello, che non partecipano alla formazione di legami 4 nel secondo livello

GLI ORBITALI Attorno a nucleo, le regioni di spazio in cui vi è la massima probabilità di trovare gli elettroni sono dette ORBITALI e hanno varie forme… py NUCLEO 2S 1S px pz

GLI ORBITALI Con una configurazione di questo tipo il carbonio dovrebbe formare solo due legami a 90° fra loro py 2S px pz

IBRIDAZIONE Per spiegare allora la struttura esagonale della grafite o, ad esempio, quella tetraedrica del diamante, bisogna ipotizzare che l’orbitale 2s e gli orbitali 2p si combinino insieme per dare vita a nuove forme di orbitali in un processo chiamato IBRIDAZIONE

Situazione iniziale degli orbitali nel C Orbitale 1S (non impegnato in legami) Orbitali 2s 2px 2py 2pz

Distribuzione degli elettroni su tutti gli orbitali

Ibridazione di 1 orbitale s e 2 orbitali p

Formazione di 3 orbitali sp2 e 1 orbitale p

L’orbitale p è perpendicolare al piano Disposizione degli orbitali sp2 nel piano a 120° fra loro: è la configurazione migliore per minimizzare la repulsione degli elettroni 120° C L’orbitale p è perpendicolare al piano

Formazione del doppio legame covalente fra due atomi di carbonio

Doppio legame ORBITALE MOLECOLARE π C C ORBITALE MOLECOLARE σ

Formazione del doppio legame nella grafite. C C C C Formazione del doppio legame nella grafite. C C

Struttura alternativa di risonanza C C C C Struttura alternativa di risonanza C C

Struttura alternativa di risonanza C C C C Struttura alternativa di risonanza C C

Le strutture di risonanza sono equivalenti e quindi risulta una totale delocalizzazione degli elettroni negli orbitali π sopra e sotto un piano Questo spiega la distanza C-C nella grafite che è intermedia fra un legame semplice (1,53 Å) e un legame doppio (1,34 Å)

PERCHÈ LA MATITA LASCIA LA TRACCIA SUL FOGLIO?

La mina delle matite e’ formata da grafite e argilla mescolati insieme Una diversa proporzione tra argilla e grafite condiziona la durezza della mina

I piani di grafite sono debolmente legati fra loro da forze di Van Der Waals. Infatti la distanza fra i piani di 3,40 Å non è compatibile con la lunghezza di un legame covalente che è di circa la metà

FORZE DI VAN DER WAALS Le forze di Van der Waals sono forze deboli attrattive che si determinano fra diverse molecole o parti diverse della stessa molecola e sono dovute ad una temporanea disomogeneità di carica. Si creano cosi zone parzialmente positive e zone parzialmente negative

La grafite è estremamente sfaldabile Quando si scrive, i piani di grafite, essendo debolmente legati, scivolano uno rispetto all’altro. Gli stati inferiori aderiscono al foglio lasciando una traccia scura La grafite è estremamente sfaldabile

PERCHE’ LA MINA DI UNA MATITA SI SPEZZA FACILMENTE QUANDO VIENE PIEGATA?

Gli atomi di carbonio sono fortemente legati fra loro con legami covalenti. Quindi basta una piccola deformazione per diminuire la sovrapposizione degli orbitali e rompere i legami.

PERCHÉ LA GRAFITE È UN BUON CONDUTTORE DI ELETTRICITÀ PUR NON ESSENDO UN METALLO?

SOMIGLIANZA CON IL LEGAME METALLICO Gli elettroni delocalizzati sui piani di grafite provenienti dagli orbitali p sono simili al “mare di elettroni” osservato nei metalli

Quindi si ha elevata conduzione lungo i piani \ … e bassissima conduzione fra un piano e l’altro = Elettroni mobili π delocalizzati nel piano

LA GRAFITE COME LUBRIFICANTE SOLIDO Per rompere un legame C=C sono necessarie circa 150 Kcal /mole che è un’energia abbastanza elevata. Ne risulta che la grafite ha un altissimo punto di fusione (3500 °C circa) e una bassissima volatilità. Questo ne permette l’utilizzo come lubrificante di parti meccaniche in movimento soggette a riscaldamento.

Le superfici metalliche a contatto, anche se apparentemente lisce, hanno in realtà delle asperità sulla superficie che provocano attrito limitando lo scorrimento

Aggiungendo della grafite, sia secca che in aggiunta a composti grassi, si diminuisce l’attrito fra le superfici a causa dello scorrimento dei piani di grafite.

N N N N O=O

N N O=O N N O=O N N O=O La funzione lubrificante della grafite è agevolata dalla relativamente lunga distanza (3,4 Å) fra i piani che permette l’inglobamento di piccole molecole gassose come azoto e ossigeno che aumentano lo scorrimento fra i piani.

GRAFITE E DIAMANTE A CONFRONTO Anche se grafite e diamante hanno la stessa formula, cioè sono costituiti entrambi da carbonio hanno caratteristiche diverse. Ciò si verifica perché hanno un diverso sistema cristallino

SISTEMA CRISTALLINO GRAFITE esagonale DIAMANTE Cubico 109° Ibridazione sp2 Ibridazione sp3 Grafite e diamante sono un classico esempio di come la disposizione degli atomi all’interno di una struttura si ripercuote fortemente sulle caratteristiche di un materiale

Il diamante si forma solo a temperature e pressioni elevatissime DIFFUSIONE IN NATURA GRAFITE abbondante DIAMANTE raro Il diamante si forma solo a temperature e pressioni elevatissime Miniera di diamanti

COLORE – OPACITA’ GRAFITE DIAMANTE Grigio scuro opaco (cristalli) grigio metallico (aggregati) Lucentezza metallica DIAMANTE Trasparente / incolore; o con venature rosate, verdi, giallognole Lucentezza adamantina

DUREZZA GRAFITE 1-1,5 DIAMANTE 10 (si scalfisce subito) È la sostanza più dura che esiste in natura

DENSITA’ GRAFITE 2.09–2.23 g/cm³ DIAMANTE 3,51 - 3,55 g/cm³ La bassa densità della grafite si spiega con la relativamente grande distanza fra i piani. La grafite è quindi una forma meno compatta del diamante Ibridazione sp3 109°

ALTRE FORME ALLOTROPICHE DEL CARBONIO

IL GRAFENE È il singolo foglio di grafite, spesso solo 0,35 nm È in grado di trasportare elettroni a notevole velocità, potrebbe sostituire il silicio nei dispositivi elettronici Può essere reso trasparente e si può utilizzare quindi nelle celle solari 1 nm = 10-9 m

I NANOTUBI Sono fogli di grafene arrotolati su se stessi a formare tubi del diametro di 1 miliardesimo di metro

I NANOTUBI Sono più resistenti dell'acciaio e hanno proprietà elettriche molto speciali. Si usano nelle “nanotecnologie” ad esempio come “nanomotori” o “nano-strumenti chirurgici)

I FULLERENI Il fullerene (C60) a differenza del diamante e della grafite è un reticolo “finito”, cioè una molecola vera e propria. E simile ad un pallone da calcio formato da esagoni e pentagoni

I FULLERENI Per la sua proprietà di essere cavo, all’interno può ospitare piccole molecole e atomi di metalli. È utilizzato ad esempio come superconduttore e in medicina per trasportare nelle cellule gli anticorpi e le sostanze radioattive per la cura del cancro

RIFERIMENTI SITOGRAFIA / IMMAGINI flickr.com math.ucr.edu www.fossati.com www.creareonline.it www.giovannicovini.it geology.about.com eng.energoprom.ru moterma.altervista.org blogeko.libero.it www.waybricolage.net http://morgaan.moranocal.com www.mpq.mpg.de www.italianapplications.com/ http://www.stazioneceleste.it/ www.wikipedia.org www.liceoberchet.it www.geologIa.com BIBLIOGRAFIA B.H.Mahan Chimica, Casa Editrice Ambrosiana, Milano Morrison Boyd – Chimica Organica, CEA Ternay – Chimica Organica Contemporanea, CEA I. Polati - G. Sacco, Chimica, Juvenilia

Hanno partecipato Gli alunni della 3A della Scuola Secondaria di primo grado di Palmariggi (Istituto Comprensivo Muro Leccese) Donato Cazzetta, Dory De Donno, Federica Gabrieli, Francesca Gigante, Silvia Mangione, Serena Piccinno, Mauro Romano, Raffaele Ruggero, Matteo Zezza Docente: Michelina Occhioni A.s. 2008 -2009