PIANO Insegnare Scienze Sperimentali

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Transcript della presentazione:

PIANO Insegnare Scienze Sperimentali Promosso da M.P.I., A.I.F., D.D.S.C.I., A.N.I.S.N., Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano Città della Scienza di Napoli

Ricerca – azione per la realizzazione di laboratori e la formazione degli insegnanti Promuovere un cambiamento duraturo ed efficace nella didattica delle scienze sperimentali Finalizzato a sviluppare e diffondere la cultura scientifica fin dai primi anni della scolarità attraverso la dimensione laboratoriale

Prevede un’azione congiunta finalizzata a formazione in servizio dei docenti innovazione didattica relativa alla conquista delle competenze di base in scienze sviluppo dell’autonomia attraverso la promozione delle scuole e della loro interazione

Gli strumenti per la realizzazione del piano ISS La realizzazione di un Presìdio Territoriale La formazione di tre docenti tutor in ogni provincia La raccolta e messa in comune di materiali didattici Al fine di sviluppare un curricolo verticale di educazione scientifica

con il supporto dei docenti tutor Il Piano ISS a Verona Presidio Territoriale istituito presso l’I.C.XIV di San Massimo: luogo fisico dove incontrarsi confrontarsi sulle azioni didattiche trovare l’attrezzatura per poter realizzare le attività di laboratorio provare insieme le esperienze con il supporto dei docenti tutor

si prevede la realizzazione di una RETE DI SCUOLE, attraverso la sottoscrizione di un atto formale da parte degli organi dell’istituto l’adesione alla Rete darà visibilità ed organicità alla partecipazione dei docenti, e dovrà prevedere anche un impegno economico a livello di fondo di istituto

i prossimi passi a Verona un percorso di ricerca-azione articolato su 5 incontri a partire da oggi la sperimentazione di attività all’interno delle classi la presentazione delle esperienze (Maggioscuola, seminario nazionale, convegno settembre) l’allestimento di “cassette degli attrezzi” presso il Presìdio

“TRASFORMAZIONI”, “TERRA E UNIVERSO”, “LEGGERE L’AMBIENTE” Piano ISS Insegnare Scienze Sperimentali   Seminario Nazionale – Milano, 12 – 15 dicembre 2006 Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” LAVORI DI GRUPPO “TRASFORMAZIONI”, “TERRA E UNIVERSO”, “LEGGERE L’AMBIENTE”

LAVORO DEL GRUPPO “TERRA E UNIVERSO”

Che cosa sappiamo dell’argomento e a quali domande vorremmo trovare una risposta?

Vorremmo sapere innanzitutto che significa orizzonte in un paesaggio urbano

I raggi del sole sono rettilinei e paralleli

I CERCHI INDU’ L’ombra di uno gnomone sul terreno ci fornisce delle risposte sul movimento apparente del sole

Una proiezione cilindrica ci fa scoprire e misurare AZIMUT e ALTEZZA del sole

L’uso di un teodolite ci permette misure più precise

La costruzione di modelli con materiali semplici

Avere risposte marcando il percorso apparente del sole su una insalatiera

Facciamo una eclisse artificiale?

LAVORO DEL GRUPPO “TRASFORMAZIONI”

Quali sono i prodotti della combustione? Raccogliamo il fumo di una candela

Facendo gorgogliare il fumo nell’acqua di calce possiamo individuare la presenza di anidride carbonica

Quali fattori sono coinvolti nella combustione di una candela?

Variamo il tiraggio della candela agendo sui fori nella bottiglia

Lasciando aperto solo il foro superiore, dopo un po’ …

LAVORO DEL GRUPPO “leggere l’ambiente”

Vedo –non vedo Le foglie autunnali ingialliscono (vedo) Il colore giallo da dove proviene (non vedo) Pigna mangiata (vedo) gli animaletti che l’hanno mangiata (non vedo)

Vedo –non vedo L’osservazione permette di vedere alcuni fenomeni Genera interrogativi Vengono indagati in laboratorio

La fotosintesi clorofilliana Secondaria di secondo grado ·        Verifica concetti precedenti ·        Produzione delle molecole organiche a partire da quelle inorganiche e dall’energia (fasi della fotosintesi)   Secondaria di primo grado ·        Le piante compiono la fotosintesi ·        Modellizzazione del processo e rappresentazione della reazione Primaria ·        Le piante assorbono acqua ·        La piante hanno bisogno di luce ·        Le piante respirano infanzia ·         Le piante sono esseri viventi

Scuola infanzia Piantiamo nella terra dei soldini e dei semi… stiamo ad osservare cosa succede…

Scuola primaria I semi respirano Prova in bianco: acqua e BBT Lenticchie in acqua e BBT Dopo 24 h I semi respirano

Scuola secondaria primo grado

Scuola secondaria primo grado Prova in bianco: acqua e BBT Lenticchie in acqua e BBT Dopo 24 h Si osservano bollicine d’aria… L’elodea respira e fa fotosintesi

Scuola secondaria primo grado Prova in bianco: acqua e BBT Lenticchie in acqua e BBT Dopo 24 h Lampada accesa durante la notte aggiunta di bicarbonato Lampada accesa durante la notte Osservo l’effetto dell’esposizione prolungata alla luce e all’aggiunta di bicarbonato

Scuola secondaria secondo grado Prove sperimentali di riconoscimento dei gas prodotti e consumati

Cosa vedo se metto un rametto sotto una campana di vetro? Cosa non vedo e accade?

Cosa vedo se osservo della terra? Cosa non vedo … e posso osservare?

Pur con diverse accentuazioni, legate all’esperienza dei docenti, alla disciplina, all’argomento, il metodo sperimentale si propone di favorire l’apprendimento costruito su: INFORMAZIONE LABORATORIO VERIFICA

INFORMAZIONE Attivazione dei saperi naturali, da far emergere attraverso brainstorming Prima organizzazione della mappa cognitiva personale

LABORATORIO Elaborazione a partire dall’osservazione e dalla realizzazione di esperienze Organizzazione dell’informazione Trasferimento e contestualizzazione del sapere in situazioni diverse

VERIFICA Ricostruzione e giustificazione del percorso svolto Ristrutturazione della mappa cognitiva personale Rielaborazione e invenzione di percorsi personali

L’attività laboratoriale deve Suscitare emozioni, meraviglia, stupore Non dare il risultato, ma porre il problema ed indicare il percorso Sviluppare la creatività Sviluppare il gusto del confronto delle nostre scoperte Non temere di effettuare tentativi e accettare anche il fallimento, cercandone insieme le cause