Il Sogno in A Midsummer Night’s Dream
Il ricorso all’artificio del sogno negli autori classici ha di solito una doppia funzione: Funzione oggettiva e ammonitrice: Predice direttamente il corso dell’azione futura; E’ diretto nelle sue istruzioni; Non ricorre a valenze gnomiche o metaforiche; Fa invece ricorso a personaggi specifici, come una divinità, un fantasma, un messaggero celeste o un essere umano, vivente o non vivente, conosciuto dal “sognatore”: Esempio: il fantasma di Patroclo che appare ad Achille, incitandolo alla vendetta (Iliade, XXIII; 62-107)
Funzione simbolica ed allegorica: Predice indirettamente il corso dell’azione futura; E’ indiretto, ellittico, metaforico nelle sue istruzioni, ricorrendo a immagini che devono essere interpretate dal “sognatore”; Fa ricorso a predizioni gnomiche, che includono indovinelli, oracoli, conoscenze misteriose; Esempio: Penelope che sogna l’oca e l’aquila (Odissea, XIX; 509-581) Esempi si trovano comunque in moltissimi autori greci e latini, e nelle Histories di Erodoto.
Esempi in Shakespeare: Del primo tipo (Funzione oggettiva e ammonitrice); Gli spiriti accusatori che compaiono a Richard III, la notte prima della battaglia; Il fantasma di Julius Caesar che compare ai cospiratori; Il fantasma del padre di Hamlet che rivela al figlio la colpa dello zio Claudius; Il fantasma di Banquo, che annuncia a Macbeth che sarà punito per le sue colpe.
Del secondo tipo (Funzione simbolica ed allegorica); Sogni fraintesi dal “sognatore”: Il sogno di Clarence che contiene la vera predizione del piano di Richard III per ucciderlo; Il sogno di Calpurnia che contiene la vera predizione della morte di Julius Caesar; Le streghe del Macbeth: variante volutamente “artificiale” e “non naturalistica” figure profetiche, che si esprimono in termini “volutamente ambigui” (primo colloquio con Macbeth) e in profezie basate su indovinelli e giochi di parole (secondo colloquio con Macbeth)
L’esatta comprensione del significato nascosto nel sogno, è sinonimo dell’esatta comprensione di se stessi; I sogni, quindi, sono strettamente collegati allo sviluppo del personaggio, e contengono “clusters” d’immagini pertinenti a: Sfera del linguaggio Sfera dell’azione I sogni di Shakespeare, se correttamente interpretati, sono sempre veri: Essi sono uno specchio nel quale è possibile osservare lo stato delle cose, sia interno e psicologico che esterno e comportamentale, dei personaggi e degli eventi
Gli unici sogni falsi nelle opere di Shakespeare, si rivelano per non essere sogni affatto: Sono invenzioni di qualche personaggio per manipolare o ingannare gli altri: La falsa profezia sull’avvento del re salvatore “G”, fatta da Richard III per avvallare la sua stessa successione al regno (Richard of Gloucester); Il falso sogno di Cassio folle di passione di Desdemona, che Iago dice di avere ascoltato casualmente di notte, e che rivela a Othello per aumentarne la gelosia e la rabbia. Questi “falsi sogni”, paradossalmente contengono delle “verità assolute”, perché ci rivelano aspetti importanti a proposito del carattere dei loro “sognatori” menzogneri.
Il sogno in Shakespeare ha sempre un andamento dinamico: Sposta (e non solo fisicamente) il personaggio in una nuova posizione; Shakespeare intuisce la relazione del sogno con la metamorfosi e la trasformazione (argomenti cardine di A Midsummer Night’s Dream); Il sogno ha la funzione di spostare il “sognatore” fuori dal tempo in cui vive, e di condurlo a una dimensione diversa: Illuminazione sovrannaturale (Epifania narrativa e drammaturgica) Accesso alla conoscenza dei fatti e del mondo in cui vive; Acquisizione della consapevolezza di sé e della propria natura.
Il senso generale offerto dall’opera e di In A Midsummer Night’s Dream, sono presenti molti termini afferenti al “cluster” del “sogno”; per fare solo qualche esempio: Titolo Shadows Slumbered Vision Dream Sleep ( suoi composti: sleeping,asleep, slept ecc.) Il senso generale offerto dall’opera e di stravolgimento / metamorfosi: Reale Irreale Razionale Irrazionale
Il sogno in A Midsummer Night’s Dream assume diverse funzioni narrative e drammaturgiche: Trasgressione: permette di rompere le leggi, le regole, le codificazioni e le tradizioni che sono state imposte dall’alto: Legge irrazionale di Atene (i padri decidono a chi andrà in sposa la figlia); Innamoramento tra una “Bella” e una “Bestia”; Infrazione al codice etico e comportamentale delle “belle maniere”: i quattro giovani iniziano a offendersi e aggredirsi verbalmente; Metamorfosi: la ragione si arricchisce grazie all’apporto dell’immaginazione; L’amore smette di essere solo razionale e intellettuale e diventa anche passionale e carnale.
Il sogno in A Midsummer Night’s Dream riveste anche delle funzioni strutturali: Tecnica oppositiva: Sleeping vs. waking; Reality vs. illusion; Reason vs. imagination; Tecnica metamorfica: Fisica: la testa di Bottom si trasforma in testa d’asino; Linguistica: il linguaggio dei giovani ateniesi si trasforma da eufuistico e ornato a aggressivo e volgare; Artistica: Bottom decide di chiedere a Quince di scrivere una “ballad” sulla sua esperienza e quindi di trasformare il sogno in componimento drammaturgico