Lo studio di caso Un percorso tra fonti e manuali Carla Marcellini INSMLI www.novecento.org.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
OBBLIGO SCOLASTICO ASSI CULTURALI.
Advertisements

La mediazione didattica in Storia
QUALITÀ VISIBILI ED INVISIBILI:
Verifiche e Valutazione Strategia metodologica. Una strategia metodologica La valutazione deve essere formativa utilizza principi valutativi oggettivi.
La ricerca guidata in Internet
CURRICOLO D’ISTITUTO IPOTESI DI LAVORO ZELO BUON PERSICO.
Quadro di riferimento INValSI Scienze I livelli di competenza
DIFFICOLTA’ DEL LINGUAGGIO
SEMINARIO PROVINCIALE PROGETTO EMERGENZA LINGUA Sintesi e conclusioni Modena 18 Maggio 2011 Modena – USR Progetto ELLE – Gruppo Tutor Senior.
LE PRATICHE DIDATTICHE
Competenze e temi di filosofia dell’età moderna
TIC e modelli di apprendimento
USO DEL COMPUTER Non sempre linsegnante ha unidea precisa del rapporto che i suoi alunni hanno con il computer. Esiste il rischio di basarsi su degli stereotipi.
Competenze e temi di filosofia dell’età moderna
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO (strumento di lavoro)
Dalla struttura della materia alle sue trasformazioni … al corpo
A scuola di sicurezza Giuliana Rocca ASL Bergamo
Università degli Studi di Genova Facoltà di S.D.F. Tecnologie dellIstruzione Anno Accademico Ottobre Inizio.
La progettazione dei percorsi di educazione linguistica/1a apprezzarne gli usi creativi ed estetici Educazione letteraria Educazione linguistica comunicare.
CORSO DI SCRITTURA COLLABORATIVA.
Lesperienza del microseminario sui nuovi programmi di storia (Roma, 1999) Paola Panico Docente di Storia - IPSIA Chino Chini Borgo San Lorenzo (FI)
SUGGERIMENTI METODOLOGICI PER STUDIARE FILOSOFIA E STORIA Punti di riferimento per imparare a verificare la qualità del proprio studio.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE Facoltà di Scienze della Formazione
PON-FSE IT 05 1 PO007 – Competenze per lo sviluppo Annualita ̀ 2013/ tel. : 0963/ /41805.
La tesina per l’esame di Stato
LA VALUTAZIONE DEL TESTO SCRITTO RIFLESSIONI E PROPOSTE DI LAVORO
PROGETTO CLIL INGLESE VEICOLARE
Competenze nel Biennio Unitario Una breve presentazione.
La scelta dei materiali e la valutazione nel CLIL a cura di Graziano Serragiotto
I saperi professionali dell’insegnante
Maria Piscitelli Firenze, 3 dicembre 2010
La monarchia assoluta in Francia
Il curricolo Le Unità di apprendimento
Insegnare storia nella scuola primaria
IL GRANDE CAMBIO DA UNA SCUOLA PER POCHI MIGLIORI utenza preselezionata (Anni Cinquanta ) AD UNA SCUOLA PER IL MIGLIORAMENTO DI TUTTI utenza eterogenea.
A.N.C.E.I. - Formazione e Ricerca -
Differenziare in ambito matematico
Le competenze Nel documento tecnico del MPI (Donato De Silvestri )
OBBLIGO SCOLASTICO: UNA SFIDA? ASSE MATEMATICO. Il nuovo obbligo scolastico come opportunità Opportunità per cosa? Opportunità per chi?
UN LABORATORIO...DI STORIA
PROGETTARE PER COMPETENZE
LA LIM IPPSA NINO BERGESE.
Misure di accompagnamento 2013 – 2014 Progetti di formazione e ricerca. “PENSARE… AD ARTE” I.C. Montoro Inferiore (Av)
COMPITI DI REALTA’ ISTITUTO COMPRENSIVO DI COSSATO
PROGETTO: IMPARO UNA TERZA LINGUA: LINGUA SPAGNOLA in classe ANNO SCOLASTICO Destinatari: ALUNNI CLASSI I E II ITES Referente: Prof.ssa PALMIERI.
Progettare attività didattiche per competenze
ATTIVITÀ AL COMPUTER FATTORI: motivazionali (il computer suscita curiosità) cognitivi (il computer invita a pensare - studiare in una maniera diversa)
Come impostare il curricolo
IL FARE E IL SAPER FARE CIO’ CHE DEVE ESSERE INSEGNATO VIENE SCELTO E DEFINITO DALL’ISTITUZIONE ALLA QUALE E’ AFFIDATO IL COMPITO DI TRASMETTERE CONOSCENZE.
L’obiettivo generale è quella di puntare a COSTRUIRE dei LABORATORI sulla progettazione didattica incentrata sulle competenze finalizzati a: sostenere.
Laboratorio didattica dell’area antropologica
Le abilità di studio Corso Neoassunti A.S
Perché le TIC nella Didattica
Scuola cantiere di innovazione V Seminario Nazionale per l’accompagnamento delle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del.
Corso ad indirizzo musicale
I quadri di civiltà Lo studio della storia e il metodo della ricerca.
IC ALPIGNANO PER CONOSCERCI MEGLIO. I NOSTRI OBIETTIVI STAR BENE A SCUOLA (promozione dell’agio) FORMAZIONE DELL’ INDIVIDUO VALORIZZAZIONE DELLE DIVERSE.
LA BUSSOLA ORIZZONTE DI SENSO QUALE PERSONA QUALE ALUNNO/BAMBINO QUALE INSEGNANTE QUALE SCUOLA QUALE METODOLOGIA QUALE SAPERE QUALE APPRENDIMENTO.
ISTITUTO COMPRENSIVO VIA A . MORO BUCCINASCO
Istituto Comprensivo “Sinopoli - Ferrini
LA DIDATTICA LABORATORIALE
La comunicazione e l’area matematico scientifico tecnologica nella scuola secondaria di 1° grado Indicazioni ministeriali e non solo. Fabrizio Pasquali.
CLIL PER UNA DIDATTICA INNOVATIVA Gina Muscarà Tione, Novembre 2008 Gina Muscarà Tione, Novembre 2008.
ESPERIENZE che mi hanno portato a sperimentare percorsi di coding con i bambini 1997/2000: PSTD – Programma di Sviluppo delle tecnologie Didattiche 1998/2001:
Workshop n. 3 Dalla comprensione del manuale di storia alla produzione del testo storico A cura di Paolo Coppari e Maria Catia Sampaolesi.
Sintesi bisogni formativi Poseidon Propositi di lavoro.
CERTIFICARE PROGETTARE INSEGNARE PER COMPETENZE
Docente diritti a scuola: BROCCA SILVIA COD. POR DS12LE156 TIPO:B MODULO 2 (CLASSI 1^B - 2^B - 3^B)
LETTURA DI UNA FONTE ICONOGRAFICA ALUNNI CLASSI 1 A / 1 B SCUOLA PRIMARIA I.C. “ E. PATTI “ - TRECASTAGNI A.S 2015/16 INS.TE TUCCIO FRANCESCA.
SIRQ Scuole in Rete per la Qualità FLIPPED CLASSROOM.
Transcript della presentazione:

Lo studio di caso Un percorso tra fonti e manuali Carla Marcellini INSMLI

2 La formazione storica ► PERCHE’ insegnare storia? ► COSA insegnare? ► COME insegnarla?

3 PERCHE’ insegnare storia? ► Il PERCHE’ è legato ai grandi temi dell’EDUCAZIONE ma il rischio è la lettura del passato funzionale al presente ► Pensare storicamente = avere un senso storico e saperlo applicare al presente (coscienza storica) ► Sensibilità storica = profondità temporale del presente.

4 COSA insegnare? Il problema della SCELTA! ► Insegnare tutta la storia è impossibile e non ha senso ► È necessario essere i protagonisti della scelta, altrimenti il tempo sceglie per noi

5 scegliere ► La storia che il manuale ci propone è già una scelta fatta dagli autori ► Smettere di pensare che non si può conoscere un argomento senza sapere cosa è successo prima (il mito della continuità storica) ► Tenere in considerazione i nostri obiettivi (il PERCHE’) e la metodologia (il COME)

6 scegliere ► La storia è una disciplina, dotata di statuti, metodi e regole ► La storia è la scienza dei contesti e dei processi: tempo e spazio ► La padronanza del CONTESTO è l’obiettivo e non quella dei nomi e degli eventi ► Il tempo non come successione di fatti ed eventi (la continuità) ma come PROCESSO (durata, frattura)

7 COME? La trasmissione del sapere storico ► Gli storici fanno le ricerche ► che vengono sintetizzate in storie generali ► che sono sintetizzate nei manuali ► che sono spiegati agli studenti ► a cui è chiesto di ripetere la spiegazione dell’insegnante INFINE Lo studente non ha idea di come si giunge alle informazioni che deve ripetere e neppure che cosa sia la storia oltre a chiedersi a che cosa serve ripetere

8 COME? Ogni strumento didattico consente più facilmente di raggiungere certi obiettivi: COME? Ogni strumento didattico consente più facilmente di raggiungere certi obiettivi: ► Lezione frontale ► Studio attivo del manuale ► Lavoro con le fonti storiche ► Didattica ludica – i giochi ► Didattica dei luoghi e del territorio ► Lavorare con la fiction: letteratura, cinema, fumetto, televisione.

9 Lavorare con le fonti ► Sono il punto di aggancio con la base reale del mondo storico ► Non ci si può limitare a trasmettere conoscenze senza far accedere alle procedure che hanno fatto produrre quelle conoscenze ► Aiutano ad evitare che l’insegnamento diventi solo trasmissione ► Servono ad esemplificare il come di un tema storico ► L’utilizzo deve essere funzionale ad obiettivi didattici definiti. ► Non si usano a scuola per fare ricerca storica ► Devono essere fonti leggibili

10 e ancora….. ► Servono per imparare a documentarsi ► A cogliere il punto di vista dell’autore ► A inserire le informazioni in un contesto spazio- temporale ► A individuare domande e problemi e ipotesi di spiegazione ► Servono ad arrivare ad esprimere giudizi motivati ► Servono ad imparare la scrittura documentata (saggio breve)

11 Proposta metodologica LO STUDIO DI CASO ► È una lezione che si basa su tre elementi: un testo (l’equivalente del testo orale), uno o più documenti, i raccordi tra questi documenti e la lezione. ► È più semplice di un laboratorio e più breve ► Si basa sulla relazione fra il testo e i documenti che possono, rispetto al testo:  Illustrarlo  Aggiungere informazioni  Porre un problema

12 Com’è fatto? ► Un testo per allievi (progettazione) ► Un dossier di documenti ► Il lavoro sui documenti (attività didattica in classe con produzione di un testo e valutazione) Vedi A. Brusa, Gli studi di caso. Insegnare storia in modo partecipato e facile, in n. 3, dicembre

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ► Lavoro sui documenti (costruzione delle conoscenze) ► Rapporto fra testo e documenti (relazione tra conoscenze) ► Integrazione/riscrittura del testo (elaborare soluzioni a partire da conoscenze acquisite) ► Problematizzazione del tema dello studio di caso (capacità di utilizzare i saperi acquisiti) 13