LO SVILUPPO SOSTENIBILE E LA TUTELA DELL’AMBIENTE
LO SVILUPPO SOSTENIBILE
Il modello di sviluppo economico adottato dai Paesi industrializzati, fino alla seconda metà degli anni novanta, era caratterizzato dall'uso illimitato delle risorse naturali, come il terreno e i suoi derivati (es. minerali, legname), le energie naturali (es. acqua, aria), che ha determinato fenomeni di inquinamento globale e di scarsità delle risorse.
SVILUPPO SOSTENIBILE concetto elaborato dalla Commissione mondiale per l'ambiente e lo sviluppo delle Nazioni Unite (tenuta a Rio de Janeiro nel 1992), con cui s’intende uno sviluppo in grado di assicurare la riproducibilità delle risorse, in modo da soddisfare i bisogni dell'attuale società, senza compromettere le risorse necessarie per le generazioni future.
Il concetto di sostenibilità è collegato: alle strategie produttive, come le imprese della green economy, che investono in eco-innovazioni per processi produttivi a basso impatto ambientale, comportando lo sviluppo di nuove filiere green, il rafforzamento di quelle esistenti e la riqualificazione dei settori industriali tradizionali;
alla tutela dell'ambiente, in grado di mantenere qualità e riproducibilità delle risorse naturali; allo sviluppo sociale, inteso come capacità di assicurare un miglioramento generalizzato di benessere (es. istruzione, salute, sicurezza) e un'equilibrata distribuzione della ricchezza (equità sociale).
Negli ultimi vent’anni le problematiche ambientali sono state studiate dall'ecologia, disciplina scientifica di recente formazione, che affronta assieme alla chimica, all'economia, al diritto, alla biologia e alle scienze politiche, l'impatto dello sviluppo economico e tecnologico sull'ambiente naturale, al fine di: prevenire la contaminazione del terreno, dell'aria e dell'acqua (es. l'emissione di sostanze chimiche tossiche); preservare l'ecosistema dagli effetti dell'industrializzazione, della commercializzazione e dell'agricoltura (es. la desertificazione, la distruzione delle foreste);
proteggere le specie animali e vegetali e le località di interesse paesaggistico (es. l'estinzione degli olmi, la conservazione di aree paesaggistiche); conservare la disponibilità di risorse naturali come quelle energetiche per il prossimo secolo.
A favore dello sviluppo sostenibile e della tutela dell'ambiente si sono tenute, dal 1992, diverse Conferenze delle Nazioni Unite (ONU) su ambiente e sviluppo, cambiamenti climatici, diversità biologica, che sono state oggetto di altrettanti Trattati ambientali internazionali.
LA TUTELA DELL’AMBIENTE
In Europa, la protezione dell'ambiente è disciplinata dal Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea, che stabilisce, in particolare: protezione e miglioramento dell'ambiente; promozione di misure internazionali contro il cambiamento climatico; gestione responsabile e sostenibile delle risorse naturali.
L'Unione europea (UE) ha adottato misure di POLITICA CLIMATICA tra le più rigorose al mondo, volte a: ridurre le attività umane che contribuiscono al riscaldamento della Terra e ai cambiamenti climatici; garantire la sicurezza e la sostenibilità degli approvvigionamenti energetici (es. energie rinnovabili).
In Italia, la materia è disciplinata dal D. Lgs. n In Italia, la materia è disciplinata dal D.Lgs. n. 152/2006, Testo Unico ambientale, che ha recepito nel nostro ordinamento i seguenti principi fondamentali, inizialmente elaborati a livello comunitario, che sono: il principio “chi inquina paga” (chi inquina, a seguito dell’esercizio di un’attività economica, deve sostenere le spese relative al danno causato);
il principio di prevenzione (al fine di impedire i danni ambientali, mediante l’analisi preventiva di tutte le azioni e le pianificazioni che potrebbero danneggiare l’ambiente); il principio di precauzione (si prefigge lo scopo di limitare eventuali rischi, seppur ipotetici, fondati su indizi e non scientificamente provati, per la salute dell’uomo, degli animali e dei vegetali); il principio dello sviluppo sostenibile (l’attività produttiva, diretta a soddisfare i bisogni attuali dell’uomo, deve avvenire in modo tale da salvaguardare la qualità della vita e le possibilità delle generazioni future).