IPSIA CAVOUR MARCONI CLUB VELICO DEL TRASIMENO PROGETTO VELA GIOVANE IPSIA CAVOUR MARCONI CLUB VELICO DEL TRASIMENO
GLI ELEMENTI CHE COSTITUISCONO UNA BARCA A VELA - FIANCO
GLI ELEMENTI CHE COSTITUISCONO UNA BARCA A VELA - PIANTA VENTO
SE IL VENTO E’ NELLA DIREZIONE OPPOSTA ANCHE LE VELE SI ORIENTANO DALL’ALTRO LATO
GLI ELEMENTI CHE COSTITUISCONO UNA BARCA A VELA – VISTE DA PRUA E DA POPPA TIMONE
Questa vela viene utilizzata in condizioni normali di vento A SECONDA DEL VENTO E DELLE ANDATURE LA VELA DI PRUA PUO’ ASSUMERE VARIE FORME E NOMI Questa vela viene utilizzata in condizioni normali di vento
Questa vela, più grande del fiocco, viene utilizzata in condizioni di poco vento
Questa vela, più piccola del fiocco, viene utilizzata in condizioni di vento molto forte
AL POSTO DELLE TRE VELE DI PRUA DELLA PRECEDENTE SLIDE PUO’ ESSERE MONTATA UN’ALTRA VELA, MOLTO GRANDE, CHE PRENDE IL NOME DI “SPINNAKER” O “GENNAKER”. PER POTERLA ISSARE OCCORRE MONTARE SULLA BARCA UN ALTRO ELEMENTO CHE PRENDE IL NOME DI “TANGONE” Questa vela, se la barca ne è dotata, si utilizza per le andature “portanti”
IL BOMA, RUOTANDO INTORNO ALL’ALBERO, PUO’ ASSUMERE VARIE POSIZIONI
SISTEMA DI REGOLAZIONE BOMA (RANDA)
SISTEMA DI REGOLAZIONE FIOCCO VENTO (ALTO) (BASSO)
(ALTO) (BASSO) VENTO
LA TERMINOLOGIA DEL MONDO DELLA VELA Nel mondo della vela esiste una terminologia ben precisa; essa riguarda oggetti di uso specifico in campo velico e situazioni proprie della navigazione. Anche alcuni elementi che si ritrovano in altri campi della vita quotidiana assumono nomi diversi se utilizzati in campo velico. Ecco alcuni esempi. Le varie funi e funicelle che si trovano su una barca vengono chiamate generalmente: Se una scotta serve per sollevare (“DRIZZARE”) una vela prende il nome di: I cavi, in genere metallici, che sorreggono l’albero si chiamano: La parte anteriore della barca prende il nome di: quella posteriore si chiama: Tirare una scotta per tendere una vela si dice: Il suo contrario è
DESTRA IN CAMPO VELICO SI DICE: SE UNA BARCA A VELA SI CAPOVOLGE SI DICE CHE: DI CONSEGUENZA CAPOVOLGERSI SI DICE: UNA COMPETIZIONE FRA BARCHE A VELA PRENDE IL NOME DI: UNA REGATA FRA DUE SOLE IMBARCAZIONI PRENDE IL NOME DI:
LA FUNZIONE DELLA DERIVA SE UNA BARCA A VELA NON FOSSE DOTATA DI DERIVA, SOTTOPOSTA AL VENTO MOSTRATO NELLA FIGURA, AVREBBE IL MOVIMENTO MOSTRATO. SI DICE IN QUESTO CASO CHE LA BARCA “SCARROCCIA”
LA PRESENZA DELLA DERIVA FA SI CHE, SE LE VELE SONO BEN REGOLATE, L’ANDATURA DELLA BARCA PUO’ ESSERE ANCHE LA SEGUENTE.
LA PRESENZA DELLA DERIVA SAREBBE INVECE POCO INFLUENTE PER L’ANDATURA MOSTRATA IN FIGURA INFATTI SPESSO, PER TALI ANDATURE, SI SOLLEVA LA DERIVA SE ESSA E’ DI TIPO MOBILE
LE POSSIBILITA’ DI ROTTA DI UNA BARCA A VELA DA QUANTO FINORA MOSTRATO SI PUO’ DESUMERE QUANTO SEGUE: UNA BARCA PUO’ MUOVERSI, SOSPINTA DAL VENTO, IN VARIE DIREZIONI; LE DIREZIONI (ANDATURE) IN VERSI DIVERSI DA QUELLI DEL VENTO SONO POSSIBILI PER LA; PRESENZA DELLA DERIVA. QUESTO ULTIMO ELEMENTO ASSUME DIVERSE FORME A SECONDA DEL TIPO E DELLA GRANDEZZA DELLA BARCA
Le imbarcazioni di piccola stazza, quelle con equipaggio formato da una o due persone, hanno in genere una deriva mobile. Esse sono spesso chiamate proprio derive.
Le imbarcazioni più grandi, spesso cabinate, hanno invece, di solito, una deriva fissa.
La stessa ha anche una funzione di contrappeso ed evita la scuffiata; viene spesso chiamata “bulbo”
LE POSIZIONI DELL’EQUIPAGGIO ALL’INTERNO DI UNA BARCA A VELA COME SI PUO’ CONTRASTARE L’AZIONE DEL VENTO CHE TENDE A ROVESCIARE UNA BARCA, SPECIALMENTE SE ESSA E’ A DERIVA MOBILE?
L’EQUIPAGGIO DOVRA’ DISPORSI DALLA PARTE DALLA QUALE ARRIVA IL VENTO SE IL VENTO AUMENTA I COMPONENTI DOVRANNO SPORGERSI SEMPRE DI PIU’ DAL BORDO
PER BILANCIARE CONDIZIONI DI VENTO PARTICOLARMENTE FORTE SI USA UN ATTREZZO CHIAMATO TRAPEZIO, CHE PERMETTE DI SORGERSI COMPLETAMENTE AL DI FUORI DELLA BARCA
I RUOLI DEI COMPONENTI DELL’EQUIPAGGIO IL TIMONIERE TUTTI I COMPONENTI DI UN EQUIPAGGIO HANNO RUOLI IMPORTANTI. LA BUONA RIUSCITA DELLA NAVIGAZIONE O DI UNA REGATA DIPENDE DALL’AFFIATAMENTO DI UN EQUIPAGGIO E DALLA CAPACITA’ DEI SINGOLI COMPONENTI DI ESEGUIRE I PROPRI RUOLI. IL TIMONIERE, AD ESEMPIO, HA COMPITI E RESPONSABILITA’ PARTICOLARI RISPETTO AGLI ALTRI MEMBRI DELL’EQUIPAGGIO. AD ESSO E’ DEMANDATO IL COMPITO DI CONDURRE LA BARCA MANOVRANDO IL TIMONE. E’ ANCHE LA PERSONA CHE DECIDE I MOMENTI PIU’ GIUSTI PER ESEGUIRE LE VIRATE O LE STRAMBATE NECESSARIE PER SEGUIRE LA ROTTA PREVISTA. AVVISA VERBALMENTE L’EQUIPAGGIO CHE STA PER ESEGUIRE LA MANOVRA. IL TIMONIERE, INOLTRE, MANOVRA LA RANDA. INSIEME AL RESTO DELL’EQUIPAGGIO SI SPOSTA DA UN LATO ALL’ALTRO E SI SPORGE PER BILANCIARE LA BARCA
POSIZIONE DEL TIMONIERE
MOVIMENTI TIMONE – MOVIMENTI BARCA
I RUOLI DEI COMPONENTI DELL’EQUIPAGGIO IL PRODIERE NELLE “DERIVE” (COME ABBIAMO GIA’ VISTO SONO LE PICCOLE IMBARCAZIONI CON DERIVA MOBILE) L’EQUIPAGGIO SI COMPONE SOLO DI DUE PERSONE. IL PRODIERE E’ LA SECONDA PERSONA CHE COMPONE L’EQUIPAGGIO. SUO COMPITO E’ MANOVRARE, DRIZZARE E AMMAINARE LE VELE DI PRUA (FIOCCO, TORMENTINA, GENOVA, SPINNAKER). IL PRODIERE, IN GENERE, E’ IL MEMBRO CHE HA LA MIGLIORE VISIBILITA’ DEL CAMPO DI REGATA E DOVREBBE QUINDI DECIDERE LA ROTTA E LA NECESSITA’ DI VIRARE O STRAMBARE. MOLTO SPESSO, PERO’ TALE IMPORTANTE COMPITO VIENE ASSOLTO DAL TIMONIERE. L’IMPORTANTE, PER UN EQUIPAGGIO, E’ STABILIRE PRIMA I COMPITI DEI SINGOLI MEMBRI, PER NON CREARE DISCUSSIONI SPIACEVOLI E POCO REDDITIZIE DURANTE LA NAVIGAZIONE O DURANTE UNA REGATA.
I VENTI – LA ROSA DEI VENTI
LE POSSIBILITA’ DI AVANZAMENTO DI UNA BARCA A VELA ABBIAMO VISTO CHE, DATA LA PRESENZA DELLA DERIVA, UNA BARCA PUO’ AVANZARE IN VARIE DIREZIONI, NON NECESSARIAMENTE QUELLA DEL VENTO CHE LA SPINGE. A SECONDA DELLA DIREZIONE DI AVANZAMENTO RISPETTO AL VENTO LA “ANDATURA” DI UNA BARCA PRENDE NOMI DIVERSI. SI HANNO LE SEGUENTI ANDATURE CHE VERRANNO DEFINITE E SPIEGATE NELLA SLIDE SUCCESSIVA: BOLINA TRAVERSO LASCO VENTO IN POPPA
LE ANDATURE
COME RAGGIUNGERE UN PUNTO PARTENDO DA UN ALTRO QUALSIASI PUNTO? ABBIAMO VISTO CHE UNA BARCA A VELA PUO’ AVERE DIVERSE ANDATURE AD ESCLUSIONE DI QUELLE COMPRSE NELL’ANGOLO MORTO. VEDIAMO ALCUNI CASI DI NAVIGAZIONE VERSO METE FISSATE.
NEL CASO DELLA FIGURA LA META E’ RAGGIUNGIBILE CON UN’UNICA ANDATURA, AL LASCO, MOSTRATA. PARTENZA
ANCHE IN QUESTO CASO LA META E’ RAGGIUNGIBILE CON UN’UNICA ANDATURA ANCHE IN QUESTO CASO LA META E’ RAGGIUNGIBILE CON UN’UNICA ANDATURA. QUESTA VOLTA SARA’ BOLINA.
NEL CASO IN ESAME LA META SI TROVA NELL’ANGOLO MORTO NEL CASO IN ESAME LA META SI TROVA NELL’ANGOLO MORTO. COME SARA’ POSSIBILE RAGGIUNGERLA?
QUINDI: QUANDO LA META, AD ESEMPIO IL PUNTO DI ARRIVO DELLA NAVIGAZIONE O UNA BOA NELL’AMBITO DI UNA REGATA, E’ NELL’ANGOLO MORTO, PROCEDENDO IN BOLINA OCCORRE FARE UN PERCORSO A ZIG ZAG; OGNI VOLTA CHE SI CAMBIA DIREZIONE SI COMPIE UNA VIRATA.
LA VIRATA
LA STRAMBATA QUANDO LA MANOVRA PRECEDENTEMENTE ILLUSTARTA VIENE ESEGUITA IN ANDATURE PORTANTI PRENDE IL NOME DI: STRAMBATA TALE MANOVRA VIENE ESEGUITA CON LE VELE PIU’ APERTE E QUINDI IL MOVIMENTO DEL BOMA E’ PIU’ AMPIO. INOLTRE QUANDO LE VELE SI ORIENTANO, DOPO IL CAMBIO DI DIREZIONE, LO FANNO SOTTO L’AZIONE DIRETTA DEL VENTO E QUINDI IN MODO PIU’ VIOLENTO. PER LE RAGIONI APPENA ESPOSTE RISULTA PIU’ PERICOLOSA E PUO’ PORTARE FACILMENTE AD UNA SCUFFIATA.
LA STRAMBATA
LE MANOVRE SULLE VELE POGGIATA MAN MANO CHE LA ROTTA SI DIRIGE VERSO IL VENTO (BOLINA) OCCORRE CAZZARE SEMPRE DI PIU’ LE VELE. SI DICE CHE SI “ORZA”. SE INVECE CI SI ALLONTANA DALLA DIREZIONE DEL VENTO (LASCO) OCCORRE LASCARE LE VELE. SI DICE CHE SI “POGGIA” SE SI RAGGIUNGE L’ANDATURA DI VENTO IN POPPA E’ UTILE RUOTARE IL BOMA DALL’ALTRO ALTO.
LA TERMINOLOGIA RELATIVA AD UN’IMBARCAZIONE ED I COMPORTAMENTI DA ADOTTARE IN RELAZIONE ALLA DIREZIONE DEL VENTO LA PARTE DI UN’IMBARCAZIONE RIVOLTA VERSO LA DIREZIONE DEL VENTO PRENDE IL NOME DI: SOPRAVVENTO LA PARTE OPPOSTA PRENDE IL NOME DI: SOTTOVENTO
MURE A DRITTA MURE A SINISTRA LE MURE SE IL VENTO COLPISCE UNA BARCA SULLA SUA PARTE DESTRA LA BARCA HA: MURE A DRITTA SE IL VENTO COLPISCE UNA BARCA SULLA SUA PARTE SINISTRA LA BARCA HA: MURE A SINISTRA QUINDI: SE UNA BARCA HA MURE A DRITTA LA SUA PARTE SOPRAVVENTO E’ A DRITTA SE UNA BARCA HA MURE A SINISTRA LA SUA PARTE SOPRAVVENTO E’ A SINSITRA
PRECEDENZE DI NAVIGAZIONE QUANTO ESPOSTO NELLA PRECEDENTE SLIDE E’ MOLTO IMPORTANTE AL FINE DI STABILIRE, NELL’AVVICINARSI FRA DUE BARCHE, QUELLA CHE HA DIRITTO DI MANTENERE LA SUA ROTTA. ESTRATTO DEL REGOLAMENTO DI REGATA: “QUANDO LE BARCHE SONO SU MURE DIFFERENTI, UNA BARCA CON LE MURE A SINISTRA DEVE TENERSI DISCOSTA DA UNA BARCA CON LE MURE A DRITTA”. SOSTANZIALMENTE, QUINDI, UNA BARCA CHE E’ SU MURE A DRITTA HA DIRITTO DI PRECEDENZA, IN QUANTO LE BARCHE CON MURE A SINISTRA SI DEVONO TENERE DISCOSTE. LA BARCA CON MURE A DRITTA NON DEVE ESSERE OSTACOLATA NELLA SUA NAVIGAZIONE.
ESEMPIO 1 VIRATA LE DUE BARCHE MOSTRATE HANNO ROTTE CHE SI INCROCIANO LA BARCA DI DESTRA HA MURE A DRITTA LA BARCA DI SINISTRA HA MURE A SINISTRA UNA MANOVRA, PER LA BARCA BLU, PER TENERSI DISCOSTA DALLA BARCA VERDE E’ LA SEGUENTE:
UN’ALTRA MANOVRA POSSIBILE E’ LA SEGUENTE LA BARCA CHE HA MURE A SINISTRA POGGIA