Il mondo sovietico 1953-1956 3.1953: morte Stalin: dalla direzione collegiale ai binomi Malenkov-Kruscev (7.1953-2.1955) e Bulganin-Kruscev 5.1955: pacificazione con JUG e Patto di Varsavia 2.1956: XX congresso PCUS la ‘destalinizzazione’ Le rivoluzioni del 1956: 1 - Polonia Gomulka e ‘via nazionale’ socialismo novità e assicurazioni a Mosca accordo con Urss 11.1956 2 - Ungheria idea di neutralità e denuncia Patto Varsavia + libere elezioni repressione Urss 3.11.1956
Nuovo periodo 1957-1969 e situazione Berlino 4.10.1957: satellite URSS Sputnik significato strategico e politico: Equilibrio Tendenziale esiti crisi diversi dal passato Testimonianza nuova realtà: problema Germania crisi di Berlino 1958-’61
RFG e RDT
La crisi di Berlino 1958-’61 Berlino ovest: ‘vetrina’ occidente + ‘porta’ verso occidente emorragia di popolazione Anni ’50: più di 2 milioni di fughe da Berlino Incontri 1954-’55 (CME Berlino 1- 2.1954; conferenza al vertice Ginevra 7.1955 e CME Ginevra 10-11.1955) fallimenti su ipotesi Unità e Elezioni
La crisi 1958-’61 10.1958: Ulbricht presenza occidentali a Berlino è illegittima 27.11.1958: Kruscev necessità di porre fine a situazione irrisolta di Berlino entro 6 mesi (anche con internazionalizzazione) Altrimenti: URSS cederà propria zona a amministrazione diretta DDR + TPace separato URSS-DDR Se GB-USA-FRA si opporranno con la forza guerra Occidentali: che fare? NO riconoscimento DDR (RFG contraria) Pericolo guerra Problema anche per URSS superamento 6 mesi riprende trattativa
La crisi 1958-’61 e il Muro di Berlino CME Ginevra 5-8.1959: fallimento ma atmosfera più serena invito Eis a Kruscev 9.1959: Kruscev negli USA 5.1960: conferenza Parigi: spionaggio e fallimento su Berlino 9.1960: scontro all’ONU accuse Kruscev 6.1961 incontro di Vienna JFK–Kruscev: fallimento su questione di Berlino e controllo armamenti 12-13.8.1961: MURO DI BERLINO (chiusura vetrina e porta) soluzione politica e drammi umani
JOHN F. KENNEDY (1960 – 1963)
JFK 7.1960 Los Angeles: Accettazione candidatura democratica la Nuova Frontiera Elezioni presidenziali 1960: Richard Nixon vs John F. Kennedy slogan efficaci e dibattito televisivo 20.1.1961 Discorso inaugurale: politica interna e estera ‘nuovo inizio’, anticomunismo, controllo armamenti, America Latina, Paesi di nuova indipendenza, poveri e non sviluppati Cambiamento della Strategia di Sicurezza Nazionale: “Risposta Flessibile” Mutua deterrenza, Gradualità uso armamenti, Diplomazia
JFK e America Latina ALatina: interesse principale USA post IIGM: patto di Rio 1947 e Carta OSA 1948 JFK 3.1961 : Alleanza per il Progresso (alleviare povertà e ingiustizie sociali, contrastare comunismo) Obiettivi: Aumento reddito e equa distribuzione; creazione governi democratici e riforma agraria impegno Usa: 20 mld $ per America Latina Fallimento: Impegno Vietnam; resistenza ALatina a promuovere riforme
Cuba – 1 Fulgencio Batista: dispotismo e sostegno USA Opposizione Fidel Castro: Moncada 1953 – esilio Messico – movimento ’26 luglio’ – rientro in patria e tentativi insurrezione Capodanno 1959: successo FC e fuga Batista Castro prende il potere USA: pareri contrastanti parte opinione pubblica favorevole Castro negli USA 4.1959 5.1959: la riforma agraria a Cuba e gli interessi USA 1960: confische Castro e embargo USA approfondimento relazioni Cuba-Urss
Cuba – 2 JFK 1961: risolvere problema-Castro 4/1961: Baia dei Porci (eredità Eisenhower) sbarco esuli cubani (addestramento CIA): fallimento e accuse Amministrazione USA JFK: rilancio AProgresso + ricerca sostegno OSA vs Cuba ( espulsione 1962) + Operazione ‘Mangusta’ Castro: necessità protezione Cuba e ‘conversione’ comunismo accordo con URSS per costruzione basi missilistiche a Cuba (Operazione Anadyr)
La crisi dei missili cubani 1962 (1) 15.10.1962: Crisi dei missili cubani (i “tredici giorni”) Aerei spia americani U2: foto installazioni nucleari a JFK Creazione comitato apposito di NSC per analisi problema (ExComm) 3 possibilità azione: 1)attacco vs Cuba; 2)attacco vs installazioni; 3)blocco navale 22.10: Discorso alla Nazione JFK: ricorso all’ONU + blocco navale dell'isola “linea di quarantena” (vigore dalle 10 del 24.10) 26.10: lettera di Kruscev a JFK: condizione per ritiro missili dichiarazione pubblica Usa: no invasione + garanzia indipendenza Cuba 27.10: seconda lettera di Kruscev: necessità smantellamento basi missilistiche (Jupiter) USA in Turchia e Italia Dubbi ExComm
La crisi dei missili cubani 1962 (2) Decisione JFK risposta pubblica 28.10 a 1°lettera Kruscev: necessità preliminare smantellamento installazioni sotto controllo ONU + passaggio: positiva soluzione crisi metterà “ in grado di lavorare verso un accordo più generale riguardante altri armamenti” Kruscev: ordine ritiro è stato impartito JFK: mosse Urss sono ‘importante contributo a pace’ Ritiro Jupiter Sconfitta Castro NO missili, NO assicurazione formale USA di non aggressioni future vs Cuba, NO soluzione problemi specifici (Guantanamo) Irritazione alleati occidentali: NO consultazione preventiva su decisioni USA risentimento de Gaulle
Dopo Cuba JFK: parziale revisione linee p.estera + necessità maggiore condivisione con alleati La ‘Partnership Atlantica’: i 2 pilastri e i vincoli da rinsaldare deGaulle: quale risposta alla questione delle responsabilità nel settore della difesa? Condivisione vera o solo parole? Inizio dibattito
Charles de Gaulle Leader resistenza francese durante IIGM Guida governo provvisorio FRA 1944 contrasto con Assemblea Costituente 1946 Costituzione IV repubblica: ritiro de Gaulle (12 anni) Richiamato 5.1958: necessità risolvere crisi algerina
La crisi algerina 1958-1962 Cosa succede in Algeria? Status: territorio metropolitano e differenza con TUN-MAR I franco-algerini e le disuguaglianze sociali Dopo Indocina: rivendicazioni algerini e ‘Toussaint Rouge’ Il FLN e la reazione francese sostegno franco- algerini Tentativi diplomatici FLN 1957 e fallimento evoluzione posizione governo FRA Franco-algerini+FFAA francesi in Algeria vs governo Parigi: il Comitato di Salute Pubblica e i timori di colpo di Stato Presidente Coty: appello ‘al più illustre dei francesi’ condizioni de Gaulle e accettazione guida governo 1.6.1958
La crisi algerina 1958-1962 Punto di vista deGaulle su colonialismo: anacronismo + necessità prudenza Primo passo: visita Algeria + riordino istituzionale in Francia V Repubblica e deGaulle Presidente 12.1958 Algeria: Piano di Costantina + proposta ‘pace dei coraggiosi’ Programma 1959: libera scelta algerini In Francia: Referendum 1.1960 e approvazione linea In Algeria: Reazione franco-algerini ‘settimana delle barricate’ 5.1960 (fallimento) Negoziati a Evian 5.1961 ribellione Organisation Armée Secrète (OAS) “Algeria francese” A Evian accordo 18.3.1962: referendum su indipendenza + garanzie per franco-algerini (75% lasciano il paese) Referendum 1.7.1962: Algeria indipendente
Dopo l’Algeria: la politica estera di de Gaulle Obiettivo fondamentale: sviluppare politica estera che restituisca alla Francia un ruolo essenziale nella diplomazia mondiale Scenari principali: Comunità Europea, Difesa occidentale e rapporti con alleati Comunità Europea: concezione ‘Europa delle patrie’ ma SI avvio Mercato Comune Difesa occidentale: 9/1958: idea di responsabilità condivisa per comando strategico delle forze NATO richiesta a Presidente Eisenhower di sostituzione dirigenza esclusiva USA con dirigenza tripartita (USA-FRA-GB) rifiuto USA Risposta deGaulle: Politica nucleare francese 2.1960: esplosione prima bomba atomica nel Sahara algerino legge sulla force de frappe
…politica estera de Gaulle Poi: JFK Partnership Atlantica Idea di Forza Multinazionale e Forza Multilaterale condivisione responsabilità nucleari DeGaulle: proposta insufficiente dibattito con GB: questione difesa + ingresso GB in CEE (Rambouillet 15-16.12.1962) Incontro GB-USA (Nassau 19.12.1962) missili USA Polaris a GB GB accetta idea Multi-lateral Force
…politica estera de Gaulle Risposta deGaulle: Conferenza stampa 14.1.1963: DOPPIO VETO NO a Forza Multilaterale JFK + NO a ingresso GB in CEE Legame preferenziale con GER 23.1.1963: trattato dell’ Eliseo (de Gaulle– Adenauer) mantenimento sicurezza europea, SI idea di 3° blocco rispetto a USA-URSS (ma GER non abbandona amicizia con USA)
…politica estera de Gaulle 1) Effetti su integrazione europea: Allontanamento GB Ulteriori critiche di de Gaulle a CEE politica ‘degli ultimatum’ in materia di agricoltura + dissenso su decisione a maggioranza Commissione crisi 1963-1966 (con ritiro temporaneo FRA 7.1965-1.1966 politica della sedia vuota) 12.1965: rielezione de Gaulle Presidente della Repubblica (vittoria su F.Mitterand)
…politica estera de Gaulle 2) Effetti su rapporti Alleanza Atlantica: Dissidi post veto a MLF 1.1964: riconoscimento francese RPC 3.1964: viaggio de Gaulle in Messico e NO commemorazione sbarco Normandia Idea di Europa ‘dall’Atlantico agli Urali’ 7.3.1966: de Gaulle a Presidente USA Johnson: Francia, pur restando fedele all’Alleanza Atlantica, si ritira da forze militari integrate (Nato) problemi: basi in Francia + forze francesi in Germania + spazio aereo + problema politico: indebolimento alleanza 20.6–1.7.1966: de Gaulle a Mosca cooperazione economica e scientifica (lancio satellite francese da parte URSS)
…politica estera de Gaulle Soluzione de Gaulle a questioni-NATO: 4.1967: evacuazione truppe alleate dal territorio francese Accordo bilaterale con GER per forze francesi Autorizzazioni di sorvolo mensili Ulteriore deterioramento rapporto FRA-USA: 1965-’68 attacco del franco contro il dollaro (fallimento) 9.1966: de Gaulle in Cambogia: contrarietà a politica USA in Vietnam 6.1967: Guerra dei 6 giorni contrarietà a politica Israele (e USA) 7.1967: ‘incidente’ Montréal
Questione palestinese 1956-1967 Nasser dopo Suez 1956: prosecuzione sviluppo Egitto + realizzazione R.A.U. (1958-’61) + idea di riscatto contro Israele Primi anni ’60: frizioni e sporadici scontri 4.1967: ISR abbatte 6 caccia siriani URSS a Siria Israele pronto all’attacco trasmissione notizia a Egitto Nasser: Egitto pronto FFAA superiori 18.5.1967 Nasser chiede fine missione UNEF (evacuazione caschi blu da Egitto) SG ONU (U Thant) accetta 22.5.1967: chiusura stretti di Tiran 30.5.1967: alleanza militare Giordania-Egitto-Siria: comandi congiunti ISR: arabi pronti all’attacco azione preventiva
La guerra dei Sei Giorni (5.6.1967) 5.6.1967: inizio guerra azione aerea vs Egitto – offensiva vs Giordania-Siria Conseguimento Gaza-Sinai – WBank e Gerusalemme Est – alture Golan 10.6.1967: cessate-il-fuoco ISR: territorio quadruplicato Gerusalemme riunificata ONU: occupazione territori illegittima risoluzione 242/1967 Israele: doppia linea: SI negoziati SI insediamenti (contraddizione) Arabi: conferenza Khartum: i ‘3 NO’
La guerra di Yom Kippur (6.10.1973) Ripensamento Paesi arabi L’OLP di Y. Arafat La ‘guerra di attrito’ con l’Egitto → Sadat: tentativi di negoziato con Israele fallimento e cambiamento rotta: guerra per recupero terre perdute 1967 → Yom Kippur 1973 Pressioni USA-URSS + risoluzione ONU 338/1973 Effetti negativi della guerra in Israele possibilità di negoziato → Sadat in Israele 11.1977 Gli accordi di Camp David 17.9.1978 e la pace ISR- EGI 26.3.1979
Situazione Vietnam 1954-1959 20.7.1954: armistizio Indocina riunificazione tramite elezioni in 1956 10.1955: Repubblica Vietnam Sud presidente Ngo Diem NO elezioni 1956-1959: lotta a opposizioni e reazione vs Diem 1959: ripresa conflitto i Viet-cong e il governo del VNord
La guerra del Vietnam – 1 ‘democratizzazione’ JFKennedy e il Vietnam: ‘guerra alla guerriglia’ ‘consiglieri militari’ in Vietnam escalation: da 900 (1960) a 85000 (1964) ‘democratizzazione’ superamento esperienza Diem (corruzione + crisi con buddhisti) HCLodge e congiura generali assassinio Diem 1.11.1963 instabilità
La guerra del Vietnam – 2 LBJohnson e il Vietnam: incremento impegno USA Coinvolgimento Senato e Risoluzione ‘Golfo del Tonchino’ + bombardamenti aerei VNord bilancio fallimentare impantanamento 1965-1968 Condizioni VNord: unità e indipendenza Vietnam + ritiro USA allargamento conflitto e nascita FLN 1968: offensiva del Têt + opposizione in USA
La guerra del Vietnam – 3 RNNixon e il Vietnam: Elezioni 1968: ‘pace onorevole’ La ‘vietnamizzazione’ del conflitto Dottrina Nixon 25.7.1969 Disimpegno da Vietnam: da 550mila uomini (1969) a 70mila (1972) Negoziati a Parigi (Kissinger) e viaggi Nixon in Cina e Urss 27.1.1973: accordo cessazione ostilità ritiro USA 1974-1976: ripresa ostilità e avanzata nordvietnamiti (4.1975: cade Saigon) riunificazione Vietnam 1976
Gli anni ’70 e il dialogo sugli armamenti – 1 Gli scenari globali e i problemi di USA e URSS il dopo-Kruscev: difficoltà relazioni con RPC, Romania, Cecoslovacchia L’‘equivalenza essenziale’ e le possibilità di negoziato ambito: riduzione armamenti Punti di partenza: 5.8.1963: LTBT (Limited Test Ban Treaty) 1.7.1968: NNPT (Nuclear Non Proliferation Treaty) USA, URSS e GB (NO Francia e Cina) 6.1968: proposta Johnson a URSS di limitazione armamenti strategici
Gli anni ’70 e il dialogo sugli armamenti – 2 Inizio SALT (Strategic Armaments Limitation Talks) lentezza a causa vicende Cecoslovacchia e Vietnam 11.1968: Nixon presidente USA sviluppo linea della ‘Distensione’ 22-30.5.1972: Nixon a Mosca firma accordi SALT I (26.5): 2 parti Trattato missili antibalistici (trattato ABM): costruzione di due sistemi ABM ciascuno per protezione punti chiave territorio (Washington - Mosca) contro i missili dell’avversario; Trattato limitazione armi strategiche (accordo provvisorio – 5 anni): missili balistici intercontinentali, missili in dotazione ai sottomarini e bombardieri strategici
Gli anni ’70 e il dialogo sugli armamenti – 3 Prosecuzione negoziati e regola “coesistenza pacifica”: consultazione vs conflitti nucleari + collaborazione scientifica Conversazioni CSCE (11.1972) e viaggio Breznev in USA (6.1973) protocolli su uso pacifico energia atomica, impegno vs guerra nucleare Tentativi perfezionamento accordi ABM (ma posizione Nixon compromessa da Watergate) Brežnev-G.Ford 11.1974: “principio della parità” (numero eguale di vettori) base per accordo SALT II Brežnev-Carter: Accordo SALT II 6.1979 (slide 71)
GLI ANNI ’70 LA CONFERENZA DI HELSINKI (1) Dal ’54 proposta sovietica per Conferenza sulla sicurezza e cooperazione in Europea, rigettata dai Paesi occidentali fino al 1969 Condizioni occidentali: partecipazione Usa e Canada Separazione sfera politica e militare (conclusione accordo quadripartito Berlino + prosecuzione negoziati riduzione mutua e bilanciata delle forze) iscrizione all’ordine del giorno delle libertà personali (libertà individuali, libera circolazione persone e idee)
GLI ANNI ’70 LA CONFERENZA DI HELSINKI (2) 11.1972 Apertura lavori 7.1975 Fase conclusiva Conferenza 1.8.1975 firma “Atto finale” 35 Paesi; 3 cesti: Sicurezza e problemi politici (eguaglianza, no ricorso minaccia o forza, inviolabilità delle frontiere, no intervento affari interni) Cooperazione economica, scientifica, tecnica e ambiente (estensione clausola nazione più favorita) Cooperazione campo culturale e umanitario (diritti umani) Impegno nuova Conferenza da tenersi nel 1977 a Belgrado
Scenari globali e confronto Est-Ovest 1974-1980 Difficoltà USA Debolezza politica Watergate Timori avanzata URSS Africa: ex-colonie Portogallo + Etiopia – Somalia Prosegue comunque dialogo su armamenti continuità presidenze Ford e Carter (democratico, vittoria elezioni 1979, enfasi su diritti umani) Risultato: 18.6.1979: accordo SALT II a Vienna però limiti: tecnici: problema è ora Euromissili (SS20 Urss) 12.1979: ‘Doppia decisione’ USA: 1) NO interrompere negoziati per riduzione arsenali; 2) SI installazioni missilistiche in Europa per controbilanciare URSS politici: declino distensione e invasione Urss dell’Afghanistan 12.1979
Afghanistan 1979 – 1 Colpo di Stato 7.1973 rovesciamento M.Zahir (Shah) da cugino principe Daud Rivoluzione 4.1978 (‘Saur’) rovesciamento governo presidente Daud da Partito Democratico del Popolo Scontro Khalq vs Parcham Taraki (Khalq) al potere 1979 (leader Parcham Karmal in esilio) Scontro Khalq: Taraki vs Amin Amin presidente 9-12.1979 ‘Appello’ Karmal a URSS e invasione 12.1979
Afghanistan 1979 – 2 Dopo Iran anti-USA (Rivoluzione Islamica 2.1979), ora ‘Dottrina Breznev’ in Afghanistan: Pericolo per USA Dottrina Carter: ‘Tentativi dall’esterno volti a ottenere controllo Golfo Persico saranno considerati come un attacco a interessi vitali USA da respingere con ogni mezzo (incluso l’uso della forza)’ Reazione (Afghanistan): sostegno mujaheddin, NO ratifica SALT II, boicottaggio Olimpiadi Mosca 1980 Reazione (Iran): tentativo di liberare ostaggi USA in ambasciata Teheran 4.1980 (fallimento) + 9.1980: inizio guerra Iran-Iraq Elezioni USA 1980: vittoria R.Reagan
I Amministrazione R.Reagan (1981-1984) Elezioni 1980: NO cedimenti a ‘impero del male’ necessità reagire a offensiva URSS Doppio percorso: Competizione di tipo economico e militare convinzione impraticabilità per URSS NO annullamento ipotesi negoziale (SALT - START) 1982-1984: instabilità governativa URSS
I Amministrazione R.Reagan (1981-1984) Rilancio iniziative USA: ‘Riarmo’ e difesa: Attuazione ‘doppia decisione’ Sviluppo Strategic Defense Initiative Stallo negoziale Competizione globale Asia: Pakistan, Cina America Latina: Nicaragua, Salvador, Guatemala, Panama Medio Oriente: Israele, guerra Iran-Iraq
I Amministrazione R.Reagan (1981-1984) Rapporti con alleati europei: Dibattiti su installazione euromissili diffidenze e rilancio Critiche su interventi in Africa, Asia e A.Latina Critiche su alcune posizioni vs URSS relazioni commerciali NB: fase espansiva del processo di integrazione europea SME, Parlamento Europeo, ampliamento Comunità
II Amministrazione R.Reagan (1985-1988) Elezioni USA 1984 II mandato 1985 la novità URSS: nuovo Segretario Generale PCUS 3.1985 M.Gorbacëv Nato 1931 Evidenza declino sovietico e sproporzione spese militari e esigenze sociali Perestrojka (ristrutturazione) e Glasnost (trasparenza) per attuare riforme: necessità intesa in politica estera con USA ripresa dialogo armamenti
Reagan-Gorbacëv URSS 1985: opposizione a SDI e necessità riduzione armamenti Incontri al vertice: Ginevra 11.1985 Reykjavik 10.1986 tetto massimo per missili e testate nucleari Washington 12.1987 ‘riduzioni simmetriche’ missili gittata intermedia Mosca 6.1988
Prosecuzione del dialogo G. Bush sr – Gorbacëv: incontri a Malta (1989), Washington (1990) e Mosca (1991) accordo START (Strategic Arms Reduction Treaty): nuova fase negoziati tetto massimo e distruzione ordigni esistenti Parallelamente allo sviluppo negoziati: evoluzione realtà internazionale Europa orientale
L’Europa orientale prima del 1989 Crisi sistema sovietico + crisi rapporto URSS- alleati Polonia Malcontento: operai e Chiesa Rivolte e scioperi estate 1980 Solidarnosc Dibattito interno POUP e opposizione Ipotesi di intervento URSS e colpo di Stato 12.1981 Jaruzelski Lento ritorno alla normalità 1982-1987 Ungheria e Cecoslovacchia: Spinte da esterno e mobilitazione sociale
Il 1989 (1) Polonia: elezioni 6.1989 primo governo post-comunista + Jaruzelski presidente Repubblica (pacificazione) Ungheria: referendum 9.1989 e elezioni 3- 4.1990: vittoria opposizioni Cecoslovacchia: 11.1989: Havel e ‘rivoluzione di velluto’ elezioni 6.1990: vittoria opposizioni (poi: 1992: pacifica divisione Repubblica ceca – Slovacchia)
Il 1989 (2) Romania: opposizione 12.1989 a Ceausescu (condanna a morte) multipartitismo e elezioni 5.1990: Iliescu presidente (tra ex-comunismo e cambiamento) Bulgaria: dimissioni governo Zhivkov e elezioni 1.1990 Albania: 1991: scioperi e manifestazioni governo di coalizione con non-comunisti elezioni 1992: Berisha primo presidente post-comunista (poi: problemi di instabilità)
Il problema della Germania e la Ostpolitik di Willy Brandt RFG 1963: dimissioni Adenauer 1966: Grande Coalizione necessità di rivedere Dottrina Hallstein 1969: Willy Brandt cancelliere Ostpolitik: rimanere fedeli a alleanza occidentale ma superare incomunicabilità con Urss-RDT Accordi 1970 con Urss e Polonia NO uso forza + riconoscimento confini Accordo 1971 RFG-RDT uguaglianza diritti, buon vicinato, rispetto status quo 1975: progressi ‘distensione’ Helsinki 1975 e Diritti Umani
La Germania, Gorbacëv e i mutamenti all’Est ‘Perestrojka’ RDT rimane indietro 10.1989: Gorbacëv a Berlino: ‘chi arriva tardi viene punito dalla vita’ Intanto: tedeschi orientali stanno ‘aggirando’ il Muro (Cecoslovacchia e Ungheria Austria RFG) Manifestazioni Berlino e rottura del Muro (9.11.89) Quali sviluppi internazionali?
La riunificazione della Germania Sviluppi RDT post Muro: elezioni 1.1990 SI’ all’unione con la RFG A livello internazionale: diversi punti di vista Gorbacëv: Confederazione e neutralità (Nato + PV) Kohl-Bush: formula ‘2+4’ Kohl convince Gorbacëv RFG-RDT: patto di Unificazione 8.1990 (‘Einigungsvertrag’) USA-URSS-GB-FRA + RFG-RDT 12.9.1990 : trattato ‘sullo stato finale della Germania’ riconoscimento riunificazione 3 ottobre: Giorno della Riunificazione 11.1990: accordo Germania-Polonia
La riunificazione della Germania
La dissoluzione dell’Unione Sovietica Perestrojka + Glasnost NO riforma URSS dall’interno 1988-’89: sviluppo multipartitismo e voci indipendentismo su base nazionale 1990: indipendenza repubbliche baltiche + Armenia–Azerbaijan + Eltsin presidente Russia 6.1991 quale futuro per URSS? 8.1991: ipotesi di nuovo trattato Unione e tentativo colpo di Stato vs Gorbacëv resistenza Eltsin Fine PCUS e sviluppo linea dissoluzione URSS 12.1991: Comunità di Stati Indipendenti e fine Unione Sovietica