COMMISSIONE VALUTAZIONE ESITI PROVE INVALSI 2010-2011 CLASSI PRIME e CLASSI TERZE Scuola Secondaria di I grado
Premessa Le prove INVALSI hanno lo scopo principale di misurare i livelli di apprendimento raggiunti dagli studenti italiani relativamente ad alcuni aspetti di base di due ambiti fondamentali: la comprensione della lettura e la matematica. In termini ancora più espliciti, mediante le prove del Servizio nazionale di valutazione (SNV) si vuole giungere a una misura dei livelli di apprendimento nei suddetti ambiti, comunemente ritenuti condizione necessaria per un accesso consapevole alla cittadinanza attiva. Da ciò segue immediatamente che gli ambiti oggetto di misurazione delle prove INVALSI non esauriscono di certo i saperi e le competenze prodotte dalla scuola. Le prove INVALSI si pongono come obiettivo di fornire alla scuola nel suo complesso misure solide e robuste e, soprattutto, utilizzabili in un’ottica comparativa.
Classi prime: prova di italiano Percentuale di risposte corrette
Classi prime: prova di matematica Percentuali di risposte corrette
Ripartizione della variabilità dei risultati all’interno delle classi : tanto più è basso il peso della variabilità tra le classi su quello totale, tanto più omogenee tra di loro sono le classi medesime in termini di risultati conseguiti (E’ sintomatica una varianza superiore al 5-10 %)
Classi terze: prova di italiano Percentuali di risposte corrette
Classi terze: prova di matematica Percentuali di risposte corrette
Ripartizione della variabilità dei risultati all’interno delle classi : tanto è più basso il peso della variabilità tra le classi su quella totale, tanto più omogenee tra di loro sono le classi medesime in termini di risultati conseguiti (E’ sintomatica una varianza superiore al 5-10 %)
Confronto tra il risultato di scuola e il risultato regionale Prova di Matematica
ANALISI RISULTATI INCONTRO DI COMMISSIONE DEL 19 -01-2012 PROVE DI ITALIANO E MATEMATICA CLASSI PRIME SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
PROVA DI ITALIANO
Aspetti della competenza di lettura presi in considerazione nella formulazione dei quesiti 1 Riconoscere e comprendere il significato letterale e figurato di parole ed espressioni; riconoscere le relazioni tra parole. 2 Individuare informazioni date esplicitamente nel testo. 3 Fare un’inferenza diretta, ricavando un’informazione implicita da una o più informazioni date nel testo e/o tratte dall’enciclopedia personale del lettore. 4 Cogliere le relazioni di coesione (organizzazione logica entro e oltre la frase) e coerenza testuale. 5a Ricostruire il significato di una parte più o meno estesa del testo, integrando più informazioni e concetti, anche formulando inferenze complesse. 5b Ricostruire il significato globale del testo, integrando più informazioni e concetti, anche formulando inferenze complesse. 6 Sviluppare un’interpretazione del testo, a partire dal suo contenuto e/o dalla sua forma, andando al di là della comprensione letterale. 7 Valutare il contenuto e/o la forma del testo alla luce delle conoscenze ed esperienze personali (riflettendo sulla plausibilità delle informazioni, sulla validità delle argomentazioni, sulla efficacia comunicativa del testo …).
Difficoltà maggiori riscontrate negli aspetti della competenza di lettura Testo narrativo: Ricavare informazioni implicite dal testo; (ASPETTO 3) Riconoscere e comprendere il significato letterale e figurato di parole ed espressioni; (ASPETTO 1) Rielaborare un testo per poterne comprendere la morale; (ASPETTO 6) Testo espositivo: Organizzazione logica entro e oltre la frase (cogliere relazioni di coesione); (ASPETTO 4) Estrapolare più informazioni dal significato globale; (ASPETTO 5)
Ambiti grammaticali presi in considerazione nella formulazione dei quesiti
Difficoltà maggiori riscontrate in ambito grammaticale Punteggiatura; (AMBITO 6) Sintassi: accordo tra aggettivo e nome o tra soggetto e predicato; (AMBITO 5) Uso del passato remoto; (AMBITO 2)
PROVA DI MATEMATICA
Ambiti e processi presi in considerazione nella formulazione dei quesiti
Difficoltà maggiori riscontrate in ambito: NUMERI: Decodifica del testo; Traduzione del testo in linguaggio matematico; Interpretazione della simbologia specifica; Mancanza di precisione nelle risposte aperte. SPAZIO E FIGURE: Mancata conoscenza sull’utilizzo di alcuni strumenti didattici (es. compasso); Mancata conoscenza dell’asse di simmetria di una figura; Difficoltà nel ragionare su figure geometriche non disegnate in modo standard.
Difficoltà maggiori riscontrate in ambito: DATI E PREVISIONI: Analisi del grafico per risalire al dato. RELAZIONI E FUNZIONI: Utilizzo di processi logici; Utilizzo di modelli matematici per descrivere ed interpretare situazioni o fenomeni concreti e quotidiani.
NOTE Nel report dei dati INVALSI viene messo in evidenza che gli allievi della scuola secondaria di secondo grado hanno fornito risposte corrette a domande che fanno riferimento a contenuti sviluppati nella scuola secondaria di primo grado, come ad esempio i contenuti che fanno riferimento all’interpretazione dei grafici. E’ importante investire energie e sforzi nella continuità tra i diversi cicli di istruzione, perché ciò produce nel medio - lungo periodo effetti positivi e, soprattutto, stabili.
PROPOSTE DI MIGLIORAMENTO Abituare i ragazzi, fin dalla scuola primaria, ad interrogazioni orali al fine di arricchire il bagaglio lessicale specifico delle varie discipline. Abituare i ragazzi, nell’ultimo biennio della scuola primaria, a svolgere compiti di apprendimento leggendo in autonomia le consegne di lavoro. Utilizzare mappe concettuali per la rielaborazione di testi ed insegnarne la costruzione. Introdurre nell’insegnamento della matematica sempre più problemi legati a situazioni concrete e quotidiane, al fine di evitare la sola conoscenza delle regole, per prediligere la loro reale comprensione e, di conseguenza, la loro acquisizione stabile. Nella geometria svincolare le definizioni dalla loro rappresentazione figurata: il disegno aiuta a comprendere meglio il concetto, ma non lo deve sostituire. (Potrebbe essere d’aiuto accompagnare ogni nuovo argomento con più figure) Inserire nella programmazione di matematica anche alcuni quesiti (più o meno ludici) di logica, per abituare gli studenti a ragionare sui testi dei problemi o sulle consegne degli esercizi, troppo spesso lette con superficialità.