dalla discriminazione all’integrazione I incontro (21 dicembre 2011) Berlino - Europa dalla discriminazione all’integrazione I incontro (21 dicembre 2011)
Berlino - Europa I incontro LA CITTA’ DI BERLINO: aspetti introduttivi L’EUROPA: origini ed affermazione del totalitarismo
è una città emblematica del Novecento Perché Berlino ? è una città emblematica del Novecento
“il secolo più sanguinario che la storia ricordi” Eric J. Hobsbawm Il secolo breve 1914/1991 Age of Extremes - The Short Twentieth Century 1914-1991 Parabola del socialismo Organicità del “Secolo breve” Parabola del mutamento economico Collasso dei valori e delle istituzioni della civiltà liberale “il secolo più sanguinario che la storia ricordi”
Età della catastrofe (1914 – 1945) Età dell’oro (1945– 1971) Eric J. Hobsbawm Il secolo breve – 1914/1991 – Collasso dei valori e delle istituzioni della civiltà liberale: guerre di massa, tracollo economico scomparsa dei regimi liberal-democratici Età della catastrofe (1914 – 1945) rapido ed intenso sviluppo economico riorganizzazione della società Età dell’oro (1945– 1971) ciclo depressivo (disoccupazione, instabilità, disuguaglianza sociale) Età della frana (1971– 1991)
Porta di Brandeburgo
Alexanderplatz Kurfürstendamm
II. è una città molto influente Perché Berlino ? II. è una città molto influente
1993 Trattato di Maastricht Unione europea 1951 nascita della CECA 1993 Trattato di Maastricht 2011 27 Stati
Unione europea Forma di organizzazione politica (senza precedenti) sistema permanente di integrazione economica e in parte giuridica cooperazione per alcuni settori (dal 1993) modernizzazione dell’economia per competere sul mercato globale (strategia di Lisbona 2000)
Perché Berlino ? III. è una città “in costruzione” e guarda al futuro
Inquadramento geopolitico
I 12 Bezirke 3.471.756 ab. Klaus Wowereit
origine ed affermazione del totalitarismo L’EUROPA: origine ed affermazione del totalitarismo
Teoria dei Friedrich e Brzezinski (1956) Totalitarismo Teoria dei Friedrich e Brzezinski (1956) I. Dittatura di un partito unico di massa, con soppressione di libertà di opposizione e dissenso II. Sistema di terrorismo poliziesco III. Monopolio dell’informazione IV. Monopolio delle forze armate V. Controllo centralizzato dell’economia VI. Ideologia ufficiale
Demonizzazione e disumanizzazione dell’avversario Prima guerra mondiale Mobilitazione di tutte le risorse sotto il controllo dello Stato Ha anticipato alcune dinamiche totalitarie (tesi di Paolo Pezzino) Propaganda sistematica controllata dallo Stato Demonizzazione e disumanizzazione dell’avversario Burocratizzazione della violenza Mobilitazione di tutte le risorse: lo Stato esercita il controllo non solo sulle operazioni belliche, ma anche sull’economia e sulla ricerca scientifico-tecnologica in funzione della guerra: con l’economia di guerra anche la società civile (donne comprese) fu coinvolta nelle vicende belliche Propaganda sistematica controllata dallo Stato, al fine di sopportare gli enormi sacrifici di guerra. Ruolo della demonizzazione e disumanizzazione dell’avversario, per rafforzare la compattezza e l’identità nazionale e per favorire il distacco psicologico che facilita le atrocità. Burocratizzazione della violenza: si commette violenza, si uccide perché si ricevono ordini nell’ambito di una divisione del lavoro in cui ci si abitua a ricevere ordini anche criminali. Conferenza di pace di Parigi (1919) Ha posto le condizioni per l’affermazione del nazismo
Origini del totalitarismo Conferenza di pace di Parigi (1918) Prima guerra mondiale Conferenza di pace di Parigi (1918) Germania Italia Russia
Trattato di Versailles (1919) Condizioni territoriali Questione delle minoranze Condizioni economiche Repubblica di Weimar (1919) Questione della ripresa economica Condizioni militari Trattato di Versailles Il trattato di pace con la Germania fu firmato il 28 giugno 1919, nella città francese di Versailles. In quell'occasione il presidente americano Wilson propose nel suo discorso i famosi 14 punti. Nel frattempo, per la situazione determinatasi dopo il conflitto, la Germania aveva cambiato completamente il proprio ordinamento politico: da monarchia parlamentare era diventata una repubblica socialdemocratica e federale, divisa in 17 Länder (oggi sono 16). L'umiliazione dell'orgoglio tedesco Il trattato fu imposto alla Germania con la minaccia dell'occupazione militare e del blocco economico. Si trattò di un vero e proprio diktat, cioè di un ordine senza nessuna possibilità di discussione. La Germania venne considerata l'unica responsabile della guerra. Il trattato fu firmato a Versailles, proprio dove circa 40 anni prima era stato proclamato l'impero tedesco. Era evidente che la Francia voleva prendersi una rivincita rispetto alla sconfitta del 1870, durante la guerra franco-prussiana, quando, in seguito alla sconfitta subita, si vide privata delle regioni dell'Alsazia e della Lorena. Le condizioni economiche La Germania fu condannata a pagare un risarcimento danni di 132 miliardi di marchi oro. Era una cifra enorme, incompatibile con la situazione dell'economia tedesca (la richiesta, infatti, era stata giudicata eccessiva anche dalla Gran Bretagna e dall'Italia). La Francia ottenne anche di sfruttare per 15 anni le ricche miniere della Saar. Nel 1935, questa regione tedesca sceglierà con un plebiscito di ricongiungersi con la Germania. Le condizioni militari La Germania fu obbligata a mantenere una marina militare e un esercito ridotti (l'esercito non doveva superare le 100000 unità). Pertanto la Germania doveva abolire l'obbligo del servizio di leva. Tutta la valle del Reno (la Renania) doveva essere smilitarizzata, cioè non occupata da reparti armati dell'esercito tedesco. Le condizioni territoriali Alsazia-Lorena alla Francia l’Impero coloniale fu totalmente smantellato Altri territori andarono a Danimarca, Polonia, Cecoslovacchia. A causa di tali modifiche territoriali, delle minoranze tedesche si trovarono ad essere governate da uno stato diverso dal loro (soprattutto in Cecoslovacchia e Polonia). Fu istituito il "corridoio polacco“ (una striscia del suo territorio e la città di Danzicaper garantire un accesso al mare alla Polonia). In questo modo però La Germania risultava divisa in due: la Prussia orientale veniva infatti separata dal resto del paese. Tensioni sociali Instabilità politica Questione della sicurezza Umiliazione dell’orgoglio tedesco Questione nazionalista
Origini del totalitarismo Prima guerra mondiale RISULTATI Combattenti 41.500.000 (IMPERI CENTRALI) 22.850.000 (INTESA) Vittime 8.500.000 morti 6.000.000 invalidi