Melamangio Percorso elementari

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
FIGLI DI ULTIMA GENERAZIONE: punti di forza e criticità
Advertisements

dell’Istituto Quinto Orazio Flacco e dell’Istituto Giuseppe Fiorelli
Il nostro corpo: una grande avventura
Ruolo della scuola nella prevenzione dellobesità infantile 30 ottobre 2008 Prof.ssa Anna Maria Battiato.
Lo sport è un diritto Carta dei diritti delle bambine e dei bambini nello sport Comitato UISP del Trentino Provincia Autonoma di Trento.
IL SEGRETO DELLE PIRAMIDI
MERCOLEDÌ 20 OTTOBRE 2010 Assemblea genitori classi prime Elezione consiglio dinterclasse Plesso Via Piumati.
Unità Operativa Educazione alla Salute Distrettuale Responsabile: Dott.ssa B.Rosa AUSL 6 PALERMO DISTRETTO SANITARIO 8 CARINI.
Star bene mangiando e la metodologia educativa proposta Star bene mangiando e la metodologia educativa proposta Dott.ssa Brigida Rosa.
“Star bene mangiando” e la metodologia educativa proposta
Con il progetto triennale Leducazione al consumo alimentare si è mirato a far conoscere, oltre allaspetto storico dellalimentazione, il valore degli alimenti.
RIFLESSIONI & SUGGERIMENTI IN PILLOLE degli alunni e delle alunne della Classe 3°C1 dopo lincontro con la Dott.ssa Alessandra Fabbri IN PILLOLE degli.
CORRETTA ALIMENTAZIONE & COSTANTE ATTIVITA’ FISICA :
LA PUBBLICITA’ E L’INFANZIA, IL NAG FACTOR, LE FALSITA’ E LE CREDENZE DA SFATARE PER UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE ISTITUTO COMPRENSIVO VILLA REATINA.
Mangia giusto e muoviti con gusto!
Davide, Elettra, Eugenia, Marta Classe 2^A
Noi delle classi seconde
INSEGNAMENTO DELLE SCIENZE E APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO
Premessa Lalimentazione è un bisogno fondamentale delluomo. Il cibo fin dagli albori della civiltà, ha esercitato sempre una forte influenza sui comportamenti.
PREVESCUÒ … a lezione di salute!
I PROBLEMI CORRELATI ALL’ALIMENTAZIONE
Il sangue: un’ opportunita’ per l’educazione alla salute.
L’ IMPORTANZA DI UNA ALIMENTAZIONE SANA
Progetto di educazione alimentare
Marina BALTIERI Referente FIMP rete nutrizione
L’ ALIMENTAZIONE ISTITUTO COMPRENSIVO N. 5 VERONA SANTA LUCIA
IL RACCONTACIBO. OBIETTIVI:. 1
ITALIA-FINLANDIA: CONFRONTO SULLO STILE DI VITA E SULL’ALIMENTAZIONE
L’ALIMENTAZIONE.
Regole per una corretta alimentazione
Nutrirsi è rispettare se stessi
PER ACQUISTARE UNA DIETA?
Adolescenza e alimentazione Dott.ssa Michelina Marinozzi
COMPOSIZIONE DEL CORPO UMANO
IL GRANO NON FA BENE A TUTTI.
e come questo ci permette di vivere, giocare
l'arte di rimettersi in forma
TUTTI A TAVOLA: LA MENSA COME LABORATORIO
“Bambini inappetenti, genitori in ansia!”
Alimentazione corretta
Considerazioni sulle routine
Corso di Laurea in Management dello sport Le organizzazioni sportive
LE REGOLE DEL MANGIAR SANO.
osservando corretti stili di vita.
ENTRENTRA Clil4U è un progetto finanziato grazie al supporto della Commissione Europea. Questa pubblicazione riflette unicamente le opinioni dell’autore.
I. C. “S. PELLICO” VEDANO OLONA SCUOLA PRIMARIA “E. DE AMICIS” A. S
UNO SPAZIO APERTO E UN LUOGO DI INCONTRO Cos’è un punto di riferimento dove trovare informazioni…
Cibo, cultura e identità
Percorso Benessere   Tutti i materiali forniti dall’Azienda sono stati elaborati da esperti nutrizionisti, Membri del Comitato Consultivo Herbalife per.
RIFLESSIONI & SUGGERIMENTI degli alunni e delle alunne della Classe 3°B1 dopo l’incontro con la Dott.ssa Lucia Mangone 5 Aprile 2008.
L’APPETITO VIEN… MANGIANDO.
La Peer Education “Io cresco bene!”: Stili di vita e buona salute.
Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita Cibo sano e buono per tutti
VADEMECUM PER UN CORRETTO REGIME ALIMENTARE
Cos’è? Expo Milano 2015 è l’Esposizione Universale che l’Italia ospiterà dal primo maggio al 31 ottobre 2015 e sarà il più grande evento mai realizzato.
ISTITUTO COMPRENSIVO DI ALBINO
Alimentazione *.
Alimentazione *.
La Matematica a tavola: concetto di misura
4.2 Alimentazione, obesità e disturbi alimentari
MANGIANDO S’IMPARA!.
SERVIZIO MENSA SCOLASTICA
FABBISOGNO ENERGETICO
i giovani, l’alimentazione e lo sport
Quando il cibo diventa un’Ossessione: i Disturbi del Comportamento Alimentare Ossessione.
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Dipartimento per l’Istruzione Comitato Tecnico Scientifico “Scuola e Cibo “ Linee Guida MIUR.
Istituto Comprensivo “G. Bruno - Fiore” Nola (Na) – Progetto "MANGIO, SCOPRO, IMPARO“ Anno scolastico 2011/2012.
12 marzo Castellanza Educare i bambini e i giovani a un sano rapporto con il cibo: il ruolo insostituibile della famiglia A cura di Giorgio Donegani.
Il Mondo a Tavola Obiettivi:
10 modi per usare un paio di scarpe da ginnastica Obiettivi: Stimolare nel bambino l’educazione al movimento attraverso l’analisi dell’attività fisica.
Transcript della presentazione:

Melamangio Percorso elementari Obiettivo: interrogarsi e confrontarsi sulle nostre abitudini per promuovere una corretta cultura alimentare Metodologia utilizzata: ATTIVA (esce dal setting rigidamente scolastico) ESPERIENZIALE (legata alla loro vita quotidiana) LUDICO – CREATIVA (stimola interesse e risorse)

LENTE D’INGRANDIMENTO SUL … CIBO! 1° Incontro LENTE D’INGRANDIMENTO SUL … CIBO! OBIETTIVO: conoscere la classificazione funzionale dei cibi e le loro principali caratteristiche ATTIVIAMOCI: Alla ricerca di immagini “gustose” Giochiamo a … dividere in categorie! Lavoro di “microscopio” (per scoprire le magiche funzioni dei principi nutritivi!) CONCLUSIONI: Ogni cibo dà al nostro corpo un contributo prezioso ed irrinunciabile!!!

2° Incontro E TU… COSA MANGI ? OBIETTIVO: riflettere sulle proprie abitudini alimentari e sull’importanza di una dieta varia e ricca di vitamine ATTIVIAMOCI: Costruzione della “piramide alimentare” “Diario alimentare”: tra statistiche e riflessioni Proposta “LA MERENDA DEL BRUCO”! CONCLUSIONI: Impariamo a stare attenti a ciò che mangiamo e a mangiare un po’ di tutto!

ABITUIAMOCI A … MANGIARE! Anche il mangiare richiede un certo “stile”! Classi 1° , 2° e 3° 3° Incontro ABITUIAMOCI A … MANGIARE! OBIETTIVO: ragionare sull’importanza di assaggiare tutto e sulle corrette abitudini alimentari ATTIVIAMOCI: Racconti condivisi sui cibi “nemici” poi diventati “amici” e riflessione sul cambiamento dei gusti personali Oggi … ATTORI! A scuola di “galateo alimentare”! CONCLUSIONI: Anche il mangiare richiede un certo “stile”!

PICCOLO SPAZIO … PUBBLICITA’! Classi 4° e 5° 3° Incontro PICCOLO SPAZIO … PUBBLICITA’! OBIETTIVO: imparare a guardare la pubblicità con sguardo critico, accorgendosi dei meccanismi di persuasione che essa mette in atto ATTIVIAMOCI: Definiamo la “pubblicità” (…e tutti i pezzetti che la compongono!) Guardiamo la “pubblicità” (meglio se con occhio un po’ sveglio!) Critichiamo la “pubblicità” (…quanti “trucchetti” vi sono nascosti?) CONCLUSIONI: La pubblicità spesso ci manipola e ci condiziona: vogliamo dargliela vinta così facilmente??

4° Incontro … DALLA PARTE DEI REGISTI OBIETTIVO: rendere i ragazzi protagonisti di un’azione significativa di promozione della salute ATTIVIAMOCI: Focus su di un cibo o un’abitudine che hanno bisogno di essere un po’ pubblicizzati Creatività in campo per … realizzare uno spot! E finalmente … si filma!!! CONCLUSIONI: …E se questi spot diventassero scelte di vita reali??? Mica male, però!

… è possibile diventare promotori di salute per i propri figli? E come genitori?? … è possibile diventare promotori di salute per i propri figli?

Alcune informazioni utili … Dal dolce al piccante: come cambiano i GUSTI nel corso della vita I primi tre anni di vita cruciali per l’APPRENDIMENTO del comportamento alimentare L’IMITAZIONE come fattore di condizionamento del comportamento alimentare (prima infanzia) L’influenza di MODELLI estetici e di comportamento imposti dalla società (pubertà e adolescenza ) La SELETTIVITÀ nella scelta del cibo come strumento di “emancipazione” L’alimentazione scorretta come forma di “TRASGRESSIONE” in adolescenza

… E qualche consiglio! Da piccolo: Far respirare in famiglia il gusto per un’alimentazione sana Rispettare i gusti del bambino: NO ai RICATTI! Rendono più odioso l’alimento rifiutato! Sì alla SUGGESTIONE SOCIALE! favorire corrette abitudini non con l’imposizione ma con l’ESEMPIO!

Crescendo…: Rendere il figlio partecipe di tutto ciò che circonda e precede il momento del pasto: Decidere menù e fare la spesa insieme Cucinare e “inventare” insieme combinazioni insolite Apparecchiare e mangiare insieme Distribuire bene i momenti del pasto: Frazionare i pasti in 5 momenti Fare sempre un’abbondante colazione Scegliere “merende sane” (come a scuola!)

…E se quel cibo non lo vuole proprio? Non riproporlo continuamente Non farlo diventare lo strumento per una “lotta di potere” Non nasconderlo dentro i maccheroni Allo stesso tempo: Non sostituirlo immediatamente con altro Dopo un po’ provare a ripresentarlo

Mangiare vuol dire solo nutrirsi? È anche un atto culturale (mangiamo un cibo buono preparato secondo la nostra tradizione culturale) Ha il significato simbolico di essere un forte mediatore relazionale Quando? A partire dall’allattamento e oltre: il cibo rappresenta il mediatore di relazione e affettività più immediato nel rapporto tra adulto e bambino e nei primi cinque anni di vita influenza lo strutturarsi dell’identità corporea e psichica

Quando il cibo può diventare un problema? Il rapporto con il cibo è caratterizzato spesso dalla difficoltà di stabilire una giusta misura, un equilibrio tra ciò che ci si può concedere e ciò che ci si deve proibire Per riconoscere se c’è un rilevante problema con il cibo ci si basa su due tipi di parametri: il peso corporeo ed il comportamento alimentare

Peso corporeo: l’indice di massa corporea (BMI, Body Mass Index), dato dal rapporto tra il peso in Kg e il quadrato dell’altezza in m: se tale rapporto è compreso tra 19,5 e 24,5 per i maschi e tra 18,5 e 23,5 per le femmine si è nella condizione normopeso, al di sotto e al di sopra invece si è sottopeso o sovrappeso. Comportamento alimentare, ecco i campanelli d’allarme: - tentativo deliberato di modificare il peso - percezione di perdita di controllo - convergenza della maggior parte dei pensieri e degli interessi della persona su ciò che riguarda il cibo, il conteggio delle calorie e la forma del proprio corpo - L’insoddisfazione per il proprio aspetto corporeo e l’incapacità di valutare le proprie forme

Quando il comportamento alimentare diventa patologico: i DCA Anoressia Nervosa: Rifiuto di mantenere il peso corporeo al minimo normale (BMI<17,5) Intensa paura di ingrassare pur essendo sottopeso Disturbi nella valutazione del perso e delle forme del corpo che influenzano la valutazione di sé o diniego della gravità della perdita di peso attuale Amenorrea Tipo restrittivo / Tipo bulimico

Bulimia Nervosa: Episodi di abbuffate accompagnate dalla sensazione di perdita di controllo sul comportamento alimentare Uso di vomito o purganti per controllare il peso Preoccupazione intensa per le forme e per il peso corporeo (Fonte: DSM IV) NB: l’abbuffata non è una merenda abbondante, è l’assunzione di una quantità oggettivamente eccessiva e varia di cibo (a partire da cibi gustosi fino anche a cibi surgelati, fino a svuotare il frigorifero!) in un tempo breve, è accompagnata dalla sensazione soggettiva di perdita di controllo e seguita da forte senso di colpa (che fa innescare i meccanismi compensatori avviando così un circolo vizioso)

Perché il comportamento alimentare può divenire patologico? Fattori di rischio predisponenti (di tipo biologico, psicologico, familiare e sociale): predisposizione genetica genere femminile obesità infantile, storia di sovrappeso e di diete malattie croniche (diabete, Sindrome di Turner) tratti ossessivi ambizioni esasperate, perfezionismo scarso controllo degli impulsi, intolleranza alle frustrazioni difficoltà di individuazione-separazione

rifiuto del corpo adulto e della sessualità bassa autostima insoddisfazione per la propria immagine corporea difficoltà a comunicare le proprie emozioni dipendenza dal consenso e dall’ammirazione degli altri soggezione a miti di successo, bisogno di rispondere sempre alle attese sociali, richiesta di prestazioni straordinarie scarsa comunicazione intrafamiliare scarsa definizione dei ruoli nel gruppo familiare competitività esasperata di certi ambienti (scolastici, artistici e sportivi…) esaltazione della magrezza, mito della bellezza

In sintesi: estrema concentrazione sul corpo-peso- dieta al controllo e alla manipolazione del proprio corpo attraverso la dieta e i meccanismi compensativi, viene affidato il compito di riparare debolezze e conflitti della stima di sé, in ciò si recupera un sentimento di dominio e valore. 

Come intervenire? La prima difficoltà: è un sintomo egosintonico, che la persona fatica a riconoscere come problema, tende a nasconderlo o negarlo, sono spesso i familiari, gli insegnanti, il medico di base o il pediatra che rilevano il problema. Una volta rilevato o sospettato il problema occorre contattare uno specialista: → il medico di base o il pediatra possono mettere in guardia la persona sui rischi fisici a cui va incontro (problemi gastrointestinali, cardiaci, osteoporosi…) → lo psicoterapeuta può intervenire prendendo in carico la ragazza/o e/o la sua famiglia. → Ci si puo’ rivolgere ai servizi di Neuropsichiatria Infantile del territorio, centri specializzati o singoli specialisti pubblici e privati…

Come prevenire? Agendo sulle cause cioè riducendo l’impatto dei fattori predisponenti Introducendo fattori protettivi quali l’informazione e la promozione di un comportamento alimentare salutare. Una persona che si prende cura della propria salute e del proprio benessere è una persona sana nella mente e nel corpo!

Grazie per l’attenzione!