Verso un distretto educativo territoriale Presentazione e condivisione dell’iniziativa Asola, 3 febbraio 2016 Luisa Bartoli, Dirigente Scolastico IC Asola Franco Azzali, responsabile Studio Pegaso
finalità Promuovere un distretto educativo territoriale … Promuovere un distretto educativo territoriale … … per sostenere la realizzazione di azioni che rispondano … per sostenere la realizzazione di azioni che rispondano -all’emergenza educativa -alle esigenze formative dell’attuale contesto socioculturale. dell’attuale contesto socioculturale.
COMPLESSIT À “ nuovo scenario ” persona ESPERIENZA ALFABETI della cultura CITTADINANZA attiva dare senso fare pratica acquisire COMPETENZE ambiente educativo di apprendimento i rriducibile i rripetibile i nviolabile frammentazione identit à liquide globalizzazione scuola “ ben fatta ”
CONTESTO PROGETTUALE rischi di disorientamento e di frammentazione delle persone, dei giovani e dell’azione educativa in un contesto fortemente differenziato nei sistemi di valore e nell’assegnazione di significato alla vita personale e sociale carenza nelle prassi di dialogo, collaborazione e integrazione progettuale sia tra le diverse tipologie di enti educativi (famiglia, scuola, parrocchia, associazionismo, ecc.) sia negli ambiti territoriali difficoltà per molti giovani a fronteggiare le difficoltà e le situazioni di crisi stili educativi e metodologie didattiche arretrate difficoltà culturali e professionali e inadeguatezze organizzative nel trattamento dei soggetti diversamente abili
OBIETTIVI STRATEGICI 1.Sostenere l’azione dei diversi soggetti educativi (famiglia, scuola, parrocchia, associazionismo culturale, formativo, sportivo, ecc.) operanti nei territori mediante: orientamenti e stimoli aggiornati sul piano scientifico e pedagogico rispetto alla formazione delle competenze di vita dei giovani valorizzazione e sostegno delle esperienze innovative locali integrazione dei percorsi formativi nelle comunità territoriali.
2.Promuovere la formazione di distretti educativi nei quali sviluppare processi di rete per l’interconnessione delle esperienze e delle risorse delle diverse agenzie educative 3.Sperimentare più prototipi di “Distretto Educativo” e di processi di rete per l’interconnessione delle esperienze e delle risorse delle diverse agenzie educative OBIETTIVI STRATEGICI
Quali linee di intervento operative? 1.INDIVIDUARE LA “RATIO” DEGLI INTERVENTI 2.STIPULARE UN ACCORDO nella forma di una “Lettera di Intenti” DI DURATA TRIENNALE 3.ELABORARE UN REGOLAMENTO 4.STILARE UN CALENDARIO DI APPUNTAMENTI volti al controllo e alla regolazione del lavoro 5.VERIFICARE E VALUTARE IL LAVORO ANNUALMENTE
SOSTENIBILITÀ SOStenibile ciò che produce miglioramento qualitativo attraverso la connessione strategica dei fattori economico (utilizzo delle risorse), ambientale (disponibilità contestuale delle risorse) e sociale (ricaduta sui gruppi umani) SOStenibile ciò che produce miglioramento qualitativo attraverso la connessione strategica dei fattori economico (utilizzo delle risorse), ambientale (disponibilità contestuale delle risorse) e sociale (ricaduta sui gruppi umani) SOStenibile ciò che risulta “economicamente valido, tecnologicamente appropriato e socialmente accettabile” Goodland e Daly, 1996 SOStenibile ciò che risulta “economicamente valido, tecnologicamente appropriato e socialmente accettabile” Goodland e Daly, 1996
Ecco a cosa POTREBBE “puntare” il nostro progetto, nell’arco di un triennio: ri-costruire e consolidare una rete territoriale interistituzionale in riferimento al valore della sostenibilità (promuovere un’autoconsapevolezza “forte”, consolidare i legami tramite una formazione mirata e la partecipazione ad intraprese comuni) porre la tessitura a sostegno e fondamento di buone pratiche sostenibili, condivise a livello territoriale e formalmente assunte a livello istituzionale in un Piano dell'Offerta Formativa Territoriale (POFT sostenibile come progetto educativo di comunità)
Intendiamo sperimentare l’ educazione SOStenibile come… situazione educativa di apprendimento acquisizioni correlate ai valori della valorizzazione, del rispetto, della cura e dell’integrazione del sé e dell’altro; ambito di promozione di saperi per la vita, organizzati nelle “discipline di studio” e proposti in contesti problematici “autentici”, tali da richiedere interconnessione, reticolarità, spendibilità, trasferibilità; strategia per la formazione umana del cittadino del terzo millennio, nella sua identità glocale, nei suoi diritti e doveri verso la comunità terrestre, nel suo pensarsi ed agire con e per l’altro da sé: in forza di un passato, nella considerazione critica del presente, nella prospettiva costruttiva del futuro.
“Facciamo in modo che la nostra epoca venga ricordata per il risvegliarsi di un nuovo rispetto per la vita, per la tenacia nel raggiungere la sostenibilità, per un rinnovato impegno nella lotta per la giustizia e la pace e per la gioiosa celebrazione della vita” da La Carta della Terra, Un nuovo inizio