2002 2020? PILOT REGIONNATIONAL BORDERPROJECT AREA Gefördert im 5. EU Forschungsrahmenprogramm, Lebensqualität und Management natürlicher Ressourcen Projektdauer:

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La struttura del Rapporto
Advertisements

TESTO UNICO DELLE NORME IN MATERIA INDUSTRIALE, ARTIGIANA E DEI SERVIZI ALLA PRODUZIONE L.R. 28 ottobre 2003, n. 20.
1 MeDeC - Centro Demoscopico Metropolitano Provincia di Bologna - per Valutazione su alcuni servizi erogati nel.
1 Pregnana Milanese Assessorato alle Risorse Economiche Bilancio Preventivo P R O P O S T A.
1 Riflessioni sul futuro della politica di coesione DG Politica regionale Commissione europea.
Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca 13 settembre 2004
Frontespizio Economia Monetaria Anno Accademico
Progetto Sostegno alle Politiche di Ricerca e Innovazione delle Regioni 12 luglio 2011 Roma Ministero dello Sviluppo Economico SESSIONE B Politiche di.
1 Levoluzione dei territori rurali solo parzialmente può essere ricondotta alla riorganizzazione di sistemi produttivi vitali –Sviluppo delle strutture.
1 PROGRAMMARE SIGNIFICA COORDINARE LINTERVENTO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE AL FINE DI CONSEGUIRE GLI OBIETTIVI STABILITI NELLA FASE DI DEFINIZIONE.
Innovazioni censuarie e governo del territorio Michele Talia Istituto Nazionale di Urbanistica.
LA COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA
Le politiche europee di sviluppo regionale Dott.ssa Anna Maria Di Giovanni Tecnopolis, dicembre 2003.
Regional Policy EUROPEAN COMMISSION 1 Bruxelles, 15 maggio 2006 INCONTRO DEGLI STUDENTI DELLUNIVERSITA POLITECNICA DELLE MARCHE CON LE ISTITUZIONI EUROPEE.
1 Pregnana Milanese Assessorato alle Risorse Economiche Bilancio Preventivo 2011 APPROVAZIONE Bilancio Preventivo 2011 APPROVAZIONE Consiglio Comunale.
Temi strategici per la protezione dellambiente e la promozione di uno sviluppo sostenibile dello spazio MED Working group Protezione civile e rischi naturali.
Geografia dellUnione Europea Le aree rurali Lunedì 3 maggio 2010 Dott. Pierluigi Magistri.
La politica energetica nazionale Il Piano Triennale della Ricerca di Sistema Elettrico Marcello Capra Dipartimento per lEnergia IEE Info Day –
UN DISTRETTO CULTURALE SEBINO – FRANCIACORTA? Palazzolo s/O, 13 maggio 2008 UN DISTRETTO CULTURALE SEBINO – FRANCIACORTA? Palazzolo s/O, 13 maggio 2008.
Tempi delle città I progetti di regolazione Daniela Gregorio Milano 19 aprile 2007.
1 AlpCity Lo sviluppo locale e il recupero urbano dei piccoli centri Alpini Agordo, 8 giugno 2005 Arch. Tiziana Quaglia Local endogenous development and.
1 Giunta Regionale Assessorato alle politiche per lAmbiente ed il Territorio SEMINARIO Il recupero e il riutilizzo degli edifici produttivi e rurali in.
1 Unità locali EQUAL RESTORE sintesi della ricerca.
Urbano, inconcentrato sulla città, Rurale: incentrato sulla campagna;
Obiettivo CReO Competitività Regionale e Occupazione FESR – Fondo Europeo Sviluppo Regionale VAS - VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Avvio delle.
11 novembre 2009 TERRITORIO ECONOMIA SOCIETÀ Focus Uso-Rubicone.
Il Nord-Ovest uscirà della stallo?
Sistemi educativi locali per la sostenibilità Limpegno della Provincia di Roma con la Rete dei L.E.A Tivoli, 13 novembre 2012.
1 Piano Strategico di Sassari Sassari sostenibile Laboratorio di idee Scenario workshop.
La popolazione non cresce: la superficie urbanizzata si
Geografia degli spazi rurali Il fenomeno della seconda casa
1 Negozi Nuove idee realizzate per. 2 Negozi 3 4.
Rete dei saperi e delle competenze degli attori locali dello sviluppo IL PROGETTO CENTRO-NORD RAP 100 PROGETTO CENTRO NORD – RAP 100 II BIENNIO.
Provincia di Padova Pianificazione Territoriale - Urbanistica
La partecipazione pubblica e il Patto per l’acqua
Tra turismo e territorio Lesperienza dei parchi per la sostenibilità dello sviluppo.
1 secondo forum pubblico con la cittadinanza F a b r i a n o 30 _settembre_ 2006 L E I D E E P E R I L T E R R I T O R I.
Primo forum pubblico con la cittadinanza F a b r i a n o 14 _luglio_ 2006.
NELLE POLITICHE DI SVILUPPO RURALE
GLI ASSI PRIORITARI D’INTERVENTO
C ONVEGNO Suolo, Agricoltura e Territorio: un equilibrio possibile. Palermo - 17 dicembre 2012 L AGRICOLTURA E LA DIFESA DEL SUOLO : UNA FUNZIONE STRATEGICA.
LE RACCOMANDAZIONI DI PIACENZA. Le raccomandazioni di Piacenza Qualità urbana e sostenibilità territoriale.
1 Piano Strategico di Sassari S. Maria di Pisa: il futuro di un quartiere nella nuova città Laboratorio di idee.
1 Politiche di Coesione Linee guida della strategia comunitaria Competitività e Occupazione REGIONE UMBRIA Servizio Programmazione strategica.
Ambiti possibili di progettazione integrata Antonio Di Stefano Potenza – 21 aprile 2006.
IV CONFERENZA ITALIANA PER IL TURISMO I fattori di competitività del territorio e lorientamento al prodotto Il contributo dellosservatorio per gli operatori.
POR FESR FVG OBIETTIVO COMPETITIVITA REGIONALE E OCCUPAZIONE Programma operativo regionale FESR Relazioni internazionali e comunitarie.
Corso di Laurea in Management dello sport Le organizzazioni sportive
Soggetti coinvolti Gestione del progetto Regional Consulting Ziviltechniker Gesellschaft m.b.H. Wolfgang Pfefferkorn A-1050 Wien, Schlossgasse 11 tel +43.
Valutare la sostenibilità del paesaggio
Verso l’Intesa Programmatica d’Area Comelico-Sappada Linee-guida del documento programmatico d’area
Strasbourg 05/06/07 Strasbourg 31/07/ ASSOCIAZIONE DELLE AGENZIE DELLA DEMOCRAZIA LOCALE Focus sui progetti di cittadinanza attiva.
11 Relazioni tra sviluppo economico, benessere e servizi sociali un’analisi territoriale dei comuni piemontesi 16 aprile 2009 Lavoro svolto dal Dipartimento.
Introduzione a rural 4 teens
Raffaello Cervigni - I servizi per la fruizione delle risorse ambientali I servizi per la fruizione delle risorse ambientali Raffaello Cervigni Servizi.
Strategia per la ricerca e l’innovazione per la smart specialisation Regione Marche Assessorato Attività produttive Ricerca e Innovazione.
ALESSANDRO ALFIERI RESPONSABILE RELAZIONI INTERNAZIONALI E POLITICHE EUROPEE DELLA PROVINCIA DI MILANO Il progetto di dialogo tra cittadini e Comuni del.
Laboratorio Intercomunale di Serracapriola e Chieuti Per la pianificazione partecipata del processo di rigenerazione territoriale e di rivitalizzazione.
2005 la riforma della Politica di sviluppo rurale per il Regolamento (CE) 1290/05 Introduzione di due strumenti finanziari Fondo Europeo Agricolo.
Il ruolo della Comunità:
Tecniche di valutazione e programmazione urbanistica Introduzione al corso Trasformazione urbana e strumenti di attuazione del piano urbanistico.
Fondi strutturali e Strategia Europa 2020 EuroMigMob – 1° Evento
TRT TRASPORTI E TERRITORIO SRL TRT TRASPORTI E TERRITORIO srl M ILANO : V IA R UTILIA 10/ T EL F AX B RUXELLES.
Dr.ssa Serafina BUARNE' Ragusa 5 novembre Aspetti critici e punti di forza per la partecipazione degli enti locali ai finanziamenti europei Le opportunità.
Geografia dell’Unione Europea Martedì 13 dicembre 2011 Dott. Pierluigi Magistri.
Seminario GLI SPAZI DEL POSSIBILE Consiglio Regione Lombardia La montagna: La montagna: un “centro” nel margine un “centro” nel margine Giuseppe.
15 aprile 2015 ROMA Piazza Oderico da Pordenone 15 Sala Tirreno L’ITALIA IN INTERREG IVC Agenzia per la Coesione Territoriale.
IL DOCUMENTO STRATEGICO PRELIMINARE DELLA VALLE D’AOSTA Nadia Savoini - Luigi Malfa Aosta, 20 marzo 2006.
Pianificazione È prevenzione La gestione del territorio deve essere la linea guida della pianificazione.
Claudio Brédy Capo Servizio Politiche comunitarie Assessorato dell’Agricoltura e Risorse naturali Gli scenari condivisi delle evoluzioni attese del contesto.
Transcript della presentazione:

? PILOT REGIONNATIONAL BORDERPROJECT AREA Gefördert im 5. EU Forschungsrahmenprogramm, Lebensqualität und Management natürlicher Ressourcen Projektdauer: September August 2004 Progetto finanziato dallUE, 5° h Programma Quadro, Qualità della Vita e Gestione delle Risorse Durata del Progetto: Settembre 2001 – Agosto 2004 Sviluppo locale e trasformazione del paesaggio culturale: il caso delle Alpi Valutazione e Adeguamento delle politiche comunitarie e nazionali per la gestione di un cambiamento equilibrato Le Alpi negli ultimi 30 anni: polarizzazione tra aree favorite e aree svantaggiate I dati relativi allo sviluppo dei comuni alpini sono stati analizzati. La struttura spaziale delle Alpi è caratterizzata a piccola scala da un complesso mosaico di differenti situazioni di sviluppo, che possono essere raggruppate entro clusters significativi, in particolare a seconda delle relazioni con i centri urbani. Linterpretazione dei dati relativi ai decenni tra il 1971 e il 2001 ha reso evidente una significativa polarizzazione dei territori alpini tra aree di sviluppo e di crescita ed aree svantaggiate. I cambiamenti del paesaggio alpino sono stati caratterizzati da un lato da unimportante intensificazione nelluso degli spazi, legata allo sviluppo, e dallaltro da estensificazione e rinaturalizzazione nelle aree marginali. Le aree in crescita sono rappresentate dalle città alpine e dalle corrispondenti aree suburbane, per la maggior parte distribuite lungo i fondovalle (57% della popolazione totale, 70% dei posti di lavoro, 23% della superficie delle Alpi). Entro queste aree limitatamente estese si incontrano e a volte confliggono le diverse priorità per luso del suolo. Un secondo polo di crescita è rappresentato dalle aree con intenso sviluppo turistico, per lo più ad altitudini elevate. In entrambi questi gruppi di aree lintensa utilizzazione del suolo per infrastrutture ed edifici causa una forte pressione sul paesaggio e sui sensibili ecosistemi montani. Le aree svantaggiate sono quelle periurbane con funzione di quartiere dormitorio e quelle periferiche poco accessibili. Molte di queste si trovano a fronteggiare una perdita di potenzialità economiche e un declino dei servizi di base; spesso ciò è accompagnato dal declino demografico. Lattività agricola è ancora significativa nelle aree periferiche, soprattutto a causa della mancanza di attività economiche alternative. Le politiche agricole degli ultimi anni hanno contribuito a prevenire su vasta scala labbandono dellagricoltura. I tipi di sviluppo locale 1981 I tipi di sviluppo locale 1991 Le Alpi nel 2020: saranno caratterizzate da estese aree dormitorio intorno alle città e da aree che tornano ad essere selvagge? Sono stati elaborati gli scenari per il futuro delle Alpi nel Lanalisi dei macrotrends (come ad esempio le prospettive economiche generali o quelle per i trasporti) indica che nellarco alpino il divario tra le aree in crescita e quelle marginali in declino crescerà nei prossimi anni, e che le aree metropolitane esterne alle Alpi influenzeranno maggiormente larea alpina. Lo scenario può rivelarsi però differente se vi sarà uno spiccato orientamento delle azioni politiche verso la sostenibilità. Nel caso dello scenario inerziale abbiamo considerato che le politiche pubbliche non saranno in grado di contrastare e attenuare il trend di polarizzazione. Le aree centrali continueranno ad attrarre popolazione e posti di lavoro, mentre le aree periferiche andranno incontro ad un ulteriore perdita di potenziale economico, di servizi, di abitanti. Il turismo sarà caratterizzato da forte competizione tra le stazioni e da concentrazione in poche aree. In questa ipotesi, si possono indicare quattro caratteristiche principali del paesaggio alpino futuro: Fondovalle alpini sfruttati intensivamente, sottoposti a numerosi conflitti per luso del suolo Quartieri suburbani prevalentemente residenziali, con condizioni abitative soddisfacenti, ma con carenza di servizi e di attività economiche Nuove aree selvagge, con abbandono dellagricoltura e spopolamento intenso, in cui la riforestazione spontanea cancella le tracce del paesaggio agricolo tradizionale Il paesaggio alpino tradizionale è mantenuto come attrazione per i turisti nelle aree di turismo intensivo Dallaltro lato, nonostante il trend di polarizzazione, le Alpi hanno ancora la possibilità di uno sviluppo maggiormente bilanciato e di un futuro più sostenibile. Nello scenario verso la sostenibilità le potenzialità e i bisogni specifici di ogni regione alpina vengono presi maggiormente in considerazione e le Alpi del 2020 possono pensare ad uno sviluppo diverso, grazie a diverse azioni politiche e allo sforzo degli attori regionali e locali. I casi di studio Le Trièves, France: 29 comuni, 8000 abitanti, area rurale con diffuse attività agricole e turismo Visp / Saas Valley, Switzerland 11 comuni, abitanti, area di turismo intensivo e di attività industriali Isarwinkel, Germany 6 comuni, abitanti, area rurale e di pedolarismo in uscita, influenzata dalla vicinanza alla capitale (Monaco di Baviera) Wipp Valley, Austria 13 comuni, abitanti, area caratterizzata dal traffico di transito e dal pendolarismo verso Innsbruck Lower Enns Valley/ Lower Tauern, Austria 28 comuni, abitanti, area rurale in posizione piuttosto periferica, in cui lagricoltura è ancora importante Upper Sava Valley, Slovenia 4 comuni, abitanti, vecchia area industriale, importanti risorse naturali nel Triglav National Park Carnia, Italy 9 comuni, abitanti, area rurale con spopolamento intenso, importanza ancora notevole dellagricoltura

I workshop: nei 7 contesti regionali analizzati, gli attori locali condividono idee per un miglior uso delle potenzialità di sviluppo Gli scenari proposti da REGALP, elaborati per lintero arco alpino e – più in dettaglio - per i sette casi di studio, non si propongono come uno strumento di previsione certa, ma come base per costruire una discussione, nel contesto scientifico, e con gli esperti, i politici e I diversi attori locali. Gli scenari hanno rappresentato un importante punto di partenza per i workshop che si sono tenuti nelle regioni studiate in dettaglio, in cui si è riscontrata una vicinanza tra gli scenari proposti e le aspettative locali. La popolazione teme una eccessiva perdita delle diversità dei paesaggi alpini e si aspetta una forte ricrescita dei boschi. Anche lampliamento dei quartieri urbani, la perdita di vitalità dei centri medi e piccoli e la perdita di consapevolezza rispetto alle peculiarità dei paesaggi locali sono stati evidenziati. Le popolazioni locali temono inoltre un indebolimento delle prospettive di sviluppo e un ulteriore spopolamento. I partecipanti ai workshop hanno anche sottolineato la necessità di azioni locali e di progetti finalizzati ad un migliore uso delle risorse locali e delle potenzialità regionali ( tra cui il paesaggio e le foreste sono considerate come vitali), migliorando la consapevolezza del paesaggio come fattore di identità locale e come patrimonio ambientale e culturale. Numerosi rappresentanti regionali si sono incontrati alla conferenza delle Regioni che si è tenuta a Kranjska Gora, in Slovenia, nellOttobre del E stata unoccasione di scambio e di confronto di idee e progetti, in cui I diversi bisogni e le diverse prospettive per le politiche sono stati discussi. La valutazione delle politiche: le politiche pubbliche stanno ampiamente promuovendo uno sviluppo equilibrato per le Alpi, ma mancano spesso la completa attuazione e il coordinamento Lanalisi delle politiche pubbliche si è occupata prevalentemente della relazione tra sviluppo regionale e paesaggio nelle politiche stesse. Sono stati individuati sei principali ambiti in cui questa relazione è presa in considerazione: La pianificazione Il supporto allagricoltura Le politiche forestali, in cui converge anche il tema della prevenzione del rischio idrogeologico Il supporto a progetti locali in cui il paesaggio è considerato come una delle risorse (sia naturale che culturale) Le politiche per le infrastrutture, legate al rafforzamento dello sviluppo regionale Le aree protette. Le politiche che si occupano direttamente di paesaggio sono quasi sempre in accordo con gli obiettivi della sostenibilità. Ciò nonostante, lefficacia dellazione politica è fortemente limitata da molti limiti nel coordinamento e nelle fasi di attuazione. Ma le politiche che si occupano direttamente di paesaggio sono molto poche, è quindi di scarsa efficacia; possono tuttal più attenuare, ma non prevenire, alcuni effetti dannosi del quadro economico globale, quale la polarizzazione. Il mantenimento dellagricoltura è strettamente legato alle politiche agricole, quali i pagamenti compensativi e le misure agro-ambientali. Ciononostante le politiche agricole hanno un approccio fortemente conservativo nei confronti del paesaggio. Comclusioni principali e suggerimenti per le politiche Lo sviluppo sostenibile nelle Alpi richiede un maggiore equilibrio tra i fattori di sviluppo economico e quelli inerenti il paesaggio. Cè dunque bisogno di strategie integrate e di maggiore coordinamento tra settori di azione politica. Le misure volte alla crescita della consapevolezza devono proporre un concetto ampio del paesaggio culturale alpino. La conoscenza relativa alle trasformazioni del paesaggio e alle loro cause (legate allo sviluppo economico locale e regionale) deve diffondersi attraverso specifici progetti. Le politiche pubbliche devono contribuire ad un migliore equilibrio allinterno delle Alpi. Il complesso mosaico territoriale alpino richiede una specifica attenzione per la costruzione e applicazione delle politiche e degli strumenti. Nelle aree alpine di crescita cè bisogno di politiche per gestire la crescita, la pressione sul paesaggio e i conflitti per luso del suolo. Le politiche pubbliche devono proseguire nel sostegno allagricoltura, ma con un approccio più aperto e innovativo, su cui è necessario che si sviluppi un dibattito. Il turismo alpino ha bisogno di nuove strategie per fronteggiare le sfide future. Una delle prospettive è lo sviluppo di un turismo a piccola scala nelle regioni rurali.. Lo sviluppo sostenibile per le Alpi richiede il rafforzamento dei percorsi bottom-up e del coinvolgimento della popolazione locale. La discussione sul cambiamento del paesaggio si può rivelare come un buon punto di partenza per percorsi partecipativi. Contatti Project Management Regional Consulting Ziviltechniker Gesellschaft m.b.H. Wolfgang Pfefferkorn A-1050 Wien, Schlossgasse 11 fon , fax Member of Associated Consultants Europe B-1000 Brussels, Rue de la Presse 11 fon , fax QLRT-CT , March 2002 Project partners Austria Regional Consulting ZT GmbH Switzerland University of Berne, Institute for Geography Hans-Rudolf Egli, fon , fax , France Cemagref, Groupement de Grenoble Marie-Pierre Arlot , fax Germany Alpine Research Institute Garmisch-Partenkirchen Thomas Probst, fon , fax , Italy University of Udine, Department of Economic Science Antonio Massarutto, fon , fax , web.uniud.it Slovenia Urban Planning Institute of the Republic of Slovenia Barbara Černič-Mali, fon , fax ,