LE ATTIVITA’ ECONOMICHE .
Che cos’è l’economia Dal greco oikos = casa + nómos = regola, legge il termine significava anticamente “organizzazione della casa”, quando appunto l’economia riguardava un ristretto gruppo di persone. Con il termine economia oggi si indicano tutte le attività umane che, grazie all’ intelligenza e per mezzo della tecnologia, sfruttano le risorse naturali per produrre beni, oggetti e servizi destinati a soddisfare i bisogni dell’uomo. Queste attività sono tanto più numerose quanto più sviluppato è il grado di civiltà di un gruppo umano.
Come funziona l’economia L’uomo utilizza grazie alla sua intelligenza e all’applicazione delle tecnologie le risorse naturali Materie prime ed energia che trasforma in prodotti e manufatti Che l’uomo distribuisce attraverso il commercio Per soddisfare i suoi bisogni
Risorse NATURALI UMANE È il complesso degli elementi presenti in natura come il suolo, l’acqua, le materie prime (minerali, legname, ecc) e le fonti energetiche. E’ l’insieme delle conoscenze, abilità, capacità operative e manuali proprie dell’uomo.
I settori produttivi L’insieme delle attività economiche viene suddiviso in tre settori: PRIMARIO agricoltura SECONDARIO Industria TERZIARIO servizi
IL SETTORE PRIMARIO Comprende tutte le attività che sfruttano le risorse del suolo e del mare: agricoltura allevamento (o zootecnia) pesca (cattura dei pesci nei mari o oceani con flotte di navi che congelano il pesce a bordo) acquacoltura (allevamento di pesci per scopi commerciali) silvicoltura (sfruttamento risorse forestali per produrre legname per uso commerciale) attività mineraria.
L’AGRICOLTURA E’ l’insieme delle tecnologie con cui si lavora la terra. Solo il 10% delle terre emerse viene utilizzato per l’agricoltura mentre il resto è incolto o ricoperto da pascoli e boschi. In Europa le terre coltivate sono il 64%, la percentuale più alta del mondo, grazie al clima mite, alla caratteristica pianeggiante di buona parte del territorio e all’abbondante disponibilità di acqua.
TIPI DI AGRICOLTURA MODERNA E TECNOLOGICAMENTE AVANZATA (detta anche INTENSIVA) Fa largo uso di innovazioni scientifiche e tecnologiche (sementi selezionate e persino geneticamente modificate, nuovi macchinari che riducono al minimo l’impiego dell’uomo, serre e impianti di irrigazione) per produrre enormi quantità di prodotti (quindi aumenta la produzione, ma diminuiscono gli agricoltori!!!) è tipica dei Paesi europei occidentali occupa un basso numero di addetti .
TRADIZIONALE (detta anche DI SUSSISTENZA) più arretrata, tipica dei Paesi europei orientali in cui è ancora occupato il 10-20% della popolazione. Bassa produttività, destinata ai mercati locali o all’autoconsumo. BIOLOGICA, mira al rispetto dell’ambiente e rifiuta l’uso di pesticidi chimici. In UE le coltivazioni biologiche riguardano solo il 4% del totale
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LE REGIONI AGRICOLE EUROPEE In Europa ci sono quattro regioni agrarie: regione mediterranea, regione continentale, regione atlantica e regione nordica. Sono aree che hanno in comune l’attività primaria prevalente e i prodotti principali. Ciò dipende dalle caratteristiche naturali dei vari ambienti: condizioni climatiche, struttura del terreno e qualità dei suoli. All’agricoltura è strettamente legato l’allevamento, diffuso in Europa in tutte le sue forme, con alcune specializzazioni legate alle condizioni ambientali.
Regione settentrionale Il clima feddo permette la crescita solo dei cereali più resistenti alle basse temperature: segale, orzo e avena. i suoli fertili e le vaste aree pianeggianti favoriscono l’agricoltura e l’allevamento di bovini, ma anche di suini. Altre colture tipiche: patata, barbabietola da zucchero, luppolo (birra) Le superfici coltivate in quest’area sono poco estese. E’ molto sviluppata la silvicoltura (sfruttamento del legname ricavato dalle grandi foreste di conifere della taiga)
Regione atlantica (centroccidentale) la più favorevole per l’agricoltura E’ la più favorevole per l’agricoltura grazie a: terreni pianeggianti e fertili (Bassopiano francese e germanico, Inghilterra meridionale) precipitazioni abbondanti e costanti. Si coltivano: frumento e altri cereali, barbabietole da zucchero, foraggi per l’allevamento bovino. Produzioni di pregio: vigneti in Francia e lungo il Reno, fiori nei Paesi Bassi, frutteti. Importante l’ allevamento bovino: si ricava carne, latte, formaggi e burro.
Europa orientale Il clima freddo (forte escursione termica E/I) e arido rende difficile l’agricoltura Le pianure tra Germania e Urali sono coltivate principalmente a cereali (segale, avena, orzo, frumento, mais), patate, barbabietole da zucchero, girasoli. Risente ancora della crisi dell’economia pianificata socialista
Regione mediterranea comprende tutti i territori dell’Europa meridionale vicini al mare Caratterizzata da: clima arido soprattutto in estate mancanza di grandi spazi pianeggianti nell’interno si coltiva il grano duro, che richiede poca acqua ed è utilizzato per la produzione della pasta. Le pianure costiere ben irrigate ospitano invece produzioni tipiche molto redditizie, come quelle di ortaggi (pomodori, legumi), ulivo, vite e agrumi. nelle zone più desolate prevalgono i pascoli in cui si allevano caprini e ovini.
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LA PESCA E L’ACQUACOLTURA Le aree più pescose in Europa sono quelle dell’Atlantico settentrionale dove operano i pescherecci francesi, spagnoli, norvegesi e inglesi. Nel Mediterraneo le zone più pescose sono l’Adriatico e il Canale di Sicilia. In forte crescita è l’acquacoltura, cioè l’allevamento di pesci, crostacei e molluschi in vasche o specchi di mare lungo le coste, nelle lagune o in mare aperto. E’ praticata anche per i pesci d’acqua dolce (trote) nei fiumi e nei laghi.
IL SETTORE SECONDARIO L’INDUSTRIA To be continued…
L’INDUSTRIA