Vesu…viaggiando Progetto Continuità alla scoperta del nostro …

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I VULCANI 1.
Advertisements

I VULCANI ATTIVITA’ VULCANICA: fuoriuscita attraverso fratture della crosta terrestre di magma a temperatura elevata proveniente dalla profondità della.
Le Gurne dell’Alcantara e il lago Gurrida
-> Esci classi prime Museo Naturalistico Territoriale
Conoscenze dirette Raccogliere informazioni dirette sull’interno della Terra non è possibile se non entro uno strato superficiale di appena 12 km. Infatti:
La Terra Età 4,5 miliardi di anni versione blu
“ANALISI DEL RISCHIO GEOLOGICO ED IDROGEOLOGICO” - Corso B -
I VULCANI Per vulcano si intende una qualsiasi
LA STRUTTURA DELLA TERRA per 5a Liceo Scientifico
MINERALI E ROCCE Un minerale è una sostanza naturale solida caratterizzata da una precisa composizione chimica e da una disposizione ordinata e regola.
Le Rocce e i Minerali.
I VULCANI Salvo Mazzaglia Classe III A A.S
I VULCANI.
Vulcani e terremoti Che cos’è un vulcano?
Conoscenze dirette Raccogliere informazioni dirette sull’interno della Terra non è possibile se non entro uno strato superficiale di appena 12 km. Infatti:
I VULCANI Menu principale Dove si trovano i vulcani?
I VULCANI.
LE COLLINE Le colline occupano la maggior parte del territorio italiano. Si estendono per lo più ai piedi delle montagne, in prossimità delle Alpi e lungo.
VULCANISMO TERREMOTI.
RELAZIONE SUL MONTE ETNA
Istituto Alberghiero “ Raffaele Viviani”
LA TERRA:UN SISTEMA IN EVOLUZIONE
LE ROCCE SI DIVIDONO IN:
Le rocce: cosa sono e dove si trovano??
La natura ed il rispetto dell’ambiente
I VULCANI CHE COSA SONO? Sono spaccature della crosta terrestre che giungono fino al magma, il nucleo di rocce fuse ad altissima temperatura interno alla.
ORIGINE DEI TERREMOTI GEOGRAFIA E GEOLOGIA
I vulcani attivi in Italia
Le rocce metamorfiche.
I biomi terrestri: La taiga
SILVIO MULU VULCANI MARTA.
Classificazione delle rocce sedimentarie
GRUPPO DI: I VULCANI GIANPIETRO ESPOSITO FRANCESCO ALINTI
Presentazione a cura di: Edoardo Solinas 2A I.T.C.
Storia del vulcano attivo più antico e più alto d’Europa
Nome = Giovanni Cognome = Passaro Data = 3/06/10 Classe =1°A
Scopriamo il nostro vulcano
Rischio Stabilire la pericolosità di un'eruzione vulcanica implica prevedere dove e quando avverrà e di che tipo sarà. Per rispondere.
Le Rocce.
LAZIO.
Prima di iniziare il nostro laboratorio…
Dove avvengono le eruzioni e i terremoti
Alunno:Dell’Omo Yuri Classe: 2°AM
VULCANI E TERREMOTI.
I VULCANI.
CAMPANIA La Campania è una regione dell’Italia meridionale. I CONFINI
Monte Gallo è un promontorio di natura carsica che si erge a nord ovest di Palermo tra le borgate marinare di Mondello Mondello e Sferracavallo. La.
Progetto Ecolandia Nella nostra Scuola, guidati dal dott. Pio Russo Krauss, si partecipa al progetto Ecolandia da ben 13 anni! In questa presentazione.
Fenomeni endogeni ed interno della Terra:
Minerali e rocce.
I materiali della Terra solida
TOSCANA.
I Terremoti.
LA CASA E LA TERRA Corso di geopedologia.
Laurea Triennale in Geologia
LA FLORA E LA FAUNA PARCO DEL SERIO.
I VULCANI Per l’insegnante:
I materiali della Terra solida
I Vulcani autore Prof.ssa Camerlo Loredana.
I vulcani Un vulcano è una struttura geologica complessa, che si genera all'interno della crosta terrestre per la risalita, in seguito ad attività eruttiva,
VULCANISMO TERREMOTI.
I VULCANI Per l’insegnante:
AMBIENTE.
I VULCANI Prof.ssa Filomena Mafrica.
(visita d’istruzione del 28/10/15)
La litosfera: rocce e minerali
La formazione dell’Etna Le prime eruzioni sottomarine che contribuirono alla formazione dell’edificio vulcanico dell’Etna, si sono verificate nel Pleistocene.
Viaggio a Napoli Agenzia : Viaggi Mondiali Il maschio Angioino è un castello che è stato costruito da Pierre De Chaulneus nel Si trova a Piazza.
La sede del parco oggi è il Castello Mediceo di Ottaviano, un bene confiscato alla camorra. Diventa parco nazionale nel 1995 per tutelare un patrimonio.
Transcript della presentazione:

Vesu…viaggiando Progetto Continuità alla scoperta del nostro … a.s. 2004/05 – classi 1E 1L

Le eruzioni vulcaniche Il Vesuvio Rocce Minerali Flora Fauna

Eruzioni vulcaniche Un’eruzione vulcanica è la fuoriuscita sulla superficie terrestre di magma. L’eruzione può avvenire con differenti fenomenologie che variano da tranquille effusioni a violente eruzioni. Tipi di eruzione: Eruzioni hawaiiane Eruzioni stromboliane Eruzioni pliniane Eruzioni freatomagmatiche

Il Vesuvio La storia eruttiva Il Parco

“Crederà la generazione ventura degli uomini, quando rinasceranno le messi e rifioriranno questi deserti, che sotto i loro piedi sono città e popolazioni e che le campagne degli avi si inabissarono?” (Publio Papinio Stazio) Il Vesuvio ha una tipica forma a cono con cratere sommitale di ca. 500 m. di diametro e profondo ca. 300 m. Il cratere del Vesuvio è situato a circa 15 Km dal centro della città di Napoli, verso E – SE. Il Vesuvio è noto soprattutto per la grande eruzione del 79 d.C., che distrusse in soli due giorni Pompei, Ercolano, Oplonti e Stabia. Il Somma-Vesuvio è uno strato vulcano di medie dimensioni che raggiunge un’altezza massima di 1281 m s.l.m. E’ costituito dal più vecchio vulcano del Monte Somma e dal più recente vulcano del Vesuvio.

Storia eruttiva 79 d.C. 1631 1805-99 1944 (Eruzione pliniana) Il comportamento del Vesuvio nel corso della sua storia è stato caratterizzato dall’alternanza tra periodi di attività eruttiva e periodi di quiescenza. Il comportamento passato e lo stato attuale del Vesuvio suggeriscono che il vulcano può riprendere la sua attività eruttiva, e che se un’eruzione avverrà nelle prossime decine di anni, potrà essere di tipo esplosivo. Pertanto il Vesuvio è un vulcano altamente pericoloso. Storia eruttiva 79 d.C. (Eruzione pliniana) 1631 (Eruzione sia dal vertice che da bocche laterali) 1805-99 (costruzione del Colle Umberto) 1906 (eruzione che coprì buona parte della funicolare da poco inaugurata. I materiali di lancio arrivarono fino ad Ottaviano e S. Giuseppe V.) 1944 (Crollo del conetto eruttivo. Riapertura del condotto. L’eruzione provocò ingenti danni alle campagne e agli edifici)

Il Parco del Vesuvio L'istituzione del Parco Nazionale del Vesuvio, avvenuta con decreto del Presidente della Repubblica del 5 giugno del 1995, giunge dopo oltre venti anni di iniziative degli ambientalisti italiani. Il Parco Nazionale del Vesuvio, di grandissimo interesse geologico e storico, è stato istituito al fine di salvaguardare i valori del territorio, di applicare metodi idonei a realizzare una corretta integrazione tra uomo e ambiente, di promuovere attività di educazione ambientale e di ricerca scientifica. Il Parco nasce, però, anche dall'esigenza di difendere il vulcano più famoso del mondo: il Vesuvio.

Rocce Le rocce sono aggregati naturali formati da più minerali (raramente da uno solo) e anche da sostanze non cristalline. Le rocce che affiorano sulla superficie terrestre derivano da tre processi chimico-fisici fondamentali: precipitazione da una soluzione (sedimentarie), ricristallizzazione allo stato solido (metamorfiche) e cristallizzazione da un fuso (magmatiche).

Le rocce vesuviane rinvenute in pozzi di perforazione sono generalmente quaternarie e possono essere suddivise tenendo conto di diversi intervalli litostratigrafici: Da 180 m a 350 m: tufi pomicei subaerei (II e III periodo di attività) Da 650 m a 750 m: tufiti caolitiche formate da conglomerati tufacei più o meno coerenti Lave trachitiche e latitiche con intercalazione di tufi e tufiti. Sequenza vulcanico-sedimentaria subaerea e marina formata da tufiti caotiche, sottili strati arenacei-siltitici marnosi, tufi e lave latitiche

Carta geologica schematica del Somma-Vesuvio

Alcuni minerali vesuviani I minerali sono composti naturali formatisi attraverso processi geologici. Il termine “minerale” comprende non soltanto la composizione chimica ma anche la struttura cristallina del materiale. La composizione dei minerali varia dai semplici elementi chimici a semplici sali fino ad arrivare a silicati molto complessi. Lo studio dei minerali è detto mineralogia. Phillipsite Alcuni minerali vesuviani Leucite Vesuvianite

Condronite Pirite Zolfo

Flora I due versanti del complesso Somma-Vesuvio presentano due tipi di vegetazione. La vegetazione spontanea di tipo mediterraneo prevale sul versante rivolto al mare (vesuviano); l’altro, (il sommano), più umido, mostra una vegetazione boschiva di tipo appenninico (castagno, querce, ontano, aceri, lecci). Esistono 906 specie tra le quali 18 endemismi, come l’acero e l’ontano napoletani e l’elicriso, 22 specie di orchidee e numerose ginestre. Castagno: albero alto sino a 25 metri con chioma rotondeggiante e tronco massiccio che può raggiungere anche i 10 m di circonferenza. Stereocaulon vesuvianum: lichene grigio argenteo (prima specie ad insediarsi sulle lave del 1944) Betulla: in natura è un albero pionere, ovvero cresce solitamente al di fuori dei boschi, sui terreni ancora da colonizzare da parte delle piante; quindi preferisce posizioni soleggiate, molto luminose, ad una certa distanza da altre piante.. Ginestra dell’Etna: importato dall’uomo all’inizio del ‘900, si sono rapidamente diffuse sulle pendici del vulcano dove si sono mescolate alle altre specie di ginestre.

Alcuni Fiori vesuviani Biancospino Orchidea maculata Senecio Rosa selvatica Oleandro Prugnolo

Erica Asfodelo Mirto Valeriana rossa

Elicriso Romice rossa Artemisia

La macchia mediterranea dei versanti vesuviani Leccio Corbezzolo Fillirea Pino domestico Alloro

Fauna Se paragonata alla flora, la fauna del Vesuvio è decisamente più povera. Grazie comunque ad alcuni studi recenti si può presumere la presenza di circa 100 specie di uccelli, 30 specie di mammiferi, 10 di rettili e due di anfibi. Non sono purtroppo più presenti lo scoiattolo e il gatto selvatico tra i mammiferi, l'astore e il gufo reale tra gli uccelli; d'altro canto le specie superstiti cominciano a far registrare un certo incremento numerico grazie alla tutela e alla corretta gestione naturalistica assicurata dal Parco. Tra gli invertebrati vanno citate le coloratissime farfalle diurne e notturne che frequentano in gran numero le fioriture della flora mediterranea vesuviana. Corvo imperiale Cardellino Gheppio

Barbagianni Cinciallegra Scricciolo Cornacchia

Volpe Cervone Ghiro Coniglio selvatico Topo quercino

Faina Lepre Moscardino

Ramarro Biacco Saettone

Hipparchia Statilinus Euchloe Ausonia Nel Parco Nazionale del Vesuvio vivono 44 specie di farfalle diurne (Rhopalocera) che si distinguono dalle notturne (Heterocera), oltre che per le diverse abitudini, anche per le antenne a forma di clava e per il fatto che le ali, nella posizione di riposo, si riuniscono sul dorso. Gonepteryx Cleopatra Hipparchia Statilinus

Iphiclides Podalirius Iolana Iolas Iphiclides Podalirius Glaucopsyche Alexis

Colias crocea Macaone Vanessa atalanta

Previsione dell’attività vulcanica L’Osservatorio Vesuviano gestisce il sistema di sorveglianza dei vulcani attivi dell’area napoletana sia attraverso reti geofisiche che geochimiche. Reti geofisiche Controllo dell’attività sismica Controllo delle deformazioni del suolo Controllo del campo gravimetrico Reti geochimiche Controllo del flusso gas delle fumarole Controllo della composizione dei gas delle fumarole Controllo del livello e della temperatura della falda Il rischio vulcanico può essere mitigato pianificando rigorosamente lo sviluppo del territorio, in modo da contenere il valore esposto e favorendo gli interventi per la riduzione del rischio, come ad esempio l’evacuazione preventiva della popolazione in caso di eruzione imminente.

Prof.ssa De Rosa M. - Prof. C. Lombardo - Prof.ssa R. Luise Hanno partecipato Anacleria Marco Alfiero Valentina Pavia Giada Sannino Loreda Brunese Rosmery Cardone Rita Iacomino Francesco Desii Massimiliano Di Buono Noemi Simeone Pasquale Leone Fabiana Di Stefano Alessandro Coppola Anna Piro Gennaro Maiello Giuseppe Esposito Adriano Oliviero Luisa Martinelli Ciro Gallo Luigi Di Fiore Marco Tammaro Federica Fabbricino Raffaele Fusco Annarita Verolino Federica Spinazzoli Oreste Guercia Gianluca Pagliuso Anatoliy Carrella Stefano Nocerino Sabrina Zobel Flora Riccardi Nunzia Onda Maria Savino Vincenza Pianese Angelo Battaglia Ciro La Fontana Teresa Palomba Emiliana Onorato Adelaide Cautiero Giuseppina Marfè Massimiliano Cozzolino Mariarca Scarpato Antonio Oliviero Martina Pignatiello Maria Coppola Vincenzo Ferone Giovanna Console Roberta Cozzolino Ilaria Romano Enrico Savino Lucia Bossa Pietro Reale Vincenzo Prof.ssa De Rosa M. - Prof. C. Lombardo - Prof.ssa R. Luise